Sathya Sai Baba

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Gioielli scelti
Norme di condotta date da Baba a un devoto

Swami dice: Ti darò ora alcuni gioielli scelti, delle norme di condotta che sono le più importanti. Raccoglile e fanne tesoro, sperimentale bene, mettile in pratica e gioisci di esse. Indossa questi gioielli, che ti adorneranno. Ascolta con attenzione quello che sto per dirti:

1.
L'Amore è da considerare come l'autentico respiro della Vita.

2.
L'Amore si manifesta allo stesso modo in tutte le cose. Sappi che lo stesso Amore è l'Anima Suprema, la divina Emanazione.

3.
L'unica Emanazione divina è in ognuno, nella forma dell'Amore.

4.
Il principale sforzo dell'uomo dovrebbe essere quello di focalizzare il proprio amore sul Signore, più che su tutte le altre forme di amore.

5.
Questo amore, quando è orientato a Dio è Devozione. L'acquisizione della Devozione è la principale prova da superare.

6.
Chi cerca la Beatitudine dello Spirito non dovrebbe rincorrere le gioie dei sensi.

7.
Alla Verità va riservato il trattamento che spetta allo stesso respito vitale.

8.
Proprio come un corpo senza respiro è inutile ed in poco tempo incomincia a putrefare e a puzzare, così la vita senza Verità è inutile e diviene una fetida dimora di conflitto e di dolore.

9.
Sii convinto che non v'è nulla di più grande, di più prezioso, di più dolce e di più duraturo della verità.

10.
La Verità è Dio che protegge tutti. Non c'è miglior Custode della Verità.

11.
Il Signore che ha la forma della Verità (Satya) accorda il Suo darshan a coloro che fanno discorsi pieni di Verità ed hanno un cuore irradiante Amore.

12.
Abbi verso tutti gli esseri un'imparziale cortesia ed anche spirito di abnegazione.

13.
Devi anche possedere il controllo dei sensi, un carattere imperturbabile e non avere attaccamenti.

14.
Sii sempre vigile contro i quattro peccati verso cui è incline la lingua: 1) Menzogna; 2) Maldicenza; 3) Calunnia e 4) Loquacità. La miglior cosa è tenere sotto controllo queste tendenze.

15.
Cerca di prevenire i cinque peccati che commette il corpo: 1) Uccisione; 2) Adulterio; 3) Furto; 4) Assumere bevande alcoliche e 5) Mangiar carne. Mantenere lontani il più possibile questi peccati servirà ad elevare maggiormente il livello di vita.

16.
Bisogna essere sempre vigilanti, senza un solo momento di negligenza, contro gli otto peccati commessi dalla mente: 1) Desiderio; 2) Collera; 3) Avidità; 4) Attaccamento; 5) Impazienza; 6) Odio; 7) egoismo; 8) Superbia. Il primo dovere dell'uomo è quello di tenersi a debita distanza da tutte queste cose.

17.
La mente dell'uomo corre dietro ad azioni sbagliate. Per non lasciarla correre così, ricordati in quella circostanza del Nome del Signore, oppure dedicati a qualche buona azione o altro. Chi si comporterà in questo modo, sarà sicuramente pronto a ricevere la Grazia del Signore.

18.
Per prima cosa, abbandona la cattiva tendenza a provare inquietudine per la prosperità degli altri e a desiderare la loro rovina. Sii felice quando gli altri sono felici. Sii comprensivo verso coloro che si trovano nelle avversità e augura loro fortuna. Questo è il punto di arrivo di chi coltiva l'amore di Dio.

19.
La pazienza è tutta la forza di cui ha bisogno l'uomo.

20.
Chi anela ad una vita felice deve sempre fare del bene.

21.
E' facile dominare l'odio con l'amore, l'attaccamento con l'uso della ragione, la menzogna con la verità, il male con il bene e l'avidità con la carità.

22.
Non si deve rispondere alla malignità. Stai ben lontano da chi le dice. E' per il tuo bene. Tronca ogni relazione con gente simile.

23.
Cerca la compagnia dei buoni, anche se ciò ti porta a sacrificare l'onore e la vita. Ma prega sempre Iddio di benedirti con il dono della discriminazione, necessaria per discernere tra le persone buone e le cattive. Devi anche cercare tutte le soluzioni possibili, usando l'intelletto che ti è stato dato.

24.
Coloro che conquistano le nazioni e raggiungono la celebrità nel mondo sono senza dubbio apprezzati come eroi; ma coloro che hanno dominato i sensi sono degli eroi che devono essere acclamati come i conquistatori dell'Universale.

25.
I frutti che maturano da qualunque azione l'uomo faccia, buona o cattiva, lo seguiranno senza mai arrestarsi.

26.
L'avidità produce solo dolore; la cosa migliore è sapersi accontentare.

27.
Si deve sradicare la tendenza a fare il furbo negli affari commerciali e ci si deve liberare da essa, poiché, se le si permette di sopravvivere, insidierà la vita alle sue basi.

