Sathya Sai Baba

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Compleanno di Krishna (Krishna Janamashtami) - Parte 2
Una narrazione di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

Gopikas

Significato

"La sillaba 'Go' nella parola "Gopika' ha 4 significati: I Veda, la vacca, la terra e la facoltà della parola (Vaak). Le Gopikas derivano i loro attributi da questi quattro diversi significati. Esse cantano i Veda, proteggono le vacche, nutrono la terra e proclamano le glorie del Signore con la loro parola." Sai Baba, SS, 2/98. p. 38 ,

"Gopi significa anche ‘controllo dei sensi’; colui che controlla i sensi. Non è il semplicemente il nome di una donna" Sai Baba, Conversations with Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, p. 18

Narakasura e le sue sedicimila Gopikas imprigionate

"La capitale del regno governato da Narakasura si chiamava 'Prag-jyoti-sha-puram'. Il nome consiste di quattro sillabe: Prag, Jyoti, Sha and Puram. 'Prag' significa prima, 'Jyoti' significa luce, 'Sha' si riferisce all’azione di dimenticare. Il significato interiore di questo nome è che gli abitanti di questa città avevano scordato la antica ed eterna luce (Atma Jyoti). Narakasura, il re di Prag-jyoti-sha-puram aveva completamente scordato il principio Atmico, identificando se stesso con il proprio corpo e conducendo una vita immerse nel buio della ignoranza. Ogni bravo devoto dovrebbe sviluppare più l’attaccamento al Sé che quello al proprio corpo. L’attaccamento al proprio corpo è la causa principale di ogni sofferenza. Naraka è colui che viaggia verso la ignoranza mentre Nara è colui che viaggia verso la saggezza  e cioè l’essere umano. Per compiere questo viaggio lungo la strada della saggezza, occorre sviluppare pensieri, parole e azioni sacre.

Krishna scelse una precisa strategia per sconfiggere Narakasura . Decise di infiacchirlo gradualmente sottomettendolo ad attacchi di rabbia. Il  modus operandi fu di provocare continuamente Narakasura e quando veniva preso da un attacco di rabbia,  Krishna spariva. La rabbia è il motivo principale per cui l’uomo perde i suoi poteri fisici e mentali. Se ci si arrabbia anche una sola volta si  possono perdere le energie ottenute con la alimentazione di tre mesi. Quando Narakasura ebbe perso tutta la sua forza a causa della sua rabbia, Krishna mandò Satyabhama a ucciderlo. Dio ha sempre un suo piano per tutto perché egli è il padrone di ogni cosa.

Narakasura commise molti peccati nella sua vita. Imprigionò migliaia di donne e le torturò. Queste erano le 16.000 Gopikas che non potevano né vivere né morire. Dopo che Narakasura fu ucciso, Krishna le liberò dalla prigione e chiese loro di tornare alle loro rispettive case. Esse però dissero, “Krishna tu sei il nostro unico rifugio. Ti preghiamo di prenderti cura di noi.” Krishna accettò di prendersi la responsabilità di proteggerle. Le Gopikas allora cantarono così in lode di Krishna:

'O Krishna! E’ impossibile descrivere con semplici parole  la tua gloria. Perfino Brahma, il Creatore, può capirti difficilmente. Noi abbiamo desiderato a lungo la tua Divina grazia. Tu hai liberato Devaki e Vasudeva dalla loro prigione. Tu hai protetto i Pandavas e rimosso la povertà di Kuchela. Hai trasformato la orribile Kubja in una donna bellissima. Tu hai liberato 16.000 Gopikas dalla prigione.' Sai Baba, SS, 11/12-98, p. 290

Krishna appare contemporaneamente a 16.000  Gopikas

"E’ possibile per un individuo normale apparire contemporaneamente nella casa di 16,000 Gopikas? Nessuno ci crederebbe e molti sorriderebbero. Ma questa sarebbe la reazione di persone insignificanti, incapaci di pensare e che non hanno alcuna voglia di scoprire la Verità. Se si ricerca la Verità, si scoprirà che un simile fenomeno avviene normalmente anche ai nostri giorni. La trasmissione di un programma musicale viene ascoltata contemporaneamente in milioni di case che si trovano anche in posti molto diversi. Inoltre una persona, parlando alla TV, può essere vista in milioni di case. Se un dispositivo fatto dall’uomo può avere una energia che viene ricevuta cosi lontano, perché non dovrebbe essere possibile la stessa cosa per l’energia di un Mantra? La immagine di Krishna poteva sicuramente essere presente nei cuori delle Gopikas, anche se esse erano molto lontane da Lui. Perché questo avvenga l’unica cosa che serve è avere il cuore puro. L’immagine del Divino non si rifletterà mai in un cuore impuro. Non c’è limite alla potenza del Divino." Sai Baba, SS, 9/93, p. 228.

Simbolismo Spirituale

"Nel commentare la storia di Krishna cosi come è narrate nella Bhagavatam, molti scrittori sono caduti in ogni genere di interpretazioni. Una di tali errate interpretazioni riguarda le mogli di Krishna.

Nel corpo umano ci sono sei centri spirituali chiamati "Shad chakras". Di questi i due più importanti sono: L’ Hridaya-chakra (Il chakra del cuore) e Sahasraara (il Chakra dai mille petali). L’ Hridaya-chakra è anche conosciuto come ‘ Loto del cuore ‘. Sahasraara è chiamato ‘ loto dai mille petali‘.  Il Loto del cuore ha otto petali. Questi otto petali simbolizzano gli otto mondi, le otto direzioni, gli otto guardiani del mondo, e le otto parti della terra. Poiché Krishna è il Signore di questi otto petali, viene descritto come il marito di queste otto regine. Il ‘padrone’ si chiama 'Pati' e coloro che sono sotto di Lui sono descritte come le sue mogli. Questa è una relazione solo simbolica  e non fa riferimento al significato materiale del termine. L’ errata comprensione del significato esoterico di queste relazioni è la causa della cattiva interpretazione della Bhagavatam.

