12 - Da San Giovanni agli Angeli per via Pisciarella e la bassa valle del Boranico
Tempo di percorrenza: 2 o 3 ore
Accesso: con la S.P. Cameranense raggiungere il dosso dove si dipartono via Marinelli e via San Giovanni; entrare in quest’ultima e parcheggiare nella sua piazzetta.
Relazione: continuare per via San Giovanni pervenendo davanti all’ex villa Fazioli ("giù da Leonardi") circondata da un boschetto di altofusti simile a quello dei Mancinforte. Risalire verso monte fino alla Cameranense e poi si inizia a scendere la ripida via Pisciarella.
Dopo una curva sulla sinistra, addossata alla piccola rupe, troviamo la fonte omonima in parte deturpata. Oltrepassata una caratteristica casa di campagna si apre la luminosa vallata del Boranico al di sotto di Monte Umbriano e con il San Vicino sullo sfondo.
Lasciata una stradina sulla destra, aggirare casa Brilli e dirigersi verso il fondo della valle immersi completamente tra piante rigogliose; vivono qui le querce più antiche del nostro territorio comunale.
Superare un ponticello sul Boranico (olmeta sull’argine sinistro) e con un bel viottolo in mezzo ai coltivi raggiungere casa Antomarioni.
Una sterrata risale il fianco destro idrografico della vallata che adesso ci appare nella sua interezza: dal Monte dei Corvi alla confluenza con l’Aspio. Sulla via Zingari (la vecchia Flaminia) è molto bello osservare il profilo del nostro paese che dal colle più alto (m 231) scende a quello più basso di una quarantina di metri dove è ubicato San Giovanni (m 191); nel complesso naturalistico del Conero Camerano costituisce l’ultimo baluardo collinare a ponente prima della più grande ma anche molto antropizzata vallata dell’Aspio.
Completare il percorso fino all’Arco degli Angeli (l’Angiul’).
Note: percorso campestre tra i più suggestivi e panoramici. Il nome della contrada San Giovanni deriva da un’antica chiesa qui esistente intorno al Mille.
E’ stato il luogo di importanti ritrovamenti archeologici purtroppo molti dei quali ancora nel sottosuolo.
Gli Angeli (l’Angiul’) è un antico toponimo ancora usato per definire una frazione ai confini con Ancona nel bivio per Varano. Il nome sembra che derivi da alcuni angeli che, sorreggevano una Madonna di Loreto presso una figuretta detta "del Bolognese", localizzata nelle vicinanze ma oggi non più esistente.
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