Maha Shivaratri è la Grande Notte nella quale Shiva
appare in diverse forme per il progresso, la prosperità e la redenzione
dell'Universo. È sostanzialmente un tempo di illuminazione spirituale, e
dell'apparizione o rinnovamento della Vita, della Luce e dell'Amore; rappresenta
anche l'atto della creazione degli Universi. È un giorno di emancipazione e di
liberazione dai legami di questo mondo.
Segna anche il tempo della dissoluzione finale del Cosmo
prima del suo successivo ciclo di rigenerazione.
Shiva Maha Deva (1), Grande Dio, è strettamente
associato agli eventi spiritualmente significativi nella storia cosmica,
dell'evoluzione della coscienza e della rigenerazione della Vita. Queste pietre
miliari segnano i momenti catartici, o cataclismici, o carichi di disastri per
il Cosmo, che viene ripetutamente salvato da Shiva col suo divino sacrificio di
Sé.
Tali atti di abnegazione si verificano, come ci dicono
le leggende, alla mezzanotte del giorno prima della Luna Nuova nel mese di Magha,
che è chiamata Maha Shivaratri, la Grande Notte di Shiva. La Divinità priva di
forma diShiva assume cinque forme come descriviamo qui
di seguito.
Apparizione del fiammante Jyotir Linga, il Linga di Luce
Primo, Shiva emerge nella forma di un massiccio, fiammante, radiante LINGA tra
il Creatore Brahma dai quattro volti, ed il Conservatore Vishnu dalle quattro
braccia, che si fronteggiano. Da un lato c'è la forza dell'Azione o Karma,
assertiva, aggressiva, simbolizzata dal Creatore Brahma, e dall'altro troviamo
la forza normativa, punitiva del Dharma o Rettitudine, simbolizzata da Vishnu.
Questo episodio ricorre nella mitologia vedica e nello Shiva Purana.
Nella grande rappresentazione divina, Brahma rappresenta
l'attivismo creativo Rajasico o passionale e senza restrizioni; Vishnu sta per
legge, ordine, rettitudine, mantenuta brandendo il Dharma Danda, il bastone
della legge. Questi due principi funzionali rivaleggiano per la supremazia. Il
loro titanico gioco relazionale determinò uno scontro terribile, origine di
confusione, caos ecrisi, e la lezione per noi è che
qualsiasi attività egoica è distruttiva. L'ego è l'ultimo ad andarsene, è quello
che se ne va soltanto quando c'è la resa con Amore alla suprema Divinità, Shiva.
È a questo critico momento cruciale che un misterioso,
maestoso, potente, splendente Jyotirlinga, di dimensioni immense, emerge tra di
loro. I due contendenti realizzano le proprie limitazioni di fronte a
quell'immenso radiante Linga e pregano Sada Shiva (2), in quella importante
notte di suprema Luce. Para Brahman, il Supremo Assoluto, trascende entrambi
Karma e Dharma.
A partire da quell'episodio, Shiva viene elogiato come Lingodhbhavakara, Colui
che crea il Lingam, un appellativo che si addice a Bhagavan Sathya Sai Baba, che
ha creato vari tipi di Linga dallo stomaco, emettendoli dalla bocca nei giorni
di Maha Shiva Ratri, e che continua a crearne con un semplice gesto della sua
divina mano per donarli ai devoti. Baba ha inoltre rinnovato la potenza di
alcuni Linga installati in antichi templi, come quello di Somanath.
Apparizione di Ardhanarishvara
Il secondo evento legato a Maha Shivaratri è la sorprendente manifestazione di
Sada Shiva quale Ardhanareshvara, Shiva in forma androgina, mezzo maschio e
mezzo femmina, la forma prototipale per una creazione automoltiplicantesi. La
leggenda narra che il Creatore dai quattro volti, Brahma, non sapesse come dare
inizio ad un processo automatico di procreazione degli esseri viventi. Eglimeditò a lungo su questo problema e pregò. Fu allora che Shiva assunse
questa forma androgina. Si può ricordare qui che Baba si muove come 'donna' tra
le donne e come 'uomo' tra gli uomini.
L'unione di Prakriti (3) e Purusha (4) nella estatica danza d'amore di Shiva con
Parvati è una rappresentazione di questa relazione primordiale. Il Nataraja (5)
nella danza Tandava di Shiva è il quintessenziale, creativo danzatore cosmico.
Proprio come il danzatore non è separato dalla sua danza, il Creatore non può
essere separato dalla sua Creazione. I due sono in unisono. Shiva pervade la
Creazione. Dio è il Mondo! Shiva danza sull'infinita scala di un interminabile
Tempo - Spazio non lineare sul palco del Cosmo illimitato.
