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il Quaderno del 28 novembre

Berlusconi/In piazza con lui e contro Prodi

Dopo il malore che ha colpito Berlusconi a Montecatini, la manifestazione del 2 dicembre cambia di significato, come sostiene L'Unità? E invece di essere "contro" è "per", non contro il governo ma per Berlusconi? Insomma una manifestazione che si profilerebbe come un "Forza Silvio", con il risultato di oscurare Fini e Bossi? Questa è naturalmente una lettura strumentale e maliziosa, che tende ad accentuare le divisioni all'interno della Casa delle Libertà dopo la scelta compiuta dall'Udc di manifestare a Palermo.

L'unica cosa certa è che l'emozione che ha suscitato fra tutti il ricovero di Berlusconi ha - se possibile - aumentato l'attenzione sulla manifestazione di sabato e il desiderio di esserci da parte dei militanti e degli elettori di Forza Italia e della Casa delle Libertà.

Non c'è dubbio che, nell'occasione, Berlusconi sarà ascoltato con un sentimento particolare e con il desiderio dei più di sostenerlo e di incoraggiarlo a tenere duro e a continuare nel suo impegno politico alla guida dell'opposizione.

Gli italiani, infatti, e non solo gli elettori del centrodestra, dopo ciò che è accaduto, e la paura di ciò che sarebbe potuto accadere, hanno preso ancora più consapevolezza dell'insostituibilità di Berlusconi alla guida dell'opposizione.

Ma la manifestazione non perde il suo valore di protesta nei confronti di un governo e di una finanziaria che rappresentano agli occhi della maggioranza degli italiani un serio motivo di preoccupazione per il futuro del Paese.

Oltretutto lo strampalato appello di Romano Prodi a non partecipare alla manifestazione diventerà una ragione in più per andare in piazza e per dare l'avviso di sfratto all'inquilino abusivo di Palazzo Chigi.

Berlusconi/Zangrillo: normali esami

Silvio Berlusconi viene sottoposto ad esami di accertamento "normalmente previsti per chi ha subito un episodio sincopale come quello che abbiamo avuto modo di vedere ieri".

Lo ha detto il prof. Alberto Zangrillo, primario di terapia intensiva cardiovascolare al San Raffaele e medico di fiducia dell'ex premier, precisando comunque che "gli accertamenti fatti finora sono abbastanza tranquillizzanti". Ma proprio per quell'episodio, ha spiegato Zangrillo, "abbiamo deciso di trattenere in ospedale Berlusconi perchè gli accertamenti richiedono tempo per essere eseguiti in modo accurato".

"Dobbiamo tenere conto che il presidente non ha mai tempo di sottoporsi ad accertamenti - ha continuato il primario - che sarebbero assolutamente necessari per un uomo come lui che non si risparmia". "Cogliamo quindi questa occasione per compiere esami di ordine cardiologico - ha aggiunto - che ci diano le risultanze che stanno iniziando a darci".

Zangrillo ha spiegato poi in che cosa potrebbe essere consistito l'episodio sincopale.

"Ha avuto verosimilmente un calo di pressione - ha detto - perché nessuno può accertarlo se no non saremmo qui ad indagare". L'episodio sincopale potrebbe essere stato dovuto "al fatto che c'è stato un calo di pressione arteriosa, che era particolarmente stressato, al fatto che sentiva l'evento e che dal punto di vista ambientale il palazzetto era caldo".

"Per cui - ha aggiunto - Berlusconi era sicuramente sotto stress dal punto di vista fisico". Rispondendo a una domanda sulle condizioni cardiologiche del leader di Forza Italia, Zangrillo ha detto: "dal punto di vista cardiologico non ha mai destato preoccupazioni, però c'è stato un episodio che merita assolutamente di essere indagato". Il medico di fiducia di Berlusconi ha sostenuto che il suo illustre paziente ha accettato di buon grado di restare in ospedale. "Ha accettato con molta convinzione - ha detto il primario - e con la volontà precisa di seguire i nostri consigli".

