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Speciale 11 Settembre

La guerra in Afghanistan

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Politica Interna

Luglio 2002

 
 

30/7/02 COFFERATI A CAPO DELL'ULIVO NON GLI FAREBBE GUADAGNARE UN VOTO.

Da una recente indagine demoscopica pubblicata su alcuni quotidiani, si rileva che in questo momento il personaggio piu' popolare nell'area ulivista e' Sergio Cofferati. Questo fatto, del resto, era gia' emerso alle feste dell'Unita': allorche' infatti vi appariva il leader della Cgil si animava l'ambiente e gli si tributavano ovazioni maggiori che al gruppo dirigente diessino. Unitamente a questa "quasi investitura" del popolo ulivista vi e' pero' un altro dato che gela gli entusiasmi. Passando infatti alle dichiarazioni di voto si evince che un Ulivo guidato da Cofferati non guadagnerebbe un solo voto rispetto a quello attuale. Il popolo ulivista pare quindi preferire Cofferati alla attuale dirigenza, ma cio' non comporterebbe alcun vantaggio in termine di conta dei voti. Credo che questi dati confermino una volta di piu' che, per risolvere la profonda crisi del centro sinistra, non e' sufficente un colpo di bacchetta magica quale il mettere a capo dell'Ulivo un nuovo soggetto (che la cosa non funziona lo si era gia' visto con la cooptazione di Rutelli). Cio' che occorre e' di pensare ad una linea politica comune nella quale si possano riconoscere appieno e senza riserve tutte le componenti.

 
 

26/7/02 MESSAGGIO DI CIAMPI AD UN PARLAMENTO CHE LATITA.

Il messaggio del Capo dello Stato al Parlamento, il primo del suo mandato, ha suscitato reazioni contrastanti. Da una parte la vivissima attenzione degli organi di stampa che gli hanno dedicato prime pagine dei quotidiani e servizi di apertura dei Tg con gli opinionisti scatenati a lavorarvi sopra di cesello. Da un'altra il Parlamento, naturale destinatario del messaggio, dove le parole del Presidente sono state commentate da sparute schiere di "rappresentanti del popolo". La cosa che si e' piu' notata nelle Aule Parlamentari dove si svogeva il dibattito sono state le assenze, cosi' come rilevava con parole di biasimo il Presidente Pera. Il fatto si presta a molteplici letture. L'unica cosa certa e' che, di fronte ad un atto formale importante della Presidenza della Repubblica, il Parlamento risponde in maniera sonnacchiosa. Il tempo, che e' sempre galantuomo, ci fornira' nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, una chiave di lettura piu' precisa di questo episodio.

 
 

25/7/02 GLI ARZIGOGOLI SUL MESSAGGIO DI CIAMPI.

Strano Paese, l'Italia. Un Paese dove il Capo dello Stato invita al pluralismo dell'informazione e i partiti d'opposizione si scagliano contro il Cavaliere ritenendolo il destinatario del messaggio. Come se Berlusconi fosse stato coinvolto da decenni nella gestione della Rai. Come se Berlusconi si fosse reso responsabile della spartizione nota come "lottizzazione televisiva", con il ricorso sistematico alle "veline" e con l'indottrinamento dei "mezzibusti" di non lontana memoria. Come se Berlusconi fosse responsabile della nascita delle mille satrapie che si sono incistate nel corpo della televisione pubblica per controllarne i gangli vitali. Berlusconi e' stato un'altra cosa: e' stato colui che, negli anni settanta, e' riuscito a mettere in piedi una televisione privata che era di paragone e di stimolo per il pachiderma Rai, facendo comprendere quanto questo pachiderma fosse lento e fazioso. Quelle di Berlusconi non sono colpe ma meriti. Meriti per essere riuscito a stanare la Rai da una assurda condizione di assoluto monopolio. Gia', ma probabilmente e'proprio per questo che i vecchi padroni della Rai che l'hanno sempre considerata "cosa propria", gli si scagliano contro accusandolo di voler monopolizzare la televisione di Stato, cosi' come hanno fatto loro per decenni.

 
 

23/7/02 SI RIUNISCE A MILANO L'INTELLIGHENTIA DELLA CDL.

Nasce a Milano quello che si puo' definire il "pensatoio" del centro destra : un luogo dove si pensano e si mettono a punto le strategie politiche della CdL e contemporaneamente un organismo che si prefigge di analizzare i meccanismi istituzionali al fine di valutarne la riformabilita'. I primi argomenti in agenda sono infatti la devolution e il presidenzialismo. Intorno al tavolo di questo nuovo organismo siederanno i rappresentanti di tutte le forze politiche della CDL: da Tremonti a Bossi, da La Russa a D'Onofrio. Non vi sono stati dubbi nemmeno quando si e'trattato di trovare un nome per questo pensatoio che, voluto da un Presidente operaio, non poteva che chiamarsi "Officina"!

