Sathya Sai Baba

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Perle di Saggezza Sai - 27
5 Marzo 2004

LE  RAPPRESENTAZIONI DEGLI STUDENTI

Cari fratelli e sorelle,

vorrei parlare con voi di alcune rappresentazioni fatte dagli studenti degli Istituti Sathya Sai. Avrete dovuto vedere i ragazzi della Scuola Superiore Sri Sathya Sai e le loro rappresentazioni. Anche gli studenti universitari e i laureandi hanno offerto le loro ai Piedi di Loto di Swami. Poiché alcuni argomenti sono stati molto interessanti, voglio condividerli con voi. Sono contento che siate qui con noi stamattina. Sceglierò alcuni argomenti a caso, piuttosto che riportarli  nell'ordine. Sottoporrò alla vostra attenzione gli argomenti di interesse generale. La maggior parte degli studenti erano impegnati in tutte le rappresentazioni. Alcuni si sono occupati di scrivere i testi, alcuni hanno composto la musica ed hanno suonato, altri hanno partecipato come attori, con scenette recitate davanti a tutti noi. Come risultato si è avuta una massiccia partecipazione, poiché sono stati coinvolti quasi tutti gli studenti. Per coloro che quest'anno lasceranno l'Istituto questa è stata l'ultima possibilità di recitare davanti al Signore, cosa veramente preziosa. Benevolmente Swami si è lasciato fotografare con i gruppi, cosa che rimarrà impressa nelle menti dei ragazzi per tutta la vita. Inoltre, la distribuzione di cibo benedetto ha addolcito le loro bocche mentre essi addolcivano le nostre orecchie e i nostri occhi con le loro rappresentazioni.


LA RAPPRESENTAZIONE DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI

Questa di cui vi parlerò ora è la rappresentazione degli studenti universitari dell'Istituto Superiore Sri Sathya Sai del 29 febbraio 2004. Ricordatevi che tutte queste rappresentazioni vennero fatte da diversi studenti. Uno cominciò dicendo: "Avevamo cominciato a cercare Dio sulle cime delle montagne e pensavamo che Dio fosse in cielo; Lo abbiamo cercato nelle valli e nelle caverne. Ma dov'è Dio?" La risposta venne immediatamente da un altro studente che disse: "Dio è qui ora, Dio è qui ora. Quindi non dovete cercarlo altrove". Un altro ragazzo chiese: "Perché avete bisogno di Dio? Lasciatelo in pace. Perché avete bisogno di Lui? State aspettando che vi conceda qualche Grazia?" La risposta fu: "No, no, no. Due sole cose che può dare Dio sono preziosissime per l'umanità. Quali sono? La Pace e la Beatitudine". Questi ragazzi avevano ascoltato i discorsi di Swami fin dalla loro fanciullezza. Ogni studente era perfettamente consapevole e conosceva gli insegnamenti di Swami. Qui non è d'uso, come altrove,  scherzare sugli argomenti spirituali. Immediatamente la replica venne da un altro studente. "Perché dite che Dio vi deve dare la Pace? No, no, no. Perché aspettate che Dio vi garantisca la Pace? No, no, no. Siete in errore. Non ha detto Swami che la Pace è dentro di voi?  Swami  ha detto che chiunque preghi Dio otterrà la Pace . Quello che dovete abbandonare è l'ego, il volere, il desiderio... e la Pace arriverà da sola". Questo è ciò che disse il ragazzo. Senza dubbio, dette una buona risposta.


CHE COSA SI ASPETTA DA NOI BHAGAVAN?

Quindi gli fu chiesto: "Che cosa si aspetta da noi Bhagavan?" Lo studente rispose a questo modo: "Bhagavan vuole che noi abbandoniamo le nostre cattive abitudini, in modo da diventare personificazioni della bontà. Noi non dobbiamo avere nessuna cattiva abitudine". Questo è ciò che il ragazzo disse. Un altro rispose così:  "Non potete abbandonare le cattive abitudini a poco a poco, dovete abbandonarle immediatamente, una volta per tutte".


COME ESPRIMERE GRATITUDINE AI GENITORI?

Poi un ragazzo cominciò ricordando i discorsi di Bhagavan: "Swami ha detto che bisogna servire i propri genitori. Dovete rendere felici i vostri genitori, compiacerli e fare per loro tutto quello che è nelle vostre possibilità . Dopotutto essi si sono presi l'impegno di allevarvi. Dovete essere loro molto grati. Non potrete mai pagare il vostro debito di gratitudine verso di  loro, impossibile!" Un altro studente chiese: "Come si può esprimere gratitudine ai genitori? Che cosa dice Baba a proposito? La madre per lunghi nove mesi sopporta fastidi mentre il bambino è nel suo grembo. E' dovere del bambino far sì che ella nella sua vita non abbia più da versare  una sola lacrima. Ogni figlio deve assicurarsi che la madre non debba più piangere, che non debba più soffrire e versar lacrime. Dobbiamo renderla felice. Questo è il solo modo per esprimere la nostra gratitudine".


DOMINATE LA MENTE E NE DIVERRETE I PADRONI

Un altro ragazzo disse: "Swami ha detto un' altra cosa, qual è? Essendo nati in questa vita, dovremmo condurla in maniera tale da non dover nascere e morire ancora. Dovremmo condurre la nostra vita in modo che questa sia l'ultima. Non dovremmo ripetere questo ciclo di nascita e morte. Questo è ciò che Adi Shankara dice in 'Bhaja Govindam:  'Punarapi Jananam, Punarapi Maranam, Punarapi Jananeejathare Sayanam': 'L'uomo e nato  ancora, ancora e ancora, la nascita è seguita dalla morte'. Quindi, che cosa dovete fare? Ricordatevi che la mente  è la causa sia della schiavitù che  della liberazione. Se controllate la mente e ne diventate padroni, non avrete più da entrare in questo ciclo di nascita e morte. Controllate la mente e siatene i padroni". Quindi intervenne un altro ragazzo, ridendo: "Ricordo un incidente che successe a Brindavan. Voi sapete che a Brindavan ed a Puttaparhi ci sono molte scimmie, una minaccia del posto, poiché vi rubano noci di cocco e la frutta. A volte bisogna scacciarle dai corridoi. Accadde così che a Brindavan un  Seva Dal  stava tentando di scacciare le scimmie con un bastone. Improvvisamente si sentì toccare leggermente sulla schiena,  si voltò e vide Swami davanti a sé.  Fu preso alla sprovvista e ne fu molto sorpreso. Swami chiese al SevaDal. 'Che cosa stai facendo?' 'Swami, sto buttando fuori tutte le scimmie.' 'Oh, dove sono le scimmie?' chiese Swami. 'Ce ne sono tante, Swami!' 'No, no, no. La scimmia è la vostra mente, è dentro di voi.  Provate a  scacciare quella scimmia, è la più importante. Domate la scimmia della mente, addestratela. Controllate la mente, così da poterne diventare i padroni".


