Il sentiero della realizzazione è l'unico
desiderio che si dovrebbe avere. Non bisogna dedicare la propria vita a
spregevoli desideri mondani. Dedicatevi tutti al Signore, questa è genuina
letizia; è l'acquisizione della pace mentale, della gioia e del discernimento. A
quel punto sarà possibile anche la visualizzazione del Signore.
I soli mezzi per ottenere tutto questo sono la memoria del nome di Dio e la
meditazione. Soltanto esse possono dare quel potere; in nessun altro luogo
potete avere quelle virtù, in nessun altro modo le avrete. La gioia, più di
tutte, se ne siete dotati, vi darà accesso alle altre due. Nulla risulta essere
più proficuo dell'accontentarsi... la persona che s'accontenta è in grado di
sperimentare l'ineffabile gloria divina. Una tale persona può penetrare negli
intimi recessi del proprio spirito per ricavarne beatitudine.
Non datevi pena per i piaceri fisici, non siate attaccati ad un corpo che col
tempo sparisce; servitene come di un attrezzo.
Consideratevi separati dal corpo distruttibile, formatosi a causa della
congiunzione dei cinque elementi. Abbiate di voi stessi la cognizione di essere
l'indistruttibile Âtma. Come la casa che abitate è separata da voi, cosí è il
corpo, che vi avvolge per un breve tempo, anch'esso separatamente da voi. Il
corpo è alla radice di tutto il dolore, di tutte le sventure, di tutte le
schiavitù. Capite bene questa cosa: soggiogate il corpo al vostro volere, non
piegatevi mai ad esso né assecondate mai i suoi capricci; siate decisi nel
controllarlo e mantenetelo sotto un controllo severo. Dovete trattare il corpo
con cura ed addestrarlo con estrema attenzione.
Le inclinazioni impure conducono l'uomo a vizi quali l'ardente desiderio di
guardare immagini (di film o foto) che stimolano e soddisfano i sentimenti più
ignobili, di mangiar cibi carichi di qualità ragiasiche , di assumere
bevande intossicanti che sono la rovina della personalità. Tutto ciò fa sí che
crescano l'ira, l'illusione, la cupidigia, la vanità, l'inganno, la lussuria,
l'odio, l'invidia, e via di questo passo.
Tali tendenze impure possono essere di tre tipi: mondane, culturali o
intellettuali, e fisiche o corporali. Le inclinazioni di natura fisica fan
desiderare un fisico prestante, una corporatura vigorosa da capogiro, una pelle
liscia che non venga mai sfigurata dalle rughe ed una muscolatura di grande
plasticità. Le inclinazioni culturali spingono a bramare con ogni forza di esser
conosciuti come impareggiabioli esperti in ogni campo per sconfiggere qualunque
rivale. Ed infine, le inclinazioni di natura mondana sono caratterizzate dalla
febbre per la gloria, per il potere, la posizione autorevole, lo sfarzo e cosí
via.
Tali desideri si possono tutti raggruppare sotto questo capo: sono tutti
impulsi, che vi incastrano alla ruota del samsâra e vi vincolano alla Terra.
L'albero gigantesco che ha nome "mente"ha due semi: le pulsioni e l'energia
vitale. Il seme diventa albero e l'albero produce il seme. Il movimento
dell'energia vitale è prodotto dalle pulsioni, e le pulsioni operano in virtù
dell'energia vitale.
Se una sola di queste pulsioni venisse distrutta, anche le altre subirebbero la
stessa sorte. Perciò la prima trasformazione deve avvenire nella mente, se si
vuole che sia libera dal loro influsso, ossia dall'Ignoranza. Quell'ignoranza
non vive sola; ha una progenie, l'Egoismo, un demone che, a sua volta, ha due
figli, la Passione e le Pulsioni. Passione e Pulsioni sono fra loro strettamente
connesse. Tale la passione, cosí la brama. Son sorelle.
