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Gennaio 2004

 
 

31/12/03 IL PROBLEMA E' NEL NOME DELLA "PERSONAM".

La sinistra ha tuonato a lungo contro le supposte leggi "ad personam" che questo governo avrebbe, sempre secondo la sinistra, licenziato in misura molto ampia. Inutile aggiungere che quando si discetta di leggi del governo "ad personam", la "personam" in questione e' sempre e comunque Silvio Berlusconi. Buona parte delle leggi fatte da questa maggioranza sarebbe, sempre secondo la sinistra, su misura per il Premier. Ora, con il riemergere della vicenda Sofri, si comprende piu' chiaramente quale fosse il rovello dell'opposizione. Per Adriano Sofri si prospetta infatti, in tutta premura e con la sollecitazione quirinalizia, l'approvazione di una legge che consenta al Capo dello Stato di concedere la grazia (peraltro mai richiesta dall'interessato) anche se priva del "concerto" del ministro di Giustizia. Il tutto tra gli applausi scroscianti della sinistra che , tra un battimani e l'altro, si frega le mani per la piega che sta pigliando l'intera vicenda. Da tutto questo si evince chiaramente che eventuali provvedimenti legislativi "su misura" sono un obbrobrio allorche' riguardino anche lontanamente il Cavaliere. Sono invece una benedizione allorche' si tratta di "assolvere" Adriano Sofri. Il problema, insomma, e' nel nome della "personam"!

 
 

29/12/03 LO STIVALE SEPOLTO DAGLI SMS.

L'italico popolo di Poeti, di Santi e di Navigatori, si arricchisce ora di un'altra categoria: quella dei forsennati inviatori di messaggini telefonici. Pare che, per le festivita' natalizie, siano stati inviati un miliardo di messaggini beneauguranti con la complicita' di telefonini sempre piu' piccoli e sempre piu' accattivanti nella forma. Questo non puo' che indurre a rallegrarsi con le societa' che operano nel settore della telefonia mobile che sono le vere beneficiarie di questo nuovo segmento di mercato sino ad ora inesistente. Parimenti occorre domandarsi quale effetto avra' questa rivoluzione nel modo di inviare gli auguri, sulle Poste Italiane. Queste infatti avranno visto una caduta vertcale nel numero di biglietti di auguri inoltrati con la normale corrispondenza. Aspettiamo quindi con impazienza una maggior celerita' nel recapito della posta ordinaria come logica conseguenza del minor affollamento di cartoncini e e biglietti d'auguri.

 
 

29/12/03 TANGENZIALI MILANESI AD USO DEI DIMOSTRANTI.

E' ormai divenuto uno sport nazionale! Sto parlando del blocco delle tangenziali milanesi da parte di un campionario assortito di dimostranti. Hanno iniziato i Cobas della ex Alfa Romeo imitati poi dagli allevatori che protestavano per le quote latte, sino ad arrivare, nei giorni scorsi, ad un blocco perpetrato dagli espositori di un mercatino (quasi tutti abusivi) che protestavano per il progetto del Comune di S.Donato di trasferire in altra area il mercatino in questione. Accade insomma che i manifestanti abbiano compreso prima delle amministrazioni che qui' hanno governato per decenni, che il sistema viario milanese e' al collasso e che e' sufficente bloccare una tangenziale per ottenere l'effetto di un sasso gettato nello stagno: cerchi concentrici di ingorgo interessano un'area molto piu' ampia e la protesta avra' una eco molto piu' vasta. In mezzo a tutto questo caos gli utenti gabbati dalle precedenti amminitrazioni che, con risibili pretesti ambientalistici, si sono sempre opposte a qualsivoglia adeguamento della rete viaria al volume di traffico. Ora, oltre al danno di una rete viaria inadeguata, anche la beffa di essere intrappolati come sorci dai manifestanti e in assenza di qualsiasi percorso alternativo.

 
 

23/12/03 IL PRECETTO PAPALE.

Il sommo Pontefice, nella solennita' dell'Angelus domenicale, ha esortato gli italiani a vivere il Natale in umilta' e a diffidare del consumismo. E' stato subito preso in parola dai ferrotranvieri che, paralizzando numerose citta' con scioperi selvaggi, hanno drasticamente ridotto lo shopping natalizio.

 
 

23/12/03 BANCA D'ITALIA: IL PACHIDERMA ADDORMENTATO.