TENETE OCCUPATA LA MENTE CON IL NOME DI  DIO

Poi parlò un altro ragazzo: "Io ricordo un'altra storia raccontata da Swami. Un demone concesse un dono ad un pover' uomo. Il demone aveva in simpatia quel povero mendicante: 'Io sono toccato e scosso dalla tua povertà, farò qualsiasi cosa  tu voglia, ma devi darmi continuamente  degli ordini.  Se tu non continui a chiedere, io ti ucciderò.' Il mendicante pensò: 'Non smetterò mai di chiedere, ho così tante cosa da chiedere.' Così egli continuò a chiedere, e il demone a esaudire i suoi desideri. Alla fine, l'intera lista era esaurita: un palazzo, comodità, oggetti di lusso, mobiliŠIl demone continuò ancora: 'Chiedimi ciò che vuoi o io ora ti strangolerò'. Il mendicante scappò via e si gettò ai piedi di uno yogi: 'Swami, mi devi salvare la vita!' Lo yogi disse. 'Non preoccuparti. Qui abbiamo un polo elettrico. Di' al demone di andarci su e giù e di continuare a farlo fino ai prossimi ordini. Dopo di che non ti inseguirà più.' Questa è una storia narrata da Bhagavan. Il corpo è il polo elettrico. Su è 'So' (Dio), giù è 'Ham' (io): 'Soham, Soham,' (Io e Dio). Ripetilo continuamente, canta continuamente il Suo nome fino ai prossimi ordini. Questa è la Liberazione".


È IMPORTANTE PARTECIPARE ALLA SUA MISSIONE

Uno studente chiese immediatamente: "E' sufficiente cantare e ripetere il Suo nome?"  Un altro rispose: "No, no, no. Non è sufficiente ripetere il Suo nome. E' importante partecipare alla Sua Missione, fare Seva (servizio senza fini egoistici). Ciascuno dovrebbe farne parte e questo è ciò che noi tutti stiamo facendo. Te lo dico io, il più grande servizio consiste nel condividere con tutti il messaggio di Swami, diffondere il messaggio di Baba a quanta più gente possibile. Questo è quello che noi stiamo facendo e questo è il perché da tanto tempo Bhagavan benedice la nostra attività di servizio. Questo è ciò che credo io". Subito un ragazzo cominciò a raccontare: "Nel Ramayama (la storia di Rama), Vibhishama (il fratello più giovane di Ravana) ripeteva sempre il nome di Ramachandra. Una volta Vibhishama si trovava in presenza di Hanuman (grande devoto di Rama),  che gli disse: 'Vibhishama, tu canti come me il nome di Rama, ma non hai mai visto Ramachandra. Tu canti, ma non stai partecipando alla  missione di Rama. Hai fatto qualche tentativo per scoprire dove sia Sita? (moglie di Rama, rapita da Ravana). Hai consolato Sita che tu sai essere a Lanka (luogo che appartiene a Ravana)? Vibhishama! Ripetere il Suo nome non è sufficiente per ottenere la visione di Rama. E' altrettanto importante partecipare alla Sua missione." Questo fu il dibattito.


CHE TIPO DI LAVORO DOBBIAMO FARE PER SWAMI?

Un altro ragazzo chiese: "Che tipo di lavoro dobbiamo fare per Swami? Quale lavoro si aspetta da noi?" Un ragazzo rispose: "Baba non baderà mai alla quantità; Egli apprezza solo la qualità. La quantità non è tanto importante quanto la qualità. Un cucchiaio di latte di mucca è abbastanza nutriente, mentre sono inutili barili di latte di asina.  Le vostre motivazioni, le vostre intenzioni e lo spirito con cui agite sono più importanti della 'quantità' del servizio. Questo è ciò che dice Baba". Un altro ragazzo aggiunse: "Miei cari amici, quello che dite sulla qualità, che è più importante della quantità, mi fa ricordare un fatto che accadde al tempo della costruzione dell'Ospedale ad Alta Specializzazione di Puttaparthi. Venivano versati fondi da tutti gli angoli del mondo. La gente rispondeva alla richiesta di Bhagavan dando ascolto al Suo messaggio, secondo cui le cure mediche devono essere fornite gratuitamente. Qualche tempo più tardi, un ragazzo scrisse una lettera, e la diede a Swami in una busta. Swami aprì la busta e lesse la lettera. Che cosa c'era in quella lettera? 'Swami, io mi sto lavando da solo i vestiti,  così risparmio le spese del lavandaio. Con il mio piccolo risparmio posso dare un contributo al progetto del Tuo ospedale'. Swami disse ad alta voce: 'Ecco qui, questa piccola somma è più importante per Me che le crore e crore di rupie (molte centinaia di migliaia di dollari) che Io ricevo da tutto il mondo." Perciò, come ha detto il ragazzo, è la qualità ad esser importante, e non la quantità.


DIO DECISE DI TRASFERIRE LA SUA SEDE A PRASANTHI NILAYAM

Dopo dai ragazzi venne rappresentata una piccola commedia. Anche Swami la trovò molto divertente. Un ragazzo disse: "Sto venendo dal cielo". L'altro replicò: "Oh! Come stanno lassù?" "Non si trova più Dio". "Non è più  là?" "Già... Dio è sparito. I giornali riportano che  non si trova più Dio":  Entrò allora un altro ragazzo che disse: "Non solo Dio, anche i cinque elementi non  sono più in cielo": "Sono spariti i cinque elementi! Così, cosa è accaduto alla gente? Non c'è assolutamente nessuno lassù?" "Non c'è niente!" "C'era una montagna, l'hai trovata in cielo?" "Quale montagna?" "La montagna d'oro, chiamata Meru". "No, signore. E' sparita anche quella." "Capisco. Hai trovato un esercito lassù? Nessun esercito? Credo che il cielo sia nei guai, il cielo è in grande difficoltà!" Un ragazzo allora disse: "Non preoccupatevi, amici miei... non ci sono più neppure dei fiori, in cielo." "Perché?" "Dio non si trova più in cielo perché Egli ha deciso di spostare la Sua Sede a Prashanti Nilayam." "Capisco". "In cielo non ci sono nuvole". "Perché?" "Le nuvole hanno deciso di essere la corona, l'aureola di capelli sul capo di Dio, Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. Non c'è luna in cielo, non c'è più la luce della luna, perché la luna ha deciso di stare sulla testa di Baba. E la montagna non c'è , perché ha deciso di ridurre la propria mole ed essere oggi un neo sulla guancia di Baba. Non c'è fuoco in cielo, da nessuna parte. La rossa veste che Egli indossa è il vero fuoco, indossato sul Suo corpo". "In cielo non ho trovato neppure 'Anjaneya Maruti' (Hanuman)... perché ha deciso di stare allo stadio. Maruti ha anche trasferito il suo Quartier Generale". Tutti apprezzammo questa piccola scenetta recitata dagli studenti. Tutti risero, ed applaudirono in modo così prolungato da spellarsi le mani.