Shiva ingoia il veleno Hala-Hala per salvare il mondo
Il terzo evento epocale legato al giorno di Maha Shivaratri fu quando Shiva
ingoiò il terribile, mortale veleno chiamato Hala-Hala o Kala Kuta. Le forze
positive o angeliche si allearono per una volta con quelle negative o demoniache
per il loro comune interesse, col proposito di frullare l'oceano per estrarne il
tesoro ivi nascosto, il nettare dell'immortalità. Fu un'impresa incooperazione, per così dire, nella costosa caccia sottomarina a dei
minerali preziosi, così come Americani e Russi, proverbiali antagonisti, hanno
cooperato in iniziative di ricerca negli abissi profondi e nello spazio.
Hala-Hala costituì una minaccia di distruzione e morte per il mondo.
Hala-Hala è simbolo del veleno nelle menti dei due contendenti per il dominio.
Fu l'orgoglio ed il pregiudizio dei cosiddetti moralisti, Sura, da un lato, e
degli avidi,invidiosi, violenti Asura materialisti
dall'altro, che generò il veleno mortale. Fu allora Shiva, il benefico ed
auspicioso Dio degli Dei, che ingoiò il veleno Hala-Hala salvando così il mondo
dall'olocausto. Da quel momento, Shiva è detto Nila-Kantishvara, il Dio dalla
gola blu, (Swami donò a mio padre un Nila-Kanta Linga, e materializzò anche un
Linga di cristallo blu per il mio figlio minore).
C'è oggi un parallelo del veleno Hala-Hala nelle menti degli uomini. È il veleno
della violenza etnica, razziale, politica e perfino religiosa, che si verifica
inlarga scala nei Balcani, nel Medio Oriente ed in
Africa, ed in tanti altri luoghi. Inoltre, l'uomo di oggi, maltrattando la
natura, sta inquinando l'aria e l'acqua con rifiuti chimici, biologici e
nucleari. Le acque dell'oceano stanno avvelenandosi per le massicce perdite di
petrolio e per la liberazione diminerali tossici etc.
Per di più, le radiazioni dai reattori nucleari, per incidenti e fusioni, e dai
rifiuti nucleari accumulati, particolarmente dai vasti arsenali nucleari delle
grandi potenze, un giorno travolgeranno l'umanità che vede di fronte a sé una
Armageddon (6) nucleare e degli inverni nucleari. La tragedia, la tenebra di
tale futuro è inimmaginabile. Chi può evitare oggi simile cataclisma? Soltanto
Shiva Sai Maha Deva, l'Avatar contemporaneo di Shiva può salvare l'umanità.
Questo sarà l'estremo compimento del motto dell'Avatar:
LOKA SAMASTA SUKHINO BHAVANTU
Possano tutti i mondi essere felici.
Shiva come precettore primordiale
La quarta forma di Shiva è il precettore primordiale nella forma di
Dakshinamurti (Colui che presiede allo sforzo umano per la conoscenza). Egli è
il Signore che guarda verso il Sud, sempre giovane, che impartisce profonde
lezioni spirituali coi soli gesti della mano. Egli parla il linguaggio del
silenzio, seduto sotto un albero di Banyan (7), circondato da discepoli molto
più vecchi, come sono Sanaka, Sananda, Sanatana, Sanatkumara - i quattro figli
nati dalla mente delCreatore Brahma. Dakshinamurti
conferisce il dono della suprema, non-dualistica conoscenza dell'identità tra il
Jivatma, l'anima o Sé individuale, con il Sé supremo o Paramatma. Questo è
simboleggiato dal suo Chinmudra, con l'indice che tocca in punta il pollice.
Il Significato dei Linga
Nella sacra notte di Maha Shivaratri, Swami era solito materializzare dallo
stomaco dei Linga, simbolo dei quattro Mahavakya, i grandi, sacri assiomi delle
Upanishad che esprimono la Non-Dualità del Sé individuale con il Sé
Onnicomprensivo.
Primo, l'Anda-Pinda-Brahmanda Linga, il Linga del Cosmo, corrisponde al
Mahavakya "Prajñanam Brahma" : "La Consapevolezza Costante Integrata è il
Paramahma".
Secondo, il Sada-Shiva Linga corrisponde a "Ayam Atma Brahma": "Questo Sé
individualizzato è il Sé Onnicomprensivo, Cosmico, Divino".
Terzo, il Jñana Linga corrisponde al Mahavakya "Thath Thvam Asi" : "Tu sei
Quello".
