(Sato Norikyo, 1118-1190, samurai, abile cavaliere e maestro di tiro con l’arco, a 23 anni
abbandonò la famiglia, prese i voti col nome di Saigyo, detto anche En-i, e visse poetando.
La sua composizione più nota è La Glorificazione del Fuji, Montagna Incomparabile.
Dopo aver visto un uccello prendere il volo spaventato, nella palude di O-iso, presso
Yokoyama, una sua poesia recita: “Anche se sono un essere trascurabile – la tristezza
m’invade – questa sera d’autunno, sul lago Shigi-tatsu”).
I famosi salici “cresciuti sul bordo della strada, con le radici nell’acqua limpida del
fosso”, rendono famoso il villaggio di Ashino. Li incontrammo sull’argine tra due risaie,
carichi di foglie nuove.
Avevo finito per convincermi che non esistessero, questi salici di cui il capo del distretto mi
aveva tante volte enumerato i meriti. E, invece, ecco che proprio io, Basho, mi trovavo seduto
alla loro ombra.
Un’ intera risaia
potrebbe essere scavata
prima che vi lasci, salici di Saigyo! |