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Politica Interna Ottobre 2002 |
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29/11/02 LA RIMPATRIATA. Sono in molti a pensare che la seconda Repubblica non sia mai nata. Probabilmente lo sara' il momento in cui le forze politiche troveranno modo di accordarsi sulla ormai impellente necessita' di por mano alle riforme Istituzionali. Di contro, se la seconda Repubblica non ha ancora fatto udire i suoi vagiti, la prima Repubblica non e'mai morta. C'e' anzi l'impressione che aumenti la nostalgia e con essa il rimpianto dei bei tempi passati. Un segnale in questa direzione viene dal CDU che organizza a Saint Vincent un incontro tra forze di maggioranza e di opposizione, sindacati e imprenditori. La scelta della localita' non e' casuale giacche', proprio a Saint Vincent, organizzava incontri di questo tipo lo scomparso leader democratico cristiano Carlo Donat Cattin. I volti dei partecipanti sono tutti noti: da Sandro Fontana, l'indimenticato Bertoldo, sino ad Arnaldo Forlani che qualcuno, irriverentemente, chiamava il "coniglio mannaro". Al comune cittadino rimane da augurarsi che questo soprassalto di nostalgia del passato non sia rivolto a progetti di restaurazione, ma sia il motore di rinnovata volonta' di profonde riforme. Quelle di cui il Paese ha bisogno. |
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28/11/02 RIAPPARE IL MARCO SUPERSTAR. C'era da giurarlo! C'era da giurare che la nostalgia per le vecchie monete europee qualche risultato lo avrebbe prodotto. E se la nostalgia e' forte per quei Paesi come l'Italia che rinunciavano ad una moneta debole per l'avvento dell'euro, e' facile immaginare lo struggimento della Germania che doveva rinunciare alla moneta piu' forte: il marco. Per i tedeschi non deve essere stato facile, immaginiamo, rinunciare ad un "supermarco" che, nelle quotazioni ufficiali, svillaneggiava quotidianamente il dollaro USA e che costituiva un prezioso lasciapassare per tutti i Paesi dell'ex Unione Sovietica. Del resto la nostalgia per il vecchio marco era gia' stata certificata dalla Bundesbank allorche' comunico' che i marchi ancora in circolazione ammontavano a svariati miliardi. Ecco dunque che una catena di Grandi Magazzini, quasi 200 punti vendita in tutta la Germania , capta questa nostalgia e annuncia che, per gli acquisti di Natale, saranno accettati ancora i marchi. Di piu', sara' possibile pagare anche con formule miste: un po' di euro e un po' di marchi. Siamo sicuri che questa "operazione nostalgia" sara' baciata da un grande successo commerciale. Non ci stupiremmo se alle casse dei Grandi Magazzini e all'atto del pagamento in marchi a qualche tedesco brillassero gli occhi. |
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27/11/02 "LIBERTA' E GIUSTIZIA" : NUOVO IL MOVIMENTO E VECCHI I PROGETTI. La definizione piu' bella di "Liberta' e Giustizia" e' certamente quella riportata dal Foglio di Giuliano Ferrara: "liberte', egalite', jet prive'. Giochi di parole a parte il nuovo club dei milionari, in euro s'intende, muove i suoi primi passi. Sono naturalmente passi felpati come si conviene a quanti frequentano il salotto buono dell'ing. Carlo De Benedetti. Niente eccessi verbali e mano tesa a quanti, anche all'interno della maggioranza di centro destra, non sono insensibili al richiamo delle sirene della sinistra. A ben vedere ci si puo' chiedere se era necessario uno sfoggio di cotanti nomi altisonanti per tentare di riproporre alleanze politiche che, magari sottotraccia, ripropongano uno stile di governo consociativo quale quello che abbiamo conosciuto sino a pochi anni orsono. Forse mi sbaglio, ma ho l'impressione che lo scopo ultimo di "Liberta' e Giustizia" sia quello di sparigliare le carte per rifare il mazzo. Detto in modo piu' chiaro: se battere il centro destra sul piano elettorale e' in questo momento una ipotesi non praticabile, si puo'ugualmente pensare di spostare a sinistra il baricentro del governo condizionando le sue scelte dall'esterno. Insomma, una bella rimpatriata di democristianita'. Staremo a vedere. |
