Sathya Sai Baba

Home  |  Chi è Sai Baba  |  Dialogando con Sai Baba  |  Un incontro con Sai Baba  |  Signore dei miracoli  |  Lingodbhava  |  Amore che cammina  |  Discorsi importanti  |  Lo scopo della vita  |  Sai Baba e gli animali  |  108 Nomi  |  Il Gayatri Mantra  |  La Realtà di Sai Baba  |  Gioielli scelti  |  Divine Parole  |  Cinque Verità  |  Io vi amo!  | Aforismi Sai Baba  |  Questo dice Baba  |  Sai Baba e Gesù Cristo  |  Miracoli  |  Articoli-News Bhajans  |  Insegnamenti  |  Racconti  |  Pensieri quotidiani  |  Libri  |  Testi Sacri  |  Links  |  Chat  |  Forum


 

Cronaca delle celebrazioni di 'Sri Krishna Ashtami'

Prashanti Nilayam, 6 Settembre 2004

 

 
'Sri Krishna Ashtami' celebra l'avvento del Signore Krishna, l'Avatar del Dwapara Yuga. Si tratta di una festa contrassegnata dalla letizia e dalla gaiezza, come si addice alla commemorazione dei 'lila' (giochi Divini) dei giorni dell'infanzia di Krishna, che Egli trascorse a Brindavan. Per i devoti di Baghavan questa è un'occasione per vedere Krishna, che è tornato nella Forma di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, ed ascoltare le storie più avvincenti su di Lui nella maniera più vivida, come solo il Signore Stesso può narrare.  Il pomeriggio del 5 settembre gli studenti del primo anno dell'Istituto d' Istruzione Superiore Sri Sathya Sai del Campus di Brindavan hanno presentato un programma dal titolo 'Sri Krishna: il battito cardiaco dell'umanità'. Il programma includeva discorsi, canzoni, danze ed una commedia, il tutto rivolto agli aspetti dell'Amore Supremo di Sri Krishna ed all'Enigma che Egli rappresentava. Nella commedia 'Sri Krishna Kuchelam' veniva descritto l'amore e la 'Sakhya Bhakti' (adorazione del Signore in veste di amico) di Sudhama. Sudhama, che viene chiamato anche Kuchela, era il compagno d'infanzia di Krishna quando entrambi si trovavano nell'Ashram del loro precettore, Sandhipani. Molti anni più tardi Kuchela (che aveva messo su famiglia) venne a trovarsi in una situazione di estrema povertà. Sua moglie gli chiese di far visita a Sri Krishna per chiedergli soccorso ed implorare la Sua Grazia, per riuscire a superare la disperata situazione. Riluttante, egli acconsentì e, non avendo niente di meglio, Gli portò in offerta due cucchiai di purè di riso. Quando arrivò al palazzo di Krishna, Questi salutò l'amico d'infanzia con grande affetto, e lo abbracciò. Quindi, con Amore ed entusiasmo infantile chiese a Kuchela che cosa Gli avesse portato in dono. Kuchela, imbarazzato, gli porse la piccola quantità di purè di riso, che Krishna mangiò con grande diletto. Nella gioia dell' incontro, Kuchela dimenticò il motivo per cui si era recato da Krishna, e non lo mise al corrente della disperata situazione in cui si trovava. Presto venne il momento di tornare a casa, e Kuchela partì con il cuore pesante. Quando Kuchela arrivò a casa, rimase stupefatto alla vista di un meraviglioso palazzo che si trovava al posto dell'umile dimora in cui aveva vissuto fino a quel momento. Qui venne accolto dalla moglie, felicissima e vestita ed ingioiellata lussuosamente. Kuchela venne sopraffatto dalla gratitudine per l'abbondante Grazia che il Suo Signore, senza che gli fosse stato richiesto, aveva riversato su di lui, e in modo superiore ad ogni aspettativa di Kuchela.
 
Alla fine del programma Bhagavan si è lasciato fotografare con gli studenti ed ha accettato l'Arathi prima di ritirarsi nella Sua residenza.
 
Il felice giorno di 'Sri Krishna Ashtami' è cominciato con l'arrivo di Bhagavan nella 'Sai Kulwant Hall' in un bell'abito giallo ('Pithambara'), caratteristico del Signore Krishna.
 

