DISCEPOLO Swami, posso farTi
liberamente qualche domanda su argomentiche non conosco
riguardanti la Via Spirituale?
MAESTRO Ma certo! Quali sono le obiezioni? Quali
sono i dubbi? E checi sto a fare io, qui? Fammi le tue
domande senza timori né esitazioni. Iosono sempre pronto
a risponderti; voglio solo che la tua ricerca sia sincera
e mossa dal desiderio di sapere.
DISCEPOLO Qualcuno ci ha detto che non si deve
infastidire il Guru controppe domande. É così, Swami?
MAESTRO Non è così. Chi altro potrebbe dare
spiegazioni al discepolo?Poiché il Guru è tutto per lui,
è giusto che egli chieda consiglio su tutto,per poi
metterlo in pratica.
DISCEPOLO Si dice che dobbiamo eseguire con
rispetto tutto ciò che glianziani ci dicono di fare,
senza muovere obiezioni. É questo il Tuoconsiglio?
MAESTRO Finché non si è formata in voi piena
fiducia in loro e nonconoscete la validità delle loro
parole, vi sarà difficile eseguire i loroordini. Ebbene,
fino a quel momento, sarà bene che chiediate loro il
significato e la validità dei loro suggerimenti per esserne convinti.
DISCEPOLO Swami, a chi dobbiamo credere? Il mondo è
così pieno diinganni! Come avere fiducia quando quelli
che credevamo buoni si sono poi
rivelati cattivi?
MAESTRO Be', ragazzo mio, perché mai in questo
mondo, o in qualunquealtro dovresti sentire il bisogno
di aver fede negli altri? Comincia ad averfiducia in te
stesso, poi credi nel Signore e in Dio. Se avrai questa fedené il bene né il male potranno influire su di te.
DISCEPOLO Swami, talvolta scema in me la fede nel
Signore, perché?
MAESTRO Quando il mondo ti delude, perché non
soddisfa i tuoidesideri, la fede nel Signore diminuisce.
Perciò, abbandonali. Desidera solole relazioni
spirituali, che non siano bersaglio di dubbi e difficoltà. Maper farlo, la cosa più importante è la fede nel Signore; se questa manca,dubiterai di tutte le cose, grandi o piccole che siano.
DISCEPOLO Si dice che sia importante stare in
compagnia dei grandi edei buoni e avere anche un Guru,
sino a quando non si sia realizzata laRealtà, è davvero
necessario?
MAESTRO Certo che è necessaria la compagnia dei
giusti, ed è ancheimportante il Guru, per farti
conoscere questa Realtà. Ma, in questo devifare molta
attenzione perché i veri Guru sono molto pochi. Si sono
moltiplicati gli imbroglioni e i Maestri si sono ritirati in solitudine, perrealizzare se stessi senza essere disturbati. Guru genuini ce ne sono
molti,ma non è facile trovarli e se ne trovi uno, puoi
ringraziare la tua buonasorte se ti darà più di una sola
Sadvakya (parola illuminata) e non vorràperdere il suo
tempo a raccontarti ogni genere di storie. Nella ricerca delGuru non si deve aver fretta.
DISCEPOLO E allora, quale mai è la strada da
seguire?
MAESTRO Ebbene, proprio per questo abbiamo i Veda,
le Sastra, i Puranae le Ithihastha (poemi epici).
Studiali, attieniti alla Via che insegnano efai tesoro
dell'esperienza; comprendi il significato e lo spirito del loromessaggio, praticalo, medita su Dio in quanto Dio è Guru. Allora quei
libridiverranno il tuo Guru, perché che cos'è il Guru? É
quello per il cui mezzola tua mente si fissa in Dio. Se
prendi come tuo Guru Dio stesso, faiSadhana (disciplina)
con amore incrollabile. Dio stesso apparirà dinnanzi ate
e ti impartirà Upadesa(insegnamento) proprio come un Guru. Oppure, grazieal tuo Sadhana, potrà concederti di trovare il Guru dei Guru (il Sadguru).
DISCEPOLO Però oggigiorno ci sono dei Grandi che
danno Upadesa achiunque si presenti e li lodi. Sono essi
dei Sadguru, Swami?
MAESTRO Non voglio dire quali lo sono e quali no.
Dico solo questo: nonè segno del Sadguru dare Upadesa al
primo venuto che gli dica diapprezzarlo; deve prima
considerare il passato e il futuro dell'aspirante,
scoprirne le qualificazioni e le negatività e stabilire se è adatto.
DISCEPOLO Allora ho fatto un errore, Swami! Quando
venne al nostropaese un certo personaggio, e tutti
andavano a ricevere Upadesa da lui, ciandai anch'io, mi
prostrai ai suoi piedi e glielo chiesi anch'io. Mi diede
un buon Upadesa e ripetei il suo Manthra per qualche tempo. Quando peròvenni a sapere che era un imbroglione, persi la fede nel Nome e non
recitaipiù il Manthra. Ho fatto male o bene?