 
 

22/7/02 ABBRONZATURA COATTA.

Una parte della sinistra ha combattuto diverse battaglie per evitare che gli immigrati si sentissero discriminati. Sua l'iniziativa per togliere i crocefissi dalle aule scolastiche e la proposta di estendere a tutti i cittadini italiani l'obbligo del rilascio delle impronte digitali. Alla luce di queste premure e con l'arrivo dell'estate che favorisce l'esibizione dei corpi scoperti, vorrei segnalare un altra situazione che potrebbe generare discriminazione: sto parlando del colore della pelle. Non si vede infatti per quale motivo gli extracomuntari di colore si debbano sentire discriminati dalla esibizione delle pallide epidermidi delle italiche genti. Si pronulghi quindi immediatamente una legge che sancisce l'obbligatorieta' della tintarella. Si evitera' in tale maniera una ulteriore antidemocratica discriminazione basata sui pigmenti cutanei.

 
 

17/7/02 LA STATUA GALEOTTA.

Accade a Catania: la statua bronzea di un cavallo che si trova in piazza Umberto, viene giudicata troppo realistica. Ecco quindi che, in vista della processione della Madonna del Carmine, si provvede a celare le sue pudenda coprendole con dei "mutandoni" di metallo imbullonati sulla statua medesima. Strano Paese quello che si turba per un equino effigiato in una statua e rimane indifferente dinanzi alle nudita' ostentate da legioni di giovani donne che si prostituiscono, di giorno e di notte, in citta' e campagne.

 
 

15/7/02 "NON PIOVE, GOVERNO LADRO".

Le vicende di questi giorni impongono di cambiare il vecchio detto "piove, governo ladro". La versione aggiornata dovrebbe essere "non piove, governo ladro". E' infatti sull'attuale esecutivo in carica da un anno che si abbatte, con la siccita', il problema di una rete idrica che ha la tenuta di uno scolapasta. Tubature che perdono, furti del prezioso liquido e dirottamenti di condotte per favorire Tizio e Caio. Ed e' singolare che, non appena le forze politiche che hanno sino a qui' governato vanno all'opposizione, si presenta questo ennesimo problema. Nessuno, ovviamente, fa riferimento al passato e al tempo speso sino ad ora senza fare alcunche'. Sono tutti pronti, allineati e coperti, a chiedere perentoriamente al governo di provvedere. Proviamo a ricapitolare: il Paese che e' stato consegnato al Cavaliere necessita di: mettere i conti a posto; abbattere la disoccupazione; scofiggere la criminalita' da strada e quella organizzata; mettere ordine nell'immigrazione. Per non parlare di rete viaria e ferrovie. Ebbene, a tutto questo si aggiunge ora anche la necessita' di rifare ex novo la rete idrica. Ma, i governi in carica sino al 13 maggio 2001 che cosa hanno fatto ?

 
 

EURO SUPERSTAR.

La giornata di lunedi' 15 luglio puo', in certa misura, essere considerata storica. A distanza di due anni dalla sua nascita l'Euro ha infatti riconquistato la parita' di cambio con il dollaro. Prima pero' di alzare i calici per brindare alla vecchia Europa e' bene chiedersi se questo risultato sia da attribuire al merito della nuova divisa europea o al demerito del biglietto verde USA. Temo che la risposta non lasci adito a dubbi di sorta: la moneta americana risente certamente degli scandali finanziari delle ultime settimane ma soprattutto', e questo e' il fatto piu' grave, non riesce a liberarsi dalle cupe ombre che si proiettano sulla intera economia americana dopo l'attentato dell'undici settembre. Quest'ultimo infatti, nonostante sia trascorso quasi un anno, e' l'elemento che seguita a mettere il piombo nelle ali della piu' forte economia del mondo.

 
 

12/7/02 IL RIENTRO DEI SAVOIA.