Quarto, l'Atma Linga corrisponde al Mahavakya "Aham Brahma Asmi" : "Io sono il
Supremo Brahman".
Con la visione di questi Shiva-Sai Linga, è promessa la liberazione.
In questi ultimi anni, in occasione di Maha Shivaratri, dopo un intervallo di
oltre vent'anni (8), Baba ha emesso dal suo stomaco e dalla bocca, il famoso
Hiranya Garbha Linga, il Linga del Divino Grembo d'Oro. Questo simbolizza il
Principio dell'Amore su cui si basa la creazione.
Oggi, è Bhagavan Baba l'Advaita Jñana Bhaskara (Colui che brilla come il sole
della conoscenza liberatrice dell'unitarietà), nel ruolo di Dakshinamurti.
Sai Shivoham è l'Advaita mantra non-dualistico di cinque sillabe per l'era
moderna.
Sai Shivoham significa, "Io sono SAI, il quale non è altri che Shiva, la Suprema
Divinità Primordiale".
La Pralaya Tandava di Shiva
Il quinto fatto in relazione a Maha Shivaratri è la Kala Ratri, notte nera,
ultimo atto del dramma della dissoluzione del Cosmo prima della sua
rigenerazione in un nuovo ciclo della creazione. Shiva appare come Rudra, apre
il suo terzo occhio di fuoco ed il Cosmo viene ridotto interamente in cenere. La
danza di distruzione di Rudra è chiamata Pralaya Tandava. È Rudra che controlla
la morte sia a livello individuale sia a livello cosmico. Ecco perché lo
preghiamo di risparmiarci dal disastro della morte:
"Adoriamo il Dio dai tre occhi, Shiva, la cui divina fragranza si diffonde
senza limiti e che ci fornisce crescente vitalità. Preghiamo che ci liberi da
tutti i legami.
Così come una zucca matura si stacca naturalmente dallo stelo, così, oh
Signore, salvaci da una morte prematura e donaci l'immortalità."
Questo è il famoso Mrityunjaya Mantra che evita la morte
prematura. Ci sono innumerevoli testimonianze ad asserire che Bhagavan Sathya
Sai Baba ha salvato numerose persone dalle fauci della morte. Egli è veramente
Mrityunjayishvara, il conquistatore della morte. Se non fosse per SaiShiva, l'uomo sarebbe ridotto a null'altro che Shava, un cadavere!
Soltanto Shiva evita che il Cosmo sia ridotto in cenere.
Preghiamo pertanto Shiva-Sai cantando il SAI ISHVARA GAYATRI MANTRA, rivelato
dal grande sapiente vedico Shri Ghandikota Subrahmanya Shastri, la vigilia del
Natale 1977, a Brindavan, alla presenza di Bhagavan Baba nel santo momento del
crepuscolo.
OM SAISHVARAYA VIDHMAHE
SATHYA DEVAYA DHIMAHI
THANNAH SARVAH PRACHODAYAT
Riconosciamo Sai come Shiva, Ishvara, Suprema Divinità.
Meditiamo su Sathya, Dio di Verità, Virtù, Pace, Amore, Non violenza,
Sacrificio.
Possa l'Onnipotente Suprema Persona guidarci alla Liberazione ed alla
beatitudine eterna.
G.V.Subba Rao Prashanthi Nilayam - 4 Marzo 2000
Note:
1) Letteralmente: Shiva Grande Dio; appellativo per il Signore Supremo, il
Parabrahman nella sua espressione primeva, precedente la manifestazione creativa,
consevatrice e distruttiva/rigeneratrice.
2) Shiva l'Eterno, altro nome per la stessa Entità.
3) Prakriti - la Natura, la materia primordiale e tutti i suoi evoluti che
costituiscono la Creazione. Possiede l'attributo dell'attività, che ne determina
la sua condizione di evoluzione incessante, di divenire continuo. Insufficiente
a sé stessa, è vivificata da Purusha 4) Purusha - lo Spirito Divino, consapevole, che dà vita a Prakriti,
attivando così la Creazione
5) Nataraja - Re della danza
6) Armageddon - nell'Apocalisse, teatro della battaglia finale tra il bene ed il
male
7) Ficus Religiosa, grande albero dotato di numerose radici aeree
8) Durante quei venti anni, la generazione del Linga si è svolta non in pubblico,
fino a quando, nel 1999, accadde tra la sorpresa generale. Anche nei tre anni
successivi Swami ha emesso un Linga d'oro, e nel 2002, il giorno successivo alla
emissione dalla bocca, ha creato un secondo Linga d'oro molto grosso con un
ampio gesto della mano destra.