Tratti dagli Insegnamenti di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba
Come pubblicati
quotidianamente sulla Lavagna nell'ashram Prashanti Nilayam in Puttaparthi,
India
01 Condurre una vita spirituale non
significa abbandonare la famiglia e andare a vivere in un posto solitario. La
vera vita spirituale consiste nel vedere una famiglia in tutta l'umanità,
realizzando l'unità nella diversità e conducendo una vita di completo altruismo
ed amore. Nella vostra vita quotidiana dovete considerare la vita spirituale
come 'zucchero' e la vita mondana come 'acqua senza sapore'. Non datevi da fare
per accumulare ricchezze; impegnatevi invece nel servizio disinteressato per
guadagnarvi un credito alla banca di Dio.
Baba
02 Come menzionato nelle Sacre
Scritture, tre sono gli stadi che si incontrano sulla strada regale che conduce
alla realizzazione spirituale: karmajigyasa, dharmajigyasa e
Brahmajigyasa. 'Jigyasa' significa 'indagine'. Una persona diventa
idonea a svolgere l'indagine su Brahma (Dio) e ad avere successo in tale
indagine solo se la sua coscienza è stata allenata, forgiata e purificata da
un'indagine sulle modalità dell'azione (karma) e della retta condotta (dharma).
Coloro che operano con grande discriminazione ogniqualvolta che si impegnano in
qualche attività avranno naturalmente una retta condotta e si comporteranno in
modo giusto.
Baba
03 Il tempo scorre veloce come un
temporale e la vita dell'uomo si scioglie rapidamente, come un blocco di
ghiaccio. Tutto ciò che vi circonda è soggetto al cambiamento, ma l'intelletto e
la mente restano immutati. Ossessionato dal mondo esteriore, con la mente sempre
occupata ad acquisire gli oggetti esterni, l'uomo vive una vita che diventa
giorno dopo giorno sempre più pesante e gli fa perdere la pace mentale. Ansietà,
paura e sospetto lo dominano. Solo se riesce a liberarsi da questi pesi l'uomo
può sperare di ascendere alle altezze spirituali.
Baba
04 Gli uomini sprecano le loro preziose
vite ad inseguire piaceri meschini e transeunti. Usate al meglio l'opportunità
che vi è stata data. Questa è vera devozione. Voi soltanto siete responsabili
della vostra condizione, a causa del modo in cui la vostra mente funziona. Fate
il vostro dovere, riconoscete la verità del vostro essere e riuscirete a
sperimentare la vostra Divinità. Non c'è niente che possa eguagliare la
Beatitudine dell'esperienza del Divino. Per sperimentare il Divino dovete
purificare il vostro cuore da tutti gli altri desideri, aspirazioni e
struggimenti volti ad inseguire qualsiasi altro mezzo per raggiungere la
felicità.
Baba
05 Le malattie
dell'umanità sono dovute ad una malnutrizione, non tanto del corpo, quanto dello
spirito, causata dal fatto che si vogliono praticare esercizi spirituali, ma
senza seguire la 'dieta' spirituale. Si deve capire che la causa prima della
sofferenza è la mancanza di Saggezza, che vi renderebbe capaci di realizzare
l'Unità intrinseca dietro l'apparente diversità. Il modo più innocuo e più
sicuro per sradicare la sofferenza consiste nel rimuovere l'ignoranza, cosa che
dà come risultato la realizzazione della Realtà.
Baba
06 L'uomo fa ogni sforzo per procurarsi
il cibo, il vestiario ed una dimora, per amore del corpo. Ma deve anche
procurarsi qualcosa per mantenere la mente sana e felice. È la mente che
condiziona il corpo. La mente è uno strumento per mezzo del quale ci si può sia
liberare che rovinare. La mente deve diventare la serva dell'intelletto e non la
schiava dei sensi.
Baba
07 Senza la Verità (Sathya), la Retta
Condotta (Dharma), la Pace (Shanti) e l'Amore (Prema), l'accumulo di conoscenza
si riduce ad una mera acquisizione. Senza questi valori, nessuna azione (Karma),
anche se connessa alla carità ed al servizio disinteressato al prossimo (Seva),
è efficace. Senza questi valori, le posizioni autorevoli diventano posizioni di
persecuzione. Senza questi valori, nessuna buona azione e nessun conseguimento
meritevole danno frutto.