SWAMI, TU SEI TUTTO IL NOSTRO MONDO

Ora passiamo ad un altro avvenimento che ebbe luogo il 14 febbraio 2004. Questo iniziò con una poetica esposizione in lingua Telugu. Ho scelto alcuni brani che possono essere di interesse generale e utili a tutti. Il nome di Sai è così sacro e impareggiabile che i ragazzi iniziarono dicendo così: "Swami, noi avevamo perso la strada nella vita, avevamo perso il vero significato della vita. Eravamo lontani dai genitori, essendo venuti da molto lontano. Eravamo presi da paure, apprensioni, preoccupazioni e ansietà. C'erano stati ostacoli nel corso della nostra vita, mentre procedevamo sul nostro cammino.  Eravamo così fragili, Swami. In quel momento Tu sei entrato nelle nostre vite. Nell'attimo di disperazione e debolezza Tu hai visitato le nostre vite, hai raggiunto le nostre vite. Tu non sei solo Padre, Madre e Dio. Soprattutto Tu sei il nostro solo vero Amico. Tu sei il migliore Amico, il solo Amico. Quando le amicizie  mondane avevano perso di significato, quando l'amicizia non aveva più nessun valore, in quei  momenti Tu eri lì, pronto per noi, un sincero Amico, Swami. Noi non potremo mai dimenticare quei momenti in cui Tu concedevi l'Amore di un migliaio di madri a ciascuno di noi. Quando perdiamo le nostre madri, Tu sei vicino a noi come un migliaio di madri, Swami. Quando pensiamo di essere lontani dal mondo, Tu diventi il nostro mondo. Tu sei il nostro mondo. Lo sei per tutti noi, Swami."

Questa fu la preghiera in Telugu di un ragazzo.
 

CHI PUÒ ESSERE LA NOSTRA SPERANZA, SE NON  TU?

La seconda conversazione fu tenuta da un ragazzo del Karnataka che parlava in lingua Kannada. Io tenterò di darvi la traduzione inglese: "Mentre il legame tra i cuori comincia ad attenuarsi, quando la terra sta letteralmente bruciando, Tu sei l'Uno da cui fluisce il più grande fiume d'Amore. Io saluto Te, o sorgente di fiducia. Mentre l'uomo dimentica la fraternità e si comporta come un demonio, quando Paesi e religioni si combattono a causa di gelosie, invidie, orgoglio e odio, quando il mondo è avvelenato dal caos e dalla confusione, quando la gioventù ­ considerata come sorgente di ispirazione e coraggio ­ devia nell'oscurità dell'ignoranza perché manca la conoscenza dello scopo della vita, quando la vita sembra camminare in processione verso la fossa sepolcrale, quando la grande Madre India ­ considerata come la forza necessaria per arrivare all'unità dell'umanità ­ è stata tagliata in pezzi e frammenti a causa dei suoi figli ignoranti... Swami, solo Tu, e chi altri?, sei la nostra speranza. Chi fa piovere acqua per nutrire gli alberi sulla cima della montagna? Chi si prende cura degli uccelli e degli animali nella foresta? Swami, solo Tu... Chi è la nostra Guida, Maestro, Amico e Luce nel sentiero dell'oscurità? Solo Tu.  Tu sei la via, Tu sei lo scopo, Tu sei l'idolo, Tu sei l'ispirazione ed il nostro sostenitore.Tu sei la nostra base. Tu sei il Guru che ci parla di Sathya, Dharma, Shanti,  Prema e Ahimsa ­ Verità, Rettitudine, Pace, Amore e Non Violenza ­ i Valori Umani della vita, Bhagavan."

 

EDUCAZIONE SUPERIORE, NON ISTRUZIONE SUPERIORE

Il successivo intervento fu fatto in Hindi da un altro studente. Questa è la traduzione:

"Il nome di questo Istituto non è 'Istituto Sri Sathya Sai di Istruzione Superiore. No. E' Istituto Sri Sathya Sai di Educazione Superiore. Cos'è questa Educazione Superiore? Questo Istituto, donato da Swami, non solo fornisce un' eccellente conoscenza secolare, ma Egli ci ha concesso  Sathya, Dharma, Shanti, Prema e Ahisma, che costituiscono i cinque Valori Umani necessari per raggiungere la pace nel mondo. Swami, Tu ci hai insegnato la grande massima: 'C'è una sola religione, la religione dell'Amore; c'è un solo linguaggio, il linguaggio del Cuore; c'è una sola casta, la casta dell'Umanità'. Swami, in questo Istituto ciascuno vive per gli altri e tutti vivono per Te. Swami, nella Bhagavad Gita ('Il canto di Dio', gli insegnamenti spirituali di Krishna) Tu hai assicurato ad Arjuna  (cognato e amico di Krishna) e all' umanità in genere che noi tutti dobbiamo contare su di Te, che non dobbiamo dipendere da nessuno. Tu sei il nostro rifugio. Swami, con la Tua benedizione, che tutti i momenti della nostra vita possano essere dedicati a Te. Solo allora la nostra vita sarà redenta."
 

TU SEI UNO, NON MOLTI

Un altro intervento venne fatto in lingua Tamil. Eccolo: "O supremo Dio, noi dipendiamo da Te. Con l'aiuto del Tuo nome, anche una persona debole diventerà forte. La gente dice che Tu sei l'equivalente di migliaia di soli, ma, Signore, il sole brucia la pelle mentre Tu ci rendi calmi e sereni. La gente dice che il Tuo Amore è equivalente a quello di migliaia di madri, ma Bhagavan, Tu non sei un migliaio di soli, né un migliaio di madri; Tu sei Uno, non molti. Tu, l'Uno, sei realmente unico. La gente dice che noi 'ci perdiamo' alla vista del Tuo bellissimo viso. Nell'amare noi stessi, dov'è il nostro amore? Dove possiamo essere? Perduti? No... non siamo noi il Tuo riflesso, Swami? Come possiamo 'perderci'? Noi siamo il riflesso del Tuo bellissimo viso. La gente dice che Tu sei l'Incarnazione di tutti gli Dei, dicendo che gli altri Dei non si sono più visti. Come possono dire una cosa del genere? Ma noi possiamo sicuramente dire che siamo Tuoi e Tu sei nostro. Tanto si è udito e tanto si è detto... non è rimasto più nulla da ascoltare. Non c'è nulla che io sia capace di comprendere o di dire eccetto: 'Questo è solo Sai. C'è solo l'Uno nel cuore, solo l'Uno'. O Supremo Signore, col tuo permesso, possiamo dire così?"
 

