Sathya Sai Baba
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RaccontiAmore, amore, amoreCos' è quella forza che spinge i fiumi ad unirsi all'immenso oceano? E' l'Amore, è l'Amore ed è ancora l'Amore. E' l'Amore senza egoismo del Bhagavan nei nostri confronti che ci attira a Lui. Il Bhagavan è come un 'immenso oceano d'Amore e noi siamo i fiumi che vengono continuamente attratti da Lui. Egli è la vera forma dell'Amore. La vera essenza della Verità. L'incarnazione della Pace. E' il più piccolo tra i piccoli ed il più grande tra i grandi. Egli è indescrivibile. E' strano e le Sue azioni sono ancora più strane. Anche il mio arrivo qui, nella sacra terra di Puttaparthi che si trova sulle sponde dello splendente fiume Chitravati, è stato piuttosto strano. Mio padre conosceva Sri Sathya Sai Baba ancora dal '70, ma non credevamo molto in Lui. Fu nel gennaio 1999 quando mio cugino ci scrisse della sua richiesta di ammissione alla scuola secondaria superiore dell'Istituto Sri Sathya Sai, che io rimasi affascinato, sentendo le sue parole sulla Gloria del Bhagavan e di questo posto. Pensai che dovevo essere ammesso a quella scuola ad ogni costo. Ma non era un buon momento per la nostra famiglia. Nel dipartimento dove lavorava mio padre era in atto uno sciopero che durava da tre mesi, così avevamo seri problemi economici. Ma dove c'è la Sua Volontà c'è anche una via. Mio padre riempì il formulario e lasciò tutto a Lui. Arrivò l'avviso di chiamata e mi dovevo presentare, era il momento di raccogliere il denaro per le spese. Mio padre con la Sua Grazia, riuscì a sistemare ogni cosa ed arrivammo qui per il test di entrata che io fui in grado di superare. Ritornammo a casa. Lo sciopero non era ancora finito quando arrivò la lettera di invito a frequentare la scuola; qualcuno cercò di dissuadere mio padre a mandarmi in un posto che era lontano 2500km, ma mio padre e mia madre sapevano bene che non c'era nulla di cui preoccuparsi, perché a Puttaparthi c'era il Padre dei padri, la Madre della madri, il Guardiano dei guardiani, il Signore dei Signori.. Comunque, nonostante i problemi finanziari continuassero ad esistere, Egli desiderava che io frequentassi la Sua scuola e fece in modo di rimuovere ogni ostacolo. Dopo una settimana, lo sciopero terminò ed io raggiunsi la terra di Puttaparthi dalla terra del Buddha. Fu così che io arrivai qui, nel Suo gregge e che diventai uno strumento della Sua Divina Missione. Quando arrivai qui al collegio, tutto era diverso dal mondo esterno della scuola: il servizio senza egoismo svolto dagli insegnanti, la cura che essi avevano per ogni ragazzo, etc., tutto questo avveniva solo per amore del Bhagavan. Qualche volta anch'io mi trovo a pensare: "Oh, questo professore non è buono, mi sgrida continuamente!", ma alla notte, prima di dormire, analizzo l'incidente e mi rendo conto che quello che aveva fatto era solamente per il mio bene. E' proprio vero che il Bhagavan ci ha dato gli insegnanti più attenti ed efficienti. Una volta accadde che un ragazzo arrivò tardi per la colazione. Uno degli insegnanti gli disse di andarsene e di non fare colazione per tre giorni. Ma il giorno seguente, il professore si ricordò di quello che aveva detto al ragazzo ed andò a cercarlo per annullare la punizione, ma non si ricordava più chi era! Fu così che anche il professore decise di non fare colazione per tre giorni. Il quarto giorno, il ragazzo in questione, chiese al professore se poteva rientrare alla mensa. Il professore allora gli raccontò della sua intenzione di annullare la punizione ma che non ricordava più il suo nome e che per questo decise di saltare anche lui la colazione per questi tre giorni. Entrambi decisero quindi di andare insieme a fare colazione. Il Bhagavan sa tutto ma non si scompone. Ci ha detto che anche Lui è un attore in questa commedia della vita ed anche Lui deve seguire le regole ed i regolamenti che Lui stesso ha stabilito. In settembre mio nonno si ammalò e l'insegnante mi
consigliò di pregare Swami, di consegnargli una lettera e della vibuthi da
benedire. Il giorno dopo scrissi una lettera e portai con me un pacchetto di
vibuthi. Ero seduto in seconda fila, il Bhagavan uscì ed io mentalmente pregavo
per la guarigione di mio nonno. Quando il Bhagavan venne di fronte a me, io gli
mostrai la lettera e la vibuti da benedire, ma Lui non lo fece. Bhagavan ci dà tutto e non ci chiede niente eccetto una
cosa che Gli appartiene: l'Amore. "L'Amore è paziente e gentile, non è geloso, vanitoso o
orgoglioso. |