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Speciale 11 Settembre

La guerra in Afghanistan

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Politica Interna

Aprile 2002

 
 

29/4/02 LICENZIAMENTI ECCELLENTI.

Essere licenziati il primo maggio, giorno della festa del lavoro, e' certamente cosa spiacevole. Se poi a licenziare e' il sindacato si puo' tranquillamente parlare di una beffa. E' accaduto a Piero Chiambretti al quale , dopo nove anni di direzione artistica ininterrotta, non e' stato rinnovato l'incarico di condurre la kermesse canora promossa annualmente dai sindacati a piazza S. Giovanni in occasione del primo maggio. Chiambretti abbozza ma non riesce a nascondere la delusione : "ho saputo del mio "licenziamento" dai giornali. Da Cofferati, di cui pure sono amico, nemmeno un telefonata". Si impone una domanda: se si e' "licenziati" da qualunque imprenditore ci si puo' rivolgere ai sindacati. Ma se a "licenziare" e' il sindacato a chi ci si rivolge ?

 
 

24/4/02 TELEFONINI SEMPRE PIU' CORTI.

La distanza media che, in un volto umano di persona adulta, separa l'orecchio dalla bocca e' di circa 15 centimetri. I produttori di telefonini cellulari insistono nel produrre apparecchi sempre piu' corti. Gli ultimi modelli raggiungono a malapena la lunghezza di 6 7 centimetri Si verifica quindi che, appoggiando il telefonino all'orecchio, il microfono, anziche' posizionarsi in prossimita' della bocca si posizioni all'altezza dello zigomo che, notoriamente, non proferisce verbo. Due le possibili soluzioni : o i produttori di telefonini convincono il Padreterno a modificare le caratteristiche anatomiche degli umani, oppure, e la cosa appare piu' facile, si producono telefonini piu' lunghi e rispettosi delle fattezze di chi li deve utilizzare.

 
 

24/4/02 CERCASI " BADANTE" PER LA SINISTRA EUROPEA.

I partiti della sinistra europea piagnucolano contro il "destino cinico e baro" che ha decretato per loro un'altra pesante batosta elettorale. Prende spessore e forma il timore di un effetto domino che potrebbe, nel volgere di pochi mesi, sancire la fine di quella "Europa rosa" che sino ad un anno fa pareva destinata a reggere indefinitamente le sorti del vecchio continente. Le politiche sino a qui' perseguite, le divisioni interne, gli scambi d'accuse e soprattutto la spocchia, rappresentano al meglio il "facciamoci del male" di morettiana memoria. Cio' che occorre ora alla sinistra europea e' probabilmente la figura di un "badante". Di qualcuno cioe' che, come si fa per i vecchi che faticano a camminare, sappia mantenere la sinistra senza tentennamenti di sorta su una costante rotta socialdemocratica.. E che soprattutto sappia segnalare in tempo quando le spinte utopistiche proprie della sinistra la portano ad allontanarsi dalla fonte della legittimaziome popolare : il consenso elettorale.

 
 

23/4/02 LA FRANCIA S'E' DESTA.

Il terremoto elettorale che il 21 aprile ha interessato la Francia mi pare la giusta occasione per rivolgere un saluto alla Signora Tasca. Mentre infatti la Signora Ministro era impegnata a fare dispettucci agli emissari del governo Berlusconi alla Fiera del Libro di Parigi, gli elettori francesi meditavano di "mandare a casa" tutto il governo di cui la Signora fa parte. Anche in Francia, come gia' accaduto in Spagna, in Austria, in Italia e in Danimarca le sinistre si accingono a lasciare il governo del paese. La geografia politica europea risulta quindi profondamente modificata rispetto a pochi mesi orsono. Le forze di sinistra che hanno governato in Europa vengono bocciate dal corpo elettorale dei rispettivi Paesi. Un'altra occasione per ripensare in toto i progetti e le strategie di una sinistra perdente. E se qualcuno non avesse voglia di fare autocritica, niente paura! C'e' sempre la possibilita' di venire in Italia e di andare alla televisione di Stato a cantare "Bella ciao". Le paghe, testimone Santoro, sono ottime.

 
 

23/4/02 FRANCIA . LA SINISTRA MANIFESTA IN PIAZZA PERCHE ' HA PERSO.

