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Speciale 11 Settembre

Interni

La guerra in Afghanistan

STORIE AMBROSIANE 24/11/99

Nella giornata di ieri, a Milano, due undicenni derubavano del portafogli, nella centralissima via Montenapoleone, un turista giapponese. Per loro sfortuna una pattuglia di Carabinieri li bloccava in via Bigli e, constatato il furto, li portava in caserma restituendo al turista giappone se il maltolto. A questo punto i ragazzini, in quanto impunibili per la giovane età, venivano riconsegnati alla madre: una nomade dimorante nel campo di largo Boccioni. E la notizia dov'è? Appunto, la notizia vi sarebbe se per questa vicenda venisse tolta, come già adombrato in altra nota, la patria potestà ai "distratti" genitori. In questo caso infatti quei due ragazzi, i loro genitori e tutta quella moltitudine di altri che fanno le stesse cose avrebbero, contrariamente a quanto accade ora, un valido motivo per mutare i propri comportamenti con grande vantaggio per i milanesi e per tutti quegli stranieri ,turisti e uomini d'affari che quotidianamente con la loro presenza danno vita a quel fragile miracolo che (tanto per fare un esempio) fa di Milano e delle sue vie del centro una delle capitali mondiali della moda.

 
 

IL DOPPIO INGANNO 17/11/99

La disperante situazione in cui versa oggi il Paese con un Governo che non riesce nemmeno a guidare la quotidianità (emblematico il caso della benzina con gli aumenti continui e con la successiva serrata dei gestori) deve indurre alcune riflessioni per aiutare a comprendere il motivo per il quale si è finiti in questa situazione che getta le sue radici nella storia più recente. La DC, partito egemone per mezzo secolo, è riuscita a mantenere il primato proponendosi ad ogni consultazione elettorale come il solo partito realmente capace di arginare il PCI. Questa collocazione consentiva alla DC di continuare ad essere il partito di maggioranza relativa pur se con piccole e continue emorragie di consenso. Queste piccole emorragie indebolivano comunque la DC che, ad un certo punto e più precisamente intorno agli anni 70, cominciò a concordare con il PCI le più importanti decisioni che riguardava. no il Paese. Era l'inizio di quello che, in tempi successivi, sarebbe stato definito "regime consociativo". Avevamo cioè un partiro, la DC, che otteneva il consenso nel nome dell'anticomunismo ma che, di fatto, votava assieme al PCI tutte le più importanti leggi della Repubblica, particolarmente quelle di spesa. Il PCI, da parte sua, continuava a proporsi come il partito della alternativa democratica fingendo di non essere, nei fatti, già parzialmente entrato nella stanza dei bottoni. Inoltre, da quel formidabile partito d'opposizione che è stati, il PCI riusciva a far passare tutta una serie di leggi e leggine per rendere estremamente difficile ul governare a quel partito, la DC appunto, che era formalmente al potere. Si sta parlando dei famosi lacci e lacciuoli che frenano l'economia, di un sindacalismo selvaggio che frequentemente blocca i servizi essenziali e che impedisce alle aziende di allontanare i fannulloni, di una pletorica serie di assunzioni per la Pubblica Amministrazione che appesantiscono e squalificano la spesa pubblica mandandola ulteriormente fuori controllo. E' su una situazione di questo tipo (siamo agli inizi degli anni 90) che, come un ciclone si abbatte "mani pulite". Senza voler entrare nel merito di ciò che è stato mani pulite (libera iniziative di giudici onesti, scientifica mossa di poteri occulti, sponsorizzazione di un partito per mutare il il quadro politico od altro ancora) nel giro di un paio d'anni la DC con i suoi alleati minori veniva cancellata dal Paese e l'ex PCI che ora si chiama DS , dopo alcuni anni di interregno, si trova a guidare il Governo del Paese. Ed è proprio quì che casca l'asino. L'ex PCI infatti in una sorta di nemesi storica, si trova a governare avendo meno del 20% dei consensi e per ciò stesso dovendo rivolgersi ad una ulteriore decina di rissosi partitini che compongono la maggioranza. Inoltre, tutte quelle leggi e leggine, di cui si diceva prima, si ritorcono contro i loro ideatori (gli ex PCI) rendendo difficilissimo e quasi impossibile il governare, particolarmente in una ottica di parità con i nostri partners europei. Il Paese quindi paga duramente il doppio inganno: quello della DC che chiedeva voti nel nome dell'anticomunismo e poi governa va surrettiziamente con il placet del PCI; quello del PCI che, pur collaborando sottobanco con la DC illudeva il pro prio elettorato raccontando che, quando fosse andato al potere, avrebbe dato origine a Governi profondamente diversi da quelli a guida democristiana. Se questa analisi ha in sè elementi anche minimi di ragionevolezza è ancor più mortificante in quanto non è dato, a questo punto, di intravedere una qualunque via d'uscita. Il Paese quindi, a causa di quelli che per mezzo secolo sono stati i suoi due maggiori partiti, e finito in questa palude dalla quale, con buona pace di tutti gli ottimisti di maniera, non si vede come farà a districarsi!

 
 

RETROMARCE 15/11/99

La frase pronunciata da D'Alema alccuni giorni or sonoe volta a riabilitare la DC ed il PSI "non hanno rappresentato solo tangentopoli", pur nella sua ovvietà ingenera una vivace discussione politica tra coloro i quali la ritengono un tardivo riconoscimento della realtà e quanti viceversa la giudicano inopportuna. All'uomo della strada questa affermazione fa invece venire alla mente alcune ipotesi non propriamente esaltanti, anche perchè, come ha insegnato Andreotti, a pensar male si fa peccato ma, solitamente, ci si azzecca: la quotidiana soprevvivenza di questo comatoso Governo passa anche attraverso il sostegno di partiti piccolissimi come i SI di Boselli. Meglio quindi ingraziarseli con un atteggiamento generoso nei confronti del loro ex leader Craxi e riabilitando la storia del Socialisma Italiano; la richiesta continua proveniente da più parti, anche dall'interno della maggioranza, di istituire una commissione d'inchiesta che indaghi su tutti gli aspetti della vicenda di tangentopoli non trova, evidentemente, molti favori in casa DS. Potrebbe infatti esservi il concreto rischio che per coloro (appunto gli ex PCI) che sono usciti pressochè indenni dalla vicenda si prospettino conclusioni diverse; l'altra faccenda delle ultime settimane, il dossier Mitrochin, potrebbe essere portarice di ulteriori novità negative su personaggi che in questo momento appartengono all'area governativa. Meglio quindi tranquillizzare gli avversari ad evitare che questi estraggano dall'armadio altri "cadaveri"; il timore che, una volta riaperta tangentopoli, ,non si possa evitare che emerga in tutta chiarezza la verità storica che il PCI, insieme alla DC ed al PSI, costituiva un pilastro portante di tutta la politica di quel periodo: Compresi i faraonici finanziamenti alla spesa pubblica già allora fuori controllo; il trovarsi oggi, come DS, a guidare un Governo che, in qualche modo, nasce dalle ceneri della DC e del PSI, è una realtà scomoda, anche perchè gli italiani vedono che di cambiato vi è molto poco. Anzi, l'impaludamento di questo Governo proprio negli ultimi mesi testimania che, rispetto a prima, quasi nulla è mutato. Gli italiani e l'uomo della strada possono quindi dormire sonni tranquilli. Nulla cambia per ciò che riguarda l'emerganza criminalità, l'immigrazione clandestina, la disoccupazione e la stagnazione economica. Il Governo è troppo impegnato assieme alla maggioranza che lo sostiene, a cercare di coprirsi le spalle per continuare a sopravvivere!

 
 

IL MURO 10/11/99

I media, TG in testa, dedicano ampi spazi e prime pagine al decennale della caduta del muro di Berlino. Le immagini mostrano i potenti di allora Bush, Gorbaciov, Kohl e Honecher che si abbracciano commossi nel tripudio del le note di Rostropovic che avviluppano la porta di Brandeburgo. Per loro il posto nella storia è assicurato. La festa è molto grande e non poteva esserediversamente giacchè la caduta di quel muro, anche per la forza della sua immagine simbolica, rappresentò la fine di una anomalia residua all'ultima guerra mondiale che aveva lasciato ina nazione, una città, addirittura alcune famiglie spaccate in due. Il peana generale pare però far dimenticare che quella storica notte portava con sè ,insieme alle molte luci, anche talune ombre che, trascorsi dieci anni, possiamo tentare di individuare: la fine della Unione Sovietica non ha rappresentato unicamente, come sostengono in molti, la vittoria della democrazia sul comunismo. Ha rappresentato anche e soprattutto la vittoria del capitalismo con tutti i suoi pregi ed i suoi difetti; l'esistenza di due super potenze, USA e URSS, aveva per decenni garantito un equilibrio bipolare che si è in quell'occasione infranto. La situazione odierna che vede la presenza di una sola superpotenza rappresenta comunque la fine di quell'equilibrio senza che se ne sia creato un altro; l'implosione della Unione Sovietica ha determinato anche lo smantellamento delle sue enormi risorse militari. Risorse militari, incluse quelle nucleari, che sono ora in mano a non si sa bene chi. La disponibilità di arsenali Nuleari per Paesi traballanti e privi di democrazia non è certamente un elemento tranquillizzante, -il legittimo desiderio di molte Repubbliche della ex Unione Sovietica di staccarsi dalla Russia è un ulteriore elemento di grande tensione internazionale e crea, come sta accadendo oggi in Cecenia, ulteriori rischi per la pace facendo registrare migliaia di morti in battaglie la Jugoslavia, già privata del collante naturale che aveva rappresentato Ti to per la convivenza pacifica tra le sue varie etnie, ulteriormente privata dal collante del comunismo, è finita nel baratro delle guerre e degli orrori che tutti conosciamo. Ciò ha comportato, tra l'altro, una profonda ferita proprio nel cuore dell'Europa che con il dramma delle migliaia e migliaia di profughi deve ora imparare a convivere; la Russia, che continua ad essere un gigante politico, è però un nano economico e deve dipendere dagli aiuti internazionali. Un gigante dai piedi d'argilla e quindi molto pericoloso. Per quanto riguarda poi il nostro orticello italiano possiamo dire che , finita l'URSS, sono rimaste qui da noi alcune sacche di socialismo reale lasciatoci in eredità proprio da quella ideologia. Tanto prima ci si renderà conto che quella ideologia è finita tanto prima il Paese riprenderà la corsa che, in questo momento e proprio a causa dei residui di quella ideologia, sembra essersi se non interrotta alquanto rallentata!

 
 

PASTICCI 9/11/99

La circolazione stradale nella città di Milano risulta notevolmente peggiorata negli ultimi mesi. Particolarmente, dopo la pausa estiva dell'Agosto, i tempi di percorrenza di itinerari fissi sono considerevolmente aumentati. Poichè non vi sono, a spiegazione di questo fatto, motivazioni simili a quelle che interessano la città di Roma dove sono aperti innumerevoli cantieri per preparare l'Urbe al Giubileo ( a Milano infatti non è giunta la pioggia di miliardi che è giunta a Roma) rimane da chiedersi il perchè di questa ennesima seccatura. Varrà la pena, a questo punto, di ricordare ciò che è accaduto nello scorso mese di Luglio: il Prefetto Sorge, su sollecitazione della Ministra Jervolino, interveniva sulla società che gestisce le tangenziali milanesi inducendola a ridurre drasticamente i limiti di velocità sulle tangenziali stesse. Ciò che probabilmente accade ora quindi è quanto ogni individuo di normale intelligenza poteva prevedere. Molti utenti infatti, a fronte dei nuovi limiti di velocità di 90 km. orari per le autovetture e a fronte del rischio di salate contravvenzioni e di ritiro della patente preferiscono attraversare Milano anzichè girarle intorno sulle tangenziali. Ecco quindi spiegato il maggior traffico in città. Complimenti quindi agli ideatori di questo pasticcio e una amara considerazione: il perdurare di questa virtuale crisi di governo porterà con ogni probabilità ad un ampio rimpasto che vedrà la sostituzione dell'attuale Ministro degli Interni. Siamo comunque certi che chi subentrerà non porrà mano a questa faccenda ed i milanesi continueranno a perdere il loro tempo in ingorghi di traffico. In Italia, una volta combinati, i pasticci rimangono in vigore!

