Tratti dagli Insegnamenti di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba
Come pubblicati
quotidianamente sulla Lavagna nell'ashram Prashanti Nilayam in Puttaparthi,
India
01
Alcuni ridono del canto devozionale ('Sankirtana') e lo definiscono una mera
ostentazione, raccomandando invece di praticare la meditazione silenziosa. Ma
cantare i Bhajan in pubblico insieme ali altri aiuta a rimuovere l'egoismo. Per
esempio, una persona può spazzare una stanza quando nessuno la guarda. Ma il
compimento della stessa azione in presenza di altri richiede una certa
padronanza del proprio ego. La ripetizione del Nome del Signore tiene la mente
libera dalla distrazione dei pensieri. Perciò, cantate a voce alta la Gloria del
Signore ('Nama Sankirtana') e caricate l'atmosfera di adorazione divina.
Baba
02
Il mantra 'Gayathri' è considerato l'essenza dei Veda. Esso ha il sottile potere
di rimuovere le tendenze malvagie e di impiantare abitudini virtuose. 'Gayathri'
significa 'ciò che protegge quando
viene recitato'. Questo mantra rappresenta la luce della Saggezza ('Jnana') e vi
è stato dato come un terzo occhio, per rivelarvi la visione interiore attraverso
la quale potete realizzare Brahma.
Baba
03
Cantare i Bhajan con un intenso anelito per Dio aiuta a purificare l'atmosfera.
Oggi l'uomo è obbligato a respirare un'aria inquinata da vibrazioni di violenza,
odio, crudeltà e malvagità. Le vibrazioni della ripetizione del Nome del Signore
sono in grado di ripulire l'atmosfera e renderla pura, calma e nobilitante.
Baba
04
Quando il devoto sente di non essere vicino a Dio, la colpa risiede nel devoto.
Pentitevi degli errori commessi e promettetevi di non commetterne mai più.
Pregate il Signore di riuscire ad adempiere ai
vostri doveri, a portare a termine ciò che vi prefiggete e a migliorare la
vostra condotta.
La devozione ('Bhakti') implica una dedicazione completa, senza neppure un
minimo di ego residuo. La devozione ammorbidisce la mente e mantiene ricettivi
alle emozioni più elevate ed agli impulsi purificatori.
Baba
05
DesideraLo ardentemente - questo è il tuo dovere. Anela a Dio - questo è il tuo
compito. Sforzati - questo è ciò che ci si aspetta da te. Se fai queste cose con
sincerità e costanza Dio non può privarti
troppo a lungo della ricompensa della Realizzazione. Il fiume desidera
ardentemente unirsi al mare da cui ha avuto origine, lo vuole fortemente e si
sforza affinché questo avvenga. Nella sua
coscienza, questa conclusione è sempre presente. Esso cerca di rendersi puro e
trasparente per venir ripreso indietro dalla sua fonte.
Baba
06
Perché si può affermare di essere tutti uguali? Il motivo risiede nel fatto che
tutti hanno la stessa Coscienza ('Chaithanya). Quando il sole sorge, non tutti i
fiori di loto del lago fioriscono. Solo i boccioli maturi aprono i loro petali,
mentre gli altri attendono il loro momento. Con gli esseri umani succede la
stessa cosa. Le differenze riguardano i vari gradi d' immaturità, sebbene un
giorno tutti i frutti siano destinati a diventare maturi e a cadere. Tutti gli
esseri, prima o poi, raggiungeranno la meta, per quanto lento possa essere il
loro cammino, o tortuosa la loro strada.
Baba
07
Per promuovere l'armonia, la prima regola da seguire è il controllo della
lingua. Non date espressione immediata ai vostri pensieri. Selezionateli,
ponderateli e poi esprimeteli a parole. Parlate a bassa voce, con dolcezza e
senza malizia nel cuore. Parlate come se steste rivolgendovi a Sai, che risiede
in tutti.
Baba
08
Tre sono le linee lungo le quali dovete dirigere i vostri sforzi: 1) gli
esercizi spirituali e la disciplina; 2) la coltivazione del distacco; 3) lo
sviluppo della fiducia nel vostro Sé. Senza queste
tre, la vita sarà un viaggio noioso e sprecato. Lasciate andare, rinunciate -
questa è la virtù di cui avete bisogno per progredire spiritualmente. Non è il
valore della cosa a cui si rinuncia che
conta, ma la nobiltà del sentimento che si cela dietro questo atto.