28.
Sopporta con forza sia le perdite che le afflizioni. Cerca di fare progetti per acquisire gioia e vantaggi.

29.
Quando l'ira ti sommerge, adotta il silenzio oppure ricorda il Nome del Signore. Piuttosto, non cercare di rammentare cose che ti riaccenderebbero ancor più di rabbia. Il danno che ne proverrebbe sarebbe incalcolabile.

30.
Da questo istante proponiti di evitare tutte le abitudini cattive. Non dilazionare o prorogare. Esse non contribuiscono alla più piccola gioia.

31.
Per quanto dipende dalle tue possibilità, cerca di soddisfare le necessità dei poveri, i quali sono il Creatore stesso venuto a risiedere in loro. Invitali alla tua mensa, dà loro qualunque cibo e rendili felici almeno quell'unica volta.

32.
Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te.

33.
Pentiti sinceramente dei peccati commessi per ignoranza. Fa' in modo di non ripeterli ancora. Prega Dio perché ti benedica con la forza ed il coraggio necessari per imboccare il giusto sentiero.

34.
Non dare alcun spazio a ciò che può distruggere il tuo ardore ed entusiasmo per il Signore. La mancanza di zelo provoca il deperimento delle forze di un uomo.

35.
Non piegarti alla codardia; non rinunciare alla Beatitudine.

36.
Non insuperbirti quando la gente ti elogia; non scoraggiarti quando ti biasima.

37.
Se fra i tuoi amici qualcuno nutre dell'odio verso un altro e sta per litigare, non cercare di renderli ancor più furiosi, aumentando il loro odio reciproco. Cerca piuttosto, con amore e comprensione, di ristabilire la loro amicizia di prima.

38.
Invece di indagare sui difetti degli altri, cerca di vedere i tuoi propri errori; sràdicali, sbaràzzatene. Basterebbe che nella tua indagini scoprissi un solo tuo difetto: è molto meglio che scoprirne dieci fra le centinaia degli altri.

39.
Qualora non possa o non voglia compiere una buona azione, è assai preferibile che non progetti né ponga in effetto un'azione cattiva.

40.
Non essere ipersensibile, se qualcuno ti fa notare dei difetti che non hai; come per quelli che sai di avere, cerca lo stesso di correggerteli, anche se qualcuno te li ha fatti rilevare prima. Non nutrire rancore o sentimenti di vendetta verso le persone che ti indicano i tuoi difetti. Non ritorcere l'argomento contro costoro, mostrando a tua volta i loro errori. Mostra loro invece gratitudine. Lo sforzo di scovare i loro sbagli è da parte tua un errore ancora più grave. E' un bene per te conoscere le tue manchevolezze, mentre non hai alcun vantaggio nel conoscere i difetti degli altri.

41.
Ogni volta che disponi di un po' di tempo libero, non sprecarlo nel parlare di tutti, ma usalo per meditare su Dio o per compiere del servizio altruistico.

42.
Il Signore può essere capito solo dal devoto e il devoto può essere capito solo dal Signore. Nessun altro li può capire. Perciò, non stare a discutere argomenti che si riferiscono al Signore con chi non ha devozione. Simili discussioni fanno calare la tua devozione.

43.
Se qualcuno sta affrontando con te un argomento che non ha inteso nel suo verso giusto, non andare a riesumare altre nozioni sbagliate per sostenere quella posizione, ma cogli solo ciò che di buono e di gradevole sta dicendo. Un discorso ha senso quando è apprezzato e gradito quando è pieno di contraddizioni o prolissità, che non servono a niente e costituiscono solo un intralcio alla Beatitudine.

44.
Se vuoi coltivare concentrazione, quando ti trovi fra la folla o in un negozio, non disperdere il tuo sguardo in ogni angolo e su ogni cosa, ma guarda solo la strada che ti sta davanti, giusto per evitare incidenti. La concentrazione diverrà sempre più salda se si va in giro senza distogliere la propria attenzione dalla strada, scivando i pericoli e non gettando occhiate sulle fattezze degli altri.

45.
Elimina tutti i dubbi sul Maestro e su Dio. Se i tuoi desideri terreni non trovano soddisfazione, non prendertela con la tua devozione. Simili desideri non hanno niente a che fare con la devozione a Dio. Un giorno o l'altro i desideri del mondo andranno abbandonati e, prima o poi, si dovranno acquisire i sentimenti di devozione. Stanne pur certo.

46.
Non deprimerti prendendotela con Dio se la tua meditazione o la tua preghiera non fanno molti progressi, oppure se i desideri che accarezzi da tempo non si realizzano. Ciò ti scoraggerà ancor più e, qualunque cosa abbia conseguito, piccola o grande che sia, non ti darà la pace. Durante la meditazione o la preghiera non dovresti mai essere depresso, disperato o scoraggiato. Se ti sorprendono sentimenti del genere, desumi un errore nella tua disciplina spirituale e sforzati di correggerlo.

Raggiungerai con estrema facilità il Divino Principio solo quando le tue azioni e il tuo comportamento quotidiani saranno automaticamente conformi a querste indicazioni.

Tratto da: Don Mario Mazzoleni, Un sacerdote incontra Sai Baba, Armenia Editore, Milano 1991, pag. 120 segg., ISBN 88-344-0482-3 (Sandeha Nivarini - Dialogues dissolving doubts, 1979, pp. 41-47)