Per esempio per molto tempo si è affermato che Krishna fu sposato a  16,000 Gopikas.  Ma chi rappresentano queste Gopikas? Qui non si fa certo riferimento al corpo fisico delle mandriane. Occorre ricordare che nella testa umana c’è il Chakra noto come ‘loto dai mille petali’ ( Sahasraara). Ognuno di questi petali ha 16 ‘kalas’ e il Signore viene descritto come la incarnazione di questi  16 kalas.  Il Signore di Sahasraara (loto dai mille petali),presiede quindi sui 16,000 kalas che sono presenti in questo Chakra. La energia Kundalini (Shakti), che parte dalla parte finale della spina dorsale (Moolaadhaara), sale e si mescola con le 16.000 entità nel Chakra Sahasraara. Questo è il significato esoterico e il significato del ruolo del Divino dentro il corpo. Non comprendendo questo significato esoterico la gente indulge in interpretazioni errate e in racconti perversi." Sai Baba, SS, 1/90, p. 10

"Il Sahasraara Chakra (nel corpo) ha un migliaio di petali. Ciascun petalo comprende sedici fasi (Kalas). Pertanto il Sahasraara Chakra viene considerato la rappresentazione delle 16.000 Gopikas, mentre gli otto petali del Hridaya Chakra vengono considerate le otto consorti di Krishna." Sai Baba, SS, 2/98, pp. 37 & 38

"Gli antichi saggi raggiungevano i Sahasraara Chakra dai mille petali attraverso l’adorazione del Signore nel loto del cuore dagli otto petali. Essi usavano tutta l’intelligenza che Dio aveva dato loro per raggiungere l’obbiettivo spirituale. Ma l’uomo moderno sta usando la sua intelligenza solo per scopi materiali. Gli antichi saggi consideravano le virtù, le buone qualità e la giusta condotta come la vera istruzione.

Cosa rappresentano gli otto petali del cuore?  L’Amore (Prema), La Verità (Satyam), la Pazienza (Sahanam), Il Sacrificio (Tyaga), la Compassione (Daya), la Bellezza (Sundram), la Beatitudine (Ananda) e la Pace( Shanti). Per  realizzare la Beatitudine Divina occorre nutrire tutte queste qualità. Dio è la incarnazione di questi otto attributi tra i quali il più importante è il sacrificio." Sai Baba, SS, 2/98, p. 38

"In ogni essere umano, esistono sei Chakra ( Shadchakras ). Tra questi, due sono i più importanti. Il primo è 'Hridaya Chakra', il Chakra che si riferisce al cuore. L’altro è il 'Sahasraara Chakra' che ha sede nella testa dell’uomo. Il 'Hridaya Chakra' viene descritto nel linguaggio Vedantico come 'Hridaya Kamala (Lotus del Cuore). Il 'Loto' ha otto petali. Ogni petalo viene chiamato 'Prakriti' (Natura). Tutti gli otto petali sono sotto il controllo del Signore. Questo significa che Dio è il padrone (Adhipati) degli otto petali. Poiché Krishna è il 'Pati' (marito) di questi otto petali si dice che egli abbia otto ‘regine', secondo quanto riportato nei testi. Coloro che non comprendono il significato esoterico di questo, hanno parlato di Krishna come se avesse otto regine e come se si fosse divertito con 16,000 Gopikas. Il vero significato del riferimento alle ‘otto regine’ di Krishna è che egli è il re del Loto del cuore umano. Come tale egli mantiene il controllo del cuore. Quando si è capito questo diverrà evidente la Suprema grandezza del Divino." Sai Baba, SS, 9/93, p. 226 

Devozione delle Gopikas

"Qualunque cosa facciate per compiacere Dio, deve sempre essere in armonia con la perfezione del Divino. Le vostre parole devono essere assolutamente vere, le vostre azioni devono essere orientate al Signore. E tutti i vostri pensieri dovrebbero essere Divini. Dovreste avere la consapevolezza che  Dio è l’abitatore di tutti gli esseri. Poiché l’uomo non riesce a capire queste cose finisce per condurre una doppia vita e prega in continuazione per i suoi guai e le sue preoccupazioni. Solo conducendo una vita pia l’uomo può redimere se stesso.

Le Gopikas sono un esempio di perfetta e totale devozione. Esse erano completamente assorbite da Krishna. Ignorarono perfino il messaggio portato loro da Uddhava. Esse gli dissero di essere talmente prese dall’adorazione di Krishna da non essere in grado di fare qualunque altra cosa. La loro identificazione con Krishna fu completa e totale.

Krishna era solo un bambino di sei anni quando si divertiva a fare scherzi alle Gopikas. Perfino i Bharatiyas (Indiani) hanno spesso una concezione errata sui divertimenti di Krishna con le Gopikas. I suoi divertimenti erano quelli che possono esserci tra un fanciullo giovane  e i suoi fratelli e sorelle. Con i suoi scherzi, Krishna commuoveva il cuore delle Gopikas. Le Gopikas vedevano l’immagine di Krishna in ogni cosa che si muovesse, in ogni fiore e in ogni pianta. Quando Krishna si allontanò da Gokulam, le Gopikas andarono a Brindavan chiedendo ad ogni cosa in movimento, ad ogni fiore o pianta di dire loro dove si nascondesse Krishna che aveva rubato i loro cuori. Le  Gopikas avevano una sola immagine di fronte ai loro occhi e cioè Krishna.