Quanto sta accadendo in queste ore in Francia e' qualcosa che sarebbe degno di approfondite indagini antropo-psicologiche. E' accaduto infatti che le elezioni presidenziali del 21 aprile abbiano dato origine ad un vero e proprio sommovimento. La sinistra non raggiunge i voti necessari per andare al ballottaggio ed e' superata dal leader di estrema destra Le Pen. La parte piu' significativa della vicenda si consuma pero' ad urne chiuse e a verdetto acquisito. I perdenti infatti, anziche' battersi il petto per i molti errori commessi in cinque anni di governo, manifestano in tutto il Paese contro la destra, quasi voler esorcizzare il risultato elettorale. Questo del non voler accettare un verdetto popolare deve essere un malanno tipico della sinistra che si crede "migliore" per definizione e pertanto legittimata a governare indefinitamente per una sorta di "diritto divino". Anche in Italia infatti, una sinistra che ha perso seguita ad inseguire le chimere di improbabili rivincite di piazza nella illusoria speranza di "mandare a casa" un governo, secondo loro, di serie B. E' questa del disprezzo della volonta' popolare la democrazia di cui si riempiono le bocche i leader della sinistra ?

 
 

22/4/02 IN FRANCIA NON HA VINTO LA DESTRA: HA PERSO LA SINISTRA.

La Francia si interroga, attonita, dopo il sisma elettorale del 21 di aprile. I commenti di osservatori e giornalisti sono in gan parte rivolti al successo della destra nazionalista, la destra di Le Pen. I commenti negativi si sprecano e qualcuno parla di "voto abominevole" mentre ci si prepara alla sfida del 5 di maggio. In tutta la Francia monta una crociata di piazza contro la destra "colpevole" di andare al ballottaggio. All'interno di questa situazione vi e' pero' un dato che viene trascurato. Questo : quella della destra e' un'avanzata "virtuale", conquista infatti, rispetto alle ultime elezioni, poco piu' di un punto. Il dato pricipale che emerge e', viceversa, il crollo della sinistra che perde in un colpo solo qualcosa come sette punti. Ed e' tutto qui' il motivo del sorpasso, non tanto l'avanzata della destra, ma l'arretramento della sinistra. La risposta della gauche e' pero' sempre uguale: anziche' interrogarsi sui motivi di un pesante crollo dei consensi, si preferisce individuare un "nemico" scagliandogli contro le piazze. Per noi italiani niente di nuovo. Quello che su proietta in questi giorni in Francia e' un film gia' visto.

 
 

19/4/02 UNA CITTA' E I SUOI SIMBOLI.

Da una parte la "Madunina tuta d'ora e piscinina". Dall'altra il Pirellone. I due simboli di Milano. La prima a rappresentare la Milano mistica e la capitale del volontariato; il secondo a rappresentare la Milano laica e la capitale del lavoro. Entrambi questi simboli, nel giro di pochi mesi, sono stati offesi: dapprima con la bomba rinvenuta tra le guglie del Duomo e ora con questo aereo che, come lanciato da una mano impazzita, si conficca nel cuore del Pirellone. Ma il gigante, pur se ferito, resiste e rimane in piedi a testimoniare la caparbieta' della citta' che rappresenta. La purezza delle sue linee seguita a celebrare l'estro creativo di Gio' Ponti, la sua sagoma, sono parole di Buzzati, quella di una bella donna, alta e visibile da ogni dove. Oppure ancora, quella del "Torracchione" narrato da Bianciardi nella "Vita agra". Incidente, attentato o altro ancora ? Per ora, da cittadini milanesi, non possiamo che rivolgere un commosso ricordo alle vittime e un sommesso ringraziamento al "Pirelun" che e' ancora li' che si erge e grida alla citta' di Milano : presente !

 
 

17/4/02 GLI 007 BRITANNICI SI ISCRIVONO AL SINDACATO.

