Viaggio effettuato nel 1995.
Prima di parlare del kenia ai viaggiatori indipendenti vorrei fare una premessa molto importante.
Mi scrivono delle persone per chiedere se e' meglio fare una settimana al mare a Malindi o in un' altra spiaggia. Al mare in kenia non ci sono stato, perche' andare solo al mare in kenia senza aver fatto un safari serio (percio' non quello di un giorno all' amboseli) e' come andare in Italia senza visitare neppure una citta' d' arte. Se il mare fosse meraviglioso come quello dei caraibi o di altre isole dell' oceano indiano, allora si puo' dire che e' questione di preferire il mare al safari, ma del mare del kenia nessuno ne parla benissimo. Percio' se si desidera una vacanza di mare economica allora varrebbe la pena andare in Messico, Venezuela o Cuba, paesi per chi ama divertirsi senza spendere troppo in un mare davvero superlativo.
Per rendere un viaggio in Kenia un sicuro successo occorre un safari di almeno dieci giorni, altrimenti si corre il rischio di rimanere delusi. Infatti gli animali, a parte la grande abbondanza di erbivori, non sono li' apposta come negli zoo per essere fotografati, ma vanno attesi con un po' di pazienza.
Un safari in Kenia si puo' organizzare sia basandosi sulle agenzie
consigliate sulla guida Lonely Planet, sia passeggiando in centro a Nairobi,
dove sarete avvicinati da ragazzi che vi chiedono di entrare nella loro agenzia.
Io ho seguito un ragazzo che mi ha portato nell' agenzia Savuka, con cui ho scelto di fare
un giro di 10 giorni al costo di L. 800.000, comprendeva i parchi Masai Mara, laghi
della Rift Valley (Nakuru, Bogoria e Baringo) e il parco Samburu (che contiene specie animali uniche la mondo). Sarebbe meglio mettere per iscritto il programma del safari per
evitare sorprese, anche perche' si paga tutto in anticipo.
Sono stato aggregato a un gruppo con persone simpatiche di tutto il mondo, circa una quindicina.
Le sistemazioni per i safari economici sono in tenda, e' previsto un autista che vi porta in giro
in fuoristrada sia da un parco all' altro, sia all' interno del parco. Ci sara' anche un cuoco che prepara da
mangiare (discretamente e abbondante). E' compreso in genere il costo di
ingresso al parco, il carburante, pasti, una tenda per dormire in due e anche sacco a pelo.
Occorre fare la profilassi antimalarica.
Indispensabile una torcia elettrica da poter attaccare con elastico alla testa perche' negli accampamenti di solito non c' e' luce. Inoltre pur
essendo vicini al' equatore di notte l' altitudine si fa sentire e diventa fresco, se non freddo.
Occorre percio' maglione e giacca a vento.
Questo leone si trovava al parco Masai Mara. E' il parco con la maggiore densita' di animali ma anche di turisti. Comunque ottimo per iniziare
Proseguendo a nord il paesaggio diventa affascinante lungo la Rift Valley, qui si trovano alcuni laghi come il Nakuru, il Baringo e il Bogoria.
Sul lago Bogoria ho vissuto il momento piu' emozionante del viaggio, grazie alla presenza di centinaia di migliaia di fenicotteri
Arrivando al parco Samburu si entra in una zona selvaggia, dove l' immersione nella savana e' completa; qui non ci sono valanghe di turisti in gita giornaliera dai villaggi della costa al Parco Amboseli o al Masai Mara, ma invece ci sono animali che al mondo vivono solo in questo parco, come la giraffa reticolata
che si distingue dalle piu' comuni giraffe Masai, che sono a chiazze marroni, perche' sono arancioni e con una geometrica serie di striscie a forma di rete
Sempre e solo al parco Samburu ci sono le zebre di Grevy, con strisce piu' sottili delle zebre comuni
Al ritorno ho viaggiato sulla linea ferroviaria da Mombasa a Nairobi; consente di fare un' esperienza affascinante.
Si viaggia di notte e se c'e' la luna e' possibile vedere qualche animale curioso intorno alla ferrovia; infatti si attraversa il parco
Tsavo. Il viaggio e' confortevole e sul treno c'e' anche una carrozza ristorante.
Ragazzi sullla linea ferroviaria da Mombasa a Nairobi
Donna Masai
Bambina a Mombasa