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LA DC DELLA CASA DELLE LIBERTA'. L'attuale fase politica e' caratterizzata dalla grande vivacita' delle forze di centro della maggioranza. Vivacita' che si spiega solo in parte con l'imminenza del loro congresso. Vi e' probabilmente dell'altro e cioe'che vada loro un po' stretto quel modesto 3,2% rimediato alle ultime elezioni politiche come sommatoria dei voti di CCD e CDU. Le recenti elezioni amministrative e i sondaggi piu' freschi li accreditano infatti di percentuali meno sparagnine. Di qui' il desiderio, legittimo s'intende, di aumentare la propria visibilita' all'interno del governo cercando nel contempo di erodere consenso al partito egemone dell'attuale maggioranza: Forza Italia. Il tutto condito con qualche strizzatina d'occhi anche alla coalizione avversa. Andrebbe tutto bene se non fosse per il fatto che, finalmente, il sistema politico italiano e' divenuto bipolare. La logica di fondo non dovrebbe quindi essere quella di andare a caccia di consensi sposando le tesi dell'opposizione. Anche perche', e sono sempre i sondaggi ad illuminarci, i due schieramenti politici italiani sono assai poco permeabili ai travasi di voti. O si sta' di qua'o si sta di la'. L'esempio migliore viene proprio dal centro sinistra dove, nonostante furibonde lotte interne, non si riesce a catturare un solo voto dalla coalizione avversa. |
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I ROVELLI DELL'OPPOSIZIONE. Mentre una parte del centro sinistra, Margherita, maggioranza DS e SDI, lancia timidi segnali d'apertura verso la CDL facendo balenare possibili convergenze atte alla realizzazione di riforme condivisibili, vi e' un'altra parte, Correntone, Rifondazione e Cofferati che si mette di continuo di traverso ritenendo non praticabile qualsiasi ipotesi di accordo. Al di la' della facile previsione della possibilita' di rotture all'interno della coalizione di centro sinistra, va anche valutata dalla CDL l'opportunita' politica di aderire a formule che prevedano possibilita' di accordi con una parte dell'opposizione. Detto in modo piu' chiaro, la CDL dispone di un'ampia maggioranza all'interno di entrambe le Camere. E' quindi perfettamente in grado di portare avanti da sola il proprio programma politico. L'accettare apporti da parte dell'opposiione equivarrebbe a certificare che la maggioranza non e' sufficentemente coesa. Si verificherebbe cioe' una situazione di scarsa chiarezza nei rapporti tra la maggioranza stessa e l'opposizione. Una ripetizione insomma di scenari ampiamente conosciuti in passato e verso i quali, con il voto del 13 maggio dell'anno passato, l'elettorato ha mostrato uno scarso gradimento. |
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28/11/02 II CATTOLICI E LA SINISTRA. FINE DI UN AMORE ? I segnali di fumo inviati dall'UDC trovano occhi attenti tra i petali della Margherita. Gli ex Popolari stanno infatti interrogandosi sul ruolo dei cattolici e sulla loro attuale collocazione politica. Un osservatore esterno potrebbe avere l'impressione che si profili qualche forma di avvicinamento con i fratelli separati del centro destra. Ove cosi' fosse ci troveremmo in una curiosa situazione all'interno della quale i cattolici mettono per la prima volta in discussione la "santa alleanza" con la sinistra assieme alla quale, in maniera piu' o meno esplicita, hanno costituito quel blocco sociale che che ha governato il Paese sino ad un paio d'anni orsono. Acquista molto rilievo, in questo senso, il programma televisivo "Excalibur" dal quale un cattolico doc come Socci parla ad una vasta platea con un'ottica che non e' di sinistra. L'attenzione del pubblico e' molto viva ed ha gia' suscitato dibattiti. E' da ritenere che, anche dall'altra parte del Tevere, si guardi con estremo interesse a questa novita'. Potrebbe essere l'inizio di una piccola rivoluzione. |