La natura del vero Amore tra un devoto e Dio non può essere compresa da chi non crede o da un ateo. Solo i devoti veramente innamorati possono sperimentare la effulgenza Divina." Sai Baba, SS, 8/95, p. 229

"Le Gopikas e i Gopalas  pregavano continuamente Krishna perché non potevano vivere lontani da Lui e pertanto volevano sempre essere consapevoli della Sua forma, qualunque fosse, in modo da poter stare sempre con Lui. La separazione da Dio è il motivo principale perché gli uomini si abbandonano ai piaceri dei sensi." Sai Baba, SS, 2/96, p. 32    ,

"Il devoto deve fare di tutto per acquisire quell’anelito che scioglierà il cuore di Dio. Perfino il burro, che pure è cosi soffice, si scioglie quando sente il caldo. Con perfetta analogia il calore della Bhakti (devozione) applicato al burro del cuore umano, lo farà disciogliere. Per la loro intensa devozione, Krishna era sempre presente nel cuore delle Gopikas che divennero ‘intossicate’ di Dio. Una volta, quando Krishna si allontanò da loro si misero a cercarlo ovunque, tra gli alberi e tra le foglie di Brindavan, scordandosi di qualunque altra cosa. Esse fecero appello ad ogni essere perché rivelasse loro dove si trovava Krishna. Ma non sarebbe forse una cosa bellissima se un tale ‘isterico’ amore per Dio riempisse il cuore della gente di oggi?? Il mondo sarebbe sicuramente più calmo e diverrebbe un posto migliore." Sai Baba, SS, 10/94, p. 262

"Una volta le Gopikas pregarono Krishna in questo modo: '0h Krishna! Tua madre ti sta cercando per castigarti per le tue birichinate. Non hai bisogno di scappare qua e la per nasconderti. C’è un posto dove tua madre non potrà mai raggiungerti, e cioè nei nostri cuori. I nostri cuori sono pieni del buio della ignoranza. Entra in essi e fai sparire quel buio.." Sai Baba, SS, 11/12-98, p. 289

 "Le Gopikas erano solite descrivere Krishna in molti modi. Il loro amore per Krishna era completamente spirituale. I loro sentimenti erano assolutamente puri." Sai Baba, SS, 10/94, p. 259

"L’uomo dovrebbe impegnarsi a condurre una vita virtuosa. Le Gopikas forniscono il più grande esempio di come si debba condurre una vita dedicate al Divino. L’ episodio della missione di Uddhavaha presso le Gopikas e la loro reazione, come viene descritto nella Bhagavatam, mostra cosa significasse per le Gopikas una devozione vera e esclusiva verso Krishna. Esse  avevano completamente abbandonato cuore e mente a Krishna." Sai Baba, SS, 2/98, p. 39

La Devozione priva di egoismo delle Gopikas

"Quando non  c’è rinuncia, se una persona è dedita ai piaceri mondani e conduce una vita sregolata, tutta la sua devozione è solo una finzione e comunque artificiale e serve solo ad ingannare se stessi. Una tale devozione non condurrà mai a Dio. Oggi il mondo è pieno di persone del genere. Molti di questi affermano di amare Dio, ma io non ho mai visto una  sola persona che lo amasse veramente. Tutti amano Dio per il proprio tornaconto e non con un amore disinteressato. Questo è puro e semplice egoismo.

Le Gopikas dedicarono i loro cuori ad una sola persona. Tutti i loro pensieri erano centrati su Krishna e tutti i loro sensi erano dedicati al Divino. Esse parlavano solo di Dio ed i loro pensieri erano centrati solo su Dio. Esse ascoltavano solo le parole Divine e le loro mani erano impegnate solo in lavori Divini. Tutte le loro membra e sensi erano dedicati al Divino. Esse non consideravano nulla come fosse di loro proprietà. Krishna era il loro Tutto." Sai Baba, SS, 9/92, p. 217

"Uddhava ha descritto la devozione delle Gopikas per Krishna con queste parole: 'Sebbene le loro suocere non fossero contente di loro e i loro mariti fossero contro Krishna, esse non dicevano  mai nulla né si arrabbiavano.' Sopportavano tutto con grande pazienza e non temevano nessuno. Proprio come una pittura è prigioniera della carta, la forma di Krishna era impressa nei loro cuori. Le Gopikas non avevano altro pensiero che Krishna. Una volta alcune Gopikas vennero a casa di Krishna. Krishna finse di essere addormentato. Esse provarono a svegliarlo tirandolo per i piedi, ma Krishna si girò dall’altra parte e continuò a russare. Allora esse cantarono: ' E’ possibile svegliare qualcuno che sia nel sonno profondo, ma è impossibile svegliare qualcuno che finge di dormire. Krishna! Tu non stai certamente dormendo. Se tu dormi, tutto il mondo dorme. Noi sappiamo che in questo mondo non c’è nessuno che possa comprendere il tuo mistero. Come possiamo conoscerti, Krishna? Ti preghiamo finiscila con i tuoi scherzi e rendici felici. Non possiamo più vivere separate da te." Sai Baba, SS, 2/99, pp. 48 & 49 

Il dialogo tra Uddhava e le Gopikas

"Una volta, Uddhava si recò a  Gokulam recando un messaggio di Krishna per le Gopikas. Uddhava disse loro: 'Io vi ho portato un rimedio per il dolore che state soffrendo come risultato della separazione da Krishna. Voi dovete prendere questa medicina. Per mezzo di questo Yoga guarirete dal Roga (il male) del quale state soffrendo.'

Le Gopikas risposero: '0h grandissimo! Noi non soffriamo per nessuna malattia. Per questo non abbiamo bisogno di alcun Yoga. Ci è sufficiente conoscere lo Yoga che ci permetterebbe di fare tornare indietro Krishna.

Uddhava chiese: 'Cosa è questo Yoga?'  Una  Gopika rispose: 'Il tormento che patiamo per dover rinunciare a Lui è un esempio di questo Yoga.'

Uddhava osservò: 'Cosa mai può esserci in comune tra rinuncia e gioia? Colui che gioisce non è certamente interessato alla rinuncia. Se le due cose sono inconciliabili, come potete vivere la ‘gioia della separazione’ come una forma di Yoga?'

