Esistono almeno quattro sottotipi principali di linfoma di Hodgkin, identificabili con l'esame istologico del linfonodo prelevato mediante biopsia:
Ogni sottotipo ha delle caratteristiche particolari; in ognuno di essi sono comunque presenti delle cellule caratteristiche, le cosiddette cellule di Reed-Sternberg, di cui si conoscono diverse varianti; esse sono assenti nei linfomi non Hodgkin e consentono di stabilire la corretta diagnosi.
Il sottotipo più frequente è la sclerosi nodulare: tipicamente interessa giovani donne che si presentano con masse mediastiniche in stadio I o II. Istologicamente si caratterizza per la presenza di una variante di cellule neoplastiche, conosciute come cellule lacunari, e per la presenza di abbondante tessuto fibroso (sclerosi) che delimita i noduli all'interno dei quali sono presenti le cellule neoplastiche
Il sottotipo a predominanza linfocitaria non è molto frequente (5-6 % dei casi); si presenta quasi sempre in stadio localizzato, risponde bene alla terapia, ma spesso si osservano delle recidive anche a distanza di molti anni. Una caratteristica particolare è che le recidive sono spesso del tipo linfoma non Hodgkin, fra i quali, secondo le più moderne vedute, esso andrebbe effettivamente classificato.
Il sottotipo tipo a deplezione linfocitaria è il più raro fra i quattro, almeno nei paesi sviluppati. I pazienti sono spesso anziani, generalmente in stadio avanzato. É il tipo istologico comunemente osservato nei soggetti HIV positivi. Può essere facilmente confuso il linfoma non Hodgkin anaplastico a grandi cellule.
Il sottotipo a cellularità mista è il secondo in ordine di frequenza: istologicamente non si osservano fibrosi o noduli ben formati, le cellule neoplastiche sono numerose e ben evidenti
ULTIMO AGGIORNAMENTO: martedì 18 maggio 2004
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