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Politica Interna Settemre 2001 |
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SCARCERAZIONI FACILI E REATI REITERATI. Apprendo dal "Giornale" del 26 settembre che e' stato arrestato a Corsico uno spacciatore di origine marocchina che e'contemporaneamente anche proprietario di ben 157 auto. Queste auto venivano da lui "noleggiate" ad altri extracomunitari che, non essendo in regola con i documenti, non potevano noleggiare auto regolari. Tralasciando gli aspetti della sicurezza per gli utenti della strada a fronte di situazioni come questa (patenti di guida, regolarita' dei veicoli ecc.), voglio pero' ricordare che il caso di questo signore era gia' stato riportato dalla stampa tempo addietro. Cio' evidentemente significa che era gia' stato individuato,fermato e arrestato per il medesimo motivo . Il ritrovarlo ora in cronaca per gli stessi comportamenti mi fa pensare che la lobby delle scarcerazioni facili continui a colpire. Con i ringraziamenti del marocchino in questione che, riconoscente, ha ripreso il suo lavoro di "noleggiatore". |
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25/9/01 MEDIASET E RAI. CHI MENO FILOGOVERNATIVO ? Il ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, piu' serio che faceto accusa le reti Mediaset di essere contro il governo : "abbiamo contro cinque reti sulle sei nazionali, non ci rimane che Emilio Fede......". Non si puo' dargli torto. Il taglio politico di canale 5, tanto per fare un esempio, non e' molto dissimile da quello delle reti Rai "Zaccariane". Deve essere per questo motivo che la Commissione di vigilanza parlamentare si e' data all'unanimita' un nuvo presidente nella persona del diessino Claudio Petruccioli. Si spera, evidentemente, di indurre il presidente della rai, Zaccaria, a dare le dimissioni. Il "bon ton" infatti, cosi' come e' stato sino ad ora, prevede che Presidente della Commissione e Presidente della Rai appartengano ad opposti schieramenti politici. Ove cio' si verificasse vincendo la coriacea ritrosia alle dimissioni di Zaccaria, avremmo probabilmente una Rai piu' filogovernativa delle televisioni Berlusconiane. |
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24/9/01 IL REFERENDUM INUTILE. Quando si era sgli sgoccioli dell'ultima legislatura il centro sinistra varo' in fretta e furia una legge sulle modifiche allo Stato in senso federale. Il senso "federale" di questa legge era cosi' poco federale che si provvedette a togliere la parola "federale" anche dal nome della legge medesima. Si tratta quindi di una legge che prevede il decentramento di alcuni poteri ma che non incide in nessuna maniera sul meccanismo di distribuzione delle risorse che, come logico, e' il vero nocciolo del problema. Consapevoli di aver fatto una legge deboluccia e con il presentimento che ove il centro destra avesse vinto le imminenti elezioni politiche ne avrebbe immediatamente stravolto il significato, i partiti del centro sinistra fecero una pensata : inventarono cioe' un tipo di referendum popolare che, nei loro intenti, avrebbe dovuto con l'appoggio referendario dare vigore alla legge teste' licenziata. Trattandosi di referendum propositivo non e' richiesto alcun tipo di quorum. Tutta la vicenda si presenta ora in questi termini: Domenica 7/10 si vota su questo referendum; il suo esito sara' comunque valido anche se a votare andranno in sei; la mutata maggioranza fa gia' sapere che porra' mano a tutta la materia ribaltando i termini della legge in esame. Mi pare quindi di poter dire che, nonostante gli appelli della RAI trasmessi durante i tiggi, ad evitare perdite di tempo, non andro' a votare. |
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21/9/01 BERLUSCONI FOR EVER ? La gravita' degli eventi internazionali ha relegato in secondo piano una scadenza nazionale che, perlomeno su un piano simbolico, era piuttosto importante : i primi cento giorni del governo Berlusconi. A giudicare dai sondaggi che mostrano un costante incremento di popolarita' per il premier e, sia pure in misura piu' ridotta, per tutto il suo governo si direbbe che la "luna di miele" non solo continua, ma si rafforza. Per mantenere una situazione di questo tipo anche in futuro e' molto importante che il governo gestisca al meglio la sua opera su tre fronti :
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18/9/01 SIAMO UOMINI O PIAZZISTI ? Lunedi' 17 settembre : "Iceberg", Daniele Vimercati intervista Massimo D'Alema. Massimo D'Alema, con il sorrisetto ironico d'ordinanza che prevede labbro e baffo increspati e sopracciglio alzato, definisce Silvio Berlusconi "un piazzista". Come si vede che D'Alema non ha una specifica cultura aziendale! Nelle aziende infatti "il piazzista" e' colui che "porta a casa " gli ordinativi senza i quali non si campa; e' colui che, con la sua faccia, incarna l'immagine dell'azienda davanti al cliente; e' colui che, magari con il magone per i fatti propri, deve sorridere per ingenerare fiducia. E', insomma, quella del piazzista una figura largamente positiva. Non altrettanto si puo' dire per altre figure che gravitano nel mondo del lavoro e che, a parte l'indubbia dignità del loro operare, non sono associabili ad immagini di prosperità. Sto parlando dei "curatori fallimentari", personaggi questi che potrebbero essere associati, per lo meno mentalmente, a quelle formazioni politiche che in questi anni hanno perso consenso. Il riferimento ai DS non e' affatto casuale. |
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14/9/2001 IL CHIEVO.
Sono un italiano atipico. Non appartengo infatti alla folta schiera degli appassionati di calcio. Lo sport nazionale mi lascia indifferente , così come mi lasciano indifferente le prodezze dei "cannonieri" o le spericolate manovre plurimiliardarie delle Società calcistiche per accaparrarsi giovani talenti. Dirò di più, mi risultano persino indifferenti le roventi storie d'amore tra i campioni dal garretto d'oro e le bellone televisive. In questa mia situazione di disinteresse generale vi sono però occasioni in cui eventi o uomini straordinari possono riuscire a farmi catturare dall'interesse per il calcio. Un caso di questi fu quando scoprii la prosa di Gianni Brera, i suoi sapidi commenti e le sue inarrivabili fantasie per descrivere il mondo del pallone. Il piacere di leggere Brera era tanto grande da farmi appassionare a quel calcio che non mi aveva mai attratto. Qualcosa del genere sta accadendo anche ora: sono infatti stregato dal fatto che un manipolo di uomini che compongono la squadretta del rione di una città di provincia riescano ad impegnare squadre blasonatissime e multimiliardarie. Che riescano addirittura ad inserirsi nel girone più importante mettendosi alla pari di squadre che hanno scritto la storia del calcio. E' forse perchè, a questo punto, la sfida non è più calcistica ma è umana e, come tale, propone la quotidiana sfida che c'è in natura. E' la solita lotta di Davide e Golia, del ricco contro il povero, del sazio contro l'affamato. Forza Chievo! Io tifo per te e per il tuo coraggio ad entrare nella tana dei leoni. Se continua così, se seguiti a suonargliele lo prometto, diverrò un tuo scalmanato sostenitore. Uno, addirittura, da curva sud. |
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