Le Gopikas dissero: 'Semplicione!!! E’ tutto qui quello che hai imparato dalla vicinanza a Krishna? Se una persona si libera dell’egoismo nel fare le sue cose e dall’attaccamento ai frutti di ciò che fa, allora Tyaaga (sacrificio), Yoga (austerità spirituale) e Bhoga (gioia) diventano una sola cosa. Come prima cosa bisogna liberarsi dal concetto che ‘Io sono colui che fa’. Poi occorre liberare se stesso dal desiderio di godere i frutti delle proprie azioni e abbandonare ogni senso di Ego in tutto ciò che si fa. Allora non ci sarà più alcuna differenza tra Yoga e Boga (gioia).'

In questo mondo esistono pioggia e fiumi che fanno crescere le messi. Il sole e la luna che illuminano il cielo. Per chi mai accade tutto questo? Tutto questo non è per amore di un singolo individuo, ma per il bene di tutta l’umanità. Tutti possono gioire di questi fenomeni. Tutti gli esseri nella condizione naturale hanno titolo per gioire dei benefici offerti dalla natura stessa. Solo pochi tuttavia riescono ad acquisire  la capacità di sperimentare Dio. Solo coloro che hanno una fede ben salda in Dio possono assicurarsi questa benedizione.

Uddhava chiese alle Gopikas: 'Se voi non siete preparate neanche ad ascoltare il messaggio di Krishna, che tipo di devozione avete nei suoi confronti? ‘ Le Gopikas spiegarono la sostanza dello Yoga con una sola frase: 'Uddhava! Noi abbiamo solo una mente. Questa mente non è più con noi. E’ andata a Mathura insieme a Krishna. Se non abbiamo più la nostra mente e siamo completamente prive di mente, come potremmo mai ascoltare il tuo messaggio? Se avessimo 10 diverse menti come te, potremmo ascoltare il tuo messaggio, pensare a Krishna, obbedire agli ordini delle nostre suocere e dei nostri mariti e fare altre cose.

La essenza di tutti i Shastras (scritture) può essere espressa da una sola frase:  dobbiamo credere fermamente che la stessa Divinità dimora in tutti gli esseri. La mente è la causa di tutte le preoccupazioni che ci affliggono. Perfino il desiderio di Dio passa attraverso la mente. L’uomo è perseguitato dalla nascita alla morte, per tutta la sua vita dalle preoccupazioni. C’è solo un mezzo attraverso il quale si possono superare tutte queste preoccupazioni e questo è l’Amore (Prema)." Sai Baba, SS, 9/89, pp. 228 & 229

 

Un episodio della Devozione delle Gopikas

Una volta Krishna finse di soffrire di mal di testa per il quale la cura consisteva nella applicazione di polvere presa dai piedi di un devoto sulla testa.  Il Saggio Narada cercò di raccogliere la polvere da Satyabhamma, Rukmini e altri, che venivano considerati grandi devoti del Signore. Ma tutti questi rifiutarono di dare la polvere raccolta dai loro piedi perché lo consideravano peccato offrire la loro polvere affinché venisse messa sulla testa del Signore. Alla fine Narada andò dalle Gopikas, che non ebbero la minima esitazione di offrire la polvere presa dai loro piedi se questa poteva dare sollievo al Signore, senza alcun riguardo alle conseguenza che questo atto avrebbe potuto avere su loro stesse.

Le Gopikas non pensarono se fosse giusto o no per loro offrire la polvere tolta dai loro piedi. Il loro unico scopo era quello di portare sollievo al Signore. 'La nostra intera vita  è dedicata a Krishna. La Sua gioia è la nostra.' Questo era lo spirito di Unicità con il quale offrirono la polvere dei loro piedi. A seguito di questo, Krishna fu completamente libero da ogni disturbo. Nel momento in cui Narada raggiunse il Signore lo trovò che stava sorridendo. Krishna disse al Saggio: 'Tu ti vanti di essere devoto del Signore. Ma nessuno di voi ha la grande e non egoistica devozione delle Gopikas.' Oggi ci sono moltissime persone che affermano di essere devoti del Signore e vicino al Signore. Ma solo pochi possono essere considerati veri devoti di Dio." Sai Baba, SS. 9/92, p. 217

"Seguite le mie impronte e troverete Me"

"Krishna evitava sempre le Gopikas dopo aver compiuto le sue birichinate. Ma una volta, preso dalla compassione nei loro confronti, volle lasciare una traccia attraverso la quale avrebbero potuto trovarlo. Un giorno  Krishna entrò in una casa furtivamente, ruppe una brocca di latte e poi molto tranquillamente si nascose. Le Gopikas scoprirono che aveva rotto la brocca e provarono a rintracciarlo. Le tracce bianche di latte che egli aveva lasciato rivelarono il suo nascondiglio. Allora  Krishna rivelò loro la verità spirituale che si celava dietro questo suo Leela. Solo seguendo le tracce ( gli insegnamenti)  del Signore alla fine si può trovarlo. "Seguite le Mie orme e alla fine Mi troverete.', disse Krishna alle Gopikas." Sai Baba, SS, 10/96, p. 257

"Io voglio liberare la gente dai loro pesi e non aggiungerne altri"

"Una volta una Gopika andò ad un pozzo per prendere l’acqua. Avrebbe voluto porre sulla sua testa due brocche e per questo chiese aiuto per porre la seconda brocca su quella che già aveva sulla testa. In quel momento giunse Krishna ed ella Gli chiese aiuto, ma Krishna si rifiutò di farlo. Subito un'altra Gopika si avvicinò  ed aiutò la prima. La Gopika che portava le due brocche giunse a casa . Krishna nel frattempo l’aveva seguita  fino a casa e senza aspettare che gli fosse chiesto prese le due brocche dalla testa della donna e le mise per terra. Ella fu molto sorpresa dallo strano comportamento di Krishna e chiese: "Krishna!Al pozzo ti sei rifiutato di mettere le brocche sulla mia testa quando ti ho chiesto di aiutarmi. Adesso hai preso le due brocche dalla mia testa senza che io te lo abbia chiesto.” Quale è il significato interiore di questa azione?  Krishna rispose: "Oh Gopika! Io voglio liberarti dal carico che tu porti e non aggiungertene un altro.'" Sai Baba, SS, 4/92, p. 74

"La sacra epica Bhagavatham parla diffusamente del desideroio delle Gopikas per Krishna quando questi lasciò Gokul per Mathura dove era coinvolto negli affari del regno.