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27/11/02 CDA RAI. CHI RESTA E CHI SE NE VA. e, come pare, il CDA della Rai mantiene le sue prerogative giuridiche oltreche' politiche anche in presenza delle dimissioni di alcuni suoi consiglieri, credo si imponga con rapidita' la sostituzione dei consiglieri dimissionari. Cosi' come credo si impongano anche le dimissioni del consigliere Staderini che aveva sollevato dubbi sulla liceita' della permanenza in carica dell'attuale CDA dopo le dimissioni di due consiglieri. Credo infatti che a nessuno piaccia l'attuale sistema che conferisce ai Presidenti delle Camere il compito di nominare il CDA della Rai. Questo metodo risponde unicamente ad una esigenza di maggior trasparenza nelle nomine del vertice Rai sottraendole ad indebite pressioni politiche. E' di tutta evidenza che cio' non rappresenti la perfezione ma rappresenti unicamente un compromesso sul quale si sono accordati maggioranza e opposizione. E' per questo motivo che, a parere di chi scrive, non vi sono al momento margini per rimettere tutto in discussione. Anche perche' l'alternativa potrebbe essere quella di un commissariamento. C'e' qualcuno che lo auspica? |
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DEVOLUTION: UN RISCHIO O UNA OPPORTUNITA'? A ben vedere il disegno di legge sulla devolution non rappresenta unicamente lo strumento per tentare di ammodernare le strutture portanti dello Stato. Nossignore! La devolution e' anche e forse soprattutto uno strumento a disposizione degli elettori per valutare la volonta' di rinnovamento delle forze politiche. Da una parte abbiamo infatti uno schieramento che si prefigge, con la devoluzione, di avvicinare i cittadini alle Istituzioni portando la gestione di alcuni poteri piu' vicina alla fonte della legittimazione democratica. Dall'altra abbiamo invece uno schieramento che lambisce anche qualche propaggine della maggioranza, che e' terrorizzata dall'idea che lo Stato possa cedere competenze alla periferia. I timori sono tanto forti che si arriva a sostenere che, ove passasse la devoluzione, sarebbe a rischio l'integrita' del Paese. In verita' questo Paese ha attraversato, nella sua storia recente e senza problemi di sorta, ben altri traumi. Si va dallo stragismo sino al terrorismo. Si va da tangentopoli che ha decapitato in un sol colpo i principali partiti di governo sino ai ribaltoni che hanno mandato a casa governi democraticamente eletti. Nessuna paura, quindi, per l'integrita' dell'Italia. Piuttosto una ghiotta occasione fornita agli elettori per comprendere chi lavora per le riforme e il rinnovamento e chi invece vuole mantenere tutto fermo ed immutato nella convinzione che l'Italia, cosi' come e' stata sino ad un paio d'anni orsono, andava benissimo. |
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26/11/02 CRISI FIAT: LA CURA NON SARA' NE' FACILE NE' BREVE. L'Universita' Cattolica di Milano ha elaborato uno studio dal quale si evince che la Fiat non e' competitiva nel rapporto qualita'-prezzo con i concorrenti europei quali Peugeot, Renault, Opel e Skoda. Vorrei sommessamente far notare che il giudizio sarebbe stato ancora piu'severo se si fossero prese in esame anche le cosiddette "tigri asiatiche", ovvero le industrie automobilistiche di Giappone e Corea del Sud. Ma i motivi di preoccupazione non si fermano qui. E' infatti apparsa sui quotidiani qualche tempo fa una ulteriore notizia certamente non incoraggiante. Questa: dopo l'India anche la Nigeria ha prodotto la sua prima auto. Si tratta di un modello di media cilindrata che e' ovviamente privo delle raffinatezze tecnologiche delle vetture attualmente prodotte nei Paesi occidentali. L'elemento di grande interesse e' tuttavia costituito dal suo prezzo di vendita che si aggirerebbe intorno ai cinquemila dollari. La Fiat quindi, dopo anni di vacche grasse, dovra' accingersi ad affrontare una doppia difficolta': nel breve periodo quella di riconquistare posizioni nei con fronti degli altri costruttori europei; nel medio e lungo periodo quella di attrezzarsi per contrastare la concorrenza dei Paesi cosiddetti emergenti. |