Berlusconi/Bonaiuti: sarà in piazza il 2 dicembre

Agenzia Ansa del 28 novembre, h. 12,44

"Ha passato una notte tranquilla, stamattina stava facendo i suoi esami, il bollettino medico che possiamo fare è tranquillizzante. Tranquillizzante soprattutto per i nostri elettori, per quelli che verranno in piazza il 2 dicembre perché Silvio Berlusconi ci sarà".

Così l'onorevole Paolo Bonaiuti, portavoce del presidente di Forza Italia, rassicura sullo stato di salute dell'ex presidente del Consiglio, interpellato dal Gr2 della Rai.

"Credo di poter affermare - conclude Bonaiuti a proposito di Berlusconi - che domani lascerà l'ospedale San Raffaele".

Berlusconi/Il cattivo gusto di Rai Tre

Questione di stile! Anche Antonio Ricci & Enzo Greggio, nel corso della puntata di ieri sera di "Striscia la notizia", hanno ironizzato sul malore di Silvio Berlusconi: "Tutti dicevano che sarebbe caduto il Governo e invece a cadere è stato Berlusconi".

Ma quello che ha mandato in onda, tra domenica e ieri, la terza rete televisiva pubblica - quella guidata dal "pur bravo" Paolo Ruffini - non ha niente a che vedere con la satira ma solo con la "tv spazzatura". Bene hanno fatto Giorgio Lainati e Fabrizio Cicchitto a protestare contro viale Mazzini.

La Rai ha un ruolo da svolgere - quello pubblico - che impone, al di là delle ideologie e della politica, limiti ben precisi: il diritto di cronaca - sempre sacrosanto - non può calpestare il diritto - altrettanto sacrosanto - dei cittadini alla privacy e alla riservatezza. Per questo va duramente esecrato il comportamento di Fabio Fazio e di Paolo Rossi che, nel corso della puntata di domenica di "Che tempo che fa", si sono divertiti a ripetere il mancamento che ha colpito l'ex premiere a Montecatini.

Con altrettanta fermezza va condannato il programma "Blob" sottotitolato "Paura eh?!?" che dopo aver mostrato decine di volte il malore di Berlusconi ha riproposto, in modo volgare e penoso, tutte le scene televisive in cui attori, conduttori, spettatori si sono sentiti male in "diretta". E, come se tutto questo non bastasse, "Blob" ha collegato idealmente la figura di Berlusconi, acciaccato, con quella di Papa Wojtyla sofferente. Una "Via CruciX" (questo il sottotitolo) che collegherebbe idealmente lo Statista e il Pontefice sul viale del tramonto, la via Crucis appunto.

La sinistra, durante il governo Berlusconi, è stata abilissima nell'usare tutti i mezzi - le interrogazioni parlamentari, le piazze, le televisioni, i giornali - per contrastare gli avversari. Il centroddestra deve fare tesoro di queste lezioni e oggi che il suo leader è la vittima mediatica di una Azienda pubblica, la Rai, e di una rete, la Terza, in mano alla maggioranza, deve far sentire alto e forte il suo grido di sdegno e di contestazione. Cominciando dal luogo deputato a queste critiche: il consiglio di amministrazione della Rai.

E' lì che i due consiglieri azzurri in piena sintonia con i restanti colleghi della Cdl devono far valere le proprie idee, se necessario alzare la voce, chiedere un dibattito, pretendere sanzioni nei confronti di chi ha condotto e autorizzato le trasmissioni incriminate.

Se il vergognoso episodio - come tutto lascia presagire - passerà sotto silenzio, in Consiglio di Amministrazione, la sinistra avrà d'ora in avanti tutto il diritto di calpestare non solo Berlusconi ma l'intero centrodestra.

Berlusconi/Per Ferrara è "una messa in scena"!