Le Gopikas erano incapaci di sostenere lo strazio della separazione dal loro caro Signore ( Krishna)  e vivevano nell’ansiosa attesa del Suo ritorno. A Gokul non mancava né il cibo né i comfort, ma le Gopikas non potevano godere di tale benessere perché pensavano che la vita non fosse degna di essere vissuta senza Krishna, che esse consideravano come il loro respiro vitale. Esse persero la salute e la felicità poiché erano incapaci di sopportare lo strazio della separazione da Lui. Krishna, essendo consapevole della condizione delle Gopikas, convocò il suo amico Uddhava e gli chiese di recarsi a Gokul per consolare le Gopikas e per portare loro un Suo messaggio. Uddhava era un grande filosofo e saggio (Jnani ) che aveva realizzato la onnipresenza di Krishna. Come comandato da Krishna, si recò a Gokul per portare il messaggio a Gopikas e Gopalas. Disse loro che non avrebbero dovuto limitare Krishna ad una piccola cornice fisica pensando che egli fosse presente a Mathura. Egli provò a spiegare alle Gopikas che egli era presente ovunque. Non c’era quindi motivo di addolorarsi per la Sua lontananza fisica.

Dal momento  che le Gopikas si erano completamente abbandonate a  Krishna, esse non avrebbero voluto parlare e ascoltare uno straniero. Quindi esse nominarono un’ape ronzante come intermediario e si rivolsero a Uddhava parlando attraverso l’ape. Essendo abituate a venerare la meravigliosa forma di Krishna esse non riuscivano a pensare a Krishna come ad una entità priva di forma. Divertendosi alla predica di Uddhava, esse chiesero, 'Pratichi ciò che predichi??? Tu gioisci per la vicinanza del nostro Signore Krishna, ma ci stai dicendo di sperimentare il suo aspetto senza attributi e senza forma. Noi non gradiamo le tue prediche e la tua filosofia. Non siamo interessati ad un Dio senza forma o attributi. Riportaci il nostro caro Krishna.' Esse dissero,' Krishna ha rubato il nostro cuore e la nostra anima. Noi possediamo solo una mente e quella è andata a Matura con Lui. Non abbiamo più nulla da ascoltare di ciò che stai predicando.'

La dichiarazione delle Gopikas che esse avevano una sola mente fece riconoscere a  Uddhava la loro devozione totalmente orientata a Krishna. Egli comprese che il principio Divino, puro, senza macchia ed eterno, poteva essere ottenuto solo fissando la propria mente su Dio. Le Gopikas si lamentavano per la loro separazione da Krishna e dicevano, 'Noi vogliamo vedere solo la meravigliosa forma di Krishna, non vogliamo ascoltare altro che il melodioso suono del suo flauto e sperimentare solo il suo Divino Amore. Noi abbiamo talmente pianto per Krishna che i nostri occhi si sono gonfiati e non abbiamo più neanche una goccia di lacrime. Come può la nave del tuo messaggio navigare nella secca sabbia dei nostri cuori? Torna nel posto dal quale sei venuto. Noi non siamo iinteressate all’aspetto senza forma della Divinità. Vogliamo vedere la incantevole forma del nostro Signore.' Ascoltando le parole delle Gopikas, Uddhava comprese la inutilità di tutta la sua saggezza e si considerò completamente ignorante per avere sottostimato l’amore e la devozione delle Gopikas per Krishna.

  Egli smise di predicare e provò a mostrare la lettera che Krishna aveva scritto alle Gopikas, dicendo che conteneva il messaggio di Krishna per loro. Egli avrebbe voluto leggerlo, ma esse rifiutarono di accettare la lettera, dicendo che non avrebbero mai potuto leggerlo perché non conoscevano l’alfabeto. Uddhava era un po’ arrabbiato con le Gopikas, pensando che non dimostrassero il dovuto rispetto per il messaggio di Krishna. Allora una delle Gopikas iniziò a spiegare quello strano comportamento. Non c’è motivo di accettare la lettera di Krishna poiché noi, essendo illetterate, non potremmo leggerla. E’ vero, ci sono uno o due tra di noi che potrebbero leggerla, ma  abbiamo paura che le lacrime che verseremmo possano cancellare le parole che sono scritte nella lettera.  Ma c’è anche un'altra ragione. Tutto il nostro corpo è rovente per via della separazione da Krishna per cui c’è il serio pericolo che la lettera possa essere ridotta in cenere se le nostre mani la toccassero. Tu non puoi comprendere la nostra condizione.'

Esse mandarono un messaggio a Krishna rivolgendosi all’ape, '0 ape! Perché non torni indietro e dici a Krishna che dovrebbe osservarci almeno una volta? Puoi dire a Krishna di illuminare il buio dei nostri cuori con la sua risplendente forma? La nostra vita è diventata come un albero secco. Ti preghiamo di dire a Krishna di mettere un po’ di vita in esso' Così  le Gopikas spasimavano in continuazione per la prossimità Divina. Questo è il segno della vera Devozione. La vera filosofia prevede di stabilire una relazione tra l’individuo e Dio.  Le Gopikas non diedero mai spazio a bassi sentimenti. Esse aspirarono sempre ad avere una intima relazione con Dio.