Baba
09
Non riversate nelle orecchie altrui le storie delle vostre disgrazie e delle
vostre preoccupazioni. Fate che sul vostro volto ci sia sempre un sorriso, e che
chiunque vi veda si senta pervaso
dall'allegria. Non dovete solo amare gli altri, dovete anche essere talmente
buoni da far sì che gli altri amino voi. Un uomo viene giudicato dalla natura
delle sue azioni: se sono buone viene
considerato buono, se sono cattive viene considerato malvagio.
Baba
10
L'uomo d'oggi esprime una gratitudine persino inferiore a quella dimostrata
dagli animali e dagli uccelli. È ingrato verso i genitori, gli insegnanti, la
società, ed anche verso Dio. Fa un grande sfoggio della sua aderenza alla
verità, alla rettitudine, alla pace ed alla non violenza, ma non mette in
pratica nessuno di questi valori. Questo accade a causa del suo intenso egoismo
e della sua preoccupazione per i suoi affari ed interessi. L'uomo riuscirà a
rivolgere la mente verso Dio solo quando si spoglierà del proprio egoismo.
Baba
11
Per poter raggiungere Dio, la scintilla dell'Amore in voi dev'essere tenuta in
gran conto e nutrita; allora tutte le vostre azioni saranno Divine e la reazione
che vi tornerà dal mondo esterno sarà addolcita dall'Amore (Prema). Se amate Dio
in tutti gli esseri, tutti gli esseri risponderanno con Amore. Amate Dio anche
se le tribolazioni fanno parte del vostro destino. Amatelo anche se venite
rifiutati e trattati male, perché è solo nel crogiolo del travaglio che il
metallo viene purificato e ripulito dalle macchie.
Baba
12
Il corpo umano è come un carro al cui interno è installato l'Atma e che viene
tirato dalle emozioni, dagli impulsi, dalle passioni e dagli stimoli, lungo la
strada del desiderio. Il successo ed il
fallimento, la gioia e l'afflizione, il guadagno e la perdita sono i ballerini
che accompagnano la processione della vita. Molti prestano attenzione al carro,
al suo peso, alle sue decorazioni ed al modo in cui esso procede. Molti altri
sono interessati alla danza delle dualità ed al duetto del dolore e del piacere,
che fa parte della processione. Pochi prestano attenzione all'Anima Interiore,
che è la
vera e propria base dell'esistenza.
Baba
13
L'uomo perde il suo stato di essere umano perché compie azioni di cui persino le
bestie si vergognerebbero. Egli non desidera che la sua latente Divinità gli si
riveli e diventi manifesta. Comunque, questo non è un fallimento così disastroso
quanto il ricadere nella natura animale da cui si è evoluto. Sarebbe già
sufficiente che egli mantenesse almeno i suoi attributi e le sue attitudini di
essere umano.
Baba
14
Vivete senza odiare gli altri e senza condannarli, o cercare in essi dei
difetti. Vyaasa, che compose diciotto voluminosi Purana [Testi Sacri molto
popolari in India; N.d.T.], li riassunse tutti in una
singola riga di un piccolo distico: 'L'unico atto meritorio consiste nel fare
del bene agli altri. Far del male è il peccato più iniquo.' Se non riuscite a
fare del bene, desistete almeno dal far del male.
Non cercate di individuare delle differenze. Cercate invece di scoprire l'unità.
Baba
15
Se gli uomini conoscessero il sentiero che conduce alla gioia permanente ed alla
pace, non vagherebbero in stato di confusione per i vicoli dei piaceri sensuali.
Proprio come la gioia che si
sperimenta in sogno svanisce al risveglio, le gioie provate nello stato di
veglia scompaiono quando la Saggezza ('jnana') si risveglia dentro di noi. Le
Upanishad esortano: "Svegliatevi! Elevatevi!
Risvegliatevi!" Il tempo è una successione di momenti fugaci. Il momento
presente è l'unico disponibile, fatene pertanto l'uso migliore possibile. Quando
morite, dovete morite da uomini che hanno realizzato la Divinità. Questa è la
conclusione appropriata di tutti gli anni trascorsi in forma umana.