Baba
08 Una lingua umana che non pronunci il
Nome di Dio, una mano che non abbia mai fatto la carità, anni di vita che non
abbiano mai gustato la beatitudine della pace, i talenti che non abbiano mai
dato come frutto il successo, una vita che non abbia accumulato saggezza, un
luogo religioso in cui non regni un'atmosfera di rispetto e il parlare di cose
senza senso: tutte queste sono cose senza valore.
Baba
09 Essere 'umani' implica tre cose:
'fare', 'conoscere' ed 'essere'. Quando il corpo agisce da solo, senza riguardo
per la mente e per l'Atma, la persona è nello stato animale. Quando la mente
agisce in associazione con il corpo senza riguardo per l'Atma, questa condizione
viene descritta come 'demoniaca'. Quando l'uomo agisce in accordo con l'Atma,
egli acquisisce l'unità con il Divino. Quindi, l'uomo ha in sé queste tre
potenzialità: può manifestarsi come animale, demone, o Dio.
Baba
10 Non c'è bisogno di ritirarsi in una
foresta o in una grotta per conoscere la vostra Verità interiore e conquistare
la vostra natura inferiore. Infatti, vivendo in isolamento, non si ha la
possibilità di esercitarsi a dominare la propria rabbia e le altre debolezze,
per cui la vittoria acquisita può non essere durevole o genuina. Vincete la
battaglia della vita; siate nel mondo, ma tenetevi lontani dalla portata dei
suoi tentacoli. Questa è la vittoria che dovete conseguire.
Baba
11 Più splendente del sole, più bianco
e più puro della neve, più sottile dell'etere nello spazio, il Paramatma (Dio)
dimora in tutti, permeando l'intero cosmo e risplendendo in ogni atomo. Voi
siete in quel Brahma (Dio) e quel Brahma è in voi. Voi siete Lui e Lui è voi.
Non esiste verità più grande di questa.
Baba
12 L'uomo non è una
mera combinazione di corpo, mente ed intelletto, ma anche di spirito. Egli è
avviluppato in cinque involucri: il corpo grossolano (Annamaya Kosha),
l'involucro della forza vitale (Pranamaya Kosha), l'involucro della mente
(Manomaya Kosha), l'involucro dell'intelligenza (Vigyanamaya Kosha)
e l'involucro della Beatitudine, cioè [l'involucro] dello spirito (Anandamaya
Kosha). Le Upanishad (le Antiche Scritture) dichiarano che ognuno di
questi involucri (Kosha) è sacro e soffuso di Divinità.
Baba
13 La visione dell'uomo, ora volta
all'esterno verso l'universo fenomenico, deve rivolgersi all'interno, verso lo
spirito che ivi dimora. L'uomo deve manifestare la Coscienza Divina inerente in
lui e, come disciplina spirituale, sottomettersi a questa Coscienza. Questo è
ciò che viene definito 'realizzazione conscia della Divinità interiore'. Il
primo passo risiede nello sviluppare la consapevolezza della Divinità interiore.
Il passo successivo consiste nel realizzare che questa Divinità si trova anche
dentro tutti gli altri. Si deve riconoscere che il velo che sembra separarvi gli
uni dagli altri è frutto dell'illusione e che si deve fare ogni sforzo possibile
per rimuoverlo. Solo allora sarà possibile sperimentare l'unità di tutti gli
esseri viventi.
Baba
14 La connessione inestricabile [esistente]
fra il mondo fenomenico all'esterno ed il mondo della coscienza all'interno
elude la comprensione della gente ordinaria che, immersa nel desiderio di godere
dei piaceri del mondo, non cerca di scoprire la gioia senza limiti che si può
ricavare dallo spirito interiore. Questo succede perché tutti gli organi di
senso sono aperti solo alle esperienze provenienti dall'esterno. Solo pochi
sviluppano una visione interiore e godono della Beatitudine spirituale interiore.
Baba
15 Cercate sempre la Luce. Siate pieni
di fiducia ed entusiasmo. Non cedete alla disperazione, in quanto essa non porta
ad alcun risultato, anzi, rende solo il problema peggiore, perché oscura
l'intelletto e vi fa precipitare nel dubbio. Dovete intraprendere con grande
entusiasmo il sentiero della disciplina spirituale ('Sadhana'). I passi
incerti ed esitanti non danno frutto. È come cercare di ripulire un posto
fangoso con un getto d'acqua: se il flusso del getto è debole, esso non riuscirà
a rimuovere il fango. Il getto dev'essere pieno e forte, tanto da spostare tutto
ciò che gli si para davanti, se si vuole che riesca a rimuovere il fango senza
che ne resti traccia.