BHAGAVAN COMPOSE QUESTA CANZONE PER I DEVOTI

Poi tutti si riunirono per cantare un canto Telugu scritto da Bhagavan... sessanta anni fa! Tenterò di darvi la traduzione inglese:

'Oh devoti, venite  ad ascoltare, partecipate a queste dolcezze:fu il Signore Rama che redense la vita di Ahalya, diventata pietra per una maledizione. Dio fece rivivere la pietra, la fece ritornare alla sua forma originaria. Il nome di Dio è più dolce del latte di cocco e ha più valore di tutte le gemme, diamanti e cose preziose di questo mondo. Nessun re può concedervi qualcosa di più grande del nome di Dio. Dio concede felicità a uccelli,  scimmie, scoiattoli. Non pensate che Egli vi benedirà? La sola cosa che avete bisogno di fare è: limitare i cattivi pensieri. Dio vi concederà pensieri buoni e sconterà i vostri peccati; Dio perdonerà tutti i vostri peccati. Venite qui e prendete parte a questa gioia del nome di Sai'

Questo è il canto composto da Bhagavan. Egli ne compose sia il testo che la musica. Qui finisce la mia cronaca della rappresentazione multilingue degli studentidel 9 febbraio.


I TUOI PIEDI DI LOTO SONO UN RIFUGIO PER TUTTI NOI

Passo ora a descrivervi la rappresentazione fatta dagli studenti il 10 Febbraio 2004. La canzone venne composta dagli studenti. Fu cantata in Telugu, ma io vi darò il significato inglese:

'Sai, Signore Sai

O Dio Sai, Tu hai versato Amore su noi

Tu hai mostrato compassione per noi

O Signore, tu sei il nostro cuore, Tu sei la nostra vita, Swami. Tu ci hai consolato, Tu ci hai affascinato

Tu sei la personificazione di tutta la gentilezza e la compassione. Tu ci ordini di "Amare tutti e servire tutti" Sai, Tu sei Amore, l'Amore è Sai. Sai è l'Avatar di questa era Kali. Tu sei tutto per noi. Noi preghiamo perché Tu ci guidi. I tuoi Piedi di Loto sono il solo rifugio per tutti noi, O abitante in noi, O Signore Sai'.

Questa che segue invece è una poesia composta in Hindi da uno studente. Tenterò di darvi una breve traduzione in inglese: 'O Signore, nostro Signore, nostro Dio, con i più profondi e più puri sentimenti, noi Ti preghiamo perché Tu riempia i nostri cuori di rettitudine. Noi Ti adoriamo con crescente speranza'.
 

'SIGNORE SAI, GUIDACI ALLA LIBERAZIONE'

Quindi tutti si riunirono cantando in coro una canzone in Telugu scritta da Bhagavan sessanta anni fa. Egli aveva composto anche gli accordi. Queste vecchie canzoni scritte da Swami in Telugu sono disponibili in cassette nella nostra libreria. Tuttavia, non potete godervele senza conoscerne significato. Mi risulta che l'Ufficio Pubblicazioni stia facendo una traduzione inglese di queste canzoni, includendo la musica in modo da poterle suonare. Io sono membro dell'Ufficio Pubblicazioni e noi recensiamo e raccomandiamo il libro, così che i devoti di tutto il mondo possano avere il beneficio di questa interpretazione. Noi qui abbiamo l'anteprima di ogni cosa. Essendo qui sul posto, noi abbiamo l'informazione di prima mano... prima che il mondo lo venga a sapere. Ad ogni modo, questa è la canzone in Telugu, di cui vi fornisco la traduzione in inglese:

'O Signore Sai, Tu sei la nostra Divina Energia, guidaci alla liberazione. Molti  devoti in difficoltà e agitazione

possono cercare il Tuo aiuto per il passato ed essere liberati dalle catene che li rendono schiavi. Il devoto Nandana, il devoto Sakubai e tutti gli altri devoti pregarono ed essi furono liberati da Te, Bhagavan.

Swami, noi siamo qui grazie ai meriti delle nostre vite passate che ci permettono di cantare la Tua gloria,

di salmodiare e celebrare molto spesso il Tuo nome impareggiabile. Noi siamo in Tua compagnia, Signore. Swami, benedici e sii con noi. Swami Tu sei così grande, e così compassionevole da concederci il darshan ogni giorno. Noi Ti preghiamo di cambiare le nostre menti,

di liberarci dalle debolezze della collera e dell'attaccamento. Signore, guardaci affinché non siamo spinti nell'oscurità dell'illusione.
 

L'AMORE DI SWAMI È MERAVIGLIOSO

Poi seguì un'altra bella canzone:
'L'amore di Sai è così meraviglioso, oh, sì, meraviglioso

E' così alto che non vi possiamo andar sopra. È così profondo che non vi possiamo andar sotto. È così immenso che non vi possiamo girare intorno.

Oh, meraviglioso Amore! Signore, io Ti offro la mia vita. Utilizza per la Tua gloria tutto quello che ho passato. Signore, offro i miei giorni a Te, innalzando la mia lode a Te come un piacevole sacrificio. Signore, io offro a Te la mia vita.
 

LA POTENZA DEL NOME DI SAI

Questo canto, di sole quattro frasi, è stato scritto da Swami. Potete chiedervi perché Anil Kumar ride tra sé: potete tranquillizzarvi,  non sono ancora pazzo. La ragione è che, essendo di queste parti, conosco il linguaggio Telugu; quindi apprezzo la bellezza letteraria di questo canto, oltre al suo significato. Il significato è questo: "Noi devoti siamo estremamente fortunati ad avere il Nome di Baba, che agisce come una spada con cui possiamo tagliare a pezzi rabbia, lussuria e avidità. Il nome di Sai può controllare tutti e cinque i sensi e conferire a tutti noi la Beatitudine. Il Nome di Sai parla  del Sé, che è la combinazione dei cinque sensi, dei cinque elementi, delle cinque guaine vitali, dei cinque soffi vitali, dei cinque sensi di comprensione, mente, intelletto e Atma (Spirito). Tutti questi sono incarnati, tutti questi sono rinchiusi... circondati dal Tuo impareggiabile Nome, o Sai." Questo è il significato. Allora, vi sono piaciute le rappresentazioni di questi ragazzi, le composizioni dei ragazzi di questa età?  Che princìpi elevati, che grandi idee hanno! Essi non chiedono cose mondane, sono ancora giovani. Col tempo cresceranno e si sposeranno... e avranno una  lista di cose da chiedere. Ora sono ancora giovani,  meravigliosi fiori di una ghirlanda fiorita con tutta la fragranza della virtù, con tutta la bellezza dell'abbandono e della dedizione.
 