Finalmente il Parlamento ha dato un senso a quell'aggettivo, "transitorie" che qualifica il tipo di norme che proibiscono l'ingresso in Italia degli eredi maschi di casa Savoia. Ed e' singolare che il Parlamento approvi nella stessa giornata un provvedimento che riapre le frontiere per i Savoia e un provvedimento che rende piu' difficile l'ingresso in Italia di clandestini. Sino ad ora era esattamente il contrario: frontiere permeabili a tutti i tipi di extracomunitari e frontiere ermeticamente chiuse per i maschi di casa Savoia. Si spera ora che qualche forza politica non faccia la pensata di indire un referendum per abolire la legge che consente il loro rientro. Si rischierebbe di aprire nel Paese uno scontro, l'ennesimo voluto dall'opposizione, che ripropone l'anacronistico quesito Monarchia Repubblica. Quel referendum c'e' gia' stato e ne conosciamo il risultato. Ulteriori giudizi li dara' la Storia e non saranno certo influenzati dal fatto che, dopo cinquant'anni di esilio, gli eredi maschi della ex casa regnante possano stare in Italia come semplici cittadini.

 
 

11/7/02 DOPO L'AUTO LA MOTO.

Alla severa crisi che ha colpito l'industria automobilistica nazionale, si aggiunge ora anche la crisi nel settore delle due ruote. Le immatricolazioni precipitano del 21% costringendo gli esperti del mercato ad interrogarsi sui motivi di una flessione di queste proporzioni. Per quanto mi ruguarda mi stupirei del contrario. Provo a spiegare il perche': possiedo uno scooter, un cosiddetto cinquantino, che utilizzo una dozzina di volte l'anno e con il quale non ho mai avuto alcun sinistro. Ebbene, a furia di "aggiustamenti", e di "adeguamenti" l'importo che pago annualmente per la RC e' intorno al mezzo milione di vecchie lirette. A conti fatti sarebbe molto piu' economico se, anziche' con il ciclomotore , mi spostassi con un taxi. Cosa che faro' quanto prima rinunciando definitivamente all'amato scooter e contribuendo ad aggravare ulteriormente la crisi nel settore delle due ruote.

 
 

9/7/02 REPETITA JUVANT.

Sono certamente dati noti, ma e' bene non scordarli: la somma degli iscritti a Cisl e Uil e' superiore al numero di iscritti alla Cgil. Tra questi iscritti il numero di pensionati e' piu alto tra gli iscritti alla Cgil. Poiche' il confronto in atto tra il governo e la Cgil rischia di traformarsi in una prova di forza, e' doveroso ricordare che chi non ha sottoscritto il "patto per l'Italia", non rappresenta la maggioranza dei lavoratori iscritti al sindacato. La rappresenta ancora di meno se si tiene conto che la maggioranza degli iscritti a questo sindacato, la Cgil, e' costituita da pensionati. Poiche' comunque la somma di tutti gli iscritti a tutti i sindacati non raggiunge nemmeno la meta' del numero totale dei lavoratori, rimane da chiedersi chi tutela e difende i non iscritti che sono la vera maggioranza.

 
 

8/7/02 IL QUIRINALE PUO' ATTENDERE.

Nella giornata in cui esulta per il patto sul lavoro, il Cavaliere tiene anche a precisare di non avere ambizioni quirinalizie: "l'operaio che e' al governo ha ancora tantissimo lavoro da svolgere", e poi ancora " se gli elettori mi rinnoveranno la fiducia, penso di rimanere a capo del governo anche la prossima legislatura". Queste parole sono una risposta a quei settori dell'opposizione (e anche della maggioranza) che cominciano a pensare ad una sua ascesa al Colle piu' alto. In questa maniera l'opposizionme otterrebbe l'importante risultato di privare del suo leader naturale la CDL in vista delle elezioni del 2006. Secondariamente si aprirebbero concrete prospettive per coloro che, all'interno della maggioranza, potrebbero coltivare ambizioni per la guida di FI o della CDL. E' di tutta evidenza che una soluzione di questo tipo sarebbe quindi gradita a molti all'interno del Palazzo, ma certamente non a quel corpo elettorale che vede in Sivio Berlusconi la figura di capo carismatico del governo

 
 

AVANTI TUTTA IN POLITICA ESTERA.

Poteva essere solo una simpatia umana di quelle che durano lo spazio di qualche mattina. Si sta invece dimostrando una solida intesa politica e diplomatica. Sto parlando dello straordinario clima di coesione che si e' creato tra il Premier italiano e Vladimir Putin. E' un Berlusconi raggiante quello che, durante il vertice del G8 in un centro congressi incastonato tra le Montagne Rocciose, annuncia che la Russia di Putin entra stabilmente e a pieno titolo nel "club" del grandi. Di piu', nel 2006 alla Russia andra' anche la Presidenza del G8 e, in quella occasione, il summit si terra' a Mosca. Questo Presidente del Consiglio ci sta viziando: in occasione di ogni vertice internazionale annuncia dei risultati che, piu' che alla cronaca politica, attengono alla Storia. Chissa' se, da queste parti, ci sara' ancora qualcuno disposto a sostenere che questo governo non avrebbe avuto alcun peso in politica estera condannando l'Italia ad una perenne condizione di subalternita' e di marginalita'!