In questi giorni di festivita' natalizie c'un rovello che mi assilla. Questo: posto che la politica economica la fa il Governo, che la politica monetaria la fa la Banca Centrale Europea e posto che di controlli sul sistema bancario nazionale non se ne parla, cosi' come si evince dalle vicende Cirio e Parmalat, quale e', oggi, il compito istituzionale della Banca d'Italia ?

 
 

22/12/03 TRASPORTI URBANI: UNO DEI MOTIVI DEL CAOS.

Il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri e' stato molto sofferto e ha mostrato profonde crepe che mettono in discussione la funzione stessa del sindacato. In aggiunta, e visto che sono occorsi due anni per rinnovare un contratto scaduto, occorre chiedersi come mai le aziende municipalizzate di trasporto non fossero in grado di sostenere gli oneri economici derivanti da un nuovo contratto. La risposta e' molto semplice: la situazione economica delle varie municipalizzate risulta appesantita dai mancati introiti dovuti ai "portoghesi". Si verifica cioe' essere piuttosto elevato il numero di passeggeri che non pagano il biglietto. Inutile aggiugere che che il fenomeno riguarda prevalentemente i giovani e gli extracomunitari. Resta quindi da interrogarsi sui motivi che inducono le aziende di trasporto urbano a lasciar gettare nel caos intere citta' a causa degli scioperi unicamente per non saper (o voler) esigere il pagamento del biglietto da parte della totalita' dell'utenza.

 
 

19/12/03 A PAGARE E' SEMPRE IL CITTADINO.

Il Governo ha deciso: il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri sara' finanziato dall'accisa sulla benzina. Detto in modo piu' chiaro non vi sara' alcuna riduzione del prezzo dei carburanti dovuto all'incremento di valore dell'euro rispetto al dollaro. I maggiori introiti saranno utilizzati per finanziare questo rinnovo contrattuale. Nel rallegrarsi per la felice conclusione della vertenza non ci si puo' esimere dal notare che a rimetterci e' sempre il comune cittadino che, oltre ad aver dovuto subire le angherie degli scioperi selvaggi, ora si vede sfumare la possibilita' di una congrua riduzione dei prezzi dei carburanti dovuta al minor valore del dollaro con il quale paghiamo le importazioni del greggio.

 
 

18/12/03 LA POESIA E LA PROSA.

La bocciatura della legge Gasparri da parte del Quirinale risponde certamene ad una volonta' di muoversi con estrema cautela nel delicatissimo campo della informazione. Appare tuttavia strano che, ad un certo punto, la vicenda televisiva si mescoli con la supposta esigenza di un rimpasto di governo del quale il Paese non ha certamente bisogno. Pare infatti che alcune componenti della maggioranza di governo pongano al Premier richieste in questa direzione per continuare a sostenere in Parlamento la legge Gasparri emendata con i suggerimenti quirinalizi. E' poi ancora piu' strano il fatto che uno dei due partiti che avanzano queste richieste sia AN (l'altro e' l'Udc), dal momento che l'estensore della legge medesima, il ministro Gasparri, appartiene proprio ad AN. Il panorama complessivo rimanda a quello della prima Repubblica , dove si mescolavano alti momenti di ricerca di pluralismo e bassa cucina politica. Il tutto in un tourbillon di girotondisti che esultano per una bocciatura il cui primo effetto pratico sara' quello di sottrarre ai meno abbienti un terzo della programmazione televisiva gratuita.

 
 

18/12/O3 "BALLARO'": CONDUCE FLORIS MA LA TECNICA E' QUELLA DI SANTORO.

I dati sugli ascolti televisivi mostrano che il programma di Rai 3, "Ballaro'", miete successi. Pare infatti aver superato nell'ultima puntata i tre milioni e mezzo di spettatori. Ad evitare che il conduttore Floris si monti la testa, vorrei istillargli il dubbio che molti, cosi' come faccio io, guardino il programma unicamente per rendersi conto di persona di quanto possa essere fazioso il programma medesimo. La tecnica e' sempre quella mirabilmente inventata da Santoro: un pubblico amico,la parola data e tolta in funzione delle tesi del programma ed un parterre di ospiti dove prevalgano gli "amici" sugli avversari. Il tutto condito con filmati sapientemente dosati che interrompono la discussione quando prende una piega sfavorevole. Solo a titolo di esempio vorrei ricordare quanto accaduto un paio di settimane orsono, allorche' un Fassino infuriato dava del "miserabile" al sottosegretario Sacconi. La reazione di Floris fu simile a quella che il conduttore sfoggia usualmente in questi casi, ovvero il nascondersi dietro il suo vacuo sorriso.

