Qui fummo ospiti di un uomo chiamato Seifu, sicuramente ricco, ma d’un aspetto accattivante
e di uno spirito senza volgarità. Era stato molte volte nella capitale e conosceva le difficoltà
della strada. Insisteva perché passassimo molti giorni in casa sua a riprenderci dalla fatica del
cammino e ci testimoniò ogni sorta d’attenzioni.
Freschezza d’estate
qui me la prendo comoda
e faccio la siesta
Lascia il capanno dei bachi da seta
e fatti vedere
rospo canterino
Le ragazze che si occupano
dei bachi camminano
come quelle d’un tempo
(Sora) |