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25/11/02 LE GIACCHETTE DEL CAPO DELLO STATO. Sara' opportuno provvedere uno stock di nuove giacchette per il Presidente della Repubblica. A furia di strattonarle infatti, le attuale giacche del Capo dello Stato rischiano di essere sgualcite. E' Francesco Rutelli, questa volta, a tirare le falde dell'augusto blazer. In margine al progetto del governo di varare la legge sulla devoluzione, il coordinatore dell'Ulivo ( ma lo e' ancora ?) rivolge un appello alla piu' alta carica dello Stato sostenendo che " Ciampi non permettera' che la maggioranza faccia violenza alle Istituzioni". Rimane da comprendere il motivo per il quale un ordinamento federale dello Stato che vige in Paesi come gli Stati Uniti, la Germania la Svizzera e molti altri ancora, debba divenire in Italia un attentato alle Istituzioni. Cosi' come rimane da comprendere il motivo di tanto timore che ha persino indotto Rutelli, sempre lui, a coniare un nuovo termine secondo il quale la riforma pensata dal centro destra non sara' una devoluzione ma una dissoluzione. Siamo, insomma, alle solite ! I provvedimenti di questo governo sono sempre un attentato alla democrazia e ogni battaglia dell'opposizione per bloccarli e' l'ultima spiaggia prima del caos. Con queste fole mi pare difficile che il centro sinistra possa nuovamente aspirare al governo del Paese. |
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25/11/02 PERCHE' E' URGENTE LA LEGGE SULLA DEVOLUTION. La sinistra insiste compatta (e' uno dei rari casi in cui lo e'), nel sostenere che non vi e' alcuna necessita' di marciare a tappe forzate per varare la legge sulla devolution. Questa fretta della maggioranza, sempre secondo la sinistra, sarebbe unicamente in funzione di dare un "contentino" a Umberto Bossi che sinora ha sostenuto lealmente il governo. In verita' e a ben vedere, il motivo della premura e' un altro e quelle della sinistra sono, al solito, niente altro che insinuazioni. Entro il 9 dicembre infatti iniziera' nelle Aule Parlamentari l'iter della Legge Finanziaria dello Stato che costituisce l'architrave su cui si regge tutto l'impianto economico della gestione di Governo. Ebbene, credo sia evidente per tutti che la legge Finanziaria dello Stato, proprio in virtu' della sua importanza, non possa essere varata senza aver ben chiara la divisione di competenze tra Stato e Regioni. Il motivo della premura non e' quindi quello di "accontentare" il senatur, ma quello di creare una giusta cornice denro la quale collocare la Finanziaria. |
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25/11/02 USA ACCLAMATI NELL'EX UNIONE SOVIETICA E VILIPESI IN ITALIA. Nella giornata di sabato 24 novembre il Presidente degli USA, George Bush, si recava in visita ufficiale nelle ex repubbliche sovietiche Lettonia, Estonia Lituania. L'occasione della visita era determinata dal recente ingresso di questi Paesi nel dispositivo Nato. Ebbene, l'accoglienza riservata a Bush era clamorosa: fiumane di folla osannante, bandierine a stelle e strisce agitate a piu' non posso e scariche di applausi scroscianti. Nelle stesse ore erano in corso in tutta Italia manifestazioni indette dalla sinistra per protestare contro l'arresto dei no-global in quel di Cosenza. Nei cortei, come di prammatica, non mancavano cartelli contro il governo italiano in carica e contro l'imperialismo amerikano. Il concomitare dei due avvenimenti (l'entusiasmo pro Usa delle Repubbliche Baltiche e l'ostilita'antiamericana della sinistra nostrana), propone una singolare contraddizione: coloro che hanno conosciuto sulla propria pelle le delizie del comunismo accolgono Bush come un liberatore; coloro che viceversa, si richiamano a valori riconducibili a quell'ideologia senza averne esperienze dirette, bruciano la bandiera dello Zio Sam. Il rimedio e' semplicissimo: e' infatti sufficente inviare i capi della sinistra italiana ad aggiornarsi sul "socialismo reale" in quei Paesi come la Corea del Nord dive esso vige tuttora. |