Laddove non c’è Dio non c’è spazio per niente altro. Ma voi non potete vedere Dio se esiste il senso dell’IO in voi.  Le Gopikas non avevano alcun senso dell’IO.  Fino a che in voi ci sarà l’IO troverete solo molteplicità. Una volta che abbiate realizzato che voi ed io siamo Uno, troverete l’Unità in tutto, Unità che è Vera ed Eterna." Sai Baba, SS, 1/2000, pp. 4-7

"Il cuore di Uddhava , che era considerato un saggio, fu trasformato vedendo l’amore e la devozione delle Gopikas per Krishna. Egli pregò di poter essere benedetto soltanto da una frazione della loro devozione. Le Gopikas dissero, 'Abbiamo solo una mente e questa è certamente centrata su Krishna. Ma gli uomini hanno molte menti! Questa affermazione delle Gopikas è in se stesso la più alta filosofia." Sai Baba 

    

La relazione tra Krishna e le Gopikas

"L’incontro delle Gopikas e Krishna è diventato un esempio per il mondo e  da sempre ha avuto il significato dell’incontro di Prakriti (natura) e Purusha (Dio). Qualunque cosa possa essere stata detta o fatta da loro appare come una cosa di basso livello a causa dei nostri cattivi pensieri, mentre invece tutto ciò che hanno fatto o detto fu di grandissimo significato." Sai Baba, Summer Showers, 1978, p. 121

"La vita delle Gopikas fu davvero esemplare. In nessuna delle loro azioni si può trovare la menzogna l’ingiustizia e la malvagità. Esse  condussero una vita impeccabile. L’ incontro di Krishna e delle Gopikas è visto in termini di attaccamento materiale per colpa di ciò che viene visto nei film. In realtà questo incontro è semplicemente Divino. Tutte le azioni di Krishna dovrebbero essere viste come esempi ideali. Qualunque cosa ha fatto ha sempre avuto lo scopo di rimuovere e distruggere il piccolo attaccamento che le Gopikas avevano verso il corpo e la vita. L’aspetto Amoroso di Krishna era impresso nelle loro menti ed esse vissero immerse in quell’estasi." Sai Baba, Summer Sho\vers, 1978, pp. 122 & 123

 

"Nella Bhagavatam, le Gopikas fin dall’inizio erano solite dire a Krishna, 'Noi ti apparteniamo.' Questa è la caratteristica principale della vera devozione e dell’abbandono. Per questo, Krishna le protesse in ogni momento dovunque andassero. D'altronde la gente di Dwaraka considerò sempre Krishna di sua proprietà. "Krishna è nostro fratello, cugino, nostro nipote” essi pensavano. Tale relazione offuscò la loro attitudine verso Krishna. Questo sentimento che Krishna fece pensare loro che i Pandavas avessero trionfato per Suo merito. Poichè apparteneva al clan Yadava  tutto il merito avrebbe dovuto andare agli Yadavas. Per questo svilupparono orgoglio e questo segnò l’inizio della loro fine, che prese poi la forma di una vera e propria catastrofe (Pralaya) e cancellò infine la intera razza. D’altro canto le Gopikas erano felici e sicure perché prive di ogni forma di Ego, possessività e orgoglio. Nel caso di Arjuna, tuttavia, il Signore stesso lo considerò come Suo. Come fu fortunato Arjuna ! Krishna e Arjuna venivano descritti come Nara (uomo) e Narayana (Dio).   Sai Baba, Summer Showers in Brindavan-1979, pp.39 & 40

L’Amore delle Gopikas per Krishna

 

"Le Gopikas erano analfabete e completamente innocenti, ma il loro amore per Krishna era puro ed esclusivo. Perfino mentre realizzavano le loro attività quotidiane, i loro pensieri erano centrati su Krishna. Per questo sperimentarono una indescrivibile gioia." Sai Baba, SS, 10/96, p. 257

"Kansa essendo venuto a sapere che sarebbe morto per mano di Krishna, decise di uccidere Krishna e Balarama. Immediatamente chiamò Akrura e gli ordinò di andare incontro a Balarama e Krishna. Gli disse, '0 Akrura, tu sei un buon amico e devoto di Krishna. Se tu vai loro incontro certamente ti accoglieranno.' Poiché non poteva disobbedire agli ordini del re, Akrura andò ad incontrare Yashoda e Nanda e disse loro che Kansa intendeva realizzare uno Yajna e desiderava che Krishna e Balarama vi partecipassero. Yashoda e Nanda non erano daccordo che i loro figli andassero al palazzo di Kansa.

 Le Gopikas che erano contro questa partenza, circondarono la casa di Nanda e dissero che Krishna non avrebbe dovuto andare a Mathura, poiché egli era la loro vita ed esse non avrebbero potuto vivere senza di Lui. Esse fecero obbiezioni in varie maniere. Krishna che era la vera forma del mistero e della meraviglia, non disse nulla poiché sapeva che le Gopikas non si sarebbero fatte convincere facilmente. Si sedette nel suo cocchio e poi, per mezzo dei suoi poteri divini, sparì. Fino a che non giunse sulla riva del fiume Yamna nessuno poté vedere il cocchio. Le Gopikas si sentirono perdute e fecero ritorno a Brindavan. Esse avevano questo intenso amore onnipervadente per Krishna." Sai Baba, SS. 9/98, p. 227 '

I cuori delle Gopikas erano soffici dolci e pieni di beatitudine come il burro. Perciò Krishna gustava il loro amore puro ancor più delle delizie che sua madre gli preparava con il suo materno affetto." Sai Baba, SS, 9/97, p. 227