 
 

MISCELLANEA 4/11/99

Come si presenta il Paese in questo giorno di festività repubblicana? Elenco di notizie estrapolate dai quotidiani odierni: ENEL. Contrariamente alle rosee previsioni della vigilia il valore dei titoli , dopo l'inizio della privatizzazione, non decolla; BENZINA . .Proclamati dai gestori degli impianti di rifornimento n. 16 giorni di sciopero contro il decreto del Ministro dell'Industria Bersani; FERROVIE. L'Amministratore Delegato Cimoli chiede un rincaro delle tariffe; ECSTASY E SIMILI. Pino Arlacchi, direttore della agenzia ONU per la lotta alla droga sostiene che l'Italia è in ritardo riguardo il problema delle droghe chimiche. Altri Paesi sono già riusciti a limitarle; GOVERNO. La crisi virtuale che impantana l'esecutivo non registra novità di rilievo. Un lungo colloquio tra Massimo D'Alema ed il Senatore a vita Francesco Cossiga è definito amichevole ma non fa registrare passi avanti; GRAZIA . Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi firma il decreto per la concessione della grazia ad Adriano Carlisi in carcere per emissione di assegni a vuoto, truffa e falso. Il Carlisi è un ex militante di Lotta Contnua; INQUINAMENTO. 458 milanesi vengono multati di œ 121.200 per non aver guardato, la sera prima, i TG della sera e della notte. Quei TG davano infatti notizia del divieto di circolazione per l'indomani a veicoli non catalizzati; CARABINIERI. Dopo il Procuratore Nazionale Antimafia Luigi Vigna l'ex Capo di Stato Maggiore dei CC. gen. Pisani critica lo smantellamento dei ROS sostenendo che la loro polverizzazione su base provinciale non consentirà di contrastare efficacemente una criminalità che, viceversa, si va sempre più internazionalizzando; GENOVA. Il sindaco iuseppe Pericu (eletto dal centro sinistra) critica duramente la politica del Governo che "respinge le nostre proposte e ci appioppa oneri assurdi. Domani è un altro giorno. Allegria!

 
 

SETE ITALICA 2/11/99

Un periodo di siccità un pò piu lungo del consueto fa scoprire agli italiani che il "Bel Paese" è afflitto anche da penuria d'acqua. Alcune località nelle regioni del Sud scandiascono i loro ritmi di vita in base agli orari ed ai giorni in cui i disastrati acquedotti erogano il prezioso liquido o, addirittura, in base agli arrivi delle autocisterne. In margine a ciò scopriamo anche che il costo del bene primario acqua è enormemente diverso da città a città. La differenza, in alcuni casi raggiunge anche il 2000 % . Mentre quindi il Governo è impegnato a fare il brillante con cospicui sostegni economici al alcuni paesi confinanti, l'Albania per fare un esempio, cittadini italiani si trovano a dover fronteggiare anche questa emergenza che si aggiunge alla emergenza criminalità , alla emergenza disoccupazione e alle mille altre emergenze che mortificano il Paese. Per contro, i nostri beneficiati albanesi, si distinguono per l'allestimento a Valona di un florido commercio di autovetture "usate" trafugate dal nostro Oaese, cosi come si evince dalle targhe.......... Siamo proprio sicuri di procedere nella direzione giusta?

 
 

CHADOR E AUTOSTRADE 30/10/99

Oggi a Torino alcune migliaia di donne islamiche hanno dato vita ad una manifestazione di protesta motivata dal fatto che la Questura, sacrosantamente, non concede permessi di soggiorno a quanti non abbiano i documenti personali in regola. Molte di costoro sono infatti prive di documenti giacchè non vengono accettate le fototessers con il volto coperto dal chador al quale esse non vogliono rinunciare. Questa arrogante richiesta (praticamente il poter disporre di documenti personali privi di foto atte al riconoscimento), può dare una idea di quale sia lo stato d'animo che si ingenera in coloro che, proveniendo da culture profondamente diverse, esigono (e per questo scendono in piazza) di non mutare i propri costumi ma che il Paese ospitante cambi le proprie regole. La politica governativa dei facili accessi, delle sanatorie indiscriminate, e delle indulgenze fini a se stesse porterà sicuramente, nei prossimi anni, al dilatarsi di questi comportamenti e di questi scontri tra culture avvelenando ulteriormente la vita ai cittadini italiani così come accaduto oggi ai torinesi bloccati nel traffico a causa di questa "singolare" manifestazione. A Riva del Garda frattanto si è chiusa la cinquantacinquesima edizione della "conferenza sul traffico". Ebbene, a differenza di quanto dichiarato a primavera dal Ministro dei LL.PP. Micheli riguardo quel mattatoio che è l'autostrada Milano Brescia per la quale era prevista ed adirittura già finanziata la realizzazione della quarta corsia, proprio ieri il sottosegretario ai LL.PP. Fabris candidamente spiegava che la quarta corsia sarebbe certamente utilissima, ma.......... non ci sono più i fondi. Arrivederci quindi e grazie! Morale. Cari italiani, continuate pure a morire su quella autostrada che è la più trafficata d'Europa, il Governo è impegnato ad occuparsi d'altro: ad investire cospicue risorse per i nostri fratelli islamici i quali, per contro, manifestano contro le nostre assurde pretese di renderli riconoscibili, alme no sui documenti!

 
 

IL CAF 28/10/99

L'assoluzione di Giulio Andreotti al processo di Palermo che segue l'altra recente assoluzione al processo di Perugia apre, inevitabilmente, una nuova stagione politica. Appare infatti non casuale l'improvviso aggravamento delle condizioni di salute di Bettino Craxi che segue a strettissimo giro questa seconda assoluzione ed apre, in qualche modo, un dibattito sulla opportunità di concedere al più illustre degli esuli un rientro in Italia per scopi umanitari. Contemporaneamente si registrano nel Paese alcuni fatti che sono probabilmente ascrivibili ad un incipiente mutamento del clima politico : il segretario dei socialisti Boselli torna ad essere ago della bilancia sul destino del Governo D'Alema e , per ora, lo tiene sulla graticola; i partiti che sostengono l'attuale Governo sono particolarmente litigiosi e impediscono, di fatto, una rapida soluzione della crisi ancorchè solo virtualmente aperta. Fiutano, probabilmente che per loro l'aria è più infida; ricompaiono a Milano un paio di bombe che fortunatamente non esplodono ma che producono ulteriore tensione; la vicenda del dossier Mitrokhin si arricchisce di ulteriori destabilizzanti particolari, inoltre riemerge uno degli interrogativi più inquietanti degli ultimi anni, quello sui veri mandanti del rapimento e l'assassinio di Aldo Moro; appare dai sondaggi commissionati da varie testate che si è di molto ridotto il rancore degli italiani nei confronti del CAF. A questo punto, con un Governo in carica che si limita a galleggiare, occorre chiedersi se la situazione così come si è venuta creando sia da attribuire alla protervia dei componenti e simpatizzanti del vecchio CAF che non vedono l'ora di riagguantare il potere o, più semplicemente, alla sostanziale incapacità di quanti, riempiendosi la bocca con la "Seconda Repubblica" non hanno saputo fornire al Paese quelle risposte che ci si attendeva in termini di rigore, di efficenza, di pragmatismo e, soprattutto, di distacco netto dai vecchi metodi consociativi propri del CAF. Il ritrovarsi, ad una manciata di giorni dal 2000 ancora a parlare di Craxi, Andreotti e Forlani è soprettutto un grande fallimento della classe politica subentratagli!

 
 

GIUSTIZIA CARCERARIA 13/10/99

Stupisce ed allarma ciò che è accaduto alcuni giorni orsono nel carcere di Brescia dove alcuni reclusi sono accusati di aver ucciso un loro compagno di cella. Questi era in carcere da poche ore reo confesso di un crimine odioso: l'aver ripetutamente costretto con la violenza l'anziana madre ( 73 anni) a prostituirsi al fine di procurargli il denaro occorrente per la sua quotidiana dose di eroina. L'ipotesi accusatoria del movente è da attribuire ad una sorta di "lezione" da parte di altri reclusi per l'inqualificabile crimine commesso dal soggetto. Nessun dubbio sulla necessità di una severissima condanna morale per questa autoinvestitura quali giustizieri dei compagni di cella. Certo è che in questo clima di lassismo e di assoluta mancanza di certezza della pena e, a fronte della colpevolezza certa, l'episodio assume un suo lugubre e sinistro fascino!

 
 

IL TRATTINO 19/10/99

Mentre il Paese vacilla sotto i sonori schiaffoni delle varie emergenze che lo affliggono, l'emergenza criminalità, l'emergenza occupazione, l'emergenza immigrazione incontrollata il Palazzo è in fibrillazionme per il "trattino". Si registrano infatti cospicue manovre politiche volte a far prevalere la formula governativa del centrosinistra in luogo di quella del centro-sinistra e viceversa. Siamo certi che gli italiani partecipano con grande apprensione alla disputa del trattino: centrosinistra o centro-sinistra? Soggetto plitico unico o coalizione? Gli affanni quotidiani della popolazione alle prese con miserabili problemi quali la ripresa strisciante della inflazione o la paura della criminalità che attanaglia sei italiani su dieci sono poca cosa di fronte al grande dilemma del trattino sul quale si cimentano autorevolissimi personaggi della Repubblica. Dal Presidente del Consiglio in carica ad un ex Capo dello Stato. Mentre quindi l'alta disputa continua con vicende alterne, all'interno del Palazzo già si affilano le lame per ciò che probabilmente accadrà nei prossimi giorni. Un ampio rimpasto governativo (che però non si chiama più così). Nell'occasione avremo modo di vedere ciò che sta realmente dietro la querelle del trattino ovvero l'arrembaggio della dozzina di partiti che formano la attuale maggioranza per la conquista o la riconquista delle poltrone governative. C'è sempre di meno da stare allegri!

 
 

LISTE & ELENCHI 9/10/99

Si è sostenuto in più occasioni che l'ingresso degli ex comunisti nella compagine governativa e la loro presa di possesso della poltrona più ambita, quella di Presidente del Consiglio, non aveva significato discontinuità nella linea politica del Governo. Ciò si evince da alcuni semplici fattori quali la sistematica appropriazione delle poltrone che contano nella giungla del sottogoverno, la gestione della informazione tramite i TG di Stato, il continuo ricorso ad aumenti nel prezzo della benzina, il flagello degli scioperi nei servizi pubblici essenziali e via dicendo. Ebbene, oggi va rilevato che perlomeno in un aspetto l'attuale Governo non è uguale ma peggiore di quanti , di altra matrice politica, lo precedettero. Stiamo parlando delle liste del KGB che comprenderebbero centinaia di nominativi della nomenclatura italiana che si sarebbero venduti al nemico di allora (l'Unione Sovietica) fornendo ad essa i loro servigi di "spie". A fronte della gravità del fatto il Governo fa quadrato e si oppone alla divulgazione di questi nominativi adducendo a pretesto l'indagine in corso da parte della Magistratura. Poichè però l'affidamento delle carte alla Magistratura è opera del Governo e risale a pochi giorni orsono rimane da chiedersi che cosa abbia fatto il Governo stesso nel paio d'anni che ha avuto in mano queste carte. Evidentemente si è limitato a sperare che tutto finisse nel dimenticatoio. Ora, probabilmente, quei nomi verranno fuori magari uno ad uno e forse tra ricatti incrociati a causa della permeabilità alle notizie della nostra struttura giudiziaria ed il Governo ed il suo Leader non potranno sottrarsi al giudizio del Paese che li vede, giustamente, in una luce peggiore di coloro i quali, seppure con qualche esitazione, resero di pubblico dominio gli elenchi della P2 e di Gladio.

 
 

PATRIA POTESTA' 8/10/99

Il Tribunale dei minori di Milano ha tolto la patria potestà a due genitori che avevano imposto alla loro figlia di un anno una troppo rigida dieta vegetariana re4a di aver provocato alla bimba prolemi di salute. Analogo provvedimento era stato preso alcuni mesi orsono per un'altra coppia di genitori che, a fronte di una grave malattia di loro figlio, avevano optato per una scelta di terapia diversa da quella prescritta dai medici curanti. Non si vuole qui entrare nel merito di queste decisioni del Tribunale, ma unicamente segnalare che tanto zelo non si riscontra e simili provvedimenti non vengono presi allorchè ci si trova in presenza di minori che delinquono cimentandosi in scippi e furti negli appartamenti. Ci si limita in questi casi a riconsegnare i pargoli ai genitori che, quasi sempre , sono dei nomadi. Non si capisce perchè la tutela della salute di un minore implichi la perdita della patria potestàmentre questa alternativa praticamente non esista quando ad essere tutelata non debba essere la salute fisica ma la integrità morale del minore stesso. Giustizia vorrebbe che fossero immediatamente tolti ai genitori che, evidentemente , li spingono a delinquere forti della impunibilità derivante dall'età. Tutto ciò, tra l'altro,senza alcuna considerazione per il danno sociale prodotto da questi minori che affliggono quotidianamente la cittadinanza con i loro comportamenti unitamente alla grave frustrazione delle Forze dell'Ordine che vedono frequentissimamente vanificare i loro sforzi per catturare questi minori che delinquono con la loro immediata rimessa in libertà. C'è qualcuno che sa spiegare queste contraddizioni?