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22/11/02 TENTATIVO DI INCIUCIO : PROVE GENERALI. a telenovela piu' intrigante che propone la Rai e' quella relativa ai suoi assetti interni. Il CDA e' in parte dimissionario e solo nei prossimi giorni comprenderemo se queste dimissioni rientreranno o se sono il preludio di un terremoto destinato ad azzerare gli attuali vertici. Sbaglierebbe pero' chi guardasse alla vicenda RAI come un fatto a se' stante senza tenere d'occhio il quadro politico generale. Vi e' infatti il sospetto che le attuali turbolenze abbiano un orizzonte piu' vasto che non quello del semplice controllo della televisione di Stato. Decisivo in questo senso sara' l'atteggiamento dei centristi della maggioranza che, pur proclamando fedelta' alla CDL, potrebbero pensare a nuovi equilibri. La loro collocazione al centro potrebbe consentire di interpretare il ruolo La loro collocazione al centro potrebbe consentire di interpretare il ruolo di un vigile urbano ad un incrocio stradale: e' lui che da' il via libera a questa o quella corrente di traffico. La vicenda Rai va quindi tenuta d'occhio dal momento che si puo' considerare la cartina tornasole di quanto potra' accadere a questa maggioranza. Inutile aggiungere che, ove si verificasse qualche mutamento negli equilibri politici complessivi, cio' rappresenterebbe la fine della esperienza di governo di centro destra cosi' come l'abbiamo sino ad ora conosciuta. |
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"EXCALIBUR" PROPONE PROBLEMI REALI. La puntata di Excalibur del 21 novembre e' stata un esempio di buona televsione. Un ministro della Repubblica, Giulio Tremonti, ha potuto spiegare con calma le dinamiche della legge finanziaria. L'assenza di esponenti dell'opposizione che, per loro scelta, non sono intervenuti, ha consentito di evitare il clima di corrida che sovente caratterizza questo tipo di programmi. Cio' a tutto vantaggio della chiarezza e della possibilita' data ai comuni cittadini di comprendere e giudicare. Il clima positivo creato da Socci ha inoltre consentito uno scambio di opinioni tra Tremonti e Paolo Mieli su quello che certamente costituisce il problema economico piu' grave che riguarda il nostro Paese. Eccolo: il costo del lavoro in Italia e' notevolmente piu' elevato che nei Paesi cosiddetti emergenti. Assistiamo quindi impotenti alla invasione di prodotti industriali provenienti da Corea e Cina (e molti altri Paesi), aventi un costo notevolmente piu' basso di analoghi prodotti fabbricati in Italia. L'Italia perde quindi competivita' nel mercato interno e nelle esportazioni. Forse sono un illuso, ma mi piacerebbe che l'opposizione, anziche' organizzare cortei, scaramucce e girotondi vari, si confrontasse con il governo su questo tema che rischia di condannare l'industria italiana per qualche decennio ad una condizione di marginalita'. Un bravo a Socci che ha fatto emergere la questione ! |
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21/11/02 LE BARRICATE DELL'OPPOSIZIONE. a critica piu' frequente che e' stata rivolta alla attuale maggioranza dall'opposizione e' quella secondo la quale tutte le leggi sino a qui' approvate fossero, in qualche maniera, da ricondurre a presunti vantaggi per il Presidente del Consiglio. Falso in bilancio, rogatorie, conflitto di interessi e legittimo sospetto: tutte leggi fatte su misura per Silvio Berlusconi e che, proprio per questo, hanno incontrato in Parlamento fierissima opposizione da parte delle strenue pseudo vestali della correttezza democratica. Le forze del centro sinistra. Ebbene, di qui' a pochi giorni, iniziera' il suo iter parlamentare il progetto di legge sulla devolution. Credo che, con tutta la buona volonta', nessuno possa individuare qualsivoglia collegamento tra questa legge e presunti vantaggi personali per il Presidente del Consiglio. Cionondimeno il centro sinistra ha gia' dichiarato che l'opposizione, anche in questo caso, sara' durissima e ha preannunciato valanghe di emendamenti. Insomma, tutto come al solito. Tutto secondo il copione delle estenuanti discussioni precedenti. Credo che cio' costituisca la prova migliore che questa opposizione interpreta il suo ruolo non gia' vagliando criticamente i singoli provvedimenti, ma contrastando in toto il lavoro del governo nella segreta speranza di sgretolare la sua maggioranza. |