"Râga" significa attaccamento o attrazione, ed è per mezzo dell'attaccamento che
l'uomo prova i sentimentidi "io" e "mio"; sentimenti che provocano dei desideri,
i quali generano preoccupazione. Perciò, per rimuovere l'Egoismo, occorre
annientare la Passione e le Pulsioni. Ciò significa che l'Ignoranza deve
andarsene, poiché solo in quel modo si riesce ad uccidere il senso dell'Ego.
Come distruggere l'ignoranza e sviluppare la Conoscenza suprema? La risposta è:
per mezzo della meditazione. La conquista dell'Ignoranza, del sentimento di "io"
e "mio", della Passione e delle Pulsioni porta con sé la Liberazione dell'anima.
Il meditante considera importante la realizzazione della beatitudine atmica, ma
la promozione del benessere nel mondo è ugualmente un obiettivo importante e,
per raggiungerlo, egli deve sottoporre a controllo le tendenze fisiche, verbali
e mentali, comunemente note come i dieci peccati: tre fisici, quattro verbali e
tre mentali. Le tendenze fisiche sono l'arrecare danno alla vita, la lussuria ed
il furto. I peccati della parola sono il falso allarme, il riferire cose
crudeli, il parlare per invidia e il mentire. Le inclinazioni della mente sono
l'avidità, l'invidia ed il rifiuto di Dio.
Chi è intento a seguire la meditazione deve prestare ogni cura affinché questi
dieci nemici non gli si accostino. Essi devono essere completamente evitati. Il
meditante ha bisogno di inclinazioni che gli servano a
progredire e non già a trascinarlo indietro.
Per realizzare il Sé è indispensabile avere un buon carattere; vale a dire che
bisogna sradicare tutte le inclinazioni cattive. Come un esercito si deprime e
si arrende allorché il suo comandante cade, cosí l'esercito delle qualità
negative deporrà le sue armi non appena viene distrutto l'egoismo, o il senso
dell'io. Le cattive qualità provengono tutte dal regno dell'ira; per cui, se si
rade al suolo quella regione, i soldati non avranno mai più la possibilità di
insorgere. E quando nemmeno un singolo uomo può eseguire i suoi ordini, chi
potrà trattenere il Comandante Ego? Perciò, occorre concentrare ogni sforzo
sulla distruzione del regno dell'ira, in modo che nessun comandante possa osare
sguinzagliare i suoi cani da guerra. Ciascun aspirante conservi sempre la pace
nella regione della sua mente.
Distruggere le alterazioni e le agitazioni della mente è la
condicio-sine-qua-non per entrare in udienza dal Sovrano. La Sua sala delle
udienze ha otto porte, attraverso le quali bisogna passare per incontrarLo:
Yama (buona condotta, restrizioni)
Niyama (obblighi da adempiere)
Âsana (posizioni)
Prânâyâma (controllo del respiro)
Pratyâhâra (controllo dei sensi)
Dhâranâ (concentrazione)
Dhyâna (meditazione, o contemplazione ininterrotta)
Samâdhi (meditazione senza autoconsapevolezza).
- La condotta morale va coltivata -
L'obiettivo della disciplina spirituale è rimuovere la causa, il desiderio, le
pulsioni, o attaccamenti, l'attesa spasmodica di un profitto. Il discepolo che
comprende ciò chiaramente non deve cedere a scoraggiamenti, sconforto,
sentimenti di sconfitta o dubbi di sorta, ma dev'essere paziente e sopportare
gli eventi con fortezza. L'aspirante deve, quindi, sviluppare dentro di sé
entusiasmo, fede, vitalità, gioia; tenendo costantemente davanti a sé l'enorme
risultato del suo sforzo, deve audacemente scartare tutte le tentazioni, le
quali, non essendo altro che fiacche e di breve durata, con un pò di pazienza
possono venir superate. Se l'aspirante non è vigile e paziente, tutto il
successo che ha ottenuto fino ad allora, in un momento di abbassamento del
livello di guardia si dissolverà completamente.
Gli attaccamenti del mondo hanno breve durata. La gente è nata molte volte prima
ed ha chiuso varie esistenze amando e amata con sentimenti di attaccamento ad
altri. Ma dove sono andate a finire tutte quelle persone? Qualcuno si preoccupa
più delle persone che un tempo, nelle vite precedenti, amò?