Baba
16 Dio si incarna per il ripristino del
Dharma (la rettitudine), che include la moralità, la verità, l'amore ed
una moltitudine di altre qualità che sostengono l'individuo e le comunità. Il
Divino punisce coloro che non si oppongono o restano passivi mentre vengono
perpetrate delle ingiustizie o vengono compiuti dei crimini. Non reagire in
circostanze simili significa macchiarsi della stessa colpa. È solo quando
opponiamo resistenza alle ingiustizie ed alle azioni non rette e cerchiamo di
estirpare il malcostume nella società che possiamo dichiarare di partecipare
alla restaurazione del Dharma.
Baba
17 Ci si aspetta che durante la notte
di Shivarathri i devoti rimangano svegli a cantare il Sacro Nome di Shiva.
Star svegli in altro modo non ha senso. Trascorrere la notte ripetendo il Nome
di Dio santifica la vita. Nella Gita, "Sthita-prajna" è colui che sta
sveglio quando gli altri dormono e per il quale il giorno, durante il quale gli
altri sono svegli, funge da notte. Il significato recondito di questo è che lo "Sthita-prajna"
(la persona realizzata che è in uno stato di "consapevolezza costante integrata")
contempla Dio quando gli altri ne sono immemori.
Baba
18 Ci sono delle persone ignoranti
che considerano i Bhajan e gli altri attidi adorazione
come una perdita di tempo. Tali persone possono anche rideredel vostro spargere sacchetti di semi di riso in un campo fangoso econdannare quell'atto come uno spreco di preziosa sostanza alimentare; mavoi sapete che, per ogni sacchetto di semi di riso, Madre Terra
restituirà,in poche settimane, dieci o anche venti volte
quei semi. Il tempo passatoin contemplazione o
adorazione di Dio è sicuramente ben speso perché vi
ricompensa con un ricco raccolto di pace mentale e coraggio.
Baba
19 L'elettricità si trova dovunque
in natura ma può essere attinta edutilizzata solo
tramite certi congegni ideati dall'essere umano. Il poterespirituale (Atma Shakti), che è presente ovunque, è riposto nel corpo;
essopassa attraverso i cavi sottili, o nervi, ed
illumina e dirige le attività.Tali attività devono venir
orientate verso la gioia spirituale (Ananda) enon verso
l'attaccamento ai piaceri temporanei. Anche il principio vitale,che scorre come intelligenza attraverso ogni cellula ed ogni nervo, è unriflesso dello Spirito Supremo (Atma).
Baba
20 Dio non è una entità separata avente
una forma distinta. L'essere umano è l'immagine di Dio. Le scritture
dichiarano:"Daivam Maanusha Roopena". Cio significa che Dio si manifesta
in forma umana. Egli non scende per sollevare gli individui dalle loro
preoccupazioni ed afflizioni; le difficoltà ed i dolori si presentano nel
divenire terreno come conseguenza delle azioni passate. Il Divino viene
solamente per insegnare all'umanità la Verità sull'Amore. Sono l'Amore ed il
Sacrificio che fanno l'essere umano Divino. E' per mostrare all'umanità come la
vita umana può essere divinizzata che gli Avatar vengono di quando in quando.
Baba
21 L'universo è reale o solo
relativamente reale? Questa questione ha turbato gli esseri umani di tutti i
paesi per delle ere. Gli scienziati ed i filosofi hanno dibattuto intorno alle
loro argomentazioni per secoli. Gli scienziati credono che l'universo sia
semplicemente un insieme di atomi che, variamente combinati, abbiano assunto
molteplici nomi e forme ma questo è solo parzialmente vero. I filosofi rilevano
che una solida base è essenziale affinché accada tutta questa trasformazione;
l'universo deve avere una forza, o un principio fondamentale, che ne sia la base
come l'argilla lo è per il vaso. Secondo loro questo principio fondamentale è lo
Spirito Supremo o Atman.