 
 

17/12/03 DALLA PARTE DEI TELEUTENTI.

Il rinvio alle Camere della legge Gasparri rischia di trasformarsi in un danno per due categorie di persone. La prima categoria e' costituita dal migliaio di dipendenti di Rete 4 che vedono, a causa del rinvio, addensarsi grosse nubi sul proprio posto di lavoro. La seconda categoria e' invece quella dei teleutenti. Un paio di milioni di persone che fruiscono abitualmente dei programmi di Rete 4 e che si vedono,di colpo, ridurre l'offerta di programmi televisivi. Programmi televisivi, quelli di Rete 4 che, contrariamente a quelli della Rai e a quelli di un grande editore televisivo che si sta affacciando nel panorama televisivo italiano, sono completamente gratuiti. La bocciatura della Gasparri finira' quindi per penalizzare proprio le categorie meno abbienti. Le stesse categorie che dovrebbero essere difese da quelle forze politiche che, viceversa, gioiscono per la bocciatura. Resta sempre da chiedersi come mai un sistema che, con i suoi pesi e contrappesi dovrebbe fornire garanzie a tutti, finisca invece per penalizzare una categoria debole, quella degli anziani "teledipendenti" che, in assenza di correttivi, vedranno ridursi l'offerta di programmi televisivi gratuiti.

 
 

16/12/03 "QUASI GOL!"

"Quasi gol", era il grido che talvolta lanciava il capostipite dei cronisti sportivi: l'indimenticato Nicolo' Carosio. Ora lo stesso concetto e' stato ripreso da alcuni sindacati che dichiarano frequentemente un "quasi sciopero". Accade cioe' che, annunciando uno sciopero, si riesca comunque a penalizzare una incolpevole utenza anche se, all'ultimo minuto, lo sciopero viene revocato. Non tutti e non sempre sono infatti in grado di mutare all'ultimo momento i propri programmi in funzione del calendario delle agitazioni sindacali. Cio' e' quanto e' accaduto nella giornata di lunedi 15 dicembre. A Milano infatti la minaccia di uno sciopero "selvaggio" dei mezzi pubblici ha indotto molti a prendere un giorno di ferie al fine di evitare disagi. Era infatti ben presente il ricordo di quanto accaduto il 2 dicembre, allorche' lo sciopero selvaggio ci fu realmente e si accompagno' ad una pioggia battente regalando ai milanesi una giornata da dimenticare.

 
 

15/12/03 LA SINISTRA E LA FINE DI SADDAM.

Non si sono ancora spenti gli echi della notizia riguardante la cattura di Saddam Hussein che gia' la sinistra nostrana avenza i suoi distinguo. "Ottima notizia, ora si acceleri il trasferimento della sovranita' ad autorita' civlili irachene", recita Fassino, mentre Bertinotti parla di "violazione del diritto internazionale". "La sostanza politica non muta" chiosa Angius. "La situazione e' mutata e bisogna prenderne atto", aggiunge Parisi. Pssata quindi la legittima soddisfazione per l'epilogo della vicenda di Saddam Hussein, occorre ora aspettarsi una valanga di critiche per quanto attiene la "gestione" del personaggio. Attendiamoci critiche quale che sia il tipo di tribunale che lo andra' a giudicare e prepariamoci ad una serie infinita di ulteriori distinguo sulla conduzione del processo che verra'. Gli antiamericani in servizio permanene effettivo sono gia' all'erta. Non vedono l'ora di andare alla ricerca di qualche sofisma per denigrare quello che, con ogni evidenza, e' un grande successo degli Usa e di questa Amministrazione.

 
 

15/12/03 LA CATTURA DEL RAIS E I DUBBI DEI TIGGI' ITALIANI.