Baba
16
Il Dharma purifica la mente e vi conduce a Dio. Esso vi fa sviluppare il gusto
per il Nome e la Forma di Dio. E se amate il Nome e la Forma di Dio, vi verrà
naturale rispettarne il comando ed obbedire ad esso. Abbiate il Nome sulla
lingua e la Forma nello sguardo, ed il demone
dei desideri senza fine volerà via dalla vostra mente, lasciando dentro di voi
gioia e soddisfazione. Questo tipo di contemplazione costante del Dio che
risiede in voi promuoverà la comparsa dell'Amore verso tutti gli esseri. Allora
vedrete il bene negli altri e desidererete ardentemente far loro del bene.
Baba
17
Chi rinnega Dio sta rinnegando se stesso. Tutti hanno l'Amore nel proprio cuore,
in una forma o in un'altra, sia che si tratti di Amore per i bambini o per i
poveri, o dell' Amore che si esprime nel
lavorare per il benessere altrui. Quell'Amore è Dio, è la scintilla del Divino
dentro di loro. Essi hanno dentro la Beatitudine ('Ananda'), per quanto piccola
o temporanea, e quella scintilla è
Dio. Essi possiedono la pace, il distacco e la compassione. Tutte queste qualità
sono i riflessi del Divino nello specchio delle loro menti.
Baba
18
Ogni volta che dormite, dove siete? 'Chi' siete? I vostri sensi non sono attivi
e la vostra intelligenza è quiescente. La nostra mente crea un suo proprio mondo
e, dopo aver giocato in esso per un po',
scivola nell'inattività dello stato di sonno profondo. Questo stato, fra quelli
che vi è concesso di raggiungere in questo viaggio, è quello più vicino al
Samadhi. Vivete nella Coscienza dello Spirito
('Atmatathwam'); questo vi garantirà la pace ('Shanti'). Con il veleno
dell'attaccamento ('Raaga') e dell' odio ('Dwesha') dentro di voi, come vi si
può definire sani? Se sperimentate la Coscienza dello
Spirito diventate uno con lo stesso Bhagavan (Dio).
Baba
19
La ripetizione del Nome di Dio ('Namasmarana') è il processo mediante il quale
un'attitudine di dedicazione può venir coltivata e confermata. Quando venite
confrontati con una calamità, dovete
attaccarvi a questa pratica spirituale ('Sadhana') con fermezza ancora maggiore,
invece di perdere la fede in essa e di lasciarvi andare. Non si deve smettere di
prendere la medicina nel momento di
maggiore necessità. Purtroppo, alla prima delusione perdete il coraggio e la
fiducia ed abbandonate il Nome di Dio.
Baba
20
La liberazione non è altro che il diventare consapevoli della Verità, lo
staccarsi delle scaglie dell'illusione dagli occhi. Non è un privilegio di
alcune anime elette, né il monopolio di un circolo chiuso di esperti aspiranti
spirituali. Come un fiume, che perde la propria forma, il proprio nome ed il
proprio gusto nel mare, la liberazione dissolve il nome e la forma, le tendenze
e le attitudini. Allora non siete più un individuo particolare e separato.
Baba
21
La devozione ('Bhakti') viene definita come un mezzo per scoprire la Realtà
Divina in ogni essere. Nelle Scritture quattro sono i passi prescritti per aver
successo in questo sforzo: la discriminazione fra il permanente e l'effimero;
ritiro dal processo di approvigionamento dei sensi; controllo positivo dei
sentimenti, dei pensieri e dei perseguimenti; desiderio ardente ed incessante
per la liberazione da tutti i legami. La devozione è quella fortissima spinta di
cui questi quattro passi sono la manifestazione. Essa indirizza l'uomo ad avere
sempre Dio in mente ed a coltivare l'Amore per Dio dentro di sé.
Baba
22
Tutti gli uomini sono fatti della stessa Essenza Divina. Il servizio all'uomo
aiuterà la vostra Divinità a fiorire, perché rallegrerà i vostri cuori e vi farà
sentire che la vostra vita è stata utile. Il servizio all'uomo è servizio a Dio,
perché Egli è in ogni uomo, anzi, in ogni essere vivente, in ogni pietra e
persino in ogni ceppo d'albero. Dedicate i vostri talenti a Dio. Fate che ogni
vostra azione sia un fiore, libera dai vermi striscianti dell'egoismo e
dell'invidia e piena del profumo dell'amore e del sacrificio.