 
 

CASINI E CASINO 2/10/99

Giuro di non essere un simpatizzante di Pierferdinando Casini e neanche del suo partito Ciononostante la sua proposta o forse la sua provocazione di "sparare agli scafisti" mi suscita simpatia. Non tanto per la proposta in se stessa sulla quale tra l'altro non sarei completamente d'accordo, quanto sul fatto che un esponente politico di primo ,piano"osi" lanciare una simile bordata infischiandosene del fatto che, come ampiamente prevedibile, si sarebbe scatenata su di lui la bagarre di tutti quei nuovi benpensanti che costituiscono il fronte cattolico-progressista e che attualmente reggomo il Governo. All'Onorevole Casini, come parziale risarcimento degli insulti ricevuti, va ricordato che, proprio coloro che più hanno tuonato contro la sua proposta, sono stati, come maggioranza di Governo, coloro i quali hanno dato il placet al nostro intervento militare in Serbia. In quella Serbia dove sono stati uccisi migliaia di cittadini inermi che, a differenza degli scafisti che quotidianamente violano le nostre leggi, non avevano altra colpa che quella di essere nati in quel Paese. Si potrà obiettare che anche Casini ha , a suo tempo, approvato i "bombardamenti umanitari". Già, ma proprio qui sta la coerenza: usare la forza quando la situazione lo richiede, in un caso come nell'altro! I cattocomunisti, viceversa, hanno approvato l'uso della forza da parte del Governo per gli eccidi commessi in Serbia, ma di usare le armi contro criminali comuni che infrangono le nostre leggi e si fanno beffe delle nostre Forze dell'Ordine neanche a parlarne. Chi lo fa è bollato come fascista, razzista e antidemocratico. Non passa giorno senza che chi sta nei piani alti del Palazzo dia prova di ipocrisia e di doppia morale!

 
 

ARMIAMOCI E PARTITE 1/10/99

Lasciamo ad altri l'esame della Finanziaria testè varata dal Governo. La sua efficacia, la sua equità e la sua rispondenza ai problemi economici del Paese che sono molto gravi e molto complessi. Ciò che unicamente ci preme sottolineare è quel "contributo di solidarietà" che interesserà tutti coloro che percepiscono una pensione annua superiore ai 140 milioni. Per loro infatti scatterà automaticamente una ritenuta supplementare del 2% . Nulla da eccepire sul metodo. E' oltremodo evidente che, per quei fortunati che percepiscono simili cifre, un piccolissimo sacrificio a favore dei meno fortunati o meno abili di loro è da considerarsi più che giusto. Cio che sorprende però è che da questa disposizione siano esentati i Magistrati ed i Parlamentari. Ma come! Proprio coloro i quali detengono il potere in questa Repubblica si fanno di questi regalucci? Proprio i Magistrati, tra l'altro, avevano fatto discretamente sapere al Governo tramite i propri rappresentanti che se si fossero toccate le loro pensioni ci sarebbero stati malumori e contraccolpi che potevano sfociare addirittura in uno sciopero! Il povero Governo quindi che poteva fare? Accontentarli subito naturalmente, anche come ringraziamento per le cortesie ricevute, e, per evitare sorprese in Parlamento estendere il beneficio a tutti i Parlamentari. Si torna a ripetere che il giudizio su tutto il DPF andrà formulato da altri più esperti nella materia di chi scrive. Certo che se la logica che ha guidato il Governo nella stesura del documento è quella utilizzata per questo piccolo "contributo di solidarietà" si può ritenere che tutto l'impianto della strombazzata Finanziaria sia estremamente modesto........stavo per dire meschino!

 
 

SBUGIARDAMENTO IN DIRETTA 30/9/99

Stamane il Presidente del Consiglio era ospite di "Radio anch'io" dai microfoni della quale magnificava la finanziaria varata ieri dal suo Governo. Tra le varie argomentazioni Egli sosteneva anche che vi è già in atto una piccola ripresa economica come dimostrato dal fatto che negli ultimi mesi si sono creati migliaia di posti di lavoro. E' a questo punto che telefonava un ascoltatore spiegando come si sono ottenuti questi posti di lavoro: alla Camera di Commercio di Roma, per fare un esempio, si presentano extracomunitari che dichiarano di essere artigiani e quindi come tali vengono iscritti. Questo dà lori il vantaggio di non poter essere espulsi in quanto "lavoratori regolarmente iscritti alla Camera di Commercio". Allorchè vengono raccolti i dati sulla occupazione costoro risultano dei nuovi occupati a tutti gli effetti. Ecco quindi spiegato il dato sull'aumento della occupazione che rappresenta per il Governo la classica fava che prende due piccioni. Da una parte infatti si evita l'espulsione di extracomunitari irregolari che tanto stanno a cuore ai nostri governanti e dall'altra si dà una bella gonfiata ai dati sulla occupazione! Come gioco di prestigio veramente non male. Peccato che , come ben sanno tutti coloro che hanno una vera attività edconomica, la realta sia lontana anni luce!

 
 

CASCO OBBLIGATORIO 29/9/99

E' passata ieri alla Camera , contrari FI Lega e PRC, la legge che prevede di estendere l'obbligo di indossare il casco anche ai maggiorenni alla guida di un ciclomotore. Manca quindi ora solamente l'approvazione del Senato. Trattasi, occorre dirlo subito, del solito provvedimento demagogico voluto dalla maggioranza di centro sinistra che ritiene di dover sindacare anche sui comportamenti spiccioli dei cittadini csì come si puo evincere dalle seguenti riflessioni: -questo provvedimento interesserà unicamente metà del Paese, da Roma in giù infatti si continuerà a corcolare senza casco così come già accade ora con i motoveicoli targati; -a coloro i quali sostengono che questo obbligo derivi dal fatto che le eventuali spese sanitarie dovute a traumi cranici di ciclomotoristi gravano su tutta la collettività va ricordato che con questa logica si dovrebbe impedire di bere agli alcolisti, di mangiare troppo agli obesi, di allenarsi a chi pratica sport pericolosi per non parlare di chi si droga o che si fa ogni tanto uno spinello. Anche in tutti questi casi infatti le patologie derivanti da questi comportamenti sono a carico della collettività; -l'introduzione di questo obbligo metterà in ginocchio l'industria produttrice di ciclomotori: Industria che, tra l'altro , vanta proprio in Italia aziende leaders e che storicamente vede proprio in Italia negli anni 40-50 con la nascita della Vespa ( che quando nacque non era targata ed era quindi considerata un ciclomotore)l'invenzione di questo nuovo settore produttivo; -molti maggiorenni che hanno a suo tempo optato di muoversi nella palude del traffico cittadino con il ciclomotore torneranno, per evitare il fastidio del casco a riconsiderare l'uso dell'aut con le conseguenze per la fluidità del traffico eed il conseguente inquinamento che è facile immaginare; -a coloro i quali sostengono che con l'introduzione dell'obbligo del casco per i motocicli vi fu una sensibile riduzione degli incidenti mortali (da 1678 nel primo trimestre del 1986 a 1262 nel primo trimestre 1987) va ricordato che vi fu proprio in quell'anno e proprio in seguito alla legge sul casco una caduta verticale nelle immatricolazioni di motocicli. La contrazione quindi degli incidenti mortali va ascritta non al casco ma ad una drastica riduzione dei motoveicoli in circolazione. Molte cose vi sarebbero ancora da dire per confutare l'introduzione di questo nuovo obbligo che come al solito graverà unicamente sui cittadini perbene, non ultima quella che segnale assere il casco un buon elemento di sicurezza passiva (a incidente già avvenuto), ma un pessimo elemento di sicurezza attiva (limita infatti fortemente l'udito e, talvolta, anche la visuale) ma per ora ci fermiamo quì ritenendo di aver dimostrato che, anche in questo caso, la maggioranza che ci governa si preoccupa più di mandare fumosi e sopprattutto fasulli segnali di efficenza che si traducono unicamente in nuove seccature per i cittadini che non di affrontare e risolvere realmente i problemi.

 
 

ARCOBALENO GRIGIO 28/9/99

Mentre divampano le polemiche sulla fine fatta dagli aiuti umanitari per il Kosovo saccheggiati a Valona, apprendiamo che lo Stato Italiano continua a pagare il noleggio dei conteiners (una decina di milioni al giorno) non ancora svuotati e bloccati a Bari per la note vicende. Siamo insomma alle solite! Questo Stato spendaccione infatti non solo con le sue negligenze non ha saputo evitare il saccheggio di derrate di prima necessità destinate ai profughi( e non ci si venga a raccontare la risibile fola delle date , nove luglio o dieci luglio non fa una gran differenza. La sostanza vera è che quella operazione di cui noi eravamo ideatori e garanti è malamente abortita), ma continua spudoratamente a dilapidare il denaro di tutti. Varrà la pena, una volta o l'altra, di tentare un bilancio complessivo di tutta la vicenda albanese. Per ora limitiamoci ad osservare che da quelle parti si continua a morire! Bande di guerriglieri albanesiinfatti continuano a terrorizzare quelle che sono ora diventate minoranze serbe. Lo shock derivante dai filmati sui saccheggi ha definitivamente offuscato l'immagine dolciastra di missione umanitaria che si tentava di dare a tutta la vicenda. Migliaia di profughi si sono mescolati ai clandestini che quotidianamente sbarcano sulle nostre coste rendendo, di fatto, impossibile separare gli uni dagli altri e aggravandoulteriormente le difficoltà di quella lotta alla criminalità che il Governo si è finalmente deciso a riconoscere come esistente! Apprendiamo inoltre dai sondaggi che la popolarità del Governo D'Alema è notevolmente scesa dopo la fine della guerra in Serbia. Si tratta ora di capire se questa debacle sia dovuta alla fine della sovraesposizione mediatica del Governo durante quella fase oppura, come appare più probabile, se i cittadini abbiano iniziato a rendersi conto che tutta la operazione è stata, per molti aspetti un disastro di cui continueranno a lungo a pagare le conseguenze.

 
 

SCENOGRAFIE DI REGIMETTO 27/9/99

Mentre ieri in quel di Milano accadevano un paio di scocchezzuole come la morte di una anziana signora caduta a terra dopo esser stata strattonata per uno scippo e l'arresto di un giovane poliziotto che, fuori servizio e nel clima di criminalità diffusa, sparava su un gruppo di giovani, ferendone gravemente uno, ritenendoli erroneamente colpevoli del pestaggio di un viado, il Presidente del Consiglio e la Ministra degli Interni hanno oggi incontrato per una riunione avente come oggetto l'emergenza criminalità (proprio quella emergenza che il Governo negava sino a poche settimane orsono) i Prefetti, i Questori, i Comandanti provinciali dei Carabinieri ecc. per un totale di circa 500 persone. Ora, chiunque abbia una pur minima esperienza di riunioni di lavoro, sa perfettamente che una riunione operativa con 500 persone presenti non sortisce alcun effetto. Non si riesce infatti ad esaminare nessuna situazione in dettaglio, i problemi sono diversissimi da zona a zona e, non ultimo, l'attenzione di una così vasta platea scema vistosamente dopo pochi minuti che il relatore parla. Poichè pare difficile pensare che il Presidente del Consiglio non conosca queste regolette elementari rimane da chiedersi il perchè di questa ammucchiata. La risposta è, probabilmente , molto semplice. Massimo D'Alema sta evidentemente prendendo coscenza che, così come scrive oggi sul Corriere anche Montanelli, sulla questione ordine pubblico il centro sinistra perderà le elezioni senza nemmeno che il centro destra debba muoversi più di tanto. Già, ma allora perchè non dare il via ad una serie di provvedimenti rapidi ed incisivi? Semplice anche questo. Perchè il Governo non è in Grado! La sua maggioranza è infatti molto divisa anche su questo tema , senza dimenticare che la Magistratura non pare essere molto disponibile a seguire il Governo su una strada che potrebbe iniziare con una richiesta di maggior produttività proprio per quei PM che paiono sempre più occupati a rilasciare interviste su problemi planetari che ad occuparsi di scippi e furtarelli.. Ecco allora che tutto si spiega. Non essendo in grado di risolvere il problema il Presidente del Consiglio( proprio Lui perche fa più audience e non la Ministra degli Interni come sarebbe logico) convoca questa riunione omnibus con centinaia di notabili. I TG recepiscono prontamente l'ammiccamento e sparano nei titoli di apertura:"pronta risposta del Governo D'Alema alla emergenza criminalità. Convocati a Roma tutti i responsabili dell'ordine pubblico. Tutto ciò servirà poco o nulla nella lotta alla criminalità nostrana e d'importazione ma il segnale al corpo elettorale è forte e chiaro: "tranquilli, il Governo sta risolvendo anche questo problema!" Un'ultima annotazione. E' stato recentemente annunciato un ulteriore potenziamento dell'organico di Polizia per qualche migliaio di unità. Ciò a dimostrare che il Governo è molto rapido quando si tratta di gravare ulteriormente il bilancio di Stato e cioè tutti i cittadini. Si dimentica però che a questo punto il problema non è più di organici ma di regole più chiare! Il rapporo infatti esistente in Italia tra gli addetti alle Forze dell'Ordine e i cittadini è di uno ogni 120. Nella vicina Germania il rapporto è di uno ogni 400. Qualcuno può sostenere che le città tedesche siano meno vivibili che quelle italiane?