Un altro mito si sgretola. Sono gli 007 britannici, gli agenti segreti di Sua Maesta', che decidono di aderire al sindacato. Un grave colpo per tutti coloro che immaginavano i colleghi di James Bond perennemente impegnati a salvare l'umanita' da nemici potentissimi e in continua battaglia con le "Spectre" di tutto il globo. Per non parlare della loro propensione a "sacrificarsi" trascorrendo torride notti d'amore con le bellone di turno. La realta' e' molto piu' opaca. Le superspie inglesi entreranno in massa nel sindacato dei funzionari statali. Qualcosa in piu' di un capoufficio, qualcosa in meno di un dirigente. Delusi da questa loro vocazione per le mezze maniche suggeriamo di inviare alle loro riunioni qualche sindacalista dei nostri. Siamo certi che, tra una "concertazione" e l'altra, saremo ripagati da questa delusione assistendo allo stravagante spettacolo di uno sciopero degli agenti segreti.

 
 

17/4/02 L'ICONA CHE TIENE INSIEME LA SINISTRA : SILVIO BERLUSCONI.

L'immagine piu' effigiata da cartelli e striscioni svettanti nei cortei degli scioperanti del 16 aprile era certamente quella di Sivio Berlusconi. Non appaia blasfemo ma, in certi momenti, i cortei parevano processioni e l'immagine del Cavaliere il loro oggetto di culto. A ben vedere pero' la cosa potrebbe essere meno stravagante di quanto sembri. Le sembianze di Berlusconi infatti sono l'unica icona che riesce a ricompattare le file di una sinistra divisa su tutto. Senza di lui come potrebbero sfilare insieme Rifondazione e la Margherita, i no-global e i Diniani ? Ecco dunque che l'inflazione di cartelli raffiguranti il Presidente del Consiglio si presta ad una doppia lettura: da una parte la scontata difesa d'ufficio del ruolo di sindacati e opposizione. Dall'altra una sommessa preghiera rivolta al Cavaliere di tener duro e di continuare a far politica. Ove infatti decidesse per assurdo di abbandonare, la sinistra sarebbe completamente priva di uno straccio di progetto comune e mutilata dell'unico argomento che, in qualche modo, la tiene insieme: l'antiberlusconismo.

 
 

16/4/02 I GIORNALISTI TELEVSIVI ADERISCONO ALLO SCIOPERO GENERALE. TI PAREVA ?

Ho ascoltato il "proclama" con il quale l'Usigrai comunicava di aderire allo sciopero generale. L'adesione era motivata anche dal clima esistente in RAI dove le forze politiche agiscono con logiche spartitorie Dopo essermi rotolato per terra dalle risate debbo riconoscere che il motivo dell'ilarita' e' squisitamente temporale. Queste motivazioni infatti avrebbero potuto essere benissimo addotte gia' nel 1996, dopo la vittoria elettorale del centro sinistra e l'insediamento di quel C.d.A.. Cosi' come avrebbero potuto essere pronunciate da diversi decenni a questa parte. Praticamente ogni volta che mutavano le alchimie interne alle maggioranze di governo. Posto che cosi' non e' stato, ne deduco che l'amore per il pluralismo da parte del sindacato dei giornalisti televisivi nasce soltanto ora in coincidenza con la prima sonora sconfitta elettorale delle forze politiche che hanno sino a qui' governato.

 
 

15/4/02 L'OTTIMISMO DEL CAVALIERE.

L'apertura delle porte della NATO per la Russia di Putin rappresenta certamente un successo di Silvio Berlusconi. Ad essere premiata infatti non e' solo la politica accorta di Putin, ma anche il pragmatismo dello sforzo italiano rappresentato dal lavoro del Cavaliere. In questo suo successo si puo' anche scorgere la sinergia del suo doppio incarico quale Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri. Proprio il coronamento di questa impresa potrebbe indurre il Capo del Governo a decretare la fine del suo interinato alla Farnesina. Esiste infatti anche un fattore tutto italiano che richiederebbe le cure del Cavaliere. All'apparenza infatti la ripresa economica stenta a decollare. Intendiamoci, nulla da eccepire sui Ministri economici. Rappresentano certamente il meglio! Accanto alla loro opera occorrerebbe pero' anche un altro ingrediente: l'ottimismo contagioso di Silvio Berlusconi. Quello, per intenderci, che ha sfoggiato al convegno Confindustriale di Parma e che ha dato vita all'ossimoro di una Russia nella NATO potrebbe favorire una rapida accelerazione dell'economia italiana.

 
 

15/4/02 LE OCCASIONI PERSE DELLA SINISTRA.