Baba
23
La devozione nutre le più alte virtù. Essa è il tesoro più prezioso, il sentiero
più vero, l'unica strada he conduce a Dio. L'uomo deve vivere immerso nella
devozione (Bhakti) e per la devozione. La devozione è Amore della varietà più
pura e più nobile. Un simile Amore è il respiro che sostiene la vita, il respiro
che sostiene le anime nel loro sforzo di unirsi alla Super-Anima. Gli anni di
vita
trascorsi senza la luce dell'Amore sono anni sprecati.
Baba
24
Quali che siano le cose che facciamo con questo corpo, esse conducono tutte alla
rinascita. Tutte le azioni, sia buone che cattive, possono essere paragonate a
dei semi. Per evitare di seminarli, tutte le
azioni devono essere compiute senza alcun desiderio ed esclusivamente per far
piacere a Dio. Quando pulite la vostra stanza, dovete pensare di farlo per
ripulire il vostro cuore, che è l'altare del Signore. Quando aiutate gli altri,
così come quando arrecate loro danno, sappiate che in entrambi i casi sono cose
che state facendo a voi stessi. Allora non vorrete mai più far del male a
nessuno.
Baba
25
È naturale che l'uomo desideri raggiungere la Presenza dell'Onnipotente per
vederLo e rimanere per sempre con Lui, perché nel profondo nell'animo umano c'è
un ardente desiderio di tornare al posto da cui siamo venuti, per riottenere la
gioia che abbiamo perso, la gloria che ciascuno di noi ha mancato. L'uomo è esso
stesso Divino, per cui si tratta del richiamo del profondo che chiama il
profondo, della parte che anela all'intero.
Baba
26
Molti aspiranti spirituali sono vittime di un equivoco. Se chiedete loro perché
compiono varie forme di pratiche spirituali ('sadhana'), vi risponderanno che lo
fanno per unirsi a Dio. Non dovete pensare
che siete degli esseri umani e che dovete raggiungere lo stato della Divinità.
Sappiate che siete discesi da Dio, in forma di esseri umani, e che tornerete
alla vostra Fonte. Non dovete credere che Dio sia qualcosa di separato e
distinto da voi. Dio è dentro di voi.
Baba
27
Il primo passo verso la conoscenza diretta di Dio è la pratica spirituale. Il
primo passo della pratica spirituale è il servizio al Guru, svolto in stato di
fede e resa totali. Allo stesso tempo, la responsabilità del Guru consiste
nell'istruire il discepolo, in modo facile e continuo, sulla natura di Dio.
Quando il discepolo avrà afferrato l'insegnamento, egli sarà in possesso di una
conoscenza 'indiretta', che diventerà 'diretta' se questi si impegnerà in una
costante ricapitolazione ed una continua riflessione.
Baba
28
Il devoto considera sia le persone buone che quelle cattive come attori della
Rappresentazione Divina. Quando si insulta qualcuno, o gli si fa del male, in
realtà lo si sta facendo al Dio che si
adora. Non si può mietere un raccolto di Grazia e Beatitudine Atmica se si
semina ardore spirituale in un cuore invaso dalle erbacce dell'avidità e
dell'odio. La basilare prescrizione morale per i
devoti che aspirano ad essere cari all'Avatar (Incarnazione Divina) è: 'adorate
Dio e offriteGli il vostro Amore in ogni essere umano'.
Baba
29
Dovete vedere Dio in chiunque incontriate e in tutte le cose che toccate. La Sua
maestà è immanente in tutto, sia in ciò che è senziente che in ciò che non lo è.
Tutta la Creazione è espressione della Sua maestà. Le mani di Dio sono in tutti
i lavori manuali, i Suoi piedi sono a tutte le altezze, i Suoi occhi sono al di
là di tutti gli orizzonti, tutte le forme hanno il Suo volto.
Baba
30
Dovete vedere Dio in chiunque incontriate e in tutte le cose che toccate. La Sua
maestà è immanente in tutto, sia in ciò che è senziente che in ciò che non lo è.
Tutta la Creazione è espressione della Sua maestà. Le mani di Dio sono in tutti
i lavori manuali, i Suoi piedi sono a tutte le altezze, i Suoi occhi sono al di
là di tutti gli orizzonti, tutte le forme hanno il Suo volto.
Baba