Discorso del Dalai Lama al Centro Internazionale 'Sathya Sai' di Delhi
3 gennaio 2004
Il Centro Internazionale 'Sathya Sai' di Delhi ha inaugurato il nuovo anno con
un discorso tenuto il 3 gennaio dal Dalai Lama. Il Dr. M.L.Chibbe, direttore del
Centro, ha dato il benvenuto all'ospite d'onore ed al Dr. Karan Singh, eminente
filosofo e statista, che ha presieduto la cerimonia. L'auditorium era affollato
al massimo della propria capacità, sebbene la giornata fosse una delle più
fredde dell'inverno in corso. Sua Santità il Dalai Lama ha parlato per
quarantacinque minuti. Il Dalai Lama ha cominciato il discorso dicendo che la
chiave per la pace consiste nella non-violenza e nella tolleranza, che in India
rappresentano una tradizione vecchia di 7000 anni. Il Dalai lama ha così
continuato: "Possiamo avere la pace solo se riusciamo a stabilire un' attitudine
di rispetto verso tutte le religioni, fedi e credenze che non sono le nostre.
C'è un fatto interessante che è importante sottolineare sulle grandi religioni
mondiali: a livello filosofico fra di esse possono esistere apparenti differenze,
ma a livello pratico non esiste differenza alcuna. Se studiamo l'etica o la
pratica sostenuta dalle varie fedi, non c'è molta differenza. Tutte credono nei
valori umani della Verità, della Non-Violenza, della Compassione, dell'Amore e
della Pace. Uno dei valori importanti è la Verità, che consiste nel percepire la
Realtà per quello che realmente è. La Realtà può essere sperimentata nella sua
pienezza esclusivamente se si ospitano solo emozioni positive e non negative.
Non sarebbe corretto dire che non dobbiamo avere emozioni. Una persona senza
emozioni è una persona senza sentimenti, secca, distante, fredda, non amichevole,
negativa e viziosa. La cosa importante è non avere in sé emozioni negative. Le
emozioni negative sono le emozioni immature, anguste e nebulose. Per esempio,
l'attaccamento e l'odio sono due emozioni negative. Se una persona vede il mondo
attraverso il prisma dell'attaccamento, concluderà che ciò che essa stessa fa è
giusto al 100%. Se invece si vede qualcun altro attraverso il prisma dell'odio,
si concluderà che ciò che l'altra persona fa è sbagliato al 100%. Niente in
natura è giusto o sbagliato al 100%. Una percezione di questo genere è una mera
proiezione mentale, che distorce il nostro apprezzamento della Realtà, creando
grandi problemi. Le emozioni positive sono emozioni mature, perché sono
combinate con l'intelligenza. L'applicazione dell'intelligenza porta all'analisi
ed all'indagine. L'analisi conduce alla convinzione. Disciplinare le emozioni
porta ad una visione olistica della Realtà. Tutto è interconnesso. Se non si
vedono l'interconnessione e l'interdipendenza, allora la visione è distorta.
Esempi di emozioni positive sono la fede e la compassione, di cui si può essere
imbevuti solo dopo essere passati per un 'allenamento' di emozioni. La
conoscenza conduce alla convinzione. La convinzione conduce alla determinazione.
La determinazione porta alla familiarizzazione. La familiarizzazione porta al
cambiamento delle emozioni. Il più grande tentativo da farsi è quello di cercare
di avere una visione chiara, per vedere la Realtà per ciò che realmente è. Solo
allora potremo risolvere il problema della vita. La coltivazione di emozioni
positive e nobili ci conduce alla compassione, all'accontentarsi, al perdono ed
alla disciplina personale, che a loro volta producono la quiete della mente.
Quando la mente non è agitata, essa può restare limpida ed avere una chiara
visione della Realtà. Essa vede allora un problema per quello che è realmente e
lo risolve con facilità. I problemi allora non avranno più la capacità di
disturbare la pace della mente. Ma se la mente è debole, se viene facilmente
assalita dalla paura e dai dubbi o da emozioni non controllate, troverà
difficile affrontare gli ardui problemi della vita. La vita è destinata ad
essere piena di problemi. Persino se non ci sono altri problemi, il corpo soffre
per le malattie, il decadimento e la morte. Se i problemi sono una parte
integrale della nostra esistenza, dobbiamo essere pienamente preparati ad
affrontarli con calma, placidità e fortezza d'animo. In questo processo di
nutrimento del vostro Sé interiore, sarete aiutati se continuerete a rimanere
nella tradizione spirituale e religiosa in cui siete nati. Sono felice di vedere
che Bhagavan Sri Sathya Sai Baba ha detto che la Sua missione non consiste nel
cercare di convertire persone delle altre tradizioni. Egli desidera che un
buddista diventi un migliore buddista, che un musulmano diventi un musulmano
migliore ed un indù, un indù migliore. Si deve essere seri e sinceri verso la
propria fede. Questo genera un'atmosfera di calma sia nell'individuo che nella
società. Le nostre esperienze interiori raggiungono dimensioni più profonde.
Piuttosto spesso ho la sensazione di star recitando dei versi insegnatimi da
bambino da mia madre e dai miei insegnanti. A volte mi sembra di recitare questi
versi automaticamente, e non con tutto il cuore e tutta l'anima. La recitazione
allora diventa qualcosa di simile ad un peso. Ma poi mi rendo conto che questa
pratica giornaliera, sebbene appaia monotona e ripetitiva, costruisce
silenziosamente e senza sforzo le mie risorse interiori e la mia forza e mi
aiuta a diventare un vero seguace di Budda. In questo pubblico è rappresentata
una grande pluralità di fedi religiose. Questa realtà va accettata. L'India ha
sempre creduto nella non-violenza in termini di tolleranza di tutte le fedi.
Gandhi fu un grande esempio di armonia interreligiosa. Era un indù praticante,
ma aveva un profondo rispetto per le altre religioni. Anche Budda era un vero
indiano, in questo senso. Egli studiò le fedi prevalenti in India a quel tempo e
praticò molti sentieri indù. Dopo la sua illuminazione, insegnò le quattro
nobili verità. La filosofia di Budda dell'interdipendenza è un contributo unico
alla filosofia mondiale. Il concetto di 'interdipendenza' è egualmente vero nei
campi dell'economia, della politica, della difesa etc. Questo fornisce una
visione più ampia ed olistica di ogni problema e ci porta più vicini alla realtà.
Budda credette nel valore umano della Verità. Egli esortò i suoi seguaci a
seguire la Verità. Quando egli annunciò le quattro nobili verità, analizzò anche
la causa della sofferenza. La conclusione a cui arrivò fu che tutta la
sofferenza è dovuta all'ignoranza. Oggi alcuni politici creano dei problemi a
causa del loro basso livello di consapevolezza. Hanno troppo attaccamento, che
porta ad una visione corta e ristretta. Non si deve permettere che questi pochi
individui distruggano una tradizione vecchia di 7000 anni di tolleranza ed
armonia. Possiamo tutti vivere insieme e lavorare insieme, sia a livello
individuale che sociale."
Il Dr. Karan Singh ha definito il discorso del Dalai Lama 'illuminante' ed ha
espresso la sua soddisfazione nel constatare una larga presenza di giovani fra
il pubblico. Con tutta la 'malinformazione' dilagante ovunque, ha riferito di
essersi sentito 'rinfrescato' da una tale cascata di conoscenza, visione
interiore e saggezza.