Pare che il leader dello SDI, Enrico Boselli,sia deluso dall'attuale legge elettorale, il cosiddetto "Mattarellum". Il motivo delle sue riserve risiede nel fatto che appunto il Mattarellum consente l'anomalia attuale secondo la quale "vince " chi si allea con la Lega. Quest'ultima infatti, grazie alla concentrazione dei suoi voti in poche ma popolose regioni, e' in grado di far spostare l'ago della bilancia a favore di questo o di quello schieramento. Il ragionamento e' forse un po' brutale ma sostanzialmente esatto. A questo va aggiunto che la Lega non e' determinante solo quando si allea con qualcuno. Lo e' anche quando decide di correre da sola. Il centro sinistra infatti ha governato per ben cinque anni grazie al fatto che la Lega, nel 1996, si presento' alle elezioni politiche non alleata al Polo delle Liberta'. Il fatto poi che il centro sinistra non abbia saputo trasformare questa neutralita' della Lega in un solido progetto politico la dice lunga sulla sua capacita' di interpretare le spinte popolari e sulla sua volonta' di rinnovamento.

 
 

15/4/02 L'ANOMALIA PIU ' GRANDE: UN SINDACATO CHE FA POLITICA.

Gran parte degli opinionisti e dei commentatori politici seguitano a spiegare , con foga degna di miglior causa, che il sistema italiano patisce una grave anomalia. Questa anomalia ha un nome ed un cognome: Silvio Berlusconi. Ci si poteva quindi aspettare che altrettanto inchiostro fosse versato per un'altra anomalia tutta italiana: uno sciopero generale organizzato da un sindacato con un chiaro obiettivo politico; uno sciopero generale pensato contro l'attuale governo; uno sciopero generale che non mira a strappare migliori condizioni salariali per i lavoratori, ma mira a scardinare l'assetto governativo mettendone in discussione la linea politica. Gia', ma questo governo e questa maggioranza non fanno altro che tentare di realizzare il programma sottoposto al corpo elettorale e che ne ha ottenuto larga approvazione. Ecco quindi che lo sciopero generale di una parte, i sindacati, confligge con la volonta' della maggioranza degli italiani. Mi pare che questa, come anomalia, non sia seconda a nessuno. Eppure non ho sentito levarsi grida di dolore al suo indirizzo.

 
 

LA "SACRALITA'" DI BETLEMME E QUELLA DEGLI ESSERI UMANI.

La stampa, l'opinione pubblica e le televisioni appaiono in questi giorni angosciati dal fatto che si combatta a Betlemme. Pare insopportabile l'idea che un luogo sacro venga violato dagli orrori della guerra. Pur nel rispetto delle opinioni di tutti vorrei ricordare che, prima che il Tempio della Nativita', vi e' un altro tempio che e' stato violato. Quel tempio e' la vita che pulsa in ogni essere umano. Il momento in cui la vita di giovani, di vecchi, di donne e di bambini viene spezzata, si e' gia' consumato il piu' grave vilipendio al culto e alla religione. Il tentativo, come si sta facendo in queste ore, di salvaguardare luoghi e e basiliche in quanto "sacri", mi pare possa rischiare di apparire, ancora una volta, un ulteriore elemento di divisione e di tesi contrapposte. Preso atto che il primo Tempio ad essere stato violato e' la "sacralita" della vita, cio' che occorre in questo momento e' di fermarne la continua, perdurante e reiterata profanazione.

 
 

11/4/02 LA " PAPAMOBILE"

Per spostarsi tra i fedeli assiepati a p.za S.Pietro il Pontefice utilizza una "camionetta" opportunamente adattata. Le immagini di quel veicolo vengono quindi riprese dalle televisioni di tutto il mondo e rimbalzano sugli schermi televisivi di numerosi Paesi. Detto piu' chiaramente: la canuta figura di questo amatissimo Papa a bordo di quel veicolo rappresenta un formidabile messaggio pubblicitario per la casa automobilistica che lo produce. Suscita quindi rammarico il fatto il Pontefice utilizzi un vecchio modello di camionetta FIAT fuori produzione. E suscita ancora piu' rammarico il fatto che la nostra maggiore industria automobilistica non produca piu' questo tipo di veicolo lasciando quindi il mercato completamente in mano ai produttori asiatici. Va da se' che, ad evitare che le reti televisive riprendano il Pontefice a bordo di un fiammante nuovo modello asiatico, si e' costretti a mostrare una vetusta camionetta alla quale si e' "rifatto il trucco".

