La terapia che il medico ed il paziente decideranno di iniziare per la cura di un linfoma è molto diversa da caso a caso. Essa dipende soprattutto: dall'età del paziente e dalle sue condizioni psico-fisiche; tipo istologico, stadio e prognosi del linfoma; esistenza di eventuali altre malattie.
Quest'ultimo punto è molto importante. Qualora coesistano altre malattie, soprattutto diabete, malattie cardiovascolari, renali o polmonari, il medico si potrà trovare di fronte alla necessità di rinunciare ad alcuni farmaci efficaci che possono ulteriormente danneggiare questi organi; oppure dovrà usarli a dosi ridotte per diminuire l'entità dei possibili effetti collaterali, che possono essere anche più gravi dei disturbi provocati dalla malattia stessa.
Quando indicata, la cura di un linfoma può essere una procedura lunga e fastidiosa, che prevede l'assunzione di farmaci molto tossici i cui effetti collaterali possono richiedere procedure molto aggressive come il trapianto di midollo. Per la scelta della terapia ottimale in ogni singolo paziente è quindi essenziale valutare i rischi che la terapia comporta ed i benefici che da essa si attendono. Naturalmente bisognerà tenere conto delle preferenze del paziente, il quale ha un ruolo importante, da protagonista, nel lungo percorso che può portare alla guarigione, assieme ai medici, infermieri, familiari ed amici.
Frequentemente è chiesto al paziente di accettare di partecipare a studi clinici progettati con lo scopo di valutare nuove terapie. Considerate serenamente questa possibilità con lo staff che vi ha in cura e con le persone a voi più vicine, tenendo presente che i pazienti inseriti in questi studi ricevono in genere controlli molto approfonditi e seri, uguali a quelli di pazienti dei centri nazionali ed esteri che partecipano allo studio. In questo modo potrete sentirvi artefici di ulteriori progressi nella terapia dei linfomi, analogamente alle migliaia di pazienti che, in tutto il mondo, hanno accettato di partecipare alle sperimentazioni cliniche grazie alle quali sono stati ottenuti gli attuali successi della terapia. A tutte queste persone, ogni paziente affetto da linfoma deve sentirsi riconoscente per le sue attuali possibilità di guarigione.
Nel corso degli anni sono stati elaborati diversi parametri da utilizzare nella valutazione dell'efficacia dei linfomi e di tutti gli altri tipi di tumori. Qui di seguito verranno utilizzati i principali, che sono validi sia per i linfomi non Hodgkin sia per la malattia di Hodgkin.
Remissione Completa (RC). Significa completa assenza della malattia in tutte le sedi in cui essa era presente al momento della diagnosi. Rappresenta quindi il risultato auspicabile in tutti i casi, ma non è sempre così, purtroppo, poiché molti pazienti in RC da anni presentano una recidiva del tumore, in quanto cellule tumorali possono persistere nell'organismo dopo il completamento del piano terapeutico. Se la RC dura per 5-10 anni (a seconda del tipo di tumore) il paziente è generalmente considerato guarito.Parametri di simile significato sono la Freedom From Progression (FFP), o Intervallo Libero dalla Progressione, e la Freedom From Relapse (FFR) o Intervallo Libero dalla Recidiva. Overall Survival (OS) o Sopravvivenza Globale. Indica l'intervallo di tempo trascorso fra la diagnosi (o l'ottenimento della RC) ed il decesso del paziente. Bisogna precisare che questi parametri statistici sono utili per valutare l'efficacia di una determinata terapia in gruppi di pazienti dalle caratteristiche simili, ma hanno un valore relativo quando applicati ad ogni singolo caso.
Molti pazienti vanno però incontro incontro a recidiva, a volte in zone distanti da quelle inizialmente interessate. Per cercare di ridurre la probabilità di questa evenienza in molti centri si associa alla RT la chemioterapia ("terapia combinata"), ma l'utilità della combinazione non è stata finora sicuramente dimostrata.
Stadi avanzati (III e IV). In questi casi le possibilità terapeutiche sono numerose e nessuna sicuramente superiore alle altre:Questo significa che molti pazienti curati inizialmente con la sola RT presentano con il passare degli anni una recidiva, che può essere efficacemente trattata con la chemioterapia. La sola chemioterapia non sembra dare risultati migliori rispetto alla RT
Stadi estesi (III e IV). La terapia di scelta in questi casi è la polichemioterapia con uno dei numerosi schemi proposti. A volte si usa anche la RT, soprattutto quando, al termine della chemioterapia, rimangono masse residue che potrebbero essere sede di malattia residua.Fra i numerosi schemi proposti ricordiamo: CHOP , MACOP-B , ProMACE-CytaBOM ecc. Terapia ad alte dosi ± RT con trapianto di midollo o di cellule staminali periferiche autologo o allogenico. In genere questa terapia è stata riservata ai casi recidivati.
Recentemente alcuni studi avrebbero dimostrato la superiorità di questa forma di terapia anche nei pazienti con recente diagnosi, ed in alcuni centri è proposta come terapia iniziale di scelta.
I linfomi di questa categoria pongono dei problemi particolari, per esempio è spesso necessario effettuare la somministrazione intratecale di farmaci per prevenire o curare le localizzazioni al sistema nervoso centrale.
Il trapianto di midollo o delle cellule staminali periferiche dopo chemioterapia ad alte dosi può anche essere preso in considerazione, specie nei pazienti giovani ed in buone condizioni generali. Nei pazienti più anziani ci si limita in genere ad una chemioterapia con singolo farmaco e/o radioterapia a scopo palliativo.
Se la recidiva è del tipo ad alto grado di malignità,in questo caso il paziente può essere trattato con uno dei protocolli di polichemioterapia previsti per i linfomi di questa categoria oppure, e probabilmente è la scelta migliore, con il trapianto di midollo o delle cellule staminali periferiche.ULTIMO AGGIORNAMENTO: martedì 18 maggio 2004
Le notizie contenute nel S.I.E. hanno solamente scopo
diivulgativo (notizie più aggiornate sul sito http://www.antologiamedica.it/)notizie più aggiornate sul sito http://www.antologiamedica.it). In particolare non possono essere considerate
sostitutive delle informazioni fornite dal personale sanitario
responsabile dei singoli casi. Si declina ogni
responsabilità per ogni uso scorretto delle informazioni
contenute nel sito, soprattutto se esse sono utilizzate per la
diagnosi e terapia di qualsiasi malattia o disturbo. E'
sempre consigliabile in questi casi rivolgersi al proprio
medico.Per altre informazioni potete rivolgervi all' Autore
all'indirizzo:ematologia@yahoo.it