MAESTRO Hai dei dubbi? Hai fatto malissimo! Così
come il Guru, ho dettopoc'anzi, deve accertarsi delle
qualificazioni dei discepoli, anche ildiscepolo deve
esaminare con occhio critico le credenziali del Guru, primadi farsi dare l'Upadesa. Il tuo primo errore è stato di non aver fattoattenzione a questo Upadesa, troppo frettolosamente accettato. E poi,
anchese il Guru te l'avesse dato prima dei necessari
accertamenti, perché hairotto il tuo voto e hai smesso
di recitare il Nome? Questo è il tuo secondo
errore: scaricare gli errori di un uomo sul Nome di Dio che è sacro. Avrestidovuto prender tempo prima di ricevere Upadesa e assicurarti della suasincerità per dargli fiducia. Solo allora avresti dovuto accettarlo. Però,una volta accettato, lo dovevi seguire, quali fossero state le difficoltà
enon abbandonarlo mai. Così sei incorso nella colpa di
accettare senza veraconvinzione e di rifiutare sempre,
senza vera decisione. Non doveviaccettare un Nome mentre
avevi ancora dei dubbi, o perché non lo gradivi. Ma
avendolo accettato non dovevi abbandonarlo.
DISCEPOLO Adesso che l'ho
abbandonato, cosa mi succederà?
MAESTRO Be', caro ragazzo, a
causa dell'infedeltà al Guru e del rifiutodel nome di
Dio, la unidirezionalità del tuo sforzo e la concentrazione siinaridiscono. Dice il proverbio: "Il virgulto malato non diverrà mai
albero".
DISCEPOLO Ma il Guru dà il
Manthra senza verificare se lo meritiamo?
MAESTRO Quello non è un Guru. Il risultato del suo
errore non ricadrà su dite, ma sarà un male che colpirà
solo lui.
DISCEPOLO Se il discepolo agisce secondo la
promessa fatta al Guru, enon si cura di quello che si
dice di lui, e lo onora come prima, puòraggiungere la
Meta?
MAESTRO E ne dubiti? Certamente. Non sai la storia
di Ekalavya?Benché Dronaciarya non lo avesse voluto per
discepolo, egli si fece unastatuetta e la considerò come
Dronaciarya stesso. Venerandola sempre, imparòl'uso
dell'arco e imparò tutte le arti. Alla fine, quando l'ingiusto Guru,accecato dall'odio, chiese in pagamento dei suoi onorari il pollice dellasua mano destra, egli se lo tagliò senza esitare. E kalavya serbò forserancore al Guru per il male che aveva subito?
DISCEPOLO A cosa valse quell'offerta? Tutto ciò che
imparò non servì.Quale ne fu l'utilità?
MAESTRO Per quanto Ekalavya avesse perso ogni
possibilità di impiegare lesue arti, il carattere che
aveva acquisito con quell'istruzione non loperdette. Non
è compenso sufficiente la fama che raggiunse il suo
sacrificio?
DISCEPOLO Be', quello che è stato è stato. Adesso
qui mi stabilirò enon dimenticherò mai il Nome. Dammi Tu
Upadesa, per favore.
MAESTRO Sei come chi, dopo aver assistito alla
recitazione del Ramayanaper tutta la sera, domanda
ancora all'indomani che rapporto c'era fra Rama eSita.
Ho appena finito di dirti che il Guru e Upadesa verranno quandosaranno mature le tue qualificazioni. Verrà da sé, senza che tu lo chieda.In verità, il discepolo non dovrebbe prendere l'iniziativa di chiedereUpadesa, perché non può sapere se è pronto. Sarà il Guru a valutare ilmomento, ad aiutare e a concedere. L'(Upadesa) la potrai avere una solavolta poiché essa non è ripetibile. Se ne lasci uno per un altro quando
tisalta il ticchio, ti comporti come un adultera.
DISCEPOLO E allora, quale sarà ora il mio destino?
Non ho nessuna speranza?
MAESTRO Pentiti dell'errore, ma seguita a meditare
sul Nome che hairicevuto. Per il Namasmarana (ripetizione
costante del Nome) e non per Giapa(ripetizione del
Nome), puoi usare tutti i Nomi che vuoi. Invece per Dhyana(meditazione) devi usare solo il Nome che ti è stato dato per Upadesa,ricorda. Non cambiare quel santo Nome, e trasforma te stesso col
desideriocostante, con lo sforzo e non ti fermare.
DISCEPOLO Oh, Swami! Questo è proprio un grande
giorno per me, perchétutti i miei dubbi sono spariti con
quello che mi hai detto. L'Upadesa avevacreato il dubbio
e il Tuo Sandesha l'ha dissolto. Col Tuo permesso, tornereial mio paese e, quando avrò altri dubbi da dissipare, verrò di nuovo allaTua speranza. Se me lo ordini, tornerò tra un mese.
MAESTRO Molto bene. É proprio quello che voglio;
quelli come te si devonoliberare dai dubbi, afferrare il
vero significato della vita e accogliere ilSandesha con
fede e con costanza, rimanendo sempre nel ricordo costante delNome del Signore. Chiunque venga, qualunque sia il momento, impari da me
ilmodo per liberarsi dal dolore, dai dubbi e dalle
preoccupazioni. Non si devesoffrire, perché chi soffre
non può fare Sadhana. Qualunque Sadhana sifaccia in
quelle condizioni sarebbe come versare profumo sulla brace. Beneora vai e torna fra un mese.
Tratto da: Sathya Sai Baba, Dialoghi con
Sai, Fondazione Sathya Sai Seva, 1989, pagg. 9-14
(Il volume è disponibile presso
Edizioni Milesi)
Il messaggio di cui sopra è stato pubblicato nella Lista Yahoo Sadhana e nella
Lista Sublimen.