Quella di domenica 14 dicembre e' stata, da un punto di vista televisivo,una giornata particolare. Le edizioni speciali dei tiggi' seguitavano infatti a sconvolgere la programmazione per dare notizie riguardo la cattura di Saddam Hussein Durante questi tiggi' di Raiuno, Tiziana Ferrario e Monica Maggioni, seguitavano ad interrogarsi su cio' che avrebbe fatto la "resistenza" irachena dopo la cattura del Rais. Alle due gentili giornaliste vorrei umilmente dar notare che quella irachena non e' "resistenza". E', semmai, guerriglia e terrorismo. Il classificare come resistenza le azioni di guerriglia o di terrorismo, credo renda un cattivo servizio all'informazione. Anche perche', per amor di paradosso, se quella irachena e' resistenza, resistenza era anche quella dei repubblichini di Salo'. Le analogie si sprecano: entrambe le "Resistenze" hanno combattuto le forze di occupazione anglo-americane; entrambe perseguivano l'obiettivo di restaurare una dittatura. Mi pare ce ne sia abbastanza per invitare ad usare con maggior prudenza il termine "resistenza" che, nella accezione comune, e' espressione di valori che nulla hanno a che vedere con i sussulti terroristci iracheni.

 
 

11/12/03 CALANO I SINISTRI MA NON I COSTI DELLE RC AUTO.

Allorche' fu istituito l'obbligo di assicurazione per la RC auto, le Compagnie non abbassarono di una virgola l'importo dei premi pagati dagli assicurati. Penso sia stato l'unico caso in cui, ad un allargamento del mercato, non abbia corrisposto una congrua riduzione dei prezzi che, nel caso specifico, erano rappresentati dall'importo dei premi pagati dagli assicurati. Ora sta accadendo piu' o meno la stessa cosa: a fronte di una cospicua e documentata riduzione dei sinistri piu' gravi in seguito all'introduzione della "patente a punti", le Compagnie assicuratrici non sembrano intenzionate ad adeguare il costo delle polizze alla nuova realta'. Credo sia un preciso compito del governo, dopo l'ottima iniziativa che ha ridotto il tributo di sangue versato sulle strade, intervenire autorevolmente presso le Compagnie affinche' predispongano adeguate riduzioni dei premi sino a qui' pagati.

 
 

10/12/03 MILANO NON E' PIU' "DA BERE".

Correvano i mitici anni ottanta. L'economia tirava e Milano era il vessillo di un nuovo boom economico. Lo era a tal punto che venne identificata con un famoso amaro in un fortunato slogan pubblicitario che recitava: "Milano da bere". Vennero poi gli anni novanta e, con tangentopoli, si ebbe la sgradevole sorpresa che Milano, oltre che "da bere", dava anche "da mangiare". Ora, e siamo ai giorni nostri, scopriamo che Milano non e' piu' neanche da bere. Anche perche' dalle bottiglie non esce il famoso amaro. No, dalle bottiglie esce acqua corretta con varichina, sapone e detergenti vari. Agli assetati non rimane che la roulette delle ipotesi: un emulo di unabomber che ha mutato il mezzo d'offesa? Oppure: una organizzazione del terrorismo internazionale? Oppure ancora: un imbecille che, come sempre accade in questi casi, ha rapidamente creato uno sciame di imitatori? Insomma, vista la situazione e ad evitare rischi di ulteriori avvelenamenti, sara' opportuno scordare la "Milano da bere".

 
 

9/12/03 LA SINISTRA VOLTA LE SPALLE AI RISPARMIATORI E SI SCHIERA CON I BANCHIERI.

Si levano, da sinistra, voci in difesa dei vertici del sistema bancario italiano sotto accusa per la nota vicenda dei Bond Cirio. Anzi, in alcuni casi, la stampa di sinistra anticipa il lavoro della magistratura emettendo un verdetto di assoluzione per gli indagati. Strano Paese quello nel quale il principale partito della sinistra ottiene dalle banche uno "sconto" sui suoi debiti pregressi (siamo nell'ordine di parecchie decine di miliardi di vecchie lire) schierandosi contemporaneamente a fianco dei vertici bancari per difenderli da una accusa infamante. Cosi' come e' strano che sia proprio il maggior partito della sinistra a "dimenticarsi" dei trentamila risparmiatori gabbati dalle banche medesime

 
 

9/12/03 L'ELEGIA DEL NULLA.