 
 

STALLE E BUOI 20/9/99

Mentre il Governo D'Alema registra il più basso livello di popolarità da quando è in carica (solo un quarto degli italiani approva il Suo operato) ed intanto che alcuni Ministri litigano platealmente tra di loro sulla opportunità di ripetere o meno gli incentivi sulla rottamazione di vecchie auto, da parte di due autorevoli esponenti del Governo e più precisamente i mnistri Jervolino e Diliberto viene ufficialmente riconosciuto che e presente nel Paese una emergenza criminalità. Il riconoscimento è , evidentemente, dovuto al fatto che non si può ignorare che ogni giorno, sfogliando i quotidiani, si apprende l'esistenza di ogni sorta di efferatezza compiuta da balordi nostrani e d'importazione ai danni dei cittadini che si vanno sempre più convincendo che l'unica via per non essere vittime di questi episodi sia quella di difendersi da soli. Possiamo quindi sperare che questo riconoscimento, pur se enormemente tardivo, potrà rappresentare una inversione di tendenza o sarà l'ennesimo esempio di chiusura delle stalle a buoi già scappati? Dal florilegio di dichiarazioni seguite all'annuncio del varo di un pacchetto anticrimine che sarà discusso nei prossimi giorni dal Governo par di capire che, come al solito, sarà aria fritta. I politici infatti, nonostante la gravità del problema, continuano a scaricare le responsabilità sugli avversari. Uno per tutti, il Ministro Diliberto rivolgendosi al Polo: "basta con gli ostruzionismi"(!?) I Magistrati, per parte loro sfornano ricette contraddittorie. Giancarlo Caselli, attuale direttore delle carceri, tuona. "ridurre a due i tre gradi di giudizio e costruire nuove carceri". Il suo pretecessore Alessandro Malgara."a costruire nuove carceri non si farà in tempo. Bisognerà aggiungere due o tre piani ai letti castello." Il Procuratore di Caltanissetta Giovanni Tinebra : " finchè vi sono sentenze di appello che assolvono condannati nei due gradi precedenti il terzo livello è necessario"............. Attendiamo quindi con curiosità di conoscere le misure del pacchetto che il Governo andrà a varare. Temiamo però, viste le premesse, che queste misure, per non scontentare nessuno, non saranno nemmeno sufficenti a ridurre i danni causati proprio da questo Governo con la sua politica buonista e le sue sanatorie indiscriminate.

 
 

INSEGNAMENTI TEUTONICI 19/9/99

Si spera che Massimo D'Alema il quale avrà certamente seguito con interesse la recente consultazione elettorale in Germania che ha visto l'ennesima sconfitta del Cancelliere Schroder, tragga opportuni elementi di riflessione . Se infatti in questa debacle pare eclatante il raddoppio dei consensi per il partito comunista tedesco, il dato enormemente più significativo, pur se limitato ad una consultazione regionale, è rappresentato dal prepotente ritorno dei cristiano sociali alla maggioranza assoluta. Al Praemier D'Alema quindi la scelta: ascoltare le sirene cossuttiane che già premono per dare al Governo una più netta virata a sinistra inseguendo il sogno di quanto accaduto ai compagni tedeschi o allargarne l'orizzonte in direzione centrista? Da questa scelta dipenderà il tipo di politica di qui sino alla fine della legislatura ormai non lontanissima. Il rischio maggiore è quello di continuare a navigare a vista magari allentando ancora un pò i cordoni della borsa ritenendo che questo sia il sistema per non uscire sconfitto dai prossimi appuntamenti elettorali. IDEE: POCHE E CONFUSE 21/9/99 Circa tre mesi orsono e più precisamente nel mese di Giugno il Governo aveva dato il via alla cosiddetta "depenalizzazione". Trattavasi di un provvedimento che cancellava dal Codice Penale un centinaio di reati considerati minori e per i quali venivano previste unicamente sanzioni amministrative in luogo del carcere. Tra questi reati derubricati come tali vi era la guida di autoveicoli senza patente. Oggi, ventuno settembre, apprendiamo (Corsera in data odierna) che tra le norme in discussione alla Commissione Trasporti della Camera presieduta da Antonio Stajano volte a modificare il Codice della Strada ve n'è una che prevede il ripristino del reato penale per guida senza patente! Ogni commento è superfluo.

 
 

STORIE PATAVINE 15/9/99

Una modesta proposta per far comprendere a coloro che ci governano quale sarà il tipo di società che stiamo preparando per per i nostri figli potrebbe essere quello di costringere alcuni di costoro a risiedere per un certo periodo nel complesso residenziale "Serenissimo" in via Anelli a Padova. Quel complesso dove da un paio di notti si scontrano ferocemente centinaia di qxtracomunitari quì aqquartierati dando luogo a risse cruente. In questo complesso, su un totale di 287 appartamenti, solo 14 sono abitati da italiani che vivono segregati e con il terrore di mettere il naso fuori dalla porta di casa. Di andarsene neanche a parlarne giacchè il valore attuale di questi appartamenti acquistati anni or sono con notevoli sacrifici è praticamente nullo. Dopo le risse comunque qualcosa si è mosso. Sono arrivatui i camion del Comune che hanno asportato tonnellate di rifiuti nauseabondi accumulati nei giardinetti e nelle parti comuni del complesso. Tra i rifiuti scheletri di motocicli, materassi fatiscenti, e una testa di capra residuata da qualche festicciola dei nostri ospiti. Raccontano i disperati italiani ivi residenti che la situazione di degrado con tutto il suo corollario di droga, di prostituzione e di delinquenza comune era ampiamente nota. Le segnalazioni alle Autorità erano state molteplici. Persino il Parroco aveva scritto al Sindaco:" la situazione quì è esplosiva ed ogni giorno peggiora!" Si può quindi ragionevolmente pensare che se la Signora Jervolino (tanto per fare un esempio) soggiornasse per almeno un mesetto in questo ameno complesso, rinunciando evidentemente a qualsiasi scorta, saremmo tutti più disponibili ad ascolatare le Sue perorazioni in difesa delle Sue politiche di accoglimento ed accetteremmo probabilmente di buon grado le Sue improvvide sanatorie. A Lei resterebbe il privilegio di provare in prima persona ciò che parecchi cittadini italiani già provano oggi, ma soprattutto di toccare con mano come si svilupperà, perdurando l'attuale lassismo, la società multirazziale preconizzata da Lei e dalla Sua parte politica!

 
 

CHAPEAU 6/8/99

Vi è in Italia una forza politica che è particolarmente invisa a chi scrive. Trattasi dei Verdi. Le loro battaglie politiche appaiono sempre infantili e l'azione di osteggiamento su cose pratiche al Governo di cui fanno parte sproporzionato al loro esiguo peso elettorale. Questa azione do osteggiamento poi, giacchè riguarda frequentemente una opposizione a nuove strade di cui il Paese necessita in maniera oltremodo evidente, ricadono in modo diretto e palese su tutti coloro che , volenti o nolenti, utilizzano quotidianamente l'insufficente rete viaria nazionale. Ebbene, questa forza politica che, come ripeto, non è certamente nelle simpatie di chi scrive, costringe oggi a prendere atto che, almeno in un frangente, è riuscite a dare punti ad altri partiti di maggioranza e di opposizione i cui leaders, all'indomani degli scadenti risultati elettorali alle Europee ed alle Amministrative avevano annunziato con grande enfasi di volersi dimettere. Ad oggi infatti, e sono già trascorsi un paio di mesi dalle elezioni,l'unico leader di partito che si sia effettivamente dimesso è l'ex portavoce dei Verdi Luigi Manconi. Per questo ,oggi, a Luigi Manconi.......chapeau!

 
 

PAR CONDICIO 4/8/99

Oggi il Consiglio dei Ministri, nella Sua ultima riunione prima della pausa estiva, ha varato le norme sugli spot televisivi preelettorali. Quelle norme che vanno sotto il nome di "Par Condicio". A quanto pare la propaganda elettorale a pagamento (acquistando quindi gli spazi televisivi) sarà sospesa trenta giorni prima della data delle elezioni. E fin quì potrebbe anche andare bene. Dove invece appaiono già lacunose queste norme è nella non menzione di quegli straordinari spot propagandistici per il Governo che sono i TG di Stato. Non si parla quì delle interviste concesse ai leaders politici che saranno, più o meno, calibrate tra Maggioranza ed Opposizione. Si parla di tutto quel subdolo armamentario di astuzie che sono messe quotidianamente in atto per enfatizzare tutto ciò che fa il Governo e per minimizzarne gli aspetti deteriori nonchè le profonde divisioni nella sua maggioranza, della tecnica per la quale una notizia negativa viene data dopo un servizio lungo e noioso su cose futili per cui l'attenzione del telespettatore scema vistosamente, della tecnica per la quale ad una notizia sgradevole bisbigliata per il Governo segue sempre una notizia favorevole proposta in maniera eclatante e via discorrendo senza dimenticare la sopraffina tecnica dei titoli: l'ordine cronologico in cui vengono date le notizie o, addirittura, l'omissione nei titoli d'apertura di una notizia sgradita, notizia che viene comunque data , per salvare la faccia, molto brevemente ed in mezzo ad altri servizi. Si è provveduto quindi a mettere la mordacchia a questa sgangherata opposizione che, pur essendo maggioranza nel Paese non riesce ad incidere in maniera significativa nella vita politica e si è provveduto a lasciare intatta quella macchina acchiappa-consensi che sono i TG di Stato. Il tutto, si badi bene, senza spendere una lira da parte di tutti quei partiti che costituiscono l'attuale maggioranza. A sovvenzionare la RAI infatti oltre al canone ci sono i congrui ripianamenti di perdite di bilancio fornitim annualmente da tutti i contribuenti. Anche da quelli che votano per le opposizioni: Si suggerisce, al fine di completare l'operazione, di far accompagnare i TG da una musichetta in voga un pò di anni orsono le cui parole erano......"tutto va ben madama la marchesa.......". . Si è provveduto quindi a mettere la mordacchia a questa sgangherata opposizione che pur essendo maggioranza nel Paese non riesce ad incidere in maniera significativa nella vita politica e si è provveduto a lasciare intatta quella macchina acchiappa-consensi che sono i TG di Stato. Il tutto, si badi bene, senza spendere una lira da parte di quella miriade di partiti che costituiscono la attuale maggioranza.