 
 

AVVICENDAMENTO AL VIMINALE.

iuseppe Pisanu e' il nuovo ministro degli Interni. Il caso ha voluto che fosse la stessa persona ad affrontare, con incarichi di responsabilita',due momenti cupi della nostra storia recente contraddistinti dalla bieca presenza della minaccia del terrorismo. Lo fece una prima volta in qualita' di capo dello staff di un democristiano perbene, quel Benigno Zaccagnini che si trovo' ad affrontare, da segretario della DC, uno dei momenti piu' drammatici nella storia della Repubblica : quello del rapimento e l'assassinio di Aldo Moro. Deve tornare a farlo ora, da capo del Viminale, per fronteggiare nuovamente l'insidia subdola di un terrorismo che e' tornato a colpire. Prima con D'Antona ed ora con Biagi. Le analogie pero' finiscono qui. Allora le forze politiche si coalizzarono contro il nemico comune, il terrorismo, e inizio' una stagione politica dove i confini tra maggioranza e opposizione erano sempre piu' labili ed indistinti. Ora non puo' piu' essere cosi'! Il Paese dispone di una maggioranza stabile ed omogenea che deve farsi carico, da sola, di sconfiggere il terrorismo. Le formule di compromesso non hanno prodotto i risultati sperati. Prova ne sia che, a distanza di un quarto di secolo, siamo ancora qui a confrontarci con il terrorismo. La sfida che attende Pisanu non sara' ne' facile ne' breve. Per questo e' doveroso fargli gli auguri per il nuovo incarico nella consapevolezza che la posta in gioco e' il futuro del Paese.

 
 

CUBA: L'ULTIMO BALUARDO ARCHEOLOGICO DEL COMUNISMO.

L'isola di Cuba rappresenta uno degli ultimi esempi di "socialismo reale". Deve essere la consapevolezza di questa sua peculiarita' che ha indotto il leader maximo ad ottenere dal parlamento cubano (dove vige il partito unico) tre articoli di legge volti a fare si' che Cuba seguiti in eterno ad essere un paradiso comunista. Il primo emendamento recita che il comunismo a Cuba e' irrevocabile; il secondo stabilisce che nessun negoziato con Paesi stranieri potra' modificare la forma vigente di governo; il terzo prevede la impossibilita' di cancellare i primi due. Ci troviamo quindi di fronte ad un sostanziale mutamento del comunismo cosi' come lo abbiamo sino ad oggi conosciuto. Cuba infatti oltrepassa tutte le forme note inventando il "comunismo differito", ovvero il "comunismo per i posteri", il "comunismo inalienabile per decreto legge". Vuoi vedere che, da queste parti, qualcuno trovera' legittima per i suoi contenuti antimperialisti la decisione di Fidel Castro? In questo caso prepariamoci, come contribuenti, a finanziare la visita di qualche nostra delegazione a rendere omaggio al leader maximo.

 
 

EVOLUZIONE DELLA SPECIE ?

Ci ha fatto compagnia per anni. Per anni la sua persona e' stata il parametro di riferimento per articoli giornalistici, per servizi televisivi, per frasi ad effetto e allusioni varie. Se le capiva Lei, le avrebbero capite tutti. Sto parlando della "casalinga di Voghera" che ha rappresentato per anni lo stereotipo della casalinga italiana. Ora pero' c'e' il caso che Voghera, anziche' per la mitica casalinga, divenga famosa per un'altra figura femminile. E' infatti di Voghera una avvocatessa che, durante un colloquio con un detenuto, veniva colta da un raptus erotico e, insieme a quest'ultimo, consumava sul pavimento della stanza del carcere un colloquio molto, molto intimo. Eh si, temo proprio che la figura della casalinga di Voghera intenta tra faccende e fornelli ne risulti un poco appannata.

 
 

FERIE E SCIOPERI.