DOMANDE E RISPOSTE

D: Come  possiamo sapere che Swami è contento?

R: Potete leggere i sentimenti di Baba in due maniere: uno è verbale e vocale; il secondo è col linguaggio del viso e del corpo. Naturalmente questo è il mio parere, che può essere modificato se trovate qualcosa di diverso. In quel caso vi pregherei di farmelo sapere. Supponete che ci sia una canzone durante la quale Egli fa così (Anil Kumar batte il tempo sul tavolo). Baba  tiene taala  (il ritmo). Questo significa che Gli piace molto. Quando non  batte il tempo, la musica è meno gradita. Quando Egli guarda l'oratore durante un discorso e quando comincia a sorridere, significa che Gli piace. Quando Egli chiude gli occhi e guarda appena altrove, il discorso non è molto gradito. Queste sono alcune indicazioni che io dò ai miei ragazzi in modo che possano stare attenti perché, quando facciamo le nostre rappresentazioni, è veramente essenziale che Dio sia soddisfatto. Quando Dio è contento, tutto il mondo è contento. Non credete? E quando Dio è dispiaciuto, non ci preoccupiamo delle opinioni del mondo. Perciò dobbiamo essere costantemente all'erta. Questo è quello che io faccio. Voi dovete avere questa sensibilità. Non siete persone qualsiasi, lo so. Siete anche abbastanza grandi per conoscere questi segreti della Divinità, anche se  sono solo espressioni del viso e del corpo. L'altra maniera è la manifestazione orale: "Molto bello, sono contento. Ragazzi, sono contento, molto contento. Molto bello, molto bello." Un altro modo è questo: quando arrivano i ragazzi, Egli batte loro sulla spalla. Inoltre, quando Baba acconsente ad una fotografia di gruppo, questo è segno che il programma è stato un grande successo. Se Egli dice: "Ci vediamo domani" questo significa che il programma è stato così e così e che quel domani non verrà mai. E' bene che Krishna abbia posto queste domande a beneficio di tutti. Questi sono i segni della Divinità; queste sono le espressioni di amore nell'apprezzare i programmi fatti dai ragazzi e da ospiti illustri  che vengono talvolta a questo scopo nella Kulwant Hall o altrove.

D: Ci vuoi dare qualche notizia sui compleanni dei ragazzi?

R: In occasione del loro compleanno, indipendentemente dalla rappresentazione, ai ragazzi festeggiati è permesso di portare con sé del riso propiziatorio e delle fotografie. Swami,naturalmente  benedirà il riso e firmerà le loro fotografie. E' il compleanno dei ragazzi, sapete.

D. Swami non mi parla e non mi dà un'interview. Perché?

R. Egli non lo fa, sì lo so. Tutto è un dono, signore. Pertanto non abbiate alcuna aspettativa. Qualunque cosa Egli faccia è buona. Per quanto mi riguarda, io non ho alcuna aspettativa. Se Egli mi parla  è "molto bene, Swami", se Egli non mi parla, so che almeno mi parlerà domani. Se Egli mi guarda è "molto bene, Swami", se Egli non mi guarda, bene, sono io che Lo sto guardando. Se Egli non mi concede un'interview, io guardo coloro a cui è stata concessa un'interview e mi ritrovo in loro. E' realmente così, non sto facendo nessun discorso qui. Vi parlo sinceramente. Non dev'esserci scontentezza nella vita perché quando a qualcuno è stata data un'interview... io devo sentire di avere una parte della loro felicità. La persona che Swami guarda è felice e quando io guardo entrambi, la mia felicità si raddoppia. Non  lo pensate anche voi? Questo è come realmente io considero la cosa. Non mi sento dispiaciuto. Noi ci sentiamo scontenti quando proiettiamo la nostra individualità, quando pensiamo al nostro sé individuale. Questo è inutile, è inutile. Quando Egli fa un discorso nella Sai Kulwant Hall noi Lo guardiamo, Lo sentiamo e cantiamo con Lui, unendoci nei bhajan . Tre esperienze nello stesso tempo, guardare, udire e cantare. Cosa volete di più? Per una semplice audiocassetta pagate da cinquanta a sessanta rupie, e questo solo per aver qualcosa da ascoltare. Una videocassetta, che è solo per vedere qualcosa, costa duecentocinquanta rupie, mentre lì nella Kulwant Hall c'è da vedere, udire e cantare senza spesa, gratis... proprio economico. Così noi siamo felici, questo è tutto. Noi siamo felici per ogni cosa, perché non abbiamo preferenze. "Oh Dio, voi siete contenti di parlarmi oggi. Oh Dio, voi siete felici di evitarmi oggi. Bene, io vi farò felici in entrambi i casi." Sì, io sono onesto, perché no! Non lo credete?

D: E' a causa del nostro ego che noi vogliamo la Sua attenzione?

R: Sì, è a causa dell'ego che noi vogliamo la Sua personale attenzione. Chi cerca l'attenzione? L'ego. Chi soffre quando l'attenzione è negata? L'ego. Chi gioisce per l'attesa? L'ego. Chi fa sì che tutti dichiarino ad alta voce di aver ottenuto l'attenzione di Swami, che lui è l'unico durante questa incarnazione ad aver attirato la Sua attenzione? L'ego. Lo scopo della spiritualità è quello di uccidere l'ego. Così, ignorandovi, vi fa il miglior trattamento poiché voi non aiutate voi stessi ad uccidere il vostro ego. Lui sta uccidendo il vostro ego. Così Egli vi serve e vi aiuta in questo modo. Quando parla, cosa vi dice? Come eliminare l'ego. Uccidere l'ego è l'argomento di cui Lui parla continuamente. Quando Egli vi ignora, il vostro ego viene ucciso naturalmente, da sé stesso. D'altronde noi dobbiamo perdere il nostro ego.  Questa è stata la mia esperienza per i passati trent'anni. Per sette anni sono stato evitato completamente, ma non ho smesso di venire qui e non ho pianto davanti a tutti. Non mi avvilivo:  "Va bene, se non in questa vita mi parlerai nella prossima". Vi prego credetemi, un giorno Egli  mi chiese: "Anil Kumar cosa vuoi? Che cosa vuoi?" Io dissi: "Swami, cos'è che Tu non mi hai dato finora senza che io lo chiedessi? Perché dovrei chiedere? Senza chiedere Tu mi hai dato ogni cosa. So di essere di fronte a Dio, che sa cosa dare e non dare, perché dare, quando dare e quando no. Io non voglio niente."