 
Dopo aver concesso il Darshan ad una folla di migliaia di persone in attesa, Bhagavan si è seduto sulla sedia posta sul palco ed il programma ha avuto inizio. Sei studenti universitari, in inglese e telugu, hanno messo a confronto le vite e le caratteristiche dei due 'Purna Avatar', Sri Krishna ed il nostro amato Swami, sottolineandone i parallelismi.  Bhagavan ha poi pronunciato il Discorso Divino, nel quale ha raccontato la storia della nascita del Signore Vamana e dell'incontro da Lui avuto con il re Mahabali, in cui Vamana chiese al re tre passi di terra.  Mahabali, che aveva officiato 107 riti sacrificali ('yagna') e stava officiando il 108o, fu felice di esaudire il desiderio di Vamana e gli offrì persino il merito che aveva acquisito tramite l'esecuzione di tutti i riti, sotto forma di una collana. Bhagavan ha anche materializzato la splendida collana, formata da 108 medaglie, che Mahabali offrì a Vamana, e l'ha mostrata al pubblico. Bhagavan ha quindi parlato dell'intensa devozione per Krishna provata dalle Gopi (pastorelle) di Brindavan, le quali visualizzavano la forma di Krishna in tutte le persone ed in tutte le cose che vedevano. Esse cantavano ed esprimevano così il loro amore ed il loro desiderio per Krishna. Anche Krishna era molto attaccato a loro e le amava teneramente. Swami ha poi esortato tutti a cantare il Nome del Signore e la Sua Gloria, seguendo l'esempio delle Gopi: "Cantate il Nome del Signore con qualsiasi canto di vostra scelta, ma fatelo con intenso amore e sentimento per il Signore. Questo vi accosterà profondamente a Dio'."
Il programma della mattina si è concluso con i Bhajan e l'Arathi.
 
Nel pomeriggio gli studenti del Campus di Anantapur dell'Istituto d'Istruzione Superiore Sri Sathya Sai hanno presentato canti devozionali in stile classico o classico-leggero ed in diverse lingue, esprimendo il loro amore e la loro devozione per il loro Signore Krishna. Swami ha quindi benedetto Sri Ranganath Raju, uno studente di economia dell'ultimo anno, concedendogli di pronunciare un discorso in Telugu. Il ragazzo ha detto che, proprio come un padre viene giudicato dal comportamento dei propri figli, la Gloria del Signore viene conosciuta attraverso la vita esemplare dei Suoi devoti. Ha aggiunto che dobbiamo tutti perseguire il processo di trasformazione e progresso del sentiero spirituale, se non per noi stessi almeno sotto forma di offerta per il nostro amato Swami, che scrupolosamente e senza sosta ci impartisce lezioni di spiritualità con il Proprio esempio. A questo punto Bhagavan si è alzato ed ha pronunciato un Discorso in cui ha affermato fra l'altro che non è sufficiente conoscere le Scritture a memoria o recitarle.
 

 
Si deve capirne il senso e tradurre in azione almeno uno dei precetti. Ha citato l'esempio di Ravana il quale, sebbene conoscesse alla perfezione tutti i Veda e gli Shastra (le Sacre Scritture) non le mise in pratica, permettendo alle sue tendenze malvagie di impossessarsi della parte migliore di lui. In conseguenza a questo fatto fece poi una brutta fine. Bhagavan ha parlato infine della grandezza di Draupadi nella storia del Mahabhàrata. Ella dimostrò un alto grado di pazienza ed equanimità, nonché la capacità di perdonare. Draupadi aveva infatti perdonato Ashwathama, che  aveva trucidato barbaramente tutti i suoi figli, bambini in tenera età, mentre dormivano. Impedì persino che il marito si vendicasse uccidendo Ashwathama, dicendo che non avrebbe permesso che un'altra madre soffrisse  per causa sua l'inconsolabile dolore della perdita di un figlio. Bhagavan ha poi menzionato la grande forza interiore delle donne ed ha lodato le virtù della Verità ('Sathya'), della rettitudine ('Dharma') e della pazienza ('Sahanam'), che è per esse più importante della propria vita. Ha esortato tutti a rispettare le donne e a trattarle con il rispetto che si meritano. Bhagavan ha concluso il Discorso cantando il Bhajan 'Rama Rama Rama Sita...'