Nel suo consueto sermone domenicale su Repubblica, Eugenio Scalfari elabora una nuova e sconcertante teoria. Questa: " occorre evitare un pericolo, quello di realizzare oggi riforme che, nell'ipotesi di una alternanza di governo, debbano essere interamente rovesciate per manifesta incompatibilita' con una nuova maggioranza parlamentare...." Ecco quindi che il grande vecchio del giornalismo italiano prende per mano i suoi adepti e spiega loro, con pazienza, come mai il centro sinistra, negli anni in cui era al governo, ha fatto poco o nulla. L'esempio piu' eclatante e' quello della riforma del sistema radiotelevisivo che non e' stato affrontato proprio nella consapevolezza che, a fronte di un probabile cambio di maggioranza, sarebbe stato rivoltato come un vecchio abito per rimodellarlo sulla corporatura del Cavaliere. Ringraziamo quindi Barbapapa' che ci fa comprendere che il centro sinistra non era paralizzato dalle continue e costanti divisioni interne. Era bensi' tanto lungimirante da evitare di legiferare su argomenti che avrebbero potuto, in seguito, essere capovolti da un cambio di maggioranza. Insomma, quella domenicale di Scalfari e' stata l'elegia del nulla. Ovvero il primo vero e proprio programma del centro sinistra per le prossime consultazioni elettorali.

 
 

9/12/03 MANIFESTAZIONE ROMANA DELLA TRIPLICE: SIAMO AL DELIRIO SUI NUMERI.

La manifestazione voluta dalla triplice sindacale e tenutasi a Roma sabato 6 dicembre, e' stata ben poca cosa rispetto alle aspettative del centro sinistra che, sotto sotto, covava il solito e segreto sogno della spallata al governo. Infatti, nonostante gli organizzatori abbiano parlato di un milione e mezzo di persone, pare molto piu' attendibile la valutazione della Questura che parlava, al massimo, di 250 mila. Al di la' comunque dei deliri sul numero dei partecipanti, cio' che colpiva era la assoluta mancanza di argomenti da parte di quanti sfilavano allorche' erano intervistati dai tiggi'. Frasi generiche e confuse in un quadro di scarsissima conoscenza dei complessi meccanismi che regolano il sistema pensionistico. Il tutto in un quadro di desolante assenza di qualsivoglia proposta alternativa. Insomma, uno sciopero politico in piena regola ammantato di frasi fatte sul Governo , sulla sua politica economica e sulla riforma del sistema pensionistico i cui effetti, non va dimenticato, cominceranno ad appalesarsi solamente nel 2008.

 
 

5/12/03 TRICOLOGIA PARLAMENTARE.

Apprendo da "Panorama" che a Montecitorio si sta svolgendo un concorso per l'assunzione di ben sei parrucchieri da impiegare nella barberia interna del Parlamento. Il settimanale ironizza sul fatto che, tra i 60 finalisti selezionati per la prova finale, ben 18 siano donne. A me piacerebbne invece sapere quanti siano, in totale, gli addetti alla barberia di Montecitorio e quanto costino, ai contribuenti, fresche rasature di barbe, tagli di capelli e gestione di "riportini" vari degli Onorevoli.

 
 

5/12/03 UN TIGGI'BEN FATTO E' MENO IMPORTANTE DEL "TRAINO".

Da quando e' nata, la TV ha scatenato gli appetiti delle forze politiche e, ancor oggi, costituisce terreno di aspro scontro al fine di assicurarsene il controllo senza il quale, secondo taluni, sarebbe impossibile vincere le elezioni. A sfatare, almeno parzialmente, questa tesi provvede il pubblico televisivo con i suoi comportamenti che riguardano i due piu' importanti TG nazionali: il TG Uno e il TG Cinque. Accade infatti che , a determinare l'audience dei Tg sia, prevalentemente, il cosiddetto "traino". Il TG di Mentana e' stato infatti in testa negli ascolti finche' era in testa anche il programma di quiz di Gerry Scotti che lo precede. Ora che analogo programma di quiz di Amadeus su Raiuno ha battuto quello di Gerry Scotti, ecco che anche il TG Uno balza stabilmente in testa. Considerazione, questa, niente affatto esaltante per i due TG che ripongono le loro speranze di maggior successo nelle grazie delle belle ragazze che fanno da sfondo ai due programmi di "traino".

 
 

4/12/03 LEZIONE DEL GIAPPONE ALL'ASSE FRANCO-TEDESCO.