Si ricorda almeno di loro, di tanto in tanto? No. Anche allora c'era lo stesso
amore, lo stesso attaccamento, ma è caduto nell'oblio.Cosí pure, quando si
lascia questo mondo, l'amore che si è provato in questo mondo e la gioia, il
dolore, la felicità sperimentati insieme a quel sentimento d'amore verranno
dimenticati.
Non è giusto respingere il Signore, che è in relazione con voi dall'eternità,
per farsi traviare da un mondo con cui avete un rapporto da appena due
giorni... il vostro vero parente è Dio! Egli non vi abbandonerà mai. Considerato
il numero di vite per le quali siete passati, dovete aver avuto un'infinità di
madri e di padri, di mogli e di mariti, figli e figlie, amici e nemici. Dove
sono oggi? Quei parenti si ricordano forse della vostra parentela? Per loro voi
non siete nessuno ed essi non sono nessuno per voi. Ma, sia voi che loro, avete
entrambi il Signore in comune, quale Parente fisso. Egli, da una vita all'altra
bada a voi. Quale sventura maggiore può capitare che dimenticare questo vostro
Padre?
- Il momento della morte -
Da una parte, i sensi indeboliti e scarichi che si rifiutano di funzionare, i
parenti, la moglie, i figli, i congiunti, tutti si affollano intorno;
dall'altra, non ci sono proroghe a quel viaggio. Chi può sapere come e quando
arriverà quella chiamata? Prima che quel momento giunga, siate sempre preparati
col pensiero rivolto a Dio.
- Lotta contro le tendenze naturali -
Le tendenze naturali che non sono desiderabili e che vanno evitate sono:
presunzione, malizia, testardaggine, concupiscenza, lussuria, avidità, falsi
pudori, paure, spirito vendicativo,avversioni etc. Finché si è preda di questi
difetti non ci si può abbandonare a Dio. Bisogna prima estirparli
completamente... Gli aspiranti dovranno nuotare controcorrente, cioè praticare
la disciplina che va sotto il nome di "vyatireka pravâha gati". L'andare contro
corrente è il sistema per raggiungere la fonte, mentre il farsi trasportare
dalla corrente equivale ad allontanarsene sempre di più. Ssolo quando le
inclinazioni negative sono state sopraffatte è possibile raggiungere la Fonte.
Dovete coltivare buone qualità e, al fine di sviluppare una vita di virtù,
dovete prediligere la compagnia di persone buone. Vostri compagni da cui
ricavate il massimo bene sono coloro che conversano del Signore e fanno di Lui,
della verità, del servizio al prossimo e dell'amore che considera tutti come
pari, argomento di discussione.
A coloro che non parlano mai del Signore o non ne sono neppure consci, che sono
intenti a moltiplicare e a rinsaldare i legami del ciclo esistenziale di vita e
morte, che predicano e praticano la menzogna, l'ingiustizia e l'oppressione e vi
consigliano di fuorviare dal cammino della rettitudine, non riservate un
trattamento di amicizia, ma statevene lontani a qualunque costo.
Non distraetevi inseguendo piaceri temporanei.
Per un vero aspirante non è di alcun vantaggioassociarsi a persone che passano
il tempo fra gli affari del mondo. Se non riusciste ad assicurarvi amici del
tipo di cui ho appena parlato, rimanete soli, non state con nessuno, non perdete
niente per questo. Quanto alla compagnia degli immorali, non pensateci nemmeno.
Se vi è possibile, quando ne aveste l'occasione, consigliate loro il giusto, ma
senza dar loro ragione.
In realtà non dovreste ospitare neanche tra i vostri pensieri il desiderio di
stare nei luoghi dove essi sono presenti. Se seguirete queste indicazioni, vi
sarà facile pregare e meditare con i rapidi risultati che ne seguiranno.
Il messaggio di cui sopra è stato pubblicato nella Lista Yahoo Sadhan.