Moksha

Molto tempo fa, a Bangalore, qualcuno stava parlando della liberazione, o moksha. Improvvisamente, Swami mi chiese: "Anil Kumar, vuoi la liberazione?" Io risposi: "Swami, non la voglio." Tutti sgranarono gli occhi! "Non la vuoi, inutile individuo! Tu preghi come gli altri. Perché non la vuoi?" Dissi: " Swami, non so nulla degli altri, sto parlando per me stesso. Io non lo cosa sia moksha! Come sembra, è molto bella o brutta, è dolce o piccante, alta o bassa, orientale od occidentale? Com'è? Cos'è? Perché dovrei volerla? Non so. Nessuno è mai tornato da moksha dicendo: "La troverai così bella! Ti prego, raggiungimi là." Nessuno me lo ha riferito. Così, invece di desiderare ciò che non conosco, io ho un solo desiderio perché ne conosco il gusto. Si può desiderare solo ciò che già si è conosciuto. Come si può desiderare quello che non si conosce? Quindi io desidero soltanto ciò di cui conosco il sapore." Egli  chiese: "Che cos'è?" "Divulgare il Tuo messaggio, diffondere ovunque il Tuo messaggio, a piccoli e grandi gruppi, quanto più è possibile e quanto più a lungo possibile, fino al mio ultimo respiro. E se Tu me lo permetti, anche nella prossima vita." Sì, perché io conosco il gusto di condividere il messaggio di Swami.


Swami, Tu sei la luce della mia vita

In ogni modo, amici miei, questo è sufficiente per una sessione... allora torniamo a quella del 10 Febbraio. Questa è la composizione di uno studente, che vi traduco:

"O Maa (Maa significa Madre) noi sappiamo che non c'è ringraziamento per l'amore di una madre, così tutto quello che noi possiamo dire oggi è: "Ti amiamo, Swami". Noi viviamo per Te. In questa speciale occasione, noi tuoi bambini, come espressione della nostra sentita gratitudine per tutto quello che ci hai dato, offriamo ai Tuoi Piedi di Loto questi canti d'amore e di felicità. La gente dice che i giorni di scuola sono i più felici della vita di ciascuno, ma quando i nostri giorni sono con Swami, essi diventano non solo i più felici ma anche i più sacri. Quando il mondo sembrava essere un luogo di svago e il significato della vita era buffo e divertente, e io potevo pensare che tutto fosse un gioco, fu allora che vidi una luce. E diventato adulto, questa luce mi guida e mi protegge sempre. Swami, Tu sei quella Luce nella mia vita. Tu sei stato là tenendomi per mano per mostrarmi la strada, permettendomi di camminare accanto alle Tue orme, passi che camminano con me, passi che io non posso vedere. Swami, dal primo giorno del primo anno fino ad ora, la gioia, felicità e Amore che Tu hai riversato su di me non possono essere descritti. Possono solo essere sperimentati. E mai una volta nello stare con Te in questi dodici anni, mi sono sentito lontano da casa, perché considero Te mia Madre, Padre e tutto."

La Vibhuti di Bhagavan dà sollievo immediato

La successiva composizione è in Telugu. Vi comunicherò in inglese i punti salienti:

"Swami, il Tuo Amore non lo si può descrivere a parole. Il Tuo Amore è oltre tutte le stime, tutte le misure. Le gocce di dolce Amore, il chiaro di luna della Tua Luce sono indescrivibili. Swami, lasciami raccontare un fatto che accadde ad uno studente dell'undicesimo anno. Egli soffriva di artrite con acuti dolori alle gambe ed alle giunture. Il dolore era così forte che non poteva neppure venire al  darshan. Poi, dopo qualche giorno, con grande difficoltà venne al darshan e Tu, Bhagavan, col Tuo compassionevole Amore, andasti dritto da lui. Il ragazzo disse: "Swami, ho questo problema" e Tu  con un Amore totale gli dicesti: "Ragazzo, perché non me lo hai detto giorni fa? Bambino mio, perché lo hai tenuto nascosto per tanto tempo?" Quel ragazzo ebbe un sollievo immediato. Swami, io ti devo chiedere questo: "Chi ti insegnò la lezione dell'Amore? Chi Ti diede lo sguardo d'Amore? Swami, chi Ti insegnò, chi Ti diede il potere di trascinare il mondo intero verso di Te? Qual è il segreto dietro la Luce che passa nel nostro corpo attraverso il Tuo dolce sguardo, Bhagavan? Noi ce lo chiediamo." Poi il ragazzo parlò ancora. Quando Swami disse: "Perché non mi hai riferito prima il tuo problema?" lo studente dell'undicesimo anno era molto felice. Egli chiese a Swami: "Dammi un po' di prasadam, Swami". Immediatamente Baba materializzò della vibhuti e gli diede anche alcune bustine extra. Questo può essere un piccolo fatto, ma la Vibhuti curò immediatamente il ragazzo che aveva sofferto di dolori alle giunture e attacchi artritici per trenta giorni. "Swami, che parole ho io, come posso dare a Te quando ogni cosa Ti appartiene? Swami, cosa dovrei chiedere quando Tu mi hai dato tutto? Cosa dovrei dirti, quando Tu conosci ogni cosa? Swami, tutte le nostre preghiere sono per Te. Swami, il Tuo bellissimo darshan lascia impronte sulla sabbia della nostra mente. Il Tuo affascinante, magnetico sorriso ha lasciato un'impronta indelebile nel nostro cuore. Le Tue parole dolci e soavi saranno ricordate per sempre nel nostro respiro, Swami. Noi siamo i Tuoi servitori, Bhagavan. Noi tutti siamo i beneficiari del Tuo Amore. Il Tuo dolce sguardo è come la vina , il bellissimo strumento suonato nei nostri cuori. Swami, i tuoi bellissimi occhi sono l'armonia degli inni della vita. Swami, i Tuoi capelli che ondeggiano al vento sono realmente il vento che sostiene la nostra vita. Che bellissimo sorriso, bello come una fila di uccelli, come una collana, Swami. Noi preghiamo perché Tu sia con noi durante tutta la nostra vita."

Non c'è nient'altro che il Tuo Amore senza fine

Questa fu recitata in Hindi:

"Cosa c'è in Lui che m i fa versar lacrime ogni volta che io penso a Lui con amore? Cosa c'è in Lui che riempie il mio cuore con gioia e aspettativa tutte le volte che io sento la musica del darshan? Cosa c'è in Lui che mi riempie e mi sommerge ogni volta che Lo vedo? Cosa c'è il Lui che attira verso di Lui come un magnete? Non c'è nient' altro che il Suo infinito Amore. La nostra amorevole Madre Sai ci inonda di Grazia e ci dipinge nuovamente con Amore. Noi siamo i fortunati. Noi siamo le rose presenti in questa ghirlanda. Noi siamo i Suoi umili ragazzi. Anche se Egli è il Re del mondo, Egli scende al nostro livello e ci parla."