Baba
22 Ognuno si è incarnato in questo
mondo di gioia e dolore, di crescita e decadimento, al fine di trovare la via di
casa, di tornare alla sorgente da cui si è allontanato verso questo ambiente
selvaggio. Ciò deve essere fatto nel tempo assegnato al nostro periodo di vita
ma l'essere umano è attratto da luci illusorie ed ignora il richiamo del destino;
i suoi sensi lo conducono sempre più avanti, sempre più profondamente tra le
onde della confusione fino a che muore con un lamento invece che con un sorriso.
Gli anni preziosi tra la nascita e la morte vengono sprecati in acquisizioni
inutili e conquiste prive di significato.
Baba
23 L'Avatar è venuto unicamente per
salvare l'umanità in risposta all'intenso desiderio delle persone nobili. Egli è
consapevole del passato, presente e futuro di tutti; è venuto per guidare e
liberare. Egli viene quando un grande numero di esseri umani buoni temono per la
sopravvivenza della bontà; il Signore si incarna per nutrire i loro spiriti
abbattuti e risvegliare la fede ed il coraggio nei loro cuori.
Baba
24 Non si può escludere come non
esistente tutto ciò che non potete vedere, udire o comprendere. Un non vedente
vedrà solo l'oscurità, anche se gli farete lampeggiare una potente sorgente
luminosa di fronte, perché non ha gli occhi per vedere la luce. Similmente, le
persone che non hanno la fede non percepiranno Dio anche se Lo mostrerete loro:
essi non hanno gli occhi per vedere la Divinità e proclamano che la Divinità non
esiste. Un non vedente non può vedere il suo corpo né descrivere il suo aspetto
ma da ciò non consegue che non abbia corpo.
Baba
25 La reale natura dell'Avatar è quella
della pura beatitudine; quando Egli osserva i Suoi devoti, il Suo Cuore trabocca
di illimitato ed incontenibile Amore. Nel suo comportamento ed affetto non può
esservi cambiamento ma gli ignoranti attribuiscono a Dio i cambiamenti che
immaginano o le differenze che vedono a causa delle loro meschine inclinazioni.
Quando siamo contenti lodiamo Dio e nella sofferenza Lo condanniamo. Dio, come
un protettore, è venuto a mettere in guardia e distogliere le persone dalle
abitudini pericolose. Se necessario, Egli non esiterà a ricorrere alla
somministrazione del dolore come trattamento curativo e correttivo.
Baba
26 L'essere umano desidera molto
ottenere la felicità; quando c'è una prospettiva, accetta subito l'idea ma
presto si stanca per lo sforzo. Egli cerca le scorciatoie ed ambisce molto
frutto in compenso di poca fatica ma una rigorosa diciplina ed una fede stabile
sono necessità assolute per il successo nella spiritualità. Il mero ascoltare o
pronunciare discorsi spirituali non serve. Per essere disciplinato, l'essere
umano deve dominare i sensi che trascinano la mente verso le effimere attrattive
del mondo esteriore. Per avere una fede stabile si deve controllare la mente
mutevole che dipinge immagini attraenti con falsi colori.
Baba
27 Dio non è un benefattore parziale;
Egli concede il frutto di ogni albero secondo il seme. Se avete piantato il seme
di un mango aspro, perché lamentate che il frutto che avete ottenuto non è doce?
Fare il bene ed apirare a raccogliere il frutto della bontà è perdonabile;
almeno non è male come commettere atti malvagi ed incolpare Dio delle
conseguenze.
Baba
28 L'essere umano nasce dai desideri e
vive per appagare i desideri. La sua vita è basata sui desideri e sui pensieri i
quali controllano le sue azioni; quindi il suo destino è determinato dai suoi
pensieri. Agire in accordo al dettame dei sensi è il codice degli animali. Ciò
che noi dovremmo avere è la Consapevolezza Divina. L'Incarnazione viene per
consigliare, per guidare, per risvegliare, per tracciare il sentiero e
diffondere la luce dell'amore su di esso ma l'essere umano deve ascoltare,
imparare ed obbedire con speranza e fede.
Baba
29 Il Sole ricava la sua energia ed il
suo splendore dalla stessa sorgente cosmica a cui si deve il potere della mente
e del corpo umani; non c'è potere più grande di questo. Questo potere illimitato
viene riconosciuto ed utilizzato da ognuno a seconda del livello della sua
evoluzione. Dato che l'essere umano ha la capacità di manifestare la Divinità in
lui latente, lo si descrive come una manifestazione di Dio. La qualità umana
consiste nella manifestazione di ciò che è nascosto ed invisibile all'occhio.
Baba