 
 

RINGRAZIAMENTI 3/8/99

Dalla divulgazione dei dati relativi ai crimini commessi nel 1988 si evince che Milano ne detiene il primato. Poichè il 1999, probabilmente, sarà ancora peggio i milanesi desiderano ringraziare la Ministra degli Interni in carica Rosa Jervolino ed il suo pretecessore Giorgio Napolitano per il conseguimento del risultato. E' infatti anche grazie ad essi ed alle loro sanatorie sulla immigrazione che le Forze dell'Ordine sono impegnate per tanta parte del loro tempo ad occuparsi di costoro, delle loro risse notturne, dello spaccio minuto di droga, della valanga di prostituzione anche minorile che ruota loro intorno. Un ringraziamento anche a tutti quegli Organi dello Stato che non hanno saputo evitare che , alla microcriminalità, si saldasse tenacemente anche la macrocriminalità con grande disponibilità di "mano d'opera" malavitosa a besso costo. E' infatti acclarato che le organizzazioni mafiose hanno ormai invaso i gangli economici di questa città. Un ringraziamento anche alla Corte Costituzionale che, con la benedizione di Oscar Luigi Scalfaro, ha depenalizzato, alcuni mesi orsono, l'accattonaggio. I milanesi provano quindi la delizia di essere continuamente braccati ai semafori e altrove da orde di questuanti sempre più pertulanti ed aggressivi particolarmente con i deboli: donne ed anziani. Un ringraziamento infine a tutti da parteb di mia madre ultraottantenne che, da un paio d'anni, nemmeno nelle afose giornate estive scende più ai giardinetti sotto casa perchè......"è pieno zeppo di uomini dalla pelle scura che stanno sulle panchine e ogni tanto si spogliano per lavarsi alla fontanella dei giardini. E io mi vergogno...." Mamma cara! Un bacione e, non preoccuparti! A vergognarti non devi essere tu e, tutto sommato, neanche quei disperati che si lavano ai giardinetti, A vergognarsi dovrebbero essere altri!

 
 

KOSOVO 2/8/99

Sono ormai due mesi che è stata siglata la pace per il Kosovo. A sessanta giorni quindi da quella sorta di armistizio non si intravede ancora un vero ristabilimento di condizioni di vita normali. Il comandante della KFOR, Gen. Jackson denunzia: "si lamentano trenta morti la settimana. Gli albanesi si comportano come i serbi." Per tutti coloro quindi, ed erano molti, che ritenevano si potesse sistemare tutto con una pioggia di bombe la realtà è lì a dimostrare che la violenza non fa che generare altra violenza. Rimane poi sempre da risolvere anche il problema dell'UCK che qualche furbacchione aveva pensato di armare doviziosamente. Ora, nonostante la comunità internazionale si sia espressa chiaramente in merito, di lasciare le armi non se ne parla, mentre questi pseudo-guerriglieri somigliano sempre più, specularmente, alle milizie serbe che infliggevano torture e patimenti agli albanesi. Si è arrivati persino, in un clima di congiura, a destituire il Gen. Clark, Comandante in Capo di tutte le operazioni belliche ritenendo, evidentemente, che il difetto fosse "nel manico", ma per ora non si vedoni risultati apprezzabili: In Kosovo si continua a norire! Si confida a questo punto che tutti i potenti che hanno voluta questa guerra (quindi anche l'Italia), riflettano su questa situazione che essi stessi hanno contribuito a creare e facciano tesoro di questa esperienza evitando in futuro quello che oramai in molti ritengono essere stato un grave errore di valutazione. Frattanto, nella notte tra Sabato e Domenica, un altro migliaio di profughi Rom provenienti dal Kosovo sono sbarcati, per la delizia degli italiani, sulle coste pugliesi.

 
 

REPRIMENDE 30/7/99

Il Consiglio dei Ministri ieri riunito ha deciso di annullare la destituzione operata dal Prefetto di Milano Sorge al Sindaco di Lazzate , colpevole di aver varato un regolamento che per le assunzioni comunali prevede l'attribuzione di qualche punto in più per i residenti. IL Sindaco di Lazzate, Cesarino Monti, rimane quindi al suo posto. Il Governo ha dato prova, in questo caso , di buon senso e di un pragnatismo che spesso gli difetta . Prima però di archiviare la faccenda si impone una considerazione: la decisione del Prefetto ha dato luogo ad una manifestazione degli abitanti di Lazzate a sostegno del loro Sindaco che degenerava in una furibonda rissa con le Forze dell'Ordine che causava feriti e contusi. Il Prefetto dovrebbe avere sufficente sensibilità per comprendere che se questa decisione è stata presa solamente da lui, con la sonora bocciatura del Governo , ha il dovere di dimettersi. Se invece questa decisione è stata concordata con il suo Ministero di riferimento e cioè il Ministero degli Interni, a dimettersi dovrebbe essere la Ministra. Temiamo però che, anche in questo caso, l'istituto delle dimissioni non arrivi ad espletarsi. Le figuracce, di questo si tratta, non inducono quasi mai in Italia un potente a lasciare l'incarico. In questo caso, tra l'altro, già alcuni giorni fa c'era stato un pastrocchio tra la Ministra ed il Prefetto riguardo i nuovi limiti di velocità sulle tangenziali milanesi. Poichè comunque, come recita un vecchio proverbio popolare "non c'è il due senza il tre", siamo in attesa della terza perla della gestione Iervolino-Sorge. Possiamo in ogni modo stare certi che, qualsiasi cosa accada, nessuno arriverà a dimettersi, così come fece per ben due volte il Senatore a vita Francesco Cossiga. La prima volta da Ministro degli Interni dopo la tragica conclusione del rapimento di Aldo Moro e la seconda da Presidente del Consiglio quando ebbe la debolezza di confidare al collega di partito Donat Cattin che suo figlio, accusato di terrorismo, stava per essere arrestato. Tutto ciò non gli impedì comunque, successivamente, di salire alla suprema Carica della Repubblica, quel la di Capo dello Stato!

 
 

SPIGOLATURE 29/7/99

1) Corriere della Sera in data di oggi, prima pagina. Nicola Mancino, Presidente del Senato ammonisce." se D'Alema cade rischio di elezioni!" Il "rischio" gentile Signor Presidente dell'Assemblea di Palazzo Madama, è per Lei giacchè potrebbe non essere rieletto nella attuale carica. Perv tutti quegli italiani viceversa che sono scontenti dell'attuale Governo (e oramai sono probabilmente una cospicua maggioranza) eventuali elezioni non rappresentano un "rischio" ma una "speranza"

2)Il Ministro di Grazia e Giustizia Dilibero in margine ai gravi fatti di rapine accadute negli ultimi giorni per mano anche di detenuti agli arresti domiciliari interviene con l'autorevolezza della sua posizione difendendo la legge istitutiva sulle misure alternative al carcere: Complimenti, Sig. Ministro! Lei capisce al volo gli umori del Paese.

3) La Ministra Iervolino, per contrastare il fatto che i detenuti agli arresti domiciliari vadano liberamente in giro e, a volte, delinquano assume 5000 (sic) impiegati per aiutare la PS a controllarli. Probabilmente ciò servirà a nulla contro questa piaga dei delitti compiuti da detenuti agli arresti domiciliari, ma certamente darà una mano a combattere la disoccupazione!

 
 

LUCI ED OMBRE 28/7/99

Mentre un altro orefice, questa volta in un centro turistico del Garda, cade sotto i colpi dei rapinatori la Polizia mette a segno un importante successo scoprendo e sgominando la banda che il 14 di maggio a Milano , in via Imbonati, tentò una rapina ad un furgone portavalori. In quella occasione venne ucciso un ragazzo di 25 anni, l'Agente di PS Vincenzo Raiola. L'efficenza della Polizia che in un paio di mesi è riuscita a condurre in porto la difficile indagine contrasta con la realtà quotidiana che vede un continuo dilatarsi di azioni malavitose. Si tratta, evidentemente, di una situazione che vede una maggiore efficacia nell'aspetto repressivo che in quello preventivo. Già, ma proprio qui è il nodo del problema! Le Forze dell'Ordine infatti dimostrano efficacia ed acume quando non sono limitate nella loro azione da leggine, regolamenti e intralci vari che ne limitano invece fortemente l'autonomia operativa nel momento della prevenzione. E' chiaro , a questo punto, che i problemi sono, come al solito, di natura politica. E' infatti oltremodo difficile immaginare che queste Forze di Polizia possano contrastare efficacemente la microcriminalità (quella che affligge maggiormente la cittadinanza) quando vi sono in circolazione migliaia di immigrati clandestini privi di documenti e perciò senza identitità certa, quando vi sono da controllare migliaia di detenuti agli arresti domiciliari(che dopo aver ricevuto il controllo degli Agenti sono comunque liberi di uscire e di delinquere), quando vi sono organizzazioni varie che impiegano dei minori, quindi non punibili, per compiere scippi e furti negli appartamenti. Siamo, come al solito, in difetto di regole chiare ed efficaci. Il Governo, nel suo infantile delirio buonista, non si rende conto che con questi atteggiamenti di indulgenza e senza certezza di pena la microcriminalità continuerà ad espandersi a macchia d'olio nonostante l'impegno e la professionalità delle Forze dell'Ordine. Una lode quindi a quanti hanno collaborato alla riuscita di questa indagine ed una severa censura (che non sortirà alcun risultato) a questa maggioranza di Governo imbelle che, probabilmente troppo impegnata a bisticciare su altre questioni, nemmeno si rende conto di tutto questo che quotidianamente avvelena la vita della cittadinanza e la mortifica in una sensazione di desolante impotenza.

 
 

NASHVILLE PADANA 27/7/99

Si è concluso Domenica sera in un clima "vivace" il congresso della Lega Nord. Il documento finale prevede la riconferma di Umberto Bossi quale segretario federale e ribadisce la volontà di non stipulare accordi di alleanza o di apparentamento ne con il centro destra ne con il centro sinistra. Questa che può apparire una notiziola di poco conto è è in realtà un punto che condiziona tutta la vita politica Nazionale. E' infatti grazie a questa scelta che la sinistra, minoranza nel Paese, riesce a governare . In altri termini, congelando i voti presi alle ultime Politiche (siamo quasi intorno al 10% su scala nazionale) il Signor Umberto Bossi consente a tutto quell'arcipelago di partiti e partitini che formano l'attuale maggioranza di superare per un capello (grazie anche ad una legge elettorale contorta) gli avversari di centro destra pue essendo, come già detto, una minoranza nel Paese. Ciò che risulta difficile comprendere , particolarmente per coloro che ritengono deludente l'attuale politica governativa, è il motivo per il quale il Segretario della Lega sia così ferocemente contrario agli accordi. Potrebbe infatti, aderendo al centro sinistra, chiedere lecitamente una serie di cose per" la questione Settentrionale" che gli verrebbero concesse immediatamente. Una per tutte nella sua banalità: un rifacimento della rete viaria settentrionale. Oppure potrebbe, aderendo al centro destra ribaltare la attuale situazione mandando al Governo forze liberaleggianti(anche in questo caso potrebbe chiedere lecitamente delle contropartite. Queta politica, viceversa, dell'isolamento pare capovolgere il popolare proverbio: "meglio una gallina domani (forse) che un uovo oggi. Queste alleanze, tra l'altro, potrebbero essere unicamente tattiche . Non implicando infatti alcuna scelta strategica consentirebbero alla Lega di continuare a perseguire il suo obiettivo di creare un sistema realmente Federale. La scommessa è dunque quella di capire se l'elettorato leghista sia disponibile ad attendere ancora a lungo. Il recente successo della lista Bonino alle Europee potrebbe far pensare che questo elettorato sia alla ricerca di soluzioni più praticabili e soprattutto in grado di dare più rapide risposte ai problemi che affliggono il Nord e che sono certamente problemi reali e poco differibili.

 
 

IL BEL PAESE 26/7/99

entre gli incendi devastano i boschi della Liguria e della Sardegna ed il maltempo crea al Sud allagamenti e frane con buona pace dei Verdi che sono al Governo ormai da alcuni anni, siamo in ansiosa attesa di vedere che faranno i TIR dopo che i Ministeri dei Trasporti e LL.PP. hanno deciso con loro la linea dura. Divieto di sorpasso sui 105 km. del tratto appenninico dell'Autosole oltrechè sulle tangenziali milanesi. Parlano i camionisti di riversare per protesta tutto il traffico pesante sulle stade statali abbandonando le autostrade. Sarebbe la paralisi! Siamo comunque alle solite. Non riuscendo il Governo , a causa delle sue divisioni interne, a realizzare il raddoppio della Bologna Firenze (la famosa variante di valico)ecco che si inventano afflizioni e minacce di ritiro della patente per gli utenti. Il caos che deriverà da tutto ciò sarà, come al solito, sulle spalle dei normali cittadini. A proposito! Pare si stiano rimettendo in moto anche i trattori dei Cobas. Si, proprio loro! A quanto pare nonostante siano trascorsi alcuni anni dalla loro prima protesta a Linate la situazione non è ancora stata completamente sistemata.

