64simo anniversario della
Dichiarazione che Baba fece ai suoi parenti nel 1940.
Parthi 20-10-2004
Oggi è un giorno molto importante per la intera Umanità, perché oggi è
il giorno in cui 64 anni fà Bhagawan dichiarò ai membri della sua
famiglia fisica "I Miei Devoti mi aspettano ed io sto andando da loro.
Io non ho più alcuna relazione con voi…..". Si oggi è l' "Avataar
Declaration Day"! Questa mattina abbiamo completato il servizio di
Seva nel circondario di Puttaparthi. Da domani in poi ci occuperemo del
distretto di Kothacheruvu (nei pressi di Puttaparthi).
Questa mattina Bhagawan è uscito per il Darshan alla solita ora.
Appena giunto sotto la veranda, ha passeggiato da una estremità
all’altra osservando i ragazzi e indicando uno o due tra quelli che non
cantavano i Veda. Oggi si può constatare come il volume di canto dei
Veda sia cresciuto. Tutti cantano a voce spiegata – quasi in risposta a
quanto affermato da Baba durante il discorso di ieri! Il convoglio dei
veicoli per il Grama Seva è partito alle 8.05 con la benedizione di
Swami.
Nel pomeriggio Swami è uscito all 15,35. Come spesso accade ci sono
stati tre discorsi. Il primo in Telugu da parte di uno studente della
seconda classe M.A. Il suo nome era
Ranganatha Raju, un esperto oratore. La prosa Telugu e la poesia sono
fluiti dalle sue labbra come l’acqua di un fiume. Il suo discorso è
stato fantastico ed è stato frequentemente interrotto da numerosi
applausi. Alla fine Bhagawan lo ha benedetto donandogli una catena
d’oro! Il secondo speaker è stato Sri Ravi Mariwalla, un alunno
dell’Istituto (studente MBA student) che attualmente lavora nel Super
Specialty Hospital di Parthi – nel reparto di Cardiologia. L’ultimo
speake è stato il Prof. V.E. Ramamoorthy, studente nella scuola di
Business Management, Accounting & Finance.
Alle
16,55. Bhagawan ha iniziato il Suo Divino discorso.
I punti salienti sono stati:
Essere un
Bharatiya non vuol dire necessariamente essere un abitante dell’India.
La cultura di Bharath è come la Madre e la sacra terra è il Padre.
Chiunque ha fede nella cultura Bharatiya e nella sacra terra può dire di
essere un abitante di Bharat. Questa sacra terra è il posto di nascita
di molti ricercatori e saggi che ci hanno mostrato il cammino della
Divinità.
Adi Sankara fu la persona che più degli altri diffuse la cultura di
Bharat in ogni angolo di questa terra. Poi c’è stato Ramanuja che ha
diffuse i due principi gemelli della devozione e della fermezza. Ed
ancora in seguito c’è stato Madhavacharya che rappresentò il principio
della Dvaita (Dualità), considerando la incostanza della mente incapace
di comprendere tutta intera la realtà.
Il
Non-dualismo di Adi Sankara, til Non-dualismo qualificato di Ramanuja e
il Dualismo di Madhavacharya sono la medesima cosa. L’aspetto comune a
tutte queste forme di pensiero è l’Atma Tatvamu.
Sankara diede l’esempio del filo della tela. Egli disse che il filo è
unico il tessuto può apparire diverso e può essere utilizzato dalla
gente in modi diversi. Le vacche sono molte ma il latte è sempre quello,
i gioielli sono diversi ma l0’oro è sempre lo stesso….Adi Sankara
cominciò a ricercare la verità della vita ad una eta molto giovane e
complete la Sua missione a 32 anni. Ramanuja seguì la stessa strada.
Egli parlò degli oggetti e del loro riflesso e della relazione che li
lega. Egli disse che senza filo non può esserci la trama, senza oro non
possono esserci I gioielli. Ma l’oro è unico, la trama è unica. Tutti
questi compresero questa grande verità!
Sankara prese un gioiello e lo chiamò oro. Ramanuja lo identificò come
una catena basandosi sulla forma, sebbene nella essenza fosse d’accordo
che si trattava di oro. Sankara disse, "Ekam Eva Advitiya Brahma". Ma
Ramanuja enfatizzò la relazione che intercorre tra un oggetto ed il suo
riflesso.
Un altro esempio è il succo della canna da zucchero.
Con esso si fanno tantissimi dolci. La forma dei dolci può essere
diversa, ma il succo è sempre lo stesso. Questo è ciò in cui Sankara
credeva. Ma Ramanuja esprimeva lo stesso concetto in modo diverso
dicendo che il succo è definitivamente unico ma I dolci hanno forme
diverse!! Da allora fino ad oggi ci sono state infinite argomentazioni
riguardanti tali aspetti!!
Gli studenti moderni congedano tutto questo come mere ipotesi.
Brahma Satyam Jagath Mithya.
