A nord delle cittadelle di Abumizuri e di Shiroishi, entrammo nella provincia di Kasashima.
Là c’informammo della tomba del vecchio poeta Fujiwara-no-Sanekata, generale della
guardia imperiale (morto nel 998). Ci dissero che, ai piedi della collina, avremmo trovato,
lontano, sulla destra, nei pressi dei villaggi di Minowa e Kasashima, il santuario consacrato
agli dei del Viaggio, davanti al quale Sanekata non aveva voluto rendere omaggio mettendo
piede a terra. E nello stesso luogo avremmo visto la tomba in cui riposa questo blasfemo,
dopo la conseguente mortale caduta da cavallo.
Qualche ciuffo di pruni argentati guarniva la lapide, “soli guardiani del ricordo” come aveva
scritto Saigyo. Il sentiero era una vera forra e noi eravamo così stanchi che ci accontentammo
di guardare da lontano il santuario e la tomba, prima di proseguire.
Nei temporali quotidiani di giugno, i nomi di Minowa – “Pellegrino di paglia” – e di
Kasashima – “Isola del cappello da pioggia” – sembrano appropriati. Pensando a questo,
scrissi:
Volentieri avrei visto
“l’Isola del cappello da pioggia”
non era che sentieri fangosi
Facemmo tappa ad Iwanuma – la “Palude di pietra”. |