Ho una sessantina d'anni portati cosi' cosi'. Posso quindi ragionevolmente ricordare che sono circa quarant'anni che, a fine luglio, da buon italiano medio, mi accingo ad andare in ferie. Ebbene, per quanto frughi nei miei ricordi, non riesco a rammentare una occasione in cui le mie ferie non siano state interessate da qualche sciopero. Una volta erano i traghetti, una volta le ferrovie e una volta gli aerei. Ricordo persino un anno in cui, a bordo di un camper, percorsi l'intero Stivale. In quell'occasione dovetti confrontarmi con una sciopero dei benzinai; non ricordo se a scioperare fossero gli addetti alle stazioni di servizio o gli autotrasportatori che le riforniscono. Anche quest'anno la musica non cambia. Sono previsti scioperi a piene mani. Dopo il bollettino meteo e il bollettino dei naviganti occorre anche porre attenzione al bollettino di quella calamita' non naturale che sono gli scioperi. Credo che la mia condizione di "afflitto di lungo corso" da scioperi vari, mi consenta di rivolgere un caldo ringraziamento a quei sindacati che ogni anno e per quarant'anni hanno provveduto a complicarmi la vita.

 
 

BRE-BE-MI IN PERICOLO ?

Se ne e' parlato per anni ma, sino ad ora, nulla di fatto. Sto parlando delle BRE-BE-MI e delle nuove tangenziali milanesi. Ora, finalmente, questo Governo ci si e' messo d'impegno e questi nuovi tracciati autostradali si realizzeranno. Ecco pero' che a turbare le speranze di tutti coloro che imprecano quotidianamente bloccati in interminabili ingorghi nell'attuale tracciato autostradale, arriva la Confagricoltura. Questa, per bocca del suo Presidente, lamenta "uno scarso coinvolgimento nella trattativa" e propone "un tavolo di confronto per predisporre le linee guida dell'intero progetto". Nella mia qualita' di utente autostradale, quando sento parlare di "tavolo di trattativa" vengo percorso da un brivido che mi riporta al bla bla bla cui abbiamo assistito sino ad ora senza che venisse allestito un solo metro della nuova autostrada. Confido che il Ministro Lunardi, il Presidente della Regione Formigoni e la Presidente della Provincia Colli sappiano trovare le parole adatte per dissuadere la Confagricoltura da questa richiesta di ulteriori ripensamenti. Temo infatti che cio' rappresenterebbe l'ennesimo intoppo per la realizzazione dell'indispensabile progetto.

 
 

L'AUTUNNO CALDO DI COFFERATI DOPO UNA ESTATE SENZ'ACQUA.

L'autunno caldo voluto da Cofferati si preannuncia con largo anticipo. Ci troviamo infatti anche in presenza di una estate calda, anzi caldissima. E' sufficente vedere le tribolazioni degli abitanti di alcune regioni del sud per rendersene conto. Questa estate povera di pioggia ha infatti evidenziato un malessere endemico del sud del Belpaese: la scarsita' d'acqua. Che poi, a ben vedere, scarsa non e'. Esistono infatti ricche falde che, opportunamente sfruttate, potrebbero dissetare ed irrigare intere regioni. Il problema e' nella rete idrica che, all'esordio del terzo millennio, presenta caratteristiche di efficenza e modernita' pari ad un reperto archeologico. Gli abitanti del Belpaese quindi, dopo aver sopportato la penuria d'acque di una estate meteorologicamente caldissima, saranno afflitti da un autunno ancor piu' caldo da un punto di vista sindacale. E' proprio vero! Le calamita' non arrivano mai sole.

 
 

LA CRISI DEL CENTRO SINISTRA.

l maggioritario ci ha abituati alle "sceneggiate". Il copione e' sempre quello: grande coesione all'interno delle coalizioni in clima preelettorale e grandi litigi un attimo dopo che si sono chiuse le urne. Questa volta pero', in occasione delle amministrative, il copione e' saltato. Mancavano infatti pochi giorni ai ballottaggi quando, all'interno del centro sinistra, divampava una feroce polemica in ordine ad una cosuccia di poco conto, e cioe' se Rutelli fosse ancora il leader dell'Ulivo. Lontana da me l'idea di affondare il coltello nella piaga. Non ce n'e' bisogno. A girare quel coltello nella ferita ci pensano gia' i colonnelli del centro sinistra intenti a scambiarsi polpette al vetriolo. Mi pare unicamente doveroso constatare la portata della tensione che attraversa l'opposizione. Tensione tale che non ha nemmeno consentito di attendere alcune ore, sino ai ballottaggi, per lanciarsi in uno scontro all'arma bianca di tutti contro tutti. Uno spettacolo desolante che certamente non giova al centro sinistra ma, paradossalmente, nemmeno al centro destra. Chi governa infatti necessita di una opposizione concorde e coesa che sappia costituire uno stimolo e un pungolo per l'azione di governo del Paese.

 
 

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