Incomprensione dell’Amore delle Gopikas

"Le esperienze delle Gopikas e dei Gopalas di Brindavan durante la gioventù di Krishna a Repalle sono state spesso male interpretate. Krishna aveva solo cinque anni ed è assurdo pensare che un bambino di 5 anni si comportasse in modo tanto opinabile. Dopo essere andato a Mathura, Krishna non ritornò a Repalle. Attribuire qualcosa di indegno alla vita pura e divina di Krishna è una grande bestemmia. La vera natura del Divino dovrebbe essere completamente compresa." Sai Baba, SS, 10/96. p. 254

Era come se le Gopikas non avessero attaccamenti al corpo. Esse mettevano il cammino della Divinità al di sopra di tutto. Era una pratica normale che Krishna avesse libero accesso ad ogni casa a Gokulam. Egli poteva assumere ogni forma. Tuttavia non c’era spazio per fraintendimenti perché in quel tempo Krishna aveva solo sette anni mentre le Gopikas avevano intorno ai trenta anni. Le Gopikas erano affezionate a Krishna come fosse un fratello o un figlio. Esse vedevano in Lui la Divina Incarnazione. A causa di questo, Krishna non aveva assolutamente cattivi pensieri ed era solito entrare liberamente nelle case delle Gopikas." Sai Baba, Summer Showers, 1978, p. 108

"Nella Bhagavatam,la relazione tra Krishna e le Gopikas è dipinta come una relazione sacra tra i loro cuori. Non c’è spazio per diverse false interpretazioni. Essi erano completamente immersi l’uno nelle altre e non c’era alcun sentimento che riguardasse il corpo. Sai Baba, Summer Showers, 1978, p. 109

 

Simbolismo dei Leelas di Krishna con le Gopikas

"Le Gopikas erano solo interessate agli aspetti spirituali e qualunque azione intraprendessero era sempre e solo un divertimento." Sai Baba, Summer Showers, 1978, p. 121

"I sacri Leelas di Krishna's sono molto profondi e difficilmente comprensibili. A meno che non impariate il significato di questi insegnamenti e li mettiate in pratica, la descrizione delle qualità di Krishna sarebbe solo una perdita di tempo. Krishna  era solito guadare tutta  la creazione con mente equanime. Qui potrebbe nascere qualche dubbio su come egli potesse partecipare alla uccisione di 40 lakhs (4 milioni) di persone dell’armata Karauva , se è vero che guardava tutta la creazione con mente equanime." Sai Baba, Summer Showers, 1978, p. 47

Significato della rottura dei vasi delle Gopikas

"Una volta  Krishna andò a trovare una Gopika. Accortosi che questa non era in casa, ruppe il vaso di latte che era appeso al tetto e bevve il latte abbandonando poi la casa dopo avere lasciato evidenti tracce sul pavimento. La Gopika tornò a casa e trovò le tracce di Krishna. Essa seguì le impronte fino a trovarLo. Allora Krishna disse: 'Se desideri raggiungermi devi seguire le mie tracce e questo è il solo modo che hai per raggiungermi..' Cosi  Krishna mostrava il metodo o il cammino con il quale il devoto può raggiungerLo. Krishna fu colui che insegnò il cammino della Verità." Sai Baba, Summer Showers, 1978, p. 122

Significato simbolico dei buchi nella brocca del latte

"In un altra occasione le Gopikas provarono a far dire una menzogna a Krishna. Esse si lamentarono che mentre le donne tornavano dalla mungitura portando le brocche del latte e del curd, Krishna fece dei buchi nelle  brocche. Esse avvicinarono madre Yashoda dicendo 'Chiedi a tuo figlio se è Lui che ha fatto questi buchi.' Anche qui bisogna comprendere il significato nascosto dietro le parole di Krishna: 'Può darsi che Dio sia venuto e abbia perforato le brocche; Io non lo so.' Egli stava dicendo che colui che aveva fatto i buchi nelle brocche era Dio stesso." Sai Baba, Summer Showers, 1978, pp. 122 & 123

Significato simbolico dei furti di burro dalla casa delle Gopikas

"Krishna era solito fare visita alle casa dei mandriani e bere il curd ed il latte. Il significato simbolico di questa azione è che Krishna preferiva il 'Satva', rappresentato dal latte e dal curd bianchi e puri. Krishna spiegò a Yashoda perché preferiva il burro preso nelle case delle Gopikas al burro che Yashoda stessa gli offriva. I cuori delle  Gopikas erano puri e pieni di devozione non egoistica nei confronti di Krishna. La loro devozione era superiore perfino all’affetto materno di Yashoda, che aveva una punta di egoismo. Krishna disse a Yashoda: 'Io sono molto attaccato a tutti coloro che sono puri e non egoisti.' Krishna cercava sempre di sfuggire alle Gpikas dopo aver compiuto le Sue birichinate." Sai Baba, SS, 10/96, p. 256

"Una volta Krishna rubò del burro e poi non si fece trovare dalla madre. Yashoda sapeva molto bene che quando Krishna vedeva in giro il bastone scompariva. Quindi nascose il bastone dietro la schiena e tenne il burro nell’altra mano provando in questo modo ad attirare Krishna mostrandogli il burro. Qui bisogna capire che Yashoda comprese che Krishna sarebbe  venuto solo se avesse visto una mente pura (Chitta) come esemplificato dal burro nella analogia." Sai Baba, Summer Showers, 19878, p. 123

"Una volta Yashoda chiese in modo supplichevole a Krishna perché andasse nelle case delle Gopikas a rubare il burro quando in casa loro ce ne era grande quantità. Il giovane Krishna rispose 'Madre io non rubo il burro ma il cuore delle Gopikas.' 'I loro cuori sono pieni di purezza e devozione,' disse Krishna. 'Il loro burro è pieno della devozione con il quale hanno rimescolato il latte.  Esse cantano il nome di Krishna mentre rimescolano il latte. Il burro che esse preparano contiene l’essenza dei Veda.' Krishna chiese poi a Yashoda se anche in casa sua il latte venisse rimescolato nella stessa maniera. E’ chiaro che ogni parola di Krishna è piena di significato spirituale. Sai Baba, SS, 10/94, p. 262