 
 

9/4/02 FELTRI E FARINA SU BETLEMME.

Il confronto tra Vittorio Feltri e Renato Farina riesce sempre ad intrigarmi. Accade anche nel caso del confronto odierno su chi debba abbandonare Betlemme: gli arabi o gli israeliani ? Da una parte la ragione, Feltri, con le sue incursioni nei ricordi d'infanzia. Dall'altra Farina, ovvero il cuore e lo struggimento dell'uomo di fede. Ai loro argomenti vorrei sommessamente aggiungere un ulteriore spunto di riflessione. Questo: proprio per la religione cattolica vi e' un tempio che e' piu' tempio di qualsiasi altro, l'essere umano. Quell'essere umano che il Padreterno ha creato a sua immagine e somiglianza. Non vi e' alcuna localita o alcun edificio che possa pareggiare l'importanza dell'uomo in quanto tale. Ebbene, il momento in cui per un attacco terroristico o per una sventagliata di mitraglia da un carro armato cade ucciso il primo uomo, in quel preciso momento e' gia' stato violato il Tempio. Betlemme e' nulla rispetto alla grandezza e al mistero di un solo essere umano. L'annettere grande importanza simbolica a luoghi o monumenti definendoli "sacri" e' qualcosa che, ancora una volta, si allontana dal soggetto centrale dell'universomondo che non e' e non puo' essere un luogo, ma e' semplicemente l'uomo. Ed e' di li che occorre ripartire per tentare di districare la matassa.

 
 

9/4/02 C'E' UN NESSO TRA LA CRISI ARABO ISRAELIANA E LOTTA DEGLI USA AL TERRORISMO.

La gran parte della stampa racconta dei focolai di guerra e delle tensioni internazionali in atto come se fossero slegati gli uni dalle altre. Da una parte la crisi arabo-israeliana, dall'altra la guerra d'Afghanistan. Da una parte l'embargo petrolifero imposto dall'Irak e dall'altra la guerra dichiarata dagli USA al terrorismo internazionale. C'e' invece il timore che tanta parte degli eventi bellici in corso prefigurino un solo grande conflitto, quello contro il mondo occidentale al quale si contrappongono le frange piu' estremistiche del mondo islamico. Ed e' illusorio ritenere che la guerra non dichiarata in atto tra arabi e israeliani possa essere considerata come un fattore a se' stante e privo di implicazioni. Temo che la verita' sia un'altra e cioe' che vi siano ambienti terroristici che lavorano per fare si che la ferita aperta tra arabi e israeliani non si rimargini, ma divenga una miccia in grado di incendiare tutto il mondo islamico scatenandolo in una "guerra santa" contro lo zio Sam ed i suoi alleati. Spero di sbagliare.

 
 

8/4/02 APRILE O LUGLIO ?

Hanno iniziato saccheggiando l'orto botanico. Sto parlando della sinistra che ha attinto a piene mani al regno vegetale per definire alcune sue creature: la "Quercia", l"Ulivo" e la "Margherita". Vi e' poi stata una breve scorribanda nel regno animale con l'"Asinello". E' stato rapidamente abbandonato. Non gradivano infatti, gli adepti, essere chiamati "somarelli". Ora nasce "Aprile". E' Giovanni Berlinguer che trasforma il "Correntone" nel quarto mese dell'anno. Assicura che non sara' una corrente dei DS ma qualcosa di piu': sara' un ponte lanciato verso tutte quelle componenti della sinistra che ora procedono sparse, al fine di riunirle in un unico disegno. L'iniziativa pare aver avuto successo. Si sono infatti immediatamente dichiarati entusiasti Cofferati, Fassino, Salvi e Agnoletto. Hanno inviato segni di incoraggiamento anche la Margherita e Di Pietro. Come si vede una grande rimpatriata con reciproci attestati di stima e rispetto tra le varie anime della sinistra. E' a questo punto che sorge un dubbio: chissa' perche' la nuova "non corrente" non e' stata chiamata Luglio ? Cio' avrebbe consentito di darle anche una colonna sonora: "Luglio col bene che ti voglio....."

 
 

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