Ekatma Sarva Bhootantaratma.
Isavasyam
Idagam Sarvam.
La pioggia è una, la acqua che scorre è una, la sabbia sulla quale
scorre è una. La sabbia è anche Brahman. Tutto ciò che vedete in questo
mondo è Divino! Ma adesso consideriamo questo argomento. Qui c’è un
uomo, la c’è un animale. Possano essere UNO?? SI. MA i loro
comportamenti sono diversi. La differenza consiste sul modello e sullo
stile di vita. Ma la essenza è UNA. Non date retta ad ogni differenza.
Questo è un fazzoletto bianco (indicando il Suo fazzoletto) e questa è
una veste arancione (indicando la Sua veste).
Il colore è diverso ma la stoffa è sempre la stessa. Solo l’uso può
differire. La base fondamentale è la stessa! Se noi consideriamo la
Unità fondamentale, non ci saranno più differenze. Un ragazzo, un
giovane, un uomo e una persona anziana sono fondamentalmente degli
esseri umani. Noi li distinguiamo dal nome e dall’aspetto, scordante la
Unità primordiale.
Adi Sankara compose la canzone, "Bhaja Govindam…". (Swami ha cantato la
canzone). Quando la fine è vicina, tutta la vostra erudizione non vi
servirà a nulla. "Punarapi Jananam Punarapi Maranam…". Cosa è ciò che
nasce e cosa è ciò che muore? E’ solamente il corpo. Il corpo è att5ivo
grazie alla sua energia vitale. Una volta che tale energia abbandona il
corpo, questi diviene inerte. La nascita e la morte sono caratteristiche
del corpo e non dello spirito.
Una volta il figlio di un grande filosofo stava cantando i Veda. Sua
madre mori all’età di 40 anni. Il ragazzo divenne molto triste e pianse:
"O Madre, perché mi hai lasciato e te ne sei andata via?" Allora il
Guru venne in suo aiuto e gli chiese, "Perché stai piangendo, ragazzo
mio?" Il ragazzo rispose che stava piangendo perché la madre lo aveva
lasciato. Il Guru rispose, "Tua Madre ti ha lasciato? Stai forse
piangendo per il corpo di tua madre? Il corpo di tua madre è qui ,
perché dunque stai piangendo? Il corpo non ti ha lasciato. Ma forse stai
piangendo per la forza vitale che vitalizzava il corpo? Ma questa forza
non muore mai. E quindi perché stai piangendo?" è il principio vitale
che è il nostro vero Padre e la nostra vera Madre.
La saggezza Vedantica è cosi semplice, ma la gente la complica con
troppe parole.
Studenti, non prendete i Vedanta in modo leggero. No. Il Vedanta è
molto grande! Nessuna spiegazione è adeguata per descriverli.
Comprendete il loro significato e conoscete la loro realtà.
Ayam Atma Brahma significa "Io sono l’Atma e io sono Brahma". Se vi
viene chiesto chi siete non rispondete, "Io sono Anil Kumar". Dovete
rispondere, "Io sono, Io sono Io". Tenetelo bene in mente per tutto il
tempo che potete. La Verità resta la stessa. Brahma Tatva è UNO. 'IO'
in tutto è solo UNO. Solo quando considerate gli altri come entità
separate che nasce il problema. Io sono un ragazzo, io sono un giovane,
io sono un uomo, tutto questo è solo funzione dell’età. Dopo la morte
che succede? Non sappiamo. Non abbandonate mai questo "IO". Se qual
cuno vi chiede chi siete dite "Io sono Io" se non riecono a
comprendervi non vi irritate con loro. Cercate di essere chiari. Questo
sarà abbastanza. Domani parlerò di altri aspetti del Vedanta.
Il 20 Ottobre ho dichiarato, "So di essere SAI e non ho
attaccamenti…" (Swami pronuncia la intera frase in Telugu). Consideriamo
questo 20 Ottobre un grande evento e lo celebriamo. Una volta, Rukmini
invitò il Signore Krishna il giorno del Suo compleanno. Per questo
Satyabhama si adirò e disse, "Per te questo può essere il compleanno ma
per me è il giorni del matrimonio". Tale argomento andò avanti. Tuttavia
il Signore Krishna è al di la di tutto questo. Non cercate le
differenze, Dio è UNO ed al di là di tutti questi avvenimenti.
Bhagawan ha concluso il Suo discorso con il canto, "Bhaja Govindam
Bhaja Govindam…" Tutti i devoti si sono uniti a Lui nel canto e alla
fine, Swami si è seduto sul sofà. Ha poi fatto cenno al gruppo di
cantanti Vedici di iniziare. Essi hanno iniziato il Narayana Suktam.
Dopo alcune bienne di canti Baba ha fatto cenno ai Pujari di avvicinarsi
e ha dato l’Arathi. L’arati si è sovrapposta ai canti Vedici per un
finale veramente memorabile.