Significato simbolico di legare i capelli delle Gopikas

"In un altra occasione le Gopikas volevano avvicinare Krishna  e cercavano una buona scusa per farlo. Esse si riunirono e si presentarono a madre Yashoda con una lunga lista di lamentele. Quando Yashoda chiese loro il vero motivo della visita esse dissero: "Krishna a mezzanotte è venuto sul terrazzo ed ha legato i capelli di una Gopikas con quelli di un altra.' Il significato interiore di questo deve essere attentamente compreso. Le Gopikas dissero che Krishna era venuto a mezzanotte. Qui mezzanotte rappresenta un momento in cui non è né notte né giorno. In quel  momento le Gopikas erano in  stato di semi incoscienza. Per questo in quel momento non erano né divine né umane. A queste Gopikas Krishna lega l’ ignoranza (rappresentata dai capelli)." Sai Baba, Summer Showers, 1978, p. 122

Significato simbolico di Krisha che porta via gli abiti alle Gopikas

"Un altra lamentela che le Gopikas fecero a Yashoda fu "Mentre stavano facendo il bagno nel fiume, Krishna ha raccolto tutti i nostri  Saris e poi si è nascosto sulla cima di un albero dal quale non voleva più scendere nonostante loro lo chiamassero ripetutamente'. A giustificazione Krishna disse: 'Mentre stavano facendo il bagno, è arrivato un mulinello di vento che ha raccolto tutti i Saris e li ha trasportati sull’albero.' Qui il turbine di vento deve essere identificato come una forma di DIO. Gli elementi base della creazione sono la terra, il fuoco, l’acqua, l’aria e il cielo. L’aria è una forma del Divino. In verità le Gopikas avevano un cuore veramente sacro." "Dio viene attratto dalle menti pure. Il significato di questo Leela è che l’aver preso i vestiti delle Gopikas vuole significare che le aveva liberate da tutti i loro attaccamenti materiali. Gli abiti sono ciò che copre il corpo e in realtà, il corpo è un attaccamento o una coperta dell’Atma che risiede dentro di esso. Il corpo è quindi solo un vestito per questa vita. Quando diciamo che uno è morto intendiamo dire che il corpo è morto e viene scartato. Questo deve essere interpretato dicendo che fino a che esiste l’attaccamento al proprio corpo, non si può vedere il vero aspetto dell’Atma. Non viviamo nell’illusione dell’importanza del corpo." Sai Baba, Summer Showers, 1978, p. 123

 "Il senso di questa storia è che per trovare Dio occorre abbandonare ogni attaccamento al proprio corpo, che è il vestito dello Spirito. Queste storie non devono essere considerate leggermente o profanamente." Sai Baba, SS, 10/96, p. 257

"Krishna crea problemi tra mogli e mariti – Significato interiore

"In una occasione le Gopikas andarono da Yashoda  e le dissero che le birichinate di Krishna non erano più tollerabili. Cosi le chiesero di chiamarlo alla loro presenza e fargli promettere che non sarebbe più entrato nelle loro case. Esse si lamentarono dicendo: "Krishna sta creando problemi tra mogli e mariti. Egli viene di notte e picchia alle porte delle nostre case. Se apriamo la porta i nostri mariti si arrabbiano mentre se non la apriamo si arrabbia Krishna. Questa situazione ci mette costantemente in difficoltà. Non è possibile descrivere i problemi che tutto questo ci crea. Ci si prospetta il problema di dover scegliere tra i nostri mariti e Krishna.'  Di fronte a questa affermazione, Krishna rispose: 'Madre tu sei una donna molto innocente e quindi credi a tutto ciò che ti viene raccontato. Io ti darò una risposta molto semplice e poi giudicherai tu se queste storie sono vere o no. Io sono sempre rimasto addormentato nel mio letto. Come avrei potuto uscire di notte senza che tu te ne accorgessi?? Adesso tu stessa giudica quale è la verità.' Yashoda sentì che tutte le lamentele erano false e mandò via le Gopikas. Il significato è che al fine di mettere in riga i mariti delle Gopikas, Krishna aveva  creato tutta questa messinscena. C’è un piccolo fatto sul quale dovremmo concentrare la nostra attenzione. Krshna aveva solo sette anni mentre le Gopikas erano molto più anziane. In queste condizioni non ci avrebbe dovuto essere nessuna incomprensione tra Gopikas e i loro mariti. Tali incomprensioni nascevano solo dai cattivi pensieri e le cattive qualità che gli uomini avevano. Anche se una moglie passa molto del suo tempo con il proprio figlio piccolo, il marito, per egoismo, tenterà di impedirlo. Questo va considerato come un comportamento non sacro. Se un uomo ha idee e dubbi egoistici perché una madre gioca con il proprio figlio, come non potrebbe avere dubbi quando la madre gioca con qualche altro bambino? Sono le cattive qualità dell’uomo a fare dubitare di ogni cosa che avviene contro i loro interessi egoistici. Krishna spiegò che tutto ciò che stava facendo serviva a purificare i mariti ed a creare in loro un cuore puro. Le Gopikas hanno una mente molto sacra e dubitare di loro è un grande peccato. Non ci può essere spazio per cattive interpretazioni in situazioni come queste. Poiché i mariti non riconoscevano pienamente l’aspetto della Divinità, avevano ogni genere di dubbi. La Gopikas, che furono oggetto di calunnia ebbero la protezione di Krishna. In questo modo, Krishna fece conoscere le caratteristiche di un Avatar. Non dovremmo mai cercare di interpretare le azioni di Dio a livello umano." Sai Baba, Summer Showers, 1978, p. 125