 
 

PREFETTITUDINI 24/7/99

La città di Milano ringrazia il Prefetto Sorge per averle regalato un paio d'ore di guerriglia urbana con accompagnamento di feriti e contusi. Se ne sentiva il bisogno. I fatti: il Prefetto destituisce dall'incarico il Sindaco di Lazzate. Di che cosa è colpevole? Di pedofilia? Di mafioseria? Di concussione? Macchè, niente di tutto questo. E' accusato di aver approvato un regolamento che per le assunzioni comunali prevede l'attribuzione di un maggior punteggio ai residenti nel Comune stesso. Colpa gravissima , a quanto pare, tanto che il Prefetto lo destituisce. A questo punto i cittadini di Lazzate marciano verso la Prefettura a difesa del loro Sindaco ed il Prefetto non trova di meglio che mandar loro incontro la Forza Pubblica in tenuta antisommossa. Di qui i tefferugli e tutto il resto. Un paio di considerazioni. La prima: è singolare che un burocrate dello stato, per quanto alto di grado, si permetta, in quella che viene definita una democrazia avanzata, di mandare la Forza Pubblica contro manifestanti che difendevano il loro Sindaco liberamente eletto. La seconda: fa male a chi ancora crede nello Stato e nelle Sue Istituzioni vedere ragazzi in divisa che, distolti dal loro compito di combattere la criminalità ( e Dio sa quanto ve ne sia bisogno) vengoni impiegati per manganellare dei manifestanti. Gioverà anche ricordare che stamane,mentre si svolgevano i funerali dell'orefice ucciso per rapina in via Padova, a pochi passi si consumava ai danni di un altro orefice collega di quello ucciso un'altra rapina. Ogni commento, a questo punto, è superfluo!

 
 

LA ROSETTA 22/7/99

Mentre Massimo D'Alema viene per la prima volta da quando esiste il Suo Governo definito "anatra zoppa" con tutto quello che ne consegue, la Ministra Jervolino continua a stupirci (dolorosamente) con le sue affermazioni e i suoi comportamenti. In margine all'assassinio dell'orefice avvenuto a Milano la Ministra pontifi ca: "quando lo Stato scarcera i detenuti deve riuscire a sorvegliarli, altrimenti vanno riviste le regole". Ma, cara Signora Ministra, c'era bisogno dell'ennesimo omicidio per capire questa verità? Ma sino ad ora dove eravate? Non vorrà farci credere che il Governo non sa che tanta parte dei Magistrati Italiani sono di manica larga e che i balordi che sono in circolazione sono quasi tutti in libertà vigilata! Via, Signora Ministra, cerchiamo di essere seri. L'altra perla di ieri è poi costituita dal disconoscimento da parte del Ministero degli Interni dei provvedimenti presi in materia di circolazione stradale sulle tangenziali di Milano in seguito alle pressioni del Prefetto Sorge. Ma come? Un Prefetto ottempera alle disposizioni del suo Ministero stabilendo nuove e più rigide norme di circolazione ed il Governo prende le distanze? Ma se era stato proprio Lui (il Governo) a chiedere maggior rigore? La verità è un'altra. Anche in questo caso il Ministero ha avuto bisogno di toccare con mano quanto sarebbe accaduto con le nuove regole. Vista la furibonda reazione degli autotrasportatori che hanno per protesta bloccato tutto il sistema delle tangenziali con corollario di incidenti anche gravi il Governo e la Ministra che fanno? Ma naturalmente fanno marcia indietro privando il Prefetto e la Società di gestione dell'appoggio governativo! Non si vuole con questo dire che i provvedimenti fossero giusti, perchè non lo erano. Si vuole dire che, prima di inventarsi nuove regole è assolutamente necessario fare osservare le regole già esistenti. Questo , sulle tangenziali milanesi, non accade da anni. La Ministra ed il Prefetto non lo sapevano? Ma allora, cosa ci stanno a fare?

 
 

E TRENTADUE! 21/7/99

Si è consumato ieri sera a Milano il trentaduesimo omicidio del 1999. Un paio di balordi in libertà provvisoria hanno freddato un orefice che, poichè non aveva opposto alcuna resistenza, è morto unicamente perchè viveva in uno Stato, quello Italiano, che è troppo occupato a curarsi degli immigrati clandestini, dei Rom, dei detenuti ai quali concedere benefici mentre poco o nulla si cura della sicurezza dei normali cittadini. La misura della indignazione popolare è rappresentata dal tentativo di linciaggio operato dai passanti ai danni dei due malavitosi. Questo fatto, come al solito, occuperà per un paio di giorni le pagine dei quotidiani, poi passerà alla cronaca cittadina e tra una settimana non se ne parlerà più. Si potrà quindi tornare allegramente ad occuparsi dei centri di accoglienza per immigrati clandestini, dei campi attrezzati per nomadi e di improvvide concessioni di libertà a detenuti. Tutto questo sino al prossimo omicidio. Quello di quota trentatre. Dopodichè si ricomincerà da capo con titoloni sui giornali, le esecrazioni e quant'altro. La domanda è questa : "lor Signori, quelli che stanno dentro il Palazzo e che girano con auto blindate, pensano che i normali cittadini tollereranno questo stato di cose ancora a lungo?

 
 

IL RICCOMETRO 21/7/99

Apprendiamo con qualche turbamento che ad Agosto partirà il "riccometro". Come nella più consolidata tradizione democristiana quindi, nel periodo delle ferie , vi saranno novità fiscali. I cittadini saranno dunque chiamati ad autoanalizzare la propria situazione economica davanti allo Stato. Per un senso di equità che si può riassumere nella formula della "par condicio" si potrebbe pensare di estendere questo adempimento allo Stato ed, in sua vece, al Governo. Poichè però risulterebbe quasi impossibile (in quanto non sono in grado di farlo) ottenere un elenco completo delle proprietà dello Stato, degli Enti Locali, delle Aziende Statali ecc. ci si potrebbe contentare di una verifica di quanto fatto dal Governo ad oggi, rispetto al programma dell'insediamento. Il modulo da compilare da parte del Governo per essere poi inviato ai cittadini potrebbe contemplare: -numero di posti di lavoro ottenuti; -misura della diminuzione nella pressione fiscale; -andamento dei prezzi controllati quali benzina e assicurazioni......... Coviene fermarsi qui per evitare a qualcuno di arrossire ma con la vaga sensazione che in questo caso la "par condicio" non sarà rispettata.

 
 

UN QUALUNQUE MARTEDI' ESTIVO 20/7/99

Selezione di notizie riportate oggi dai quotidiani: Parlamento. Scontro sulla riforma della Giustizia. Si cerca in extremis un accordo mentre è guerra tra Maggioranza ed Opposizione. Ministero degli Interni.Viene riconosciuto il fallimento della tanto reclamizzata operazione "esodo sicuro" volta a ridurre il numero di vittime di incidenti stradali. Nel fine settimana gli incidenti hanno subito una lievissima flessione ma è aumentato il numero dei deceduti La Ministra ha detto :"non possiamo fare miracoli"! Frattanto, nella giornata di ieri, un altro migliaio di Rom sono sbarcati sulle coste pugliesi. Ministero del Lavoro. A Noto, Siracusa, un uomo di 44 anni siè tolto la vita disperato perchè non trova lavoro. E' il secondo suicidio in sette giorni in Sicilia per il dramma della disoccupazione! Nella giornata di ieri vi sono stati inoltre due morti per infortuni sul lavoro. Uno a Roma ed uno ad Agri gento. Superdicastero economico. Il prezzo della benzina ha sfondato il tetto delle 2000 lire litro. Ministero di Grazia e Giustizia. Il Ministro Dilibero polemizza con il Presi dente della Corte Costituzionale. Presidenza del Consiglio. Dopo una visita lampo al Policlinico di Roma D'alema dice:"le mamme mi hanno detto che tornerebbero a partorire quì" Una delle mamme intervistate precisa:" torneremmo quì, certo, ma prima dovrebbero cambiare molte cose. Non torneremmo certamente quì domani" ! C'è di che stare allegri!

 
 

CLANDESTINI E SINDACATO 15/7/99

Nel bel Paese accade anche questo: una delle tre maggiori Confederazioni Sindacali, la CISL, in quel di Reggio Emilia e forse anche altrove sta redigendo centinaia di ricorsi contro i decreti di espulsione di immigrati irregolari e che quindi hanno commesso reati o non sono in possesso dei requisiti di legge. Evidentemente i dirigenti di quel Sindacato intendono così porre rimedio alla emorragia costante degli iscritti ed al continuo innalzamento della età media degli stessi. Chissà se costoro, gli iscritti residui, sono a giorno di questa brillante iniziativa? Avremo così, oltre alla Ministra Jervolino, che con le sue sanatorie ha prodotto il risultato che‚ sotto gli occhi di tutti i vedenti, un'altra Istituzione che si preoccupa di migliorare la qualità della vita di tutti coloro che abitando nelle periferie delle città si rallegrano per la compagnia! Proprio in questi giorni, tra l'altro, sta prendendo corpo senza significativi interventi dissuasivi,un'altra invasione sulle Italiche coste da parte dei ROM in fuga pure loro dal Kosovo (quel Kosovo che con la guerra di Serbia dovevamo resituire alla pace). Proprio quei ROM contro l'insediamento dei quali in un'area da attrezzare da parte del Comune a Sud di Milano si sta consumando una vibrata protesta da parte dei cittadini ivi residenti. Si ha sempre più l'impressione che i cittadini vadano in una direzione e che il Potere in tutte le sue forme ed implicazioni marci nella direzione opposta. Quanto dovrà ancora durare lo scollamento tra il Paese reale ed il Paese legale?

 
 

KERMESSE CENTENARIA 13/7/99

In un clima guastato dall'incidente occorso poche ore prima alla Ferrari e a Schumacher tremila ospiti illustri, insieme a tutto il gotha istituzionale del Paese , festeggiavano l'altra sera con la famiflia Agnelli al gran completo il centenario della casa torinese. Il discorso del Presidente del Consiglio inizuava con " caro avvocato Agnelli....". Nulla da eccepire naturalmente. E' oltremodo evidente che una realtà produttiva come quella della FIAT rappresenta un enorme punto di interesse per qualsiasi Primo Ministro in carica. Ciò che si vorrebbe però chiedere a Massimo D'Alema è che una atten zione pari a quella riservata alla FIAT fosse riservata anche alle PMI. Quelle che non chiedono CIG per migliaia e migliaia di dipendenti, che non possiedono grandi quotidiani, che non chiedono in regalo (o quasi) fabbriche come l'Alfa Romeo e che non ricevono laute sovvenzioni pwer avviare reltà produttive al Sud. Si ha talvolta la sgradevole impressione che questa maggioranza di Governo dimentichi che una realtà industriale pure importante come la FIAT e le altre grandi imprese italiane rappresentino solo un terzo del "fatturato" nazionale. Gli altri due terzi sono prodotti dalla miriade di piccole e medie imprese che costituiscono la vera spina dorsale della economia italiana. Quelle che ogni giorno combattono contro una ottusa burocrazia Statale, che si avbvalgono di una rete viaria che in molti casi risale a Napoleone, che debbono fare i conti con adempimenti amministrativi che per numero e complessità sono più degni di una rivista di enigmistica che di uno Stato Moderno. Si dirà che entrambe queste realtà debbono coesistere e questo è fuori di ogni dubbio, ma sarebbe opportuno che ogni tanto da parte del Hoverno e del Suo Leader vi fosse un preciso segnale di attenzione anche a tutti costoro che non sono in grado di organizzare kermesses strabilianti coinvolgendo televisioni e carta stampata, ma che con il lavoro di tutti i giorni reggono in piedi, nonostante tutto, la traballante economia di questo Paewse. Si rimane pertanto in attesa di ascoltare il Presidente del Consiglio rivolgersi ad un artigiano: "caro Signor Brambilla ....". Ci si perdoni l'ardire ma, trattandosi di un post-comunista, la cosa parrebbe anche più coerente!