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20/11/02 VERO O VEROSIMILE ? l Presidente Emerito della Repubblica, Francesco Cossiga, ama indulgere alla scrittura di pezzi giornalistici sulla attualita' politica, firmando con lo pseudonimo di Franco Mauri. E' con questo "nom de plume" che appare su un quotidiano del 20 settembre una sua riflessione riguardo l'arresto dei no-global in quel di Cosenza. Franco Mauri, alias Francesco Cossiga, si chiede come mai si stia montando un procedimento penale contro il movimento no-global. Lapidaria la sua risposta: "se si volesse porre definitivamente il movimento fuori da ogni accusa, sarebbe sufficente procedere contro i suoi rappresentanti per poi assolverli. Quella assoluzione generale, che certamente arrivera', costituira' uno scudo che li difendera' indefinitamente anche in futuro". Ognuno e' libero di credere o meno a questa supposizione. Certo e' che il Senatore a vita ha dato modo, in numerose occasioni, di far apprezzare il proprio acume politico. Difficile quindi dire se questa ipotesi sia vera o solamente verosmile. |
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19/11/02 ORA ANCHE A SINISTRA SI INVOCA LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA. ' il solito Ulivo ma, a ben vedere, ha cambiato l'abito. Si, l'abito mentale. Sono state infatti sufficenti un paio di azioni della magistratura per ribaltare i concetti sino a qui' espressi e concordare con la CDL sulla necessita' di riformare la Giustizia. Il primo episodio riguarda l'arresto dei no-global che avrebbero dovuto essere il sale dell'intellighentia della sinistra. Il secondo riguarda invece Giulio Andreotti che viene condannato agli arresti per un quarto di secolo con un'accusa infamante. Proprio quello di Andreotti e' il boccone piu' indigesto. Non va infatti dimenticato che il divo Giulio fu Presidente del Consiglio del primo governo che si reggeva su una maggioranza che comprendeva ufficialmente anche il PCI. Ebbene, proprio in quegli anni si consumo'l'omicidio Pecorelli. Giulio Andreotti quindi, mentre presiedeva il governo di cui faceva parte anche il PCI, si sarebbe occupato anche di far eliminare un giornalista scomodo. Gli eredi del PCI hanno uno stomaco forte, ma questo non lo possono accettare. Speriamo sia la giusta occasione per dare il via alla riforma della Giustizia. |
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18/11/02 L'IMAM A RUOTA LIBERA. " Per paralizzare e distruggere una citta' come Londra sono sufficenti tre o quattro persone bene addestrate". La singolare affermazione viene da un imam senegalese intervistato da Rai 3. Aggiunge anche che in Italia vi sarebbero 2000 mujaheddin addestrati in Afghanistan che starebbero preparando una rivoluzione generale. Costoro potrebbero colpire anche i Paesi che li ospitano. Ha quindi parlato dei terroristi "in sonno" presenti in Italia e negli altri Paesi europei. Costoro, sempre secondo l'imam, lasceranno in pace quei Paesi che li hanno ospitati. Ma se le autorita' italiane continueranno a perseguitarli cosi' come Sharon perseguita i palestinesi ci sara' una reazione. Ha concluso il quadretto affermando che dove c'e' ingiustizia presto o tardi arriveranno vendetta e disordine. Chi si sente tranquillo, alzi la mano ! |
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14/11/02 VOGLIA DI DC ? Non certo le parole del Papa che sono state alte ed ispirate. Forse pero'la sua figura curva e bianca che sovrastava Montecitorio, qualche sussulto lo ha provocato. Un rimpianto per i tempi passati in cui il partito egemone, la DC, dominava incontrastato lo scenario politico. Cionondimeno i dispiaceri inflitti all'altra parte del Tevere da parte di questa Assemblea Parlamentare sono stati copiosi e vanno dal divorzio all'aborto. I sondaggisti affermano che se si votasse oggi su questi temi probabilmente il risultato sarebbe diverso. Ecco quindi che fa capolino una maggioranza trasversale che potrebbe anche raggrupparsi intorno alla vecchia idea del partito cattolico. Pare pero' di capire che la Chiesa d'oggi non sarebbe coinvolta in queste nostalgie. La Chiesa d'oggi trae la sua forza proprio dalla trasversalita' che le consente di esercitare il proprio magistero con maggior efficacia. Qualcuno che rimpiange i passati fasti della Dc aveva forse letto nell'invito rivolto da Casini al Pontefice il tentativo di qualche forma di restaurazione. Se questo qualcuno c'e', probabilmente in questo momento e' deluso. |