Per quanto grandi i nostri sbagli, Egli ci perdona con un sorriso

Per quanto grandi possono essere i nostri sbagli, Egli ci perdona con un sorriso. Questo accadde l'anno scorso,quando ero all'undicesimo anno. Ricordo che Bhagavan non ci aveva parlato per qualche tempo perché era seccato con noi per qualche motivo. Da quattro giorni facevamo ogni tentativo per attirare la Sua attenzione. Un giorno noi stavamo cantando, ma il nostro buon Signore andò dritto della Sua stanza delle interview e non venne più fuori.  Cominciavamo a piangere nonostante continuassimo a cantare,  ma non c'era nessun segnale di grazia o di perdono. Improvvisamente venne mandato a chiamare il custode. Egli entrò nella stanza delle interview. Quando poi uscì fuori, egli si fermò gioioso in mezzo a noi e annunciò: 'Ragazzi, non piangete. Swami visiterà domani il vostro ostello! Questo ci fece saltare di gioia. Dimenticammo tutti le nostre sofferenze. Swami, quella era la Tua  risposta."

Noi siamo i tuoi bambini, Swami

Poi fu fatto quest' altro discorso, anch'esso in Hindi. Questa è la traduzione in inglese:

"Quando lasciammo la mano della madre e venimmo qui,noi sapevamo che Tu eri lì a sostenerci. Quando lasciammo i nostri giochi e venimmo qui,  sapevamo che Tu eri lì per giocare con noi. Quando a volte ci sentivamo soli e depressi, noi sapevamo che Tu eri lì a consolarci. Quando eravamo pieni di gioia e di felicità, sapevamo che Tu eri l'unico responsabile. Per ogni singolo passo dei nostri, noi trovavamo vicino delle orme e sapevamo che erano  le tue. Per ogni nostra singola mancanza c'era qualcuno che ci correggeva sempre e sapevamo che eri Tu. Quando il mondo cantava 'Baa-Baa, pecora nera' eri Tu che ci iniziavi ai Veda. Quando il mondo presentava molte provocazioni, Tu ci aiutavi a superarle. Comincia come una piccola gemma e se sboccia in un bellissimo fiore, il merito va al giardiniere che lo ha nutrito durante tutta la sua vita. Se un vitellino cresce e  diventa robusto, il merito va alla madre che ne ha avuto cura durante tutta la sua vita. Caro Signore, se noi siamo quello che siamo oggi, è perché abbiamo studiato sotto le Tue cure e siamo cresciuti con il Tuo nutrimento. Molto più importante: noi siamo i Tuoi bambini, Swami. Per tutto l'aiuto che Tu ci hai dato, direttamente e indirettamente, noi vorremmo dire che il nostro cuore palpita per Te."

Il Tuo nome è così bello

Ecco qui un poemetto recitato in Telugu da un ragazzino dell'undicesima classe: "Noi siamo così felici, Swami, perché abbiamo il Tuo nome. Con la spada del Tuo impareggiabile Nome noi tagliamo a pezzi le qualità animali. Siamo veramente fortunati. Oh, Dio, il Tuo Nome è bello come un arcobaleno, è infinito, ha l'impenetrabile profondità dell'oceano, conferisce Pace e Beatitudine. E' veramente più fragrante dei fiori di gelsomino. È più gustoso del formaggio. E' più bello dell'occhio del pavone, è più bello della luce della luna, è più ricco dell'amore di una madre, così morbido, così tenero, Swami."

Tu sei mia Madre, Swami

Questo ragazzo disse tra le lacrime:  "Swami, io no ho mai conosciuto mia madre perché è morta subito dopo la mia nascita. Io non l'ho mai vista, Swami, ma in tutti questi anni ho visto mia madre in Te. Tu sei mia Madre. Io ho perso la madre fisica, ma Tu sei la mia vera Madre, Swami. Io ho ricevuto da Te tutto l'amore di mia madre. Tu sei la mia vita e da questo momento io dedico la mia vita a Te, Bhagavan. Tu sei l'albero ed io sono il rampicante. Swami, Tu sei il fiore ed io sono l'ape. Tu sei il cielo ed  io la stella, Tu sei  l'oceano ed io l'onda. Tu sei la montagna ed io la cascata. Swami, Tu ed io siamo inseparabili. Tu ed io siamo Uno."

L'amorevole comando di nostra Madre Sai

La successiva composizione era in Tamil. Eccovi la traduzione:

"Swami, noi siamo i Tuoi bambini. Tu sei nostra Madre, il Dio-Madre. Mia madre mi diede la nascita, mi nutrì e mi cantò la ninnananna, mentre questa Madre Sai mi ha educato. Tu ci hai dato Amore e benedizioni, un codice di comportamento e la disciplina.Tu ci hai donato la Tua Grazia, la dedizione e la forza e ci hai dato anche le cose terrene. Questi sono  i modi in cui ci hai educati, non semplicemente lavandoci o nutrendoci. Ah, quanto siamo fortunati! Tu ci hai dato una mente che pensa solo a Te e soltanto a Te. Noi cantiamo, e cantiamo in lode a Te. Parliamo soltanto di Te, Swami. I nostri cuori pregano solo Te e amano solo Te. Come possiamo esprimere la nostra gratitudine a questa Madre, questo Dio-Madre? Ah, una voce parla nel mio cuore. Sì... e che cosa dice? Che noi tutti viviamo per Te, che amiamo Te, Bhagavan, che viviamo per Te. Una madre si sente felice quando genera un figlio, ma si sentirà ancora più felice quando sentirà la gente definire suo figlio 'un nobile figlio'. Sì, oggi giuriamo che avremo cura e proteggeremo i nostri genitori. Li faremo felici. Questo è ll comando di nostra Madre Sai, il comando del nostro Dio-Madre, un amorevole comando. Non dimenticheremo mai questa cosa, non dimenticheremo ciò che Baba, nostra Madre, ha detto. Non dimenticheremo il Tuo tono, Swami, le Tue dolci labbra, le Tue dolci parole. Non dimenticheremo mai, mai e poi mai."