 
 

ORDINE PUBBLICO E FEDE 1/7/99

Mentre una sentenza della Cassazione boccia la norma che prevede l'espulsione automatica di tutti quegli immigrati che presentino in ritardo il rinnovo del permesso di soggiorno spalancando così, di fatto, le porte a tutti indistintamente, la Ministra Jervolino , attentissima a titto quanto attiene l'ordine pubblico istituisce la figura del cappellano anche per la Polizia di Stato, sul tipo di quella già esistente per le FF.AA.. Dopo una laboriosa intesa infatti l'accordo in tale direzione che sta per essere firmato tra il Viminale e la CEI prevede che la nomina dei cappellani sarà decisa a livello locale dai Vescovi mentre il "cappellano nazionale della PS" sarà nominato direttamente dalla Conferenza Episcopale Italiana. Avremo pertanto verosimilmente un ulteriore aumento incontrollato della massa di clandestini ma, come compensazione, avremo consapevolezza che i membri della PS sapranno a chi affidare la cura delle loro anime! AMARCORD 2/7/99 Stamane taluni quotidiani titolano a sei colonne con la frase di D'Alema riguardo le critiche rivoltegli per la marcia indietro sulle pensioni:" non tirerò a campare". Se la memoria non inganna una cosa del genere accadde anche durante l'ultimo Governo Andreotti. In quella occasione appunto, di fronte a chi gli rimproverava di guidare un Governo che tirava a campare Andreotti rispose con una delle sue battute che rimangono tuttora famose:"meglio tirare a campare che tirare le cuoia". Poichè non si può pensare che il Presidente del Consiglio non conosca questa frase che è ormai diventata un aforisma, laddove sostiene che "non tirerà a campare" non esclude evidentemente l'altra possibilità......... Non allarghiamoci però più di tanto. Anche per scaramenzia attendiamo in speranzoso silenzio gli eventi!

 
 

RITI DOMENICALI 25/5/99

Il rogo del convoglio che riportava i tifosi da Piacemnza aSalerno con il suo tragico bilancio di quattro vittime non può non destare sentimenti di orrore misti ad un disperante senso di impotenza. E' da molto tempo infatti che frange delle tifoserie dello sport più popolare in Italia ci hanno assuefatto a scene di violenza, di scontri con le Forze dell'Ordine e di ghratuiti vandalismi. Ora, per qualche giorno, ascolteremo mille voci che si levano per commentare l'accaduto, per condannare, per giustificare, per reprimere , per aggirare, per stigmatizzare ecc. Nel giro di un breve tempo i commenti si esauriranno sino alla prossima cupa occasione. Non vi sono purtroppo ricette magiche per risolvere questo problema, purtuttavia vi sono un paio di punti su cui rioflettere per fare si che il fenomeno, perlomeno, si ridimensioni. Punto uno: ripristinare il concetto del "chi rompe paga". Non è pensabile infatti che ogni Domenica o quasi vi siano segnali stradali divelti, servizi sanitari dei treni devastati, automezzi delle Forze dellìOrdine dati alle fiamme. Non posso fare a meno , quando vedo un'auto della Polizia o dei CC. in fiamme, di pensare che quel bene andrà ricomprato e la spesa ricadrà su tutta la collettività. Occorre individuare i singoli colpevoli di uno specifico danneggiamento ed addebitare soltanto ad essi il danno. Lo Stato Italiano è maestro nell'affliggere i suoi cittadini per tasse di circolazione apparentemente non pagate, contravvenzioni scadute,residui di imposte da versare ecc.. Faccia altrettanto con i facinorosi che settimanalmente danneggiano lA CO la cosa di tutti "Hai divelto due paline stradali?" Paga un milione! "Hai devastato i servizi igienici di un vagone ferroviario?" Paga un altro milione /e buon per te che non applichiamo le tariffe dei pezzi di ricambio del Pendolino! Dovresti fare un mutuo.) Sono convinto che colpendo nel portafoglio gli accertati resposabili di vandalismi si possa ottenere un immediato calo di questi episodi. Punto secondo: bisogna chiedersi come mai un grande numero di giovani si gartifichino con lo squallore di questi comportamenti. La risposta è probabilmente molto semplice. Abbiamo giovani generazioni travolte dalla noia! Non abbiamo saputo fornire a queste giovani generazioni un altro ideale che non sia una brutta copia dell'edonismo che, in sè, non è ne buono ne cattivo. E' però pur sempre meglio dell'attuale ottuso vandalismo! Già, ma per praticare anche solo questi gradino minimo di un qualche ideale come appunto l'edonismo occorre avere soldi in tasca, occorre avere prospettive di lavoro e di carriera, occorre avere davanti a sè concrete possibilità di carriera. Occorrono un sacco di cose che non siamo in grado di dare a questez generazioni: Possiamo solamente dare loro una sorta di interminabile pRCHEggio in casa dei genitori in attesa di un qualche posto di lavoro che per ora nemmeno si intravede: Troppo facile? Forse. Possiamo però provare, Governo in testa , a dsare risposte concrete a quanti (e sono ormai una moltitudine) non hanno, con il, lavoro, la possibilità di inserirsi in una qualsivoglia forma di vita associativa cadendo così nel baratro del teppismo e, talvolte, anche in baratri peggiori.

 
 

CI RISIAMO 21/5/99

Ieri mattina, a Roma, un personaggio eccellente è caduto sotto i colpi dei suoi assassini. Il Paese, incredulo, sente nuovamente parlare di Brigate Rosse e di terrorismo. riaffiorano vecchi ricordi e memorie mai cancellate di un pezzo infame della nostra storia recente. Ciò che si pensava definitivamente relegato al passato è ancora quì, ancora presente, ancora in grado di colpire e di uccidere. Lagente manifesta preoccupazione e rabbia. Rabbia anche perche, così come accadde una ventina di anni orsono le BR non colpiscono personaggi diacussi o discutibili (ve ne sono ancora in circolazione), ma colpiscono personaggi intrgerrimi come appunto Massimo D'Antona o come lo furono Tarantelli, Bachelet, Ruffilli e molti altri. Così stando le cose è evidente che le BR non si prefiggono in alcun modo di conquistare una sia pur minima forma di consenso popolare, ma unicamente di creare nella popolazione esecrazione e rabbia per aver colpito i suoi figli migliori. Varrà la pena, una volta o l'altra, di riflettere su questo: come si pone il Paese reale davanti alle sue Istituzioni e soprattutto davanti al suo Governo nel momento in cui una fantomatica organizzazione eversiva uccide onesti funzionari dello Stato? La risposta a questa domanda può preludere ad un minimo di comprensione per ciò che sta accadendo! Occorre poi essere molto chiari su un altro aspetto: non può un "paese normale" non avere il coraggio di togliere il velo che copre trent'anni della sua storia recente. E' dal 12 Dicembre 1969, giorno della strage di piazza Fontana, che è iniziata la cosiddetta "strategia della tensione" che, con lo stragismo prima e con il terrorismo poi ha, in qualche modo, condizionato la vita politica Italiana. Non è pensabile che per le centinaia di morti dello stragismo e per le altre centinaia di morti del terrorismo non vi siano risposte certe! Sono esistite regie occulte? Chi finanziava queste operazioni? Chi erano i fiancheggiatori? Chi erano e per chi agivano quei pezzi di Stato che fuorviavano le indagini? E' possibile che una operazione complessa come il rapimento e l'assassinio di Aldo Moro siano stati compiuti senza copertura di livelli superiori? Si abbia il coraggio di aprire tutti gli armadi e tutti i cassetti più reconditi. Emergeranno molte verità scomode, tali comunque da far conoscere all'Italia la sua vera storia recente. E non si tema per il grado di tenuta democratica del Paese. Questo ha dato prova in trent'anni, di essere migliore della sua classe dirigente. Si eviterà anche, e solo in questo modo che l'assassinio di ieri segni l'inizio di una nuova stagione del terrorismo che potrebbe, quella si, portare il Paese a gridare " adesso basta!"

 
  CONVERGENZE PARALLELE 19/5/99 Il Senatore a vita Francesco Cossiga pare essersi ripreso dalla indisposizione (dimostrata con certificato medico) che gli aveva imoedito di partecopare alle votazioni per il Quirinale. E' infatti un Cossiga in gran forma quello che, ricollegandosi alla più morotea delle definizioni "le convergenze parallele" ne conia su due piedi un'altra per definiren la divaricazione tra il documento sulla guerra nei Balcani votato ieri alla Camera da tutto il centro-sinistra ed il suo Governo: "le divergenze convergenti". Virtuosismi verbali a parte, il Governo dovrà accendere numerosi ceri votivi (per la sua numerosa componrnte di sinistra non si sa nemmeno a chi) affinchè i G 8 e Milosevic arrivino molto rapidamente ad individuare la strada per una tregua immediata. In caso contrario sarà sempre più difficile per il Governo continuare ad inventare formule ambi gue e machiavelliche per nascondere le proprie profonde divisioni interne.  
 

ALLELUJA 14/5/99

L'espressione del Presidente del Senato, Nicola Mancino, all'atto della proclamazione della avvrnuta elezione di Carlo Azeglio Ciampi alla Presidenza della Repubblica, pur nel suo impeccabile rigore formale, lasciava trasparire anche l'attonito stupore per non essere riuscito a balzare sul treno Quirinalizio appena passato, unito alla consapevole sensazione che, con ogni probabilità, quel treno era l'ultimo ad essere disponibile, anche in futuro, per un ex DC. Finisce quindi un periodo nel quale, pur se squassata dagli eventi e ridotta al lumicino dal punto di vista elettorale, la ex DC riusciva, come sino a pochi mesi orsono a tenere i palazzi più importanti del potere: OLS al Quirinale, NM al Senato, RP a Palazzo Chigi. Certo, la ex DC ancora oggi occupa importanti scranni del Palazzo: la Presidenza dell'assemblea di Palazzo Madama e parecchi Ministeri tra i quali il più significativo e cioè il Viminale. Si ha però l'impressione che tutti quei posti di potere, privati di quel formidabile crocevia Istituzionale che rappresenta il Quirinale nell'ordinamento italiano, perdono di importanza soprattutto in funzione della capacità di perpetuare la propria presenza nella stanza dei bottoni. Se è così, contrariamente a quanto sinora sostenuto da importanti leaders di partito e da autorevoli commentatori politici, solamente ora ed in seguito a quanto accaduto ieri può realmente iniziare la Seconda Repubblica. Le prossime settimane ed i prossimi mesi ci diranno quanto e se questaprevisione è azzeccata. SANTABARBARA AMBROSIANA 15/5/99 Milano. Ieri Venerdi alle ore 5 del mattino un ragazzo di 25 anni giaceva sul selciato in una pozza di sangue. Era un poliziotto , gravemente ferito nello scontro a fuoco con malviventi che avevano tentato una rapina. Insieme a lui altri sei ragazzi, tra poliziotti e militi dell'Arma rimangono feriti in modo non grave. I numerosi testimoni asseriscono che vi era una forte sproporzione tra il volume di fuoco delle Forze dell'Ordine e quello dei malavitosi. Le armi di questi ultimi erano molto più potenti. Armi da guerra! Le primissime indagini stabiliscono poi che i componenti del "commando" non erano particolarmente addestrati all'impiego di esplosivo, infatti emergono alcune ingenuità ed alcuni errori tecnici nella preparazione di quanto doveva servire a far saltare la camera blindata del furgone portavalori. Questi due fatti: la potenza delle armi impiegate e una scarsa perizia nel loro utilizzo inducono a pensare che oggi, in Italia, sia piuttosto facile per semplici gruppi di balordi o di cani sciolti della malavita approvvigionarsi di armi da guerra. Le conseguenze sono facili da intuire. Alle altre emergenze già ora presenti va unita anche l'emergenza "ordine pubblico" NOSTALGIE COLONIALI 16/5/99 Sono trascorsi alcuni anni da quando la UE ha pilatescamente affidato all'Italia una sorta di "protettorato" sulla vicina Albania. Ciò ha comportato, senza apprezzabili risultati per quel Paese, una serie di problemi per l'Italia che si possono così sintetizzare: distaccamento di Unità Militari così sottratte ai loro compiti nazionali (peraltro senza facoltà diretta di intervento ma unicamente con generici compiti di controllo); dispiegamento di forze navali(GDF e unità della Marina Militare) per un pattugliamento continuo delle nostre coste del basso Adriatico per contrastare l'arrivo in Italia di altri clandestini senza però averne gli strumenti. I clandestini continuano infatti ad arrivare; allewstimento in puglia di numerosi centri di prima accoglienza aventi tra l'altro il compito non ufficiale di favorire la osmosi di questi clandestini verso il Nord; presa del potere malavitoso della parte peggiore di questi ex clandestini che, in molte situazioni, ora reggono le fila del traffico di droga e della prostituzione; andarivieni di notabili italiani verso quel paese a far promesse di elargizioni varie in cambio di quell'applauso che non riescono più ad avere in Italia. L'elenco potrebbe continuare a lungo, ma conviene fermarsi qui senza, si badi bene, minimamente riferirsi alla tragica guerra in corso e nella quale, nostro malgrado , siamo stati risucchiati. Il bilancio quindi di questi anni è decisamente negativo e non avrebbe potuto essere altrimenti. Non si vede infatti come avrebbe potuto l'Italia risolvere in Albania quei problemi che non è mai riuscitab a risolvere entro i propri confini. Come poteva l'Italia contrastare efficacemente la mafia albanese quando ben quattro delle sue regioni sono afflitte dallo stesso problema? Come poteva l'Italia risolvere il problema della disoccupazione in Albenia quando nel suo Mezzogiorno questo è ormai un problema endemico? Al di la di generiche affermazioni di solidarietà e di buonismo non si riesce realmente a comprendere lo scopo di tutta questa vicenda che, tra l'altro, ha costi economici molto elevati e che qualcuno dovrà presto o tardi sopportare. Non rimanr che consolarsi con la vecchia domanda "cui prodest?" La risposta, se la si trova, può forse aiutare ba diradare le nebbie che avvolgono tutta la vicenda albanese. DUE PRESIDENTI 18/5/99 Inizia oggi ufficialmente, con la cerimonia del giuramento, il settennio di CAC. E' singolare e molto raro notare come, in questo caso, il Palazzo sia riuscito ad interpretare gli umori reali del Paese fornendo ad esso un personaggio che già gode di un ampio apprezzamento popolare. I commenti che si possono ascoltare per strada, nei bar e negli uffici sono unanimemente concordi nel giudicare CAC la persona giusta per rappresentare la Nazione. Questa situazione non può non far ricordare un altro Presidente che, giunto al Quirinale in una situazione politica molto difficile e molto tesa seppe nei suoi sette anni unicamente in virtù della sua figura carismatica e della sua limpidissima storia personale ricompattare il Paese dietro le sue Istituzioni. Chi ha qualche capello bianco non può non ricordare la figura esile e canuta di Sandro Pertini che, nei primi tempi del Suo mandato, durante numerose cerimonie funebri segue mestamente i feretri delle vittime del terrorismo. Così come non si può dimenticare che, proprio in Sandro Pertini il Paese si riconobbe reagendo democraticamente e sconfiggendo per ciò stesso la malapianta del terrorismo. Quello che gionalisticamente viene definito "il Presidente più amato dagli italiani" seppe anche restituire al Paese una carica, quella di Capo dello Stato, che pure quando aveva ricevuto non era esente da problemi, fieramente e vigorosamente recuperata davanti alla pubblica opinione e con un peso politico notevolmente accresciuto. A prova di ciò vale la pena di ricordare che Sandro Pertini, alla fine del Suo mandato usando come una clava l'arma della sua autoricandidatura al Quirinale fece tremare i partiti i quali dovevano nel rispetto di regole non scritte, mandare sul Colle dopo di Lui un DC (a palazzo Chigi sedeva infatti Bettino Craxi). L'elezione quindi di Francesco Cossiga al primo scrutinio e con una maggioranza mai più verificatasi fu un capolavoro anche di Sandri Pertini che riuscì a far pasare la sua enirme popolarità in questo frangente. C'è un uomo politico ancorm oggi "in servizio attivo"che, quale segretario pro tempore della DC e qundi testimone e protagonista di quegli eventi può dare conferma: sulla modalità e sul peso del Presidente uscente nella elezione di Francesco Cossiga e sul prestigio della Istituzione Quirinalizia all'atto del passaggio da Sandro Pertini al suo successore. Tutto questo per dire che il Paese e tutte le sue Istituzioni, quando si riconoscono nella carica più alta trovano il coraggio di dare il megliom di sè accettando e vincendo la sfida del vivere quotidiano. E' certamente trppo, presto per tentare anche solamente una previsione sul fatto che il settennio che oggi inizia possa essere, in qualche modo, assimilato all'altro settennio, quello di Sandro Pertini che appartiene ormai alla Storia. Ciò che si può dire ora è che il Paese reale appare desideroso di voltare pagina e che l'uomo chiamato a rappresentarlo in questa fase è, in larga misura, di suo gradimento. Ancora auguri quindi al neoPresidente e......... chissà!