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14/11/02 LO STRABISMO DELLA SINISTRA. l Commissario Europeo, Pedro Solbes, annuncia sanzioni della UE contro Francia e Germania per lo sfondamento del tetto massimo del rapporto deficit-Pil. In entrambi questi Paesi a conseguire questi insoddisfacenti risultati sono stati governi di centro-sinistra ( il governo francese di Raffarin e' in carica da poche settimane e non puo' quindi certamente essere responsabile dello sforamento). L'Italia, al pari di altri Paesi, se la cava per il rotto della cuffia e subisce dalla UE unicamente generiche raccomandazioni a tenere sotto c controllo il debito pubblico. A fronte di tutto questo la sinistra nostrana, anziche' preoccuparsi del quadro economico internazionale e delle scadenti prestazioni dei governi di centro sinistra di Francia e Germania, si lancia in una velenosa polemica contro il governo italiano e, ti pareva, contro il ministro Tremonti. Mi chiedo cosa sarebbe successo se anche l'Italia fosse stata sanzionata ! |
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13/11/02 PRODI-COFFERATI O AMATO-D'ALEMA ? Il professore bolognese nonche' Presidente della Commissione Europea, Romano Prodi, ha lasciato giu' la bici ed e' balzato sul tram dei no-global. Ha avuto per loro parole di elogio ed ha soggiunto che non si possono ignorare le loro tesi. Ha quindi dato la chiara impressione di tendere la mano a Cofferati che, da tempo, corteggia tutto cio' che sta a sinistra dei DS. Acquista sempre piu' peso l'ipotesi di un ticket Prodi Cofferati che ponga i due ex (un ex democristiano e un ex sindacalista), a capo della sinistra della sinistra in vista elle elezioni del 2006. Per contro coloro che rappresentano l'ala riformista della sinistra, per intenderci Massimo D'Alema e Giuliano Amato, non stanno con le mani in mano. E' sufficente scorrere le pagine del nuovo quotidiano che, guarda caso, si chiama "Il Riformista" per rendersene conto. Un foglio agile e di gradevole lettura completamente privo delle truculenze verbali che caratterizzano altre testate della sinistra. Si sta quindi delineando lo scenario di cio' che potremmo avere, a sinistra, di qui' a qualche tempo. Rimane un solo dilemma: sia che prevalga il ticket Prodi Cofferati o il ticket D'Alema Amato la sinistra riuscira' a rimanere unita ? |
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IL PASSO DEL GAMBERO. Si e' consumato nei giorni scorsi l'ennesimo esempio di come si possa impedire ad un Paese di progredire. Sto parlando della decisione del Tar dell'abruzzo che, sotto la spinta di verdi ed ambientalisti, ha deciso di bloccare i lavori per la costruzione del terzo tunnel del Gran Sasso. Se ne riparlera' il 27 novembre quando verra' discusso il merito del progetto. Nel frattempo lavori bloccati e, nella migliore delle ipotesi, un ritardo nella realizzazione dell'opera. Opera che, nel lontano 1992, aveva avuto il via libera dopo l'indispensabile valutazione d'impatto ambientale, nientemeno che dall'allora ministro per l'ambiente Carlo Ripa di Meana. Questo del Gran Sasso rischia di divenire un ulteriore esempio di come alcune forze politiche, ancorche' largamente minoritarie, riescano con artifizi vari a bloccare opere giudicate addirittura indispensabili. Giova ricordare che siamo in attesa da decenni del raddoppio di quell'infame budello dell'Autosole nel tratto Bo-FI. Cosi' come siamo in attesa del raddoppio dell'autostrada Milano Bresca che, dati alla mano, risulta essere il tratto autostradale piu' trafficato della UE con conseguente primato di incidenti. Questo episodio del Gran Sasso induce ad essere pessimisti anche per la rapida ed indifferibile realizzazione di questi progetti. |
