3 - ANELLO GRANDE

(CAMPO SPORTIVO-OPERA PIA CECI-COSTA-GATTARA-EX SCANDALLI-VIA LORETANA)

Accesso: con la S.P. Cameranense fino al parcheggio antistante il campo sportivo. Se quì non vi fosse posto si può scendere in direzione di Numana fino al piazzale Aldo Moro a non più di 200 metri.

Relazione: risalire via Loretana in direzione del paese. Sulla destra notiamo subito un gigantesco ma rassicurante pino d’Aleppo.

All’incrocio si gira per via Monsignor Donzelli dove risalta il futurismo architettonico del nuovo edificio della Cassa Rurale; in fondo con una ripida ma corta scalinata si perviene in via Corraducci dove alcuni orto-giardini conservano bellissime piante di melograno e giuggiolo che, secondo tradizioni remote avevano delle funzioni sacrali.

In questi cimeli, mantenuti in vita da anziani tenaci, troviamo il nespolo, il rosmarino, il fico, il prugno, la mentuccia, la salvia e in stagione le bocche di lupo e la valeriana.

Ai lati la strada è ornata da grossi platani e variopinti oleandri mentre nel lato a valle, fitta e rigogliosa si mantiene la pineta comunale che ospita il parco giochi per i bambini.

Si devia poi per viale Ceci dove in stagione è possibile vedere le stupende fioriture degli alberi di Giuda.

E si arriva all’incrocio con via Marinelli: sulla sinistra c’è l’ex Padiglione attualmente sede di scuola materna mentre all'inizio di via S. Giovanni una vecchia casa è abbellita con delle decorazioni e riquadrature.

Davanti a noi, veramente imponente si staglia l’edificio e la facciata dell’Opera Pia Ceci decorati in cotto secondo lo stile architettonico dei primi del Novecento. In un’aiola è ubicato il busto di Giuseppe Pasquali Marinelli poco prima della sua casa poi donata come prima sede dell’ospizio Ceci. Una lapide commemorativa del 25 aprile 1993 ricorda, nel secondo centenario della sua nascita, "il concittadino che visse soprattutto per le lettere e l’amore del prossimo". Si gira poi per via guasto (a sinistra c’è la stradina che porta alla Fontevecchia) e si hanno delle visuali molto ampie sulla vallata del Boranico e su Ancona.

Deviare per via Mattatoio ("la Gattara") dove spiccano minuscole casette d’altri tempi.

In alto si prende obbligatoriamente per via Jacomini dove, sulla sinistra la testa di un cavallo (bassorilievo in cotto) annunciava la presenza di una stalla del trasporto pubblico. Dietro un cancello si intravvede il vascone e la ex villa di Silvio Scandalli, il fondatore della omonima ditta di fisarmoniche.

Si guadagna alfine la sommità del nostro luminoso colle con la scalinata di via San Francesco che sale diretta alla vecchia fabbrica Scandalli, riflesso, paesaggio e vuoto rumore dell’archeologia industriale cameranese.

Si riprende via Loretana scendendo da via dei Monaci e si prosegue nella zona sottostante i giardini con cipressi secolari, lecci e tigli.

Sulla destra, molto austera, possiamo ammirare la chiesa della Madonna della Speranza e la scalinata che sale (un tempo era mulattiera) all’ex porta Loreto oggi "fuori porta".

Nell’ultimo tratto, fino al parcheggio di partenza, dei piccoli coltivi urbani superstiti (case Piastrellini e Sturba) resistono imperterriti a un progresso comunque inarrestabile.

Note: percorso panoramico e molto interessante per l’incontro con edifici civili e religiosi che hanno fatto la storia del nostro paese.



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