Nel momento stesso in cui ritornavano in patria le salme di due funzionari giapponesi vittime d un attentato in Irak, il Premier Koizumi annunciava l'immediato invio di un primo contingente di mille uomini nel teatro di guerra iracheno. Credo valga la pena di ricordare che, anche in Giappone, vi sono forti pressioni interne contro l'ipotesi di un coinvolgimento diretto nella crisi irachena, cosi' come va ricordato che, in quel Paese asiatico, esistono vincoli di carattere costituzionale che pongono limiti precisi alla facolta' di promuovere azioni di tipo militare. Cionondimeno il Premier Koizumi, che pure guida un governo che dispone di una maggioranza risicata, non ha esitato a dare una risposta inequivocabile al terrorismo internazionale: non e' con gli attentati che si puo' pensare di piegare un grande Paese. La risposta migliore, senza se e senza ma, alla follia omicida di un terrorismo internazionale che confida proprio nella vischiosita' dei sistemi democratici per portare a compimento il proprio turpe disegno.

 
 

3/12/03 LA GIACCHETTA DEL PRESIDENTE.

Incassato lo smacco dell'approvazione al Senato della legge Gasparri la sinistra si getta, in un tripudio di girotondi, sulla giacca del Capo dello Stato strattonandola energicamente per chiedergli di non controfirmare la legge in questione. Si torna prepotentemente a parlare di conflitto di interessi dimenticandosi che e' stata proprio l'ignavia del centro sinistra, che durante l'ultima legislatura non e' stato capace di por mano al problema, a creare le premesse perche' fosse il centro destra a legiferare per rimettere ordine nel sistema radiotelevisivo. Ecco quindi che il centro sinistra ritrova la compattezza che gli era mancata per affrontare il problema, al solo scopo di attaccare il presunto strapotere televisivo del Cavaliere. Il commento piu' ironico e' quello del politico piu' impolitico di tutti, Uberto Bossi, che chiosa: "le TV andrebbero tolte a Berlusconi perche' le fa gestire dalla sinistra". Il che, se per Rete4 e Italia Uno puo' sembrare eccessivo, per la rete ammiraglia, e cioe' Canale 5, non e' lontano dalla realta'.

 
 

3/12/03 RAI E MEDIASET: IL CONFRONTO DIVIENE MUSCOLARE.

Vi sono casi in cui uno scatto d'ira puo' vanificare mesi di ottimo lavoro. Cio' e' quanto accaduto a Fabrizio Del Noce che non ha resitito alla tentazione di "microfonare" lo Staffelli di "Strisca" che lo incalzava con le sue domande. Lo strano risiede proprio nel fatto che Raiuno, diretta da Del Noce, stia attraversando un periodo molto positivo nel quale contende sempre piu' efficacemente a Mediaset il primato negli ascolti. Cio' che non era mai riuscito alla TV dell'Ulivo sta riuscendo alla TV del centro destra. Di piu', per la prima volta la Rai riesce ad insidiare il primato storico di un programma simbolo quale "Striscia la Notizia". La reazione di Del Noce che si scaglia contro il concorrente di Rete sposta il confronto sul piano fisico. Una caduta di stile che offusca l'immagine del buon lavoro svolto proprio da Raiuno per combattere la concorrenza di Mediaset, sfatando le fole di quanti volevano una Rai sottomessa per compiacere il Cavaliere.

 
 

2/12/03 SCIOPERO SELVAGGIO E GARANZIA D'IMPUNITA'.

Nelle stesse ore in cui uno sciopero selvaggio dei trasporti metteva in ginocchio Milano, a Cuneo un Carabiniere perdeva la vita in un conflitto a fuoco nel tentativo di sventare una rapina. Se qualcuno pensasse che tra i due episodi non vi e' un nesso si sbaglierebbe di grosso. Il malavitoso che ha ucciso il carabiniere era infatti un omicida condannato a trent'anni e gia'in liberta' con l'unico impegno della firma. Era cioe' la personificazione del concetto secondo il quale, in Italia, non vi e' la certezza della pena. Il comportamento di questo malavitoso che usava la concessione della liberta' per tentare rapine puo' far comprendere l'odioso gesto degli scioperanti che hanno paralizzato la citta'. L'elemento che lega i due episodi e' la certezza di "farla franca" come ampiamente dimostrato da mille vicende analoghe. Ed e' con questa certezza che gli scioperanti delle aziende municipalizzate di trasporti hanno costruito, per altri lavoratori, una giornata infame.

 
     
 

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