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"LA CINA E' VICINA" "La Cina e' vicina", non e' solo il titolo di un famoso film di Bellocchio. E' soprattutto lo stato d'animo con il quale la sinistra vede giganteggiare sopra di se' la figura del "cinese" che avanza a grandi passi verso la cittadella della oligarchia diessina. Cofferati infatti, dopo i vari "No" a Berlusconi , agli altri sindacati e al Patto per l'italia ha detto "No" anche agli accordi per gli esuberi Fiat. Contemporaneamente ribadisce la sua volonta' di raccogliere, tra l'autunno e la primavera prossima , cinque milioni di firme contro l'abrogazione dell'articolo 18. Cio' che desta preoccupazione e timore in casa diessina e' proprio questo: non si capisce infatti se queste ostentazioni di forza e queste esibizioni muscolari da parte del "cinese" siano rivolte al governo oppure all'attuale gruppo dirigente diessino quale implicito invito a farsi da parte. |
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8/10/02 MA L'ITALIA E' UN PAESE NORMALE ? Mentre la Hunziker dichiara che "non lo fa" da un anno, a Roma i suoi colleghi "lo fanno" parecchio. Pare infatti che tra i frequentatori della casa d'appuntamenti scoperta alla collina Fleming vi fossero svariati volti noti dell'Olimpo televisivo. Ma la piu' stupita della professione di castita' della bella Michelle deve essere stata Rosy Bindi che, per non essere sullo stesso piano di castita' della conduttrice televisiva, ha provveduto a farsi immortalare in fotografia mentre, consenziente, bacia Aldo Busi. Frattanto i sedicenti pacifisti che, nella giornata di sabato 5 ottobre, manifestavano in diverse citta' italiane contro la guerra, provvedono a bruciare enormi ritratti raffiguranti Berlusconi e Bush. Di Saddam Hussein, viceversa, non viene bruciata nemmeno una foto tessera. Tanto per far capire chi e' il loro nemico. In questo bailamme i vari pezzi dell'Ulivo ormai spezzato decidono di riunirsi per preparare il rilancio del "Nuovo Ulivo". Peccato che non riescano ad accordarsi nemmeno sulla data dell'incontro e, tantomeno, sull'ordine del giorno. Chissa se c'e' ancora qualcuno disposto a sostenere che questo e' un "Paese normale"? |
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MANOVRE SINISTRE. In casa DS si freme per l'incognita Cofferati. Da una parte lo si insegue nel suo presenzialismo alle feste dell'Unita'. Da un'altra si pensa di allettarlo offrendogli un collegio elettorale sicuro: quello lasciato vacante da Luigi Berlinguer in Toscana. Cofferati pero' nicchia, probabilmente non lo entusiasma l'idea di avere Angius come capogrppo. In compenso su quel collegio potrebbe farci un pensierino Antonio Di Pietro. Gia', ma in questo caso sono i DS ad essere tiepidi. L'esperienza del Mugello e' ancora troppo fresca e non e' stata entusiamante. L'idea di ripeterla non pare essere nelle corde della dirigenza diessina. Insomma, a sinistra sono in corso grandi manovre per tentare di catturare Cofferati superstar che pero', da parte sua, fa sapere di essere interessato solo al ritorno alla Pirelli. Calma piatta invece per quanto riguarda il progetto politico complessivo. I DS seguitano a macerarsi nel dubbio tra il massimalismo di Bertinotti e la rincorsa al centro della Margherita. |
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ULIVO A RISCHIO DI ESTINZIONE ? a Puglia, particolarmente nella zona di Ostuni, e' ricca di ulivi secolari. Ebbene, da un po' di tempo a questa parte, ignoti ladri provvedono, nottetempo, ad espiantare questi ulivi per trafugarli. Esisterebbe un florido mercato nero di questi alberi dai tronchi nodosi e vi sarebbero facoltosi acquirenti disposti a sborsare migliaia di euro per avere un esemplare di ulivo nel giardino di casa propria. Per stroncare questo commercio illegale un gruppo di intellettuali ha chiesto all'Unesco di concedere il proprio patrocinio sull'ulivo. Credo che, a questo punto, occorra fare chiarezza: a rischio di estinzione infatti e' solo l'Ulivo con la U maiuscola. Quello, per intenderci, che raggruppa in un unico soggetto politico diversi partiti del centro sinistra e per il quale si potrebbe invocare qualche legge di tutela e protezione cosi' come gia' fatto per la foca monaca. Per l'ulivo arboreo viceversa, quello con la u minuscola, non paiono esservi, allo stato attuale delle cose, rischi di estinzione di sorta. |
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