Superato il controllo delle esenzioni alla dogana di Shirakawa, ci calavamo veramente
nell’avventura. Come ho compreso il poeta vagabondo del passato, Taira-no-Kanemori, che
proprio in questo luogo si preoccupava “di informare in qualche modo la Capitale che lui era
stato visto là”!
Per i letterati, questa è stata di gran lunga la barriera più prestigiosa delle tre che danno
accesso alle province del Nord. Mi sono commosso passando sotto la regale chioma estiva
degli alberi che la proteggevano nell’ombra, ma ugualmente non potevo sottrarmi
all’impressione del “mormorio del vento d’autunno” citato da Noin (morto nel 1050), o del “
fogliame porpora del pioppo” di Minamoto Yorimasa (1106-1180, poeta, guerriero, uccisore
di mostri, vinto in battaglia fece seppuku, suicidio).
La coltre bianca di petali di sassifraga che copriva il suolo e il biancospino dovunque fiorito
in quel momento, evocavano i poeti passati di qui sotto la neve.
Se vogliamo unirci a Kyosuke, un nobile d’altri tempi che cambiò di scialle alla dogana,
indossando una pezza nuova per rendere di buon auspicio questo valico:
Oltre la barriera camminiamo
coperti di petali bianchi
abito nuovo |