L’undicesimo giorno della Quinta Luna (30 giugno) facemmo pellegrinaggio al Zuigan-ji.
L’abate era il trentaduesimo della linea di Trasmissione di Heishiro di Makabe che, al ritorno
dalla Cina, aveva fatto passare questo tempio Tendai nel movimento Zen.
Poi il fabbricato era stato magnificamente restaurato in onore della grande virtù del maestro
Ungo. Con le finiture coperte di foglia d’oro e gli ornamenti scintillanti, oggi il tempio
risplende come il Paradiso della “Pura Terra” del Buddha Amida (sanscrito: “Amitaba”, il
buddha supremo).
Ma io miravo al modesto eremitaggio del santo Kembutsu, al quale avrei voluto rendere
omaggio, e che non seppi trovare. |