E' in corso una furibonda campagna di stampa per accreditare un Berlusconi che versa in condizioni peggiori di quelle descritte dal suo portavoce, Paolo Bonaiuti, e dallo staff medico del San Raffaele, a cominciare dal medico personale, dottor Alberto Zangrillo. L'obiettivo è uno e neanche troppo misterioso: scampato il pericolo, passata la paura, il cinismo torna a farla da padrone. I quotidiani vicini alla sinistra (e purtroppo non solo quelli), quindi, si sono messi all'opera per sfruttare il malore del leader della Cdl contro la manifestazione del 2 dicembre. Le cronache di oggi sono tutte un proliferare di dubbi (circa la presenza di Berlusconi a San Giovanni) e certezze (circa il fatto che l'ex premier non sta mica così bene come vogliono far credere). A fondamento di queste allarmanti, quanto fantasiose, indiscrezioni vengono purtroppo in soccorso le immagini del malore.

Non è così, ma i giornali - Repubblica in testa - hanno un nuovo obiettivo nel mirino: convincere le centinaia di migliaia di persone attese a Roma per sabato che non vedranno mai Berlusconi in carne ed ossa, che il presidente di Forza Italia al massimo sarà in collegamento video. E questo a dispetto del fatto che - prima ancora di bollettini medici e dichiiarazioni del portavoce - lo stesso Berlusconi sia uscito dal palazzo dello sport di Montecatini con le sue gambe, sia andato a casa e solo in serata, dietro insistenza dei medici, abbia acconsentito a fare dei controlli per capire meglio cosa fosse successo. Tutto questo per certa stampa non conta, contano le dietrologie, i tentativi di impallinare una manifestazione che darà immensamente fastidio a Prodi e al suo governo, perché scenderà in piazza un milione di persone.

Berlusconi/Il due dicembre di Casini

"La protesta del 2 dicembre è costruita sul nulla": questa l'ennesima gaffe di Prodi il quale - per difendere la finanziaria del governo - nasconde il fatto che la manifestazione di piazza San Giovanni raccoglie il malcontento di milioni di italiani, la quasi totalità delle categorie sociali. Perché, a dispetto del suo dire, la mobilitazione contro la finanziaria è sostenuta da tutti, produttori e consumatori.

E se la sinistra si sente unica "concessionaria" della piazza, Prodi si veste da vigile e, dopo essersi arrogato il diritto di togliere a Forza Italia qualche punto dalla patente di legittimità politica, esprime il suo vivo apprezzamento per Casini che ha deciso di manifestare da solo a Palermo.

"L'Udc non sfilerà? Qualcuno ha cervello", queste le parole del premier che hanno provocato disagio in qualcuno e allerta in qualcun altro. Era prevedibile che le critiche mosse da Casini alla manifestazione voluta con determinazione da Berlusconi avrebbero potuto essere strumentalizzate dalla maggioranza, ma oggi qualcuno, come Carlo Giovanardi, invita a fare autocritica: "Quando si raccolgono gli applausi di un avversario, le critiche di tutti gli alleati e lo sconcerto di tanti elettori che nelle ultime politiche hanno votato Udc, bisognerà pur riflettere sul fatto che evidentemente c'è qualcosa che non va", dice l'ex ministro. E, a quattro giorni dall'appuntamento, è anche possibile chiedere a Casini, la cui appartenenza nel centrodestra è non solo indubbia ma anche necessaria, di fare un passo indietro, da Palermo, per poi farne due avanti, verso Roma.

Forse il leader dell'Udc può recedere dalla sua decisione e può invece partecipare alla grande manifestazione non tanto per dare una risposta a Prodi quanto per contestare insieme ai suoi elettori un'iniqua legge finanziaria e per contribuire al progetto di partito unitario, sbocco naturale della Casa delle Libertà.

Ma ancor più per evitare che il malessere che ha avvertito il Cavaliere vada a colpire tutta la politica del centrodestra e mini sul nascere il progetto più ambizioso per il rinnovamento del nostro Paese.