Signore, solo Tu puoi uguagliare Te stesso

Quindi venne letta la composizione di un altro studente, letta in inglese: "Swami, gli anni sono trascorsi, il tempo è passato. La gente è cambiata, il mondo è cambiato. Ogni cosa è cambiata. Ma per me, Signore,  Tu rimani immutato. Quelle soffici orme, quegli sguardi compassionevoli, quelle parole toccanti, quelle innocenti domande: 'Cosa hai mangiato a colazione? Quanti cucchiaiate di dolci hai mangiato? Quant'era  grande il chapati?' Š Queste domande non cambieranno mai; tutto rimarrà identico. Oh Signore, mio Dio, Tu mi hai allevato, mi hai formato, mi hai scolpito. Tu ci hai nutriti. Tu per noi sei più di un padre, più di una madre, di un fratello, di una sorella, di un insegnante... sei più di tutti in assoluto. Signore, solo Tu puoi eguagliare Te stesso. Sì, Signore, solo Tu puoi eguagliare Te stesso, ce lo hai dimostrato molte volte. Citerò un esempio. Una volta successe che mentre procedeva la distribuzione di prasadam, improvvisamente Swami andò da un ragazzo e gli chiese se aveva avuto il prasadam. Il ragazzo rispose: 'No, Swami.' Bhagavan disse immediatamente: 'I tuoi fratelli possono dimenticarsi di te, ma tua Madre non ti dimenticherà mai So che tu non hai avuto il prasadam. Vieni, prendilo'. Questo è ciò che disse Baba."

Noi siamo quelli che siamo grazie a Te

Se noi oggi siamo quello che siamo, è merito Tuo, Swami.

E' merito del Tuo incondizionato Amore e della Tua Grazia.Benedici tutti noi e tienici sempre con Te. Tu ci hai fatto salire le più alte vette, così che noi oggi siamo grandi e fieri.Tu sei l'Uno che entra nelle nostre vite quando il mondo ne esce. Quando il mondo esce, entri Tu, Swami. Tu sei Quello che ha sofferto per noi. Tu mi guarivi quando stavo male e dicevi: 'Tu sei Mio, niente può accaderti senza la Mia Volonta'. Swami, Tu sei colui che ha messo la luce nei nostri cuori, che ci fa andare avanti e avanti. Noi siamo i violini e Tu sei il violinista. E' solo quando ci prendi nelle Tue braccia e suoni una melodia che si crea un capolavoro. Noi siamo quello che siamo grazie a Te e noi dobbiamo la nostre vite a Te, Swami." Questa fu la sua preghiera.

Io voglio che tu viva per Me, non che tu muoia per Me

Egli continuò: "Una volta accadde che quando Bhagavan venne fuori per il darshan, si avvicinò ad un ragazzo e gli chiese: 'Che cosa faresti per Me?' Il ragazzo rispose: 'Swami, farei qualsiasi cosa per Te, morirei anche per Te!' Swami si rivolse di nuovo al ragazzo e disse qualcosa che risuonerà per sempre nelle nostre orecchie.  Che disse Baba? 'Figlio Mio, Io non voglio che Tu muoia per Me. Io voglio che Tu viva per Me, non che tu muoia.' Swami, noi siamo tuoi! Rendici come Hanuman per Rama, come Arjuna per Krishna".

Domande degli studenti e risposte di Bhagavan

D: Bhagavan, mio cugino ha frequentato parecchi centri di pellegrinaggio, ha visitato molti guru e molti ashram, ma solo qui ha potuto  trovare pace e felicità. Spiegaci perché,  per favore.

R: Perché egli è andato da tutte le parti, ha camminato per tutte le strade, poi è arrivato qui, sulla strada dove la ricerca finisce. La strada finisce qui. Questo è il frutto della sua intera ricerca, così naturalmente ha trovato la pace e la felicità. Non c'è niente di sbagliato o di strano in questo.

D: Com'è che alcuni hanno esperienze e altri no? Perché?

R: La risposta è semplice. Voi non siete sufficientemente maturi, i vostri cuori non sono pieni di Amore e la vostra mente è diventata un 'dubbioso Tommaso', ecco perché non avete verifiche.

D: Come e perché io a volte mi sento debole, sento di non poter raggiungere come i miei amici nulla che abbia valore nella vita?

R: La risposta è semplice. È la tua debolezza psicologica; è la tua isteria; è la tua mente da scimmia. Se altri lo possono raggiungere, perché non tu? Con il Nome di Dio  puoi ottenere nella vita cose ancora migliori di quelle avute da tutti i tuoi amici.

D: Io voglio fare una cosa ma i miei genitori insistono perché io ne faccia un'altra. Che dovrei fare?

R: Segui le indicazioni dei tuoi genitori. Tu non sai che cosa dovresti fare. I tuoi genitori sono persone anziane, perciò sono altruiste. Loro sanno che cosa è bene che tu faccia, perché la tua vita non è solo per te, la tua vita è per i tuoi genitori, per la tua famiglia, per il tuo Paese, per la società e per Dio. Tu non stai vivendo solo  per te stesso. Comprendi le priorità e poi decidi.

D: Se i desideri non devono essere presi in considerazione, è sbagliato desiderare di vedere Te, Swami?

R: La risposta arriva con un sorriso: "Niente di sbagliato. Vedere Swami non è un desiderio, perché tu e Swami siete Uno."

D:Non ho amici in questo mondo. Che devo fare?

R: No, perché dici così? Gli amici possono lasciarti un giorno o l'altro. Un amico può stare con te ventiquattr'ore al giorno, ma c'è l' Amico è l'unico amico che è sempre in te e con te, e quello è Dio. Quell'Amico è sufficiente. Perché senti il bisogno di altri amici?

Sì, queste sono le domande degli studenti che io volevo  condividere con voi. Se mi viene in mente qualche altra cosa, ve la farò sapere più tardi.

Tante grazie per la vostra attenzione. Mentre assistevo a tutte quelle presentazioni,  mi chiedevo se questo messaggio avrebbe raggiunto tutti o no. Io volevo condividerlo con tutti. La ragione è che, come devoti,  noi restiamo stupefatti nel prendere atto di questa dimensione di Swami,  nel renderci conto del Suo ascendente sui giovani e sui bambini. Quali meravigliosi sentimenti e sensazioni sono emersi in queste presentazioni come un riflesso, una reazione e risonanza della presenza di Swami nelle loro vite!

Questa dimensione di Swami, di come Egli influenzi i bambini ed i giovani di questo Paese,  è una sfaccettatura  della Divinità molto, molto importante, che io sono sicuro che noi, come devoti, siamo interessati a conoscere. E' con questa intenzione che io ho deciso di condividere tutto questo con voi. Vi ringrazio per il vostro tempo e la vostra compagnia. Spero che voi tutti  abbiate gioito del tempo che abbiamo trascorso insieme. Vi ringrazio molto.
 


Fonte: Sathya Sai It - Lista Yahoo