 
 

IL GARANTE DELLO STATUTO ALBERTINO 12/5/99

Siamo ormai a sole 48 ore dall'inizio delle votazioni per l'elezione del nuovo Capo dello Stato, Ipartiti, a dimostrazione delle loro divisioni interne, non hanno fatto ancora conoscere i nomi dei candidati ufficiali. Oggi si occuperà di questo anche il Capo di Governo Massimo D'Alema incontrando i segretari dei partiti. Il valzer continua. Nella fibrillazione di queste ore quindi, ed in attesa di nomi ufficiali, i commentatori politici non possono fare altro che enfatizzare i compiti del Presidente della Repubblica facendo emergere con chiarezza che , proprio il compito principale di questa Alta Figura è costituito dall'essere garante verso il paese del rispetto nella applicazione della Carta Costituzionale. A pochi giorni quindi dalla sua uscita di scena si può tentare un giudizio, in questo senso, sull'operato di OLS nel suo setteennio. Appare subito evidente la sproporzione tra la elevata attenzione formale e la meno pronta sensibilità verso gli aspetti sostanziali. Checche se ne pensi infatti, appare eccessivamente disinvolto il comportamento di quelle persone o gruppi che durante il settennio hanno cambiato la loro collocazione parlamentare arrivando addirittura a trasbordare dalla opposizione alla maggioranza e conquistando scranni Ministeriali. Appare altrsi singolare l'invio di un acvviso di garanzia ad un Presidente del Consiglio in carica nel bel mezzo di un importante meeting internazionale aggravato per giunta dalla preventiva informazione data alla stampa. Appaiono altresì estremamente gravi tutte le argomentazioni contro il Quirinale ed il suo Inquilino portate in Parlamento dall'ex Ministro di Grazia e Giustizia Filippo Mancuso. In tutti questi casi OLS non ha ritenuto ne come Capo dello Stato ne come presidente del CSM, di dare risposte ufficiali lasciando così che le molte ombre seguitino a mescolarsi alle poche luci. Che dire poi della spasmodica attenzione e relativa condanna del Capo dello Stato alle mire pseudosecessionistiche di una forza politica che pure gode di un non marginale consenso popolare? Cero, la Costituzione gli assegna anche il compito di essere il garante della unita nazionale, purtuttavia importanti Organismi Internazionali quali l'ONU, al quale tra l'altro l'Italia aderisce a pieno titolo, ammettendo il diritto di autodeterminazione dei popoli riconoscono loro, di fatto, il diritto a pronunciarsi sulla possibilità di secedere. Era così stravagante ammettere la liceità di un referendum popolare sull'argomento? In questo caso OLS applicava rigidamente il Dettato Costituzionale infischiandosene di una struttura sovranazionele, l'ONU' e dichiarando inammissibile una consultazione popolare sull'argomento. Quando però gli si presenta la storica occasione, favorita in questo caso contrariamente al cas o precedente, dal concomitaredella Costituzione Italiana "ripudia la guerra......." e di un Organismo internazionale, in questo caso la Nato, che si attibuisce statualmente unicamente compiti difensivi, egli non spende una parola di condanna, prima dell'inizio delle operazioni di bombardamento sulla Serbia. Sasrebbe stato sufficente l'invio di un suo messaggio al Parlamento nel quale esprimeva dubbi sulla legittimità costituzionale della nostra partecipazione e la Storia avrebbe forse potuto mutare il suo corso. Addio Presidente, senza rimpianti! HABEMUS PAPAM 13/5/99 Il ,Palazzo ce l'ha fatta! Contrariamente ad ogni previsione la svolta ta per la elezione al primo scrutinio del Presidente della Repubblica si è avuta ieri sera all'ora dei TG, quando veniva ufficialmente comunicato che il candidato unico della maggioranza di centro sinistra e del Polo era CAC. Stamane quindi, ribaltando una infausta tradizione che, con pochissime eccezioni contemplava un estenuante susseguirsi di votazioni diurne e di riunioni e conciliaboli notturni tra i partiti e le loro correnti, alla prima "botta" con 707 voti è stato eletto CAC. Chi ha vinto e chi ha perso? Certamente ha vinto Massima D'Alema che, con quel colpo d'ala che non trova nelle vicende economiche o per combattere efficacemente la disoccupazione, è riuscito nella giornata di ieri a fare uscire dalla palude la trattativa, Ha vinto Silvio Berlusconi che è riuscito a "contare" nella elezione della prima carica della Repubblica. (Qualche maligno potrebbe suggerire che il Cavaliere era a tal punto inorridito dalla possibilità di una rielezione di OLS che avrebbe accettato qualsiasi nominativo per scongiurare questa eventualità). Hanno vinto i poteri forti che vedono salire al Colle un uomo non certo sgradito. Ha vinto il Paese che si è risparmiato un balletto di giorni e giorni. Ha pero invece Franco Marini non rendendosi conto che il peso attuale del suo partito non è tale da consentirgli di porre condizioni di alcun tipo. Ha perso OLS che ha visto sfumare la possibilita cui certamente teneva di essere rieletto o di far eleggere una sua creatura (la Jervolino). Hanno perso Bertinotti e Bossi che non sono riusciti ad inserirsi con qualche chance di essere determinanti nella partita. Particolarmente Bossi che aveva dichiarato preventivamente di voler far pesare la sua ottantina di voti. C'è gia chi vede, a caldo dopo l'esito di questa votazione che già alle Europee si profili un asse privilegiato DS e FI avente lo scopo di togliere a qualche partito minore della attuale coalizione di Governo il potere di ricatto sul Governo stasso. Fantapolitica? Si vedrà. Per ora non rimane che salutare con favore la rapidità con cui si è affrontato e risolto questo delicato ed importantissimo passaggio. A CAC ed al paese che sin d'ora egli rappresenta un affettuoso augurio. La sua statura morale e la sua storia personale che certamente sono stati i tratti più significativi che lo hannmo portato al Quirinale saranno una grande carta da gio care per tentare di ridurre il fossato che separa i cittadini dalle loro istituzioni.

 
 

SINDROME CINESE 9/5/99

Negli ultimi giorni il leader serbo Milosevic aveva compiuto almeno due gesti significativi per la ripresa della iniziativa diplomatica nella crisi balcanica. La liberazione senza condizioni dei tre soldati statunitensi prigionieri e l'autorizzazione aLL'espatrio suo e della famiglia del leader Kosovaro Rugova. Un cauto ottimismo lasciava perciò presagire che a queste mosse sarebbero seguite altre mosse dei paesi NATO volte a trasferire il conflitto in atto dal piano militare a quello diplomatico. Malauguratamente però, nella notte tra il 7 e l'8 maggio, aerei della Alleanza Atlantica colpivano l'Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Belgrado. Quattromorti, numerosi feriti, danni ingentti. Il governo cinese durissimo, manifestazioni antiamericane e anti Nato in tutta la Cina, l'iniziativa diplomatica in completo stallo. E speriamo che sia finita quì. E' da ritenere che ogni italiano, normalmente intelligente,sia molto preoccupato del fatto che oltre un miliardo di cinesi furenti inveiscano anche contro di lui, infatti nei sondaggi, per la prima volta dall'inizio delle operazioni i sostenitori del coinvolgimento italiano sono minoranza. Questa guerra mai dichiarata in poco più di una quarantina di giorni ha prodotto un terremoto nelle coscienze distruggendo certezze consolidate da decenni: si è consumato uno strappo della nostra carta costituzionale con buona pace del Suo Garante; si è calpestato il patto costitutivo della Alleanza Atlantica che prevedeva unicamente scopi difensivi; si è infranto il dogma elementare del Diritto Internazionale sulla inviolabilità delle frontiere dui uno Stato sovrano. Ad evitare di vedere infrante altre certezze quali quella di aver raggiunto in Europa una pace consolidata si spera che questo"incidente" che coinvolge di fatto un ulterire Paese, tra l'altro detentore di un cospicuo arsenale nucleare, proiettando cupe ombre e foschi presagi sui futuri sviluppi possibili di tutta la vicenda Balcanica serva a chi di dovere per comprendere che è il momento di fermarsi. Ora, probabilmente, siamo ancora in tempo!

 
 

IMMIGRAZIONE 8/5/9

Una forza politica ha raccolto le firme necessarie per sottoporre a referendum il tema della immigrazione clandestina. Verosimilmente quindi, esaurite le complesse procedure per dare avvio ad un referendum, saremo chiamati ad esprimerci su questo argomento. Prima però di dare il via alla campagna referendaria sarebbe opportuno che qualcuno chiarisse questa contraddizione: i dati relativi a reati commessi da extracomunitari sono percentualmente vicini a quelli commessi dagli altri cittadini (intorno al 4 4,5 %). Stando così le cose però non si comprende come mai le carceri italiane siano occupate per un quarto (circa il 25%) da extracomunitari. Chi sta mentendo?

 
 

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