Un progetto sul quale, come si è visto, Berlusconi ci mette davvero il cuore.

Loro/Colpiti dalla bufala di ritorno

Una bufala, un'autentica bufala. A mano a mano che vanno avanti le indagini aperte dalla procura di Roma, il dvd di Enrico Deaglio dal terrificante titolo "Uccidete la democrazia" si rivela una montatura basata sul nulla, sorretta soltanto dall'ignoranza (volutamente ostentata) dei meccanismi con i quali avvengono gli spogli e i conteggi delle schede elettorali. Nel suo filmino Deaglio sostiene che con un marchingegno telematico il ministero dell'Interno, nella notte del 10 aprile, attribuì centinaia di migliaia di schede bianche a Forza Italia. Quando il dvd è stato distribuito, la sinistra ha creduto di cogliere una buona palla al balzo ed ha dichiarato, a più voci, che il "giallo" dei brogli fosse da chiarire. L'occasione appariva ghiotta: Deaglio con la sua trovata restituiva all'Unione una vittoria piena e negava la straordinaria rimonta, mai prevista dai sondaggisti, compiuta da Silvio Berlusconi con un'appassionata e trascinante campagna elettorale.

La ricerca dei facili effetti e delle giustificazioni gratificanti è una cattiva consigliera. Le sinistre di tutte le sfumature dimenticavano che era stato proprio il centrodestra a denunciare la "notte degli spogli e dei brogli", chiedendo la riconta dei voti.

La posizione della Cdl sul lavoro di Deaglio è stata subito chiara. Il centrodestra ha spiegato che si trattava di una montatura perché il conteggio dei voti non avviene sulla base dei dati divulgati dal Viminale (che hanno soltanto una funzione informativa), ma sulla base dei verbali inviati ai Comuni e alle Corti d'Appello dai seggi. Soltanto nei seggi possono avvenire i brogli, quasi sempre ad opera di scrutatori allenati ed esperti, maturati nei partiti che sono il nerbo dell'Unione. Ed è su questi brogli che la Cdl ha chiesto e chiede di fare luce.

Sono bastate le prime indagini della Procura a dissipare il polverone sollevato da Deaglio. E' emerso in maniera incontrovertibile che i risultati telematici non hanno alcuna rilevanza, hanno soltanto lo scopo di divulgare i dati dello spoglio ora dopo ora; a fare testo sono i verbali, materiali cartacei, che vengono riesaminati e sommati negli uffici giudiziari delle varie circoscrizioni. Insomma, è stata confermata in pieno la tesi del centrodestra.

A questo punto, la sinistra ha compreso che la sortita di Deaglio poteva essere un boomerang, perché s'era prospettata l'ipotesi che la Procura potesse ordinare di ricontare i voti, seggio per seggio. E diversi esponenti dell'Unione hanno preso le distanze da Deaglio, smontando la sua tesi. " Basta fare un'addizione per smontare la tesi di Deaglio"- afferma il diessino Stefano Passigli, che aggiunge: " Quelli che fanno fede sono i calcoli fatti dalle corti d'appello e dalle prefetture, documenti cartacei su cui quel file (del Viminale) nulla potrebbe".

Passigli indica chiaramente perché il dvd potrebbe diventare un boomerang:" Deaglio alza - dice - una palla formidabile per la Cdl cche chiede di ricontare i voti e magari anche nuove elezioni". Lusetti, della Margherita, ammette: "Se andassimo a votare oggi, chiaramente saremmo sotto". Paolo Cento, dei Verdi, rilancia l'allarme: " Attenzione - dice - a non fare in modo che anche a sinistra prenda piede una delegittimazione del risultato elettorale".

"Contrordine compagni", quindi. Le sinistre si rivelano ancora una volta maestre di cinismo: una volta acclarato che il Viminale non ha barato a favore del centrodestra, meglio insabbiare tutto. Per evitare che brogli veri, non commessi dalla